martedì 31 maggio 2016

XXII a) Oltre il triopolio. Netflix e l’avvio della transizione dall’offerta lineare all’offerta ibrida di video servizi in rete in chiaro e a pagamento (2015-2016)

Cronologia dei media
Cronologia della radio e della televisione

Cronologia
Parte Sesta

L’era cross mediale e l’avvio della competizione fra broadcaster e fornitori di servizi OTT al di sopra della Rete
(2014-2020)

XXII Oltre il triopolio. Netflix e l’avvio della transizione dall’offerta lineare all’offerta ibrida di video servizi in rete in chiaro e a pagamento (2015-2016)


Sono 1,5 milioni gli italiani che guardano la tv in streaming e aumenteranno notevolmente con il passare degli anni. Netflix entra in un mercato piuttosto affollato proponendo tre formule di abbonamento a 7,99 euro, 9,99 euro e 11,99 euro. Sky Italia ha lanciato Sky on line, Sky Go e Sky on demand, Mediaset ha avviato Infinity e Premium Play per gli abbonati a Mediaset Premium. Tra gli operatori web native, ricordiamo la success story di Chili tv, 430 mila utenti in tre anni. Si tratta di un servizio online di video on-demand nato da Fastweb che prevede il noleggio in streaming e l’acquisto di film e serie Tv: 4500 titoli con qualità video 720p e 1080p. Senza tralasciare Google Play, servizio on-demand di noleggio e acquisto di film e serie televisive disponibile in Italia da novembre 2013. Last but not least, TimVision, piattaforma on-demand di Telecom Italia con 6000 titoli tra serie tv, cartoni, cinema, documentari e gli ultimi 7 giorni dei principali canali televisivi. Per parte sua la Rai ha già comunque una propria piattaforma di catch-up tv, Rai.tv, per poter guardare gratuitamente  il meglio dei programmi trasmessi sui canali del servizio pubblico.

Come Netflix anche Sky Online offre tre diversi pacchetti di abbonamenti mensile, ma il più basso è a 9.99 euro. Meno caro, invece l’abbonamento proposto da Mediaset ai 500 mila utenti di Infinity a 6,99 euro. Ancora più basso a 5 euro quello proposto ai 400 mila abbonati a Timvision. Diverso il sistema di Chily TV: nessun abbonamento, ma si paga ogni volta essendo  soloofferto in modalità  pay per view

Lo sbarco di Netflix come rileva Raffaella Natale su Key4Biz pone nuovi problemi normativi “I broadcaster chiedono da tempo un level playing field che garantisca un’equa concorrenza tra tutti gli attori in campo, specie con i cosiddetti OTT. In questo contesto, vanno riviste non solo la direttiva sui servizi media audiovisivi ma anche le altre disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche e diritto d’autore e l’approccio tenuto verso le piattaforme. Ricordiamo, infatti, che ai sensi della direttiva SMAV, i broadcaster sono responsabili per i contenuti video che forniscono. Non così gli OTT, che sono invece sottoposti al regime molto meno stringente di responsabilità della direttiva eCommerce.

L’attesa cresce per sapere che cosa salterà fuori dal cilindro della Commissione a giugno 2016 sulla riforma della Direttiva sui servizi audiovisivi. Il Belgio è tra i pochipaesi  a prevedere la figura del distributore di servizi audiovisivi, ossia quel soggetto che sulla propria rete fornisce ai clienti finali servizi media. Nelle maglie della definizione sono finite piattaforme distributive per lo più telefoniche, le quali si sono viste assoggettate a una panoplia di regole come il controllo dei prezzi, la trasparenza, la tutela dei minori, la guida elettronica dei programmi, il contributo alla produzione audiovisiva e il must carry.  Gli Over the Top al contrario, sono sfuggiti alla rete definitoria perché difesi da due argomenti ormai classici. Il primo è quello dello scopo principale della trasmissione di contenuti audiovisivi che qui difetta; il secondo, è invece il ben noto argomento del controllo editoriale, che sarebbe qui assente perché sostituito dall’automatismo dell’algoritmo.

Eppure una sentenza della Corte di Giustizia Europea dovrebbe venire incontro ai fautori di un level playing field Nel caso C-374/14, deciso alla fine dello scorso anno, essa ha affermato il principio che video di breve durata che sono offerti come appendice di una testata giornalistica online ma non assolvono un ruolo ancillare o servente rispetto ad essa (tradotto: non c’entrano niente con le notizie del giornale) costituiscono un programma audiovisivo assoggettabile alle norme della Direttiva sotto la rubrica dei servizi on-demand, ancorché si riducano a mere clips.Ora se i motori di ricerca o i siti come YouTube (per intenderci) in quanto tali sfuggono ancora a questa interpretazione, perché il loro scopo principale non è quello di fornire programmi sotto un controllo editoriale ex ante, non così accade quando gli stessi si spingono oltre il ruolo di piattaforme passive per assumere un ruolo di organizzazione dell’offerta audiovisiva, per quanto minimo esso possa essere.

Mentre si attende che anche l’Italia si dia proprie regole, gli occhi restano puntati sulla riforma in atto nella Ue che in vista della realizzazione del Mercato Unico Digitale, dovrebbe anche stabilire nuove disposizioni che tutelino il mercato dei contenuti e assicurino una vera concorrenza”.

22 ottobre 2015 Scoppia lo scandalo delle tangenti Anas. Trentuno le persone indagate, dieci gli arresti fra cui in ex sottosegretario PD

22 ottobre 2015 La Corte di Giustizia europea con una Decisione stabilisce che i video online presenti sui siti dei quotidiani della carta stampata vanno considerati come programmi ai sensi della Direttiva Servizi dei Media Audiovisivi e come tali sottoposti alla regolamentazione delle authorities nazionali quali ad esempio AGCOM Italia, affinché non costituiscano concorrenza sleale verso i media radiotelevisivi tradizionali

22 ottobre 2015 A partire da oggi Netflix, il popolare servizio per vedere in streaming on demand serie tv e film, è attivo in Italia.  Netflix ha anche aperto due account in italiano, su Twitter esu Facebook, per promuovere i propri servizi. Si può accedere a Netflix grazie alle app installate su moltissime Smart TV e set-top box collegati a Internet, ma anche da Apple Tv, da Chromecast e dalle console per videogiochi; e poi da tablet, dal browser del computer e dalle app per smartphone. L’abbonamento a Netflix non è collegato a un abbonamento a un provider di internet: basta avere una qualsiasi connessione internet per iscriversi. Vodafone proporrà promozioni che includeranno abbonamenti a Netflix insieme alle connessioni in fibra ottica o 4G. Per i clienti TIM, invece, Netflix è accessibile attraverso Tim Vision, la tv on demand di Telecom Italia

22 ottobre 2015  Anteprima mondiale della prima opera lirica in Ultra Alta Definizione (Ultra HD o 4K) ieri a Roma. Al Cinema Quattro Fontane è stata proiettata La Bohéme,  celebre opera di Giacomo Puccini con la regia teatrale di Ettore Scola, interamente filmata in 4K dalla DBW Communication in coproduzione con Rai COM e il supporto di Eutelsat Communications. E’ la celebrazione della cultura italiana e di quelle innovazioni tecnologiche che permettono di gustarla in quello che ormai sarà il formato della tv e del cinema dei prossimi anni. Tutto questo è avvenuto ieri a Roma in occasione della XXIX edizione del Festival Eurovisioni, dedicato a ‘Identità culturali al tempo di Netflix’, che si chiuderà oggi.

22 ottobre 2015 A una settimana di distanza dall’acquisto delle prime quote azionarie Vivendi accresce le proprie partecipazioni nelle società di giochi video Ubisoft e Gameloft portandole rispettivamente a 10,39% e 10,20%

22 ottobre 2015 Liberty Media di John Malone avvia una trattativa per l’acquisto dell’operatore britannico di tlc Cable & Wireless Communications CWC, nato nel 2010 dalla scissione all’interno del gruppo Cable & Wireless che diede vita a  Cable & Wireless Worldwide CWW poi ceduta a Vodafone

23 ottobre 2015 I ministri degli esteri Kerry e Lavrov insieme a turchi e sauditi riprendono le trattative sulla Siria. Mosca nel frattempo tesse la sua tela per tornare al centro della scena medio orientale. Russia e Giordania si accordano sulla creazione di un centro di coordinamento per l’antiterrorismo ad Amman

23 ottobre 2015 Vivendi sale ulteriormente in Telecom Italia dal 19,9% al 20,03%

23-28 ottobre 2015 Visita del premier Renzi, accompagnato da una novantina di imprenditori italiani in America Latina: Cile Perù Colombia e Cuba

24 ottobre 2015 Con un compromesso tra conservatori, centristi e riformisti si conclude il Sinodo: il testo approvato con  un voto di scaro apre sulla comunione ai divorziati lasciando “discernimento”, ovvero una valutazione caso per caso. Invito di Francesco: ”Niente condanne e anatemi”. Negata ogni assimilazione fra il matrimonio e le unioni omosessuali sebbene “ogni persona va rispettata nella sua dignità”. Invito a maggiori responsabilità delle donne nella Chiesa

24 ottobre 2015 Ennesima tragedia dei migranti. Affonda un barcone: quaranta cadaveri trovati sulle spiagge libiche. Trenta i dispersi

24-25 ottobre 2015 Nella notte il Parlamento greco adotta una legge per mettere ordine nel settore radiotelevisivo privato che opera in base a licenze provvisorie rilasciate 25 anni or sono e lottare contro la collusione potere-media-affari, attraverso la messa all’asta delle licenze delle trasmissioni digitali terrestri Con questa legge il governo Tsipras vuole ristabilire la trasparenza nella gestione delle frequenze considerate un bene pubblico

25 ottobre 2015. Vittoria della destra ultranazionalista e antieuropea alle elezioni parlamentari in Polonia. Vince le elezioni Diritto e giustizia con il 37,7%dei voti, in crescita del 7,8%, conquistando 232 seggi ovvero due seggi oltre la maggioranza assoluta, guadagnando ben 81 seggi. Principali sconfitti risultano i liberali conservatori di Piattaforma Civica che perdono oltre 15,6% dei voti scendendo al 23,6% e a 137 seggi, perdendone 79. Al terzo posto e al quarto posto due nuove formazioni, i populisti conservatori  di Kukiz'15 che conquistano l’8,7% e 42 seggi, e i liberali di NowoczesnaP (Partito Moderno) che, con il 7,7% ne guadagnano 30. Fuori dal Parlamento, Sinistra Unita perde il 10,7% dei propri voti scendendo al 7,5%  e perdendo tutti i 67 seggi di cui disponeva, mentre gli agrari del Partito Popolare polacco, pur perdendo il 3,2% dei voti e scendendo al 5,2%, mantengono 18 seggi, perdendone 20.

25 ottobre 2015 Primo turno delle elezioni presidenziali in Argentina.

26 ottobre 2015 Il Presidente portoghese Cavaco Silva affida l’incarico al premier uscente Pasos Coelho  a capo della coalizione di centro destra PDS-UCD , nonostante il probabile voto di sfiducia in Parlamento. Giudica “alternativa incoerente” quella tra la neonata intesa fra socialisti, comunisti e blocco delle sinistre che avrebbe “Conseguenze economiche, finanziarie e sociali ben più gravi” di un governo di destra, pur senza futuro 

26 ottobre 2015 La giustizia turca decide di porre sotto tutela il gruppo Koza-Ipek, editore dell’emittente televisiva Kanaltürk, accusata dal governo di « finanziamento» e di « propaganda» per le conto dell'imam Fethullah Gülen.

26 ottobre 2015 In Egitto scende in campo per le elezioni il Partito degli Egiziani Liberi fondato dall’imprenditore Naguib Sawiris, erede di una grande famiglia copta

26 ottobre 2015 Il Consiglio di Stato boccia le trascrizioni di alcuni comuni dei matrimoni gay celebrati all’estero. Manca un requisito ontologico essenziale: la diversità fra i sessi

26 ottobre 2015 A partire da oggi è disponibile il nuovo ricevitore Apple Tv negli Stati Uniti con due modelli a 149 e 199 dollari con telecomando dotato del nuovo sistema di assistenza vocale Siri

26 ottobre 2015 Sky Deutschland chiude la sua piattaforma SVOD Snap lanciata nel dicembre 2013. Verrà integrata nell’offerta della piattaforma OTT Sky Online che di fronte alla concorrenza di Netflix modificherà a partire dal prossimo mese le proprie tariffe: l’offerta Entertainment  a 9,99 euro mensili, l’offerta cinema scende da 19,99 euro a 14,99 euro, alla stregua dell’offerta Supersport per vedere le partite della Bundesliga.

26 ottobre 2015 La battaglia fra Sky Italia e Mediaset premium si sposta sul satellite A gennaio sarà pronto il dispositivo targato Mediaset, che potrà ricevere digitale terrestre, banda larga e satellite. Pare che sia già stato commissionato a Samsung. E sempre a inizio d’anno sarà lanciata l’offerta pay sul satellite, in grado di sfruttare anche su un’altra piattaforma l’ampio portafoglio di diritti acquisiti da Mediaset Premium in esclusiva, a partire appunto da quelli per la Champions League 2015-2018.

26 ottobre 2015  Offerta russa del fondo LetterOne di Makhail Fridman di 4 miliardi di dollari nella compagnia brasiliana OI che poi dovrebbe procedere ad una fusione con TIM Brasil che però non intende sedersi al tavolo con l’oligarca russo

26-29 ottobre 2015 Plenum del Comitato Centrale del PCC a Pechino: dei suoi 355 membri vu partecipano non più di 200: gli assenti o sono sotto inchiesta o già espulsi dal partito nella campagna anticorruzione. Dovrebbe definire gli obiettivi di crescita  del nuovo piano quinquennale e far emergere la nuova nomenklatura che verrà “eletta” nel 2017

27 ottobre 2015 Ultimatum della potenze Baviera dominata dalla CSU al Cancelliere Angela Merkel: Il Ministro presente della Baviera Horst Seehofer chiede al governo di Berlino misure per fermare il flusso di rifugiati in entrata dall’Austria

27 ottobre 2015 Juncker concede flessibilità all’Italia. Via libera della Commissione allo sforamento del deficit per compensare gli esborsi eccezionali dovuti all’emergenza migranti

27 ottobre 2015 La giustizia turca decide di porre sotto tutela il gruppo Koza-Ipek, editore, fra le altre attività, dell’emittente Kanaltürk, accusato dal governo di Ankara di «finanziamento» e di «propaganda» per conto dell'imam Fethullah Gülen, che dagli Stati Uniti  dirige un’influente rete di ONG, di media e di imprese che costituirebbe una sorta di “Stato parallelo” al fine di rovesciarlo

Polemiche sulla norma che prevede che i proventi da canone Rai servano per ridurre le tasse.

27 ottobre 2015 Canone Rai in un’unica rata. L’articolo 10 della Legge di Stabilità su ‘Riduzione Canone Rai’ prevede infatti che le maggiori entrate sono riservate all'erario per essere destinate al fondo per la riduzione della pressione fiscale. Per gli anni dal 2016 al 2018, si legge nel testo, le eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone (non quantificate) sono riservate all’erario per essere destinate al fondo per la riduzione della pressione fiscale. Con una nota, Usigrai dichiara: “Neanche 1 euro del recupero dell’evasione finirà nelle casse della Rai. E, per di più, è confermato il taglio del 5% già deciso con la precedente Legge di Stabilità. In sostanza, si chiedono soldi ai cittadini dicendo che sono per la Rai e li si utilizzano per altro”. L’articolo 10, dedicato al canone Rai, conferma il taglio a 100 euro (da 113,5) come era già stato annunciato dal governo, a partire dal 1° gennaio 2016 Diversamente da quanto circolato qualche settimana fa, il pagamento del canone non avverrà in due rate ma in un’unica soluzione. Con la prima bolletta successiva alla data di scadenza per il pagamento del canone. Pagherà chi possiede un televisore o una radio mentre sono esclusi altri apparecchi come pc, tablet e smartphone (almeno per ora). La detenzione o l’utilizzo di un apparecchio, si legge nell’articolo 10, “si presumono altresì nel caso in cui esiste un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”. Più precisamente: “Il canone è dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi di cui al primo comma detenuti o utilizzati nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”. Altra novità: qualora si siano date autorizzazioni alle società elettriche per l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente bancario o postale, “si intendono in ogni caso estese al pagamento del canone di abbonamento televisivo”. Quanto alla sanzione per il mancato pagamento del canone, nel testo resta quella attuale da due a sei volte l’importo. L’articolo 10 prevede che “In caso di violazione degli obblighi di comunicazione e di versamento dei canoni di cui al comma 3, si applicano rispettivamente, le sanzioni di cui agli articoli 5, comma 1, e 13, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n 471”. Ok anche allo scambio di informazioni sugli utenti chiamati a pagare il canone. La norma stabilisce che : “E’ autorizzato lo scambio e l’utilizzo dei dati relativi alle famiglie anagrafiche, alle utenze per la fornitura di energia elettrica, ai soggetti tenuti al pagamento del canone di abbonamento alla televisione nonché ai soggetti esenti, da parte dell’Anagrafica tributaria, dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e il sistema idrico, dell’Acquirente unico spa, del Ministero dell’Interno, dei Comuni, nonché degli altri soggetti pubblici o privati che ne hanno la disponibilità”. La Legge demanda a un decreto del Ministro per lo sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, sentita l’Autorità energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, i dettagli tecnici da adottare entro 45 giorni dall’entrata in vigore della presente legge.

27 ottobre 2015 Inizia la quotazione in borsa a Piazza Affari : lo Stato incassa 3,4 miliardi di lire di Poste Italiane dalla dismissione del 38,7% delle azioni cedute a 6,75 euro cadauna. Il Tesoro rimane l’azionista di controllo

28 ottobre 2015 Con 500 voti a favore e 163 contrari, e dopo due anni di trattative, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo pacchetto telecomunicazioni, che abolirà il roaming dal 15 giugno 2017 e introduce nuove norme sulla net neutrality. I servizi audiovisivi  non devono soddisfare il principio della « neutralità» secondo quanto stabilito il 30 giugno dalle istituzioni europee che prevede che i fornitori di accesso a Internet (ISP) possano proporre ai loro clienti condizioni di traffico privilegiate ad un prezzo più elevato, ad esempio per un’offerta audiovisiva “purché tali servizi non siano forniti a scapito della qualità dell’Internet aperto”. Contemporaneamente Il Parlamento europeo ha votato oggi la risoluzione con la quale esprime il suo parere negativo sulle nuove regole proposte da Commissione e Consiglio in materia di tax ruling. Ritiene necessario dare più poteri alla Commissione. E ampliare al massimo la vigilanza di Bruxelles, che dovrebbe guardare anche agli accordi con valenza solo nazionale e a tutti quelli in vigore al momento della partenza delle nuove regole.

28 ottobre 2015 Con 327 voti favorevoli su un totale di 549 voti espressi dal Parlamento la femminista e leader del partito comunista Bidya Devi Bhandari viene eletta Presidente del Nepal

28 ottobre 2015 Torna la fiducia fra i consumatori italiani. Secondo l’Istat a ottobre è la più alta da febbraio 2002.

28 ottobre 2015  Presentazione al Palazzo dell’Eliseo di Parigi delle nuove offerte della rete culturale franco tedesca Arte, Arte in English e Arte en Español che a partire da martedì 18 novembre offriranno «in tutta Europa» una selezione di programmi con versioni sottotitolate in inglese e in spagnolo

28 ottobre 2015 Polemiche per il volo in prima classe e i 24 mila euro elargiti all’ex ministro delle finanze greco Varoufakis per la sua partecipazione il 27 settembre u.s. al programma di Fabio Fazio  Che tempo che fa

28 ottobre 2015 Negli Stati Uniti YouTube lancia il proprio servizio a pagamento YouTube Red a 9,99 dollari al mese che consente di vedere i programmi senza pubblicità. La grossa novità è che grazie all’abbonamento mensile i video potranno essere scaricati sul computer o su smartphone e tablet, per poterli guardare anche offline in un secondo momento. In più la musica potrà essere ascoltata senza necessariamente continuare a tenere l’app aperta.

28 ottobre 2015 Cambio al vertice del gruppo francese TF1 (che oltre all’omonima rete ammiraglia TF1 controlla le emittenti TM Francia, NT1 et HD1 e la rete all news LCI. Gilles Pélisson, ex-PDG di Euro Disney, Bouygues Telecom e Accor, viene designato per succedere come Presidente del gruppo a  Nonce Paolini, in carica dal maggio 2007 

28 ottobre 2015 Rapporto Agcom, ricavi delle telco in calo del 22% in 4 anni Tra il 2010 e il 2014 i ricavi delle imprese di tlc in Italia sono scesi di oltre il 22%, del 6,6% nel solo 2014. Nel periodo si riduce la redditività, mediamente dal 20 al 15% circa dei ricavi con riferimento al margine operativo netto (Ebit). Il rapporto pubblicato dall’Osservatorio dell’Agcom, focalizzato sui bilanci delle imprese relativi ai cinque esercizi dal 2010, non è certo una novità, ma un’ulteriore prova del trend negativo in cui si trova il settore delle telecomunicazioni. Secondo il rapporto, tende a ridursi (dal 34, al 28%) la patrimonializzazione , contestualmente è pertanto aumentato il ricorso a capitale di terzi. Tale tendenza sembra, almeno in parte, da ricondursi alla dinamica degli investimenti (intorno ai 6 miliardi annui), mediamente passati nel periodo considerato dal 14,7 al 19,5% dei ricavi, secondo quanto segnala l’Agcom. Tra il 2010 ed il 2014 gli addetti diretti delle imprese considerate nell’analisi si riducono di poco meno di 8.000 unità, passando da 74.245 a 66.350 dipendenti. Tale riduzione si concentra nei livelli occupazionali di Telecom Italia, Vodafone e Fastweb. Tra gli operatori di maggiori dimensioni, solo H3G mostra una crescita dell’organico (+112 addetti nel periodo). Anche a seguito, in qualche caso, di mutamenti dei perimetri aziendali, mostrano un aumento di personale Tiscali Italia, Brennercom, Poste Mobile, Retelit e Welcome

29 ottobre 2015 In Cina il Plenum del PCC modifica la legge sul figlio unico per arrestare la denatalità e spingere l’economia: ogni copia potrà avere due bambini

29 ottobre 2015 Nel giorno in cui viene indagato per truffa allo Stato, il sindaco di Roma Ignazio Marino ritira le dimissioni. Il PD lo sfiducia chiedendo ai propri consiglieri comunali di rassegnare le dimissioni

29 ottobre 2015 L’autorità britannica della concorrenza  Competition and Market Authority autorizza provvisoriamente l’acquisizione da parte del gruppo BT dell’operatore mobile EE cedutole nel febbraio scorso da Orange e Deutsche Telekom per 12,5 miliardi di sterline

29 ottobre 2015 Telecom Italia è decisamente una preda ambita dagli operatori d’oltralpe: dopo Vivendi, salita nelle scorse settimane a oltre il 20%, anche Xavier Niel – fondatore e principale azionista di Iliad, casa madre dell’operatore mobile low cost francese  Free e azionista di Le Monde – ha acquisito l’11,2% della compagnia telefonica italiana attraverso il fondo Rock Investment.

29 ottobre 2015 Ritornano le rilevazioni dell’Auditel ma il caso non è ancora definitivamente risolto

29 ottobre 2015 L'Observatoire européen de l'audiovisuel (Conseil de l'Europe) a lancé sa base de données gratuite décrivant la façon dont chaque pays membre de l'Union européenne a transposé les dispositions de la directive sur les services de médias audiovisuels (SMA) dans leur législation nationale. L'AVMSDatabase, accessible à l'adresse http://satfax.fr/AVMSD, permet d'accéder aux différentes mises en applications du texte communautaire, en sélectionnant, par exemple, un des articles de la directive (proposés en menu déroulant) et un pays. La recherche peut se faire par article, par pays et selon une approche comparative.

29 ottobre 2015 Delphine Ernotte Cunci, PDG di France Télévisions annuncia l’intenzione di lanciare - in partnership con autori e produttori e con le altre imprese audiovisive pubbliche -  una piattaforma digitale che formerebbe una syndication, ossia una federazione di tutti coloro che sono detentori di diritti per editarli, metterli a disposizione, in forma gratuita o  in forma a pagamento per offrire loro una seconda vita. Seguendo l’esempio dell’offerta SVOD Ina Premium commercializzata a 2,99 euro mensili, la piattaforma consentirebbe al gruppo di cercare nuove forme di finanziamento

29 ottobre 2015 Dopo lo scandalo per il compenso assegnato a Varoufakis una circolare RAI ordina il divieto assoluto di compensi per i politici

30 ottobre 2015 Svolta Usa in Siria. Obama invia le prime truppe: i soldati americani andranno a sostenere un esercito, quello curdo, che combatte tanto contro l’ISIS quanto contro il regime siriano delegittimato dai crimini commessi da Assad contro il suo stesso popolo.

30 ottobre 2015 Il sindaco Marino decada dopo le dimissioni di 26 consiglieri comunali. Decisivi i 5 consiglieri di Alfio Marchini. Dichiara di aver ricevuto tante coltellate con un solo mandante. Al suo posto viene nominato Commissario il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, reduce dal successo di Expo 2015
     
30 ottobre 2015 Prosegue l’interesse per Telecom Italia di Xavier Niel che accresce la sua partecipazione del 3,9% salendo al 15,14%. L’AD di Vivendi precisa che non ha agito di concerto ma aggiunge che Vivendi rimane un investitore di lungo periodo, l’Antitrust chiede chiarimenti sull’operazione  e di voler conoscere i soci sopra il 2%.

31 ottobre 2015 Precipita misteriosamente spezzandosi in volo charter della compagnia aerea russa Metrojet, partito da Sharm el-Sheikh, precipitando nel Sinai in Egitto: tutti morti i 224 passeggeri a bordo. Incertezze sulla causa: avaria o attentato grazie ad un missile o una bomba. L’ISIS rivendica, il Cairo smentisce, anche se nei giorni successivi si va sempre più consolidando l’ipotesi di un attentato terroristico.

31 ottobre 2015 Si chiude con un risultato globalmente positivo (21,5 milioni di biglietti venduti)  l'Expo 2015 a Milano, in Italia. L'esposizione era iniziata il 1º maggio. 

31 ottobre 2015 Per la prima volta nel mese di ottobre a due anni dall’acquisto per 250 milioni di dollari da parte di Jeff Bezos il Washington Post riesce a superare il New York Times come numero di visitatori unici mensili delle piattaforme online: 66,9 milioni contro 65,8 milioni. E’ il frutto della filosofia Amazon: puntare prima di tutto alla crescita e guardare al lungo termine, senza temere di andare in rosso a causa degli investimenti necessari. Rafforzata la reazione per fornire un aggregatore di notizie online

31 ottobre 2015 Nella giornata di chiusura dell’Esposizione Universale di Milano Rai e TIM  hanno offerto l’opportunità di provare le potenzialità della mobile TV di nuova generazione che, grazie alla rete 4G di TIM, consente di accedere a contenuti live e on demand ad alta definizione. In particolare, la nuova tecnologia LTE Broadcast rende fruibili video e contenuti multimediali ad alta definizione con una qualità di immagine anche a 4K e permette, con un solo flusso trasmissivo di dati, di erogare ad un numero potenzialmente illimitato di utenti mobili in contemporanea la visione di programmi tv e audiovisivi in contesti particolarmente affollati come un’arena per concerti, uno stadio, una piazza o un’area metropolitana densamente popolata. 

Novembre 2015 Disney lancia nel Regno Unito l’offerta SVOD DisneyLife fruibile sia online in streaming sia offline previo telecaricamento, che propone film, serie, ma anche libri e musica a 9,99 sterline con migliaia di episodi del suo Disney Channel e centinaia di libri e film. La stessa offerta dovrebbe essere lanciata nel corso del 2016 in Francia, Spagna, Germania e Italia.

1 novembre 2015 Trionfo di Erdogan alle elezioni legislative in Turchia : il Partito della Giustizia e dello Sviluppo  del premier AKP conquista la maggioranza assoluta dei seggi 317 su 550 guadagnandone 59, ma con il 49,48% dei voti espressi non raggiunge la soglia per poter cambiare la Costituzione. Precede il Partito Repubblicano del Popolo (CHP), che con il 25,31% ottiene 134 seggi, guadagnandone 2. In forte calo i Lupi grigi del Partito del Movimento Nazionalista con l’11,9% dimezzano la propria rappresentanza scendendo da 80 a 40 seggi preceduti dai filo curdi e dalle sinistre riunite nel Partito Democratico del Popolo (HDP) che rimangono in Parlamento con il 10,75% dei suffragi e 59 seggi (perdendone 21). Esplode la protesta in piazza dei Curdi.  

1 novembre 2015 In Azerbaïdjan il Partito del nuovo Azerbaïdjan, al governo dal 1993,  del Presidente della Repubblica Ilham Aliyev, a sua volta in carica dal 2003, si conferma alle elezioni legislative primo partito con il 45,8% dei seggi e 72 dei 125 deputati dell’Assemblea Nazionale azera nella quale entrano diverse formazioni politiche con un solo deputato mentre i cosiddetti eletti indipendenti sono 43. L'opposizione, incarnata in particolare da Müsavat e il Fronte popolare d'Azerbaïdjan, non conquista nessun seggio,  denunciando l’incarazione da parte del regime al potere di personalità critiche, compresi alcuni giornalisti, membri della società civile e avvocati dei diritti dell’uomo[].

1 novembre 2015 In Libia il governo regolare di Tobruk minaccia l’Italia accusata di aver violato con le proprie navi e la portaerei Cavour le acque territoriali libiche tra Bengasi e Derna: « State lontani o reagiremo »

1 novembre 2015  Secondo il Sunday Times il gruppo pubblico Channel 4 potrebbe essere privatizzato dal governo Cameron. Fra gli acquirenti del gruppo valutato 1 miliardo di sterline vi potrebbero essere Discovery Communications che aveva cercato di contendere a Viacom nel 2014 l’acquisto di Channel Five  e BT forte del successo recente dei suoi canali sportivi

1-30 novembre 2015 Pubblicati a gennaio 2016 i dati sulla total digital audience relativa al  mese di novembre 2015: ha raggiunto 28.8 milioni di utenti unici, il 52,2% degli italiani dai 2 anni in su, online per 45 ore e 23 minuti complessivi per persona. Nel giorno medio risultano 22.2 milioni gli utenti unici da tutti i device rilevati (PC, smartphone e tablet), online in media per 1 ore e 58 minuti per persona. La mobile audience (smartphone e/o tablet) è rappresentata da 26.4 milioni di utenti nel mese, il 50,3% degli italiani tra i 18 e i 74 anni, online per circa 42 ore complessive, e da 18.4 milioni di utenti nel giorno medio collegati per 1 ora e 41 minuti per persona. La fruizione di internet da PC ha registrato 26.4 milioni di utenti mensili, il 47,9% degli italiani dai 2 anni in su, e 12.2 milioni nel giorno medio. L’accesso abituale a internet continua a essere diffuso principalmente tra le fasce più giovani della popolazione italiana (il 65,3% dei 18-24 anni e il 63,6% dei 25-34enni hanno effettuato almeno un accesso a internet nel giorno medio) e, in parte, dalla fascia più “matura” dei 35-54enni (il 57,8%). Per quanto riguarda la provenienza geografica degli utenti online nel giorno medio, resta confermata una maggiore penetrazione tra gli italiani dell’area Nord Ovest (il 40,4% degli abitanti di quest’area, 4.6 milioni). Le donne e i giovani continuano a presentare quote più elevate di tempo dedicato alla navigazione: 2 ore online nel giorno medio per le donne, 2 ore e 21 minuti per i 18-24enni e 2 ore e 18 minuti per i 25-34enni. Gran parte del tempo trascorso online è dedicato alla fruizione di internet tramite device mobili (smartphone e/o tablet). Il 71% del tempo totale online è generato, infatti, dalla navigazione via mobile, con quote che confermano ancora la preferenza dei giovani e delle donne verso questi device: l’84,7% del tempo totale dei 18-24enni, il 78,7% del tempo dei 25-34enni e il 75,6% del tempo totale delle donne.

2 novembre 2015 Arrestati per fuga di notizie dalla Gendarmeria due corvi in Vaticano. Si tratta di monsignor Angel Vallejo Balda, astro nascente delle finanze vaticane, vicino all’Opus Dei e della sua collaboratrice italo libanese Francesca Immacolata Chaouqui subito rilasciata perché ha collaborato

2 novembre 2015  Il Ministero dello Sviluppo economico avvia oggi il Piano per la ‘rottamazione’ delle frequenze interferenti  con i paesi confinanti, mettendo a disposizioni delle tv locali 50 milioni di euro. Entro il 1° dicembre le tv locali potranno far domanda per le misure compensative previste per chi ‘rottama’ le frequenze interferenti, ma si rischia il contenzioso sugli indennizzi  tra imprese e MiSE.

2 novembre 2015 La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha esaminato la situazione determinatasi in Auditel a seguito dell’incidente occorso nelle settimane passate che ha causato una fortuita violazione della riservatezza di parte significativa del panel su cui si fonda la rilevazione dei dati di ascolto, ed ha approvato, su proposta del relatore Angelo Marcello Cardani, le conseguenti azioni di vigilanza. L’Autorità ritiene che la diffusione dei dati possa continuare nel periodo necessario al ripristino della situazione di normalità, sebbene con opportune cautele e adeguate misure di controllo. In particolare la Commissione ha disposto, da un lato, la pubblicazione sul sito Internet di Auditel e dell’Autorità di un avviso volto ad informare che è in corso la progressiva sostituzione del panel, a seguito degli avvenimenti che potrebbero averne compromesso la segretezza; dall’altro, l’integrazione della pubblicazione e della diffusione dei dati con un messaggio che evidenzia gli esiti del monitoraggio settimanale e informa sulle eventuali anomalie riscontrate nel corso delle attività. L’Autorità eserciterà la vigilanza, informata costantemente da Auditel sull’andamento del piano di ripristino e su eventuali episodi anomali.

2-27 novembre 2015Si svolge a Ginevra la Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC-15) organizzata dall’ITU, International Telecommunication Union Sul tavolo il futuro della banda larga mobile con occhio attento al 4K e all’Internet delle cose Come far fronte agli sviluppi delle comunicazioni mobili a banda larga e come individuare nuove bande di frequenze? E ancora: quali i futuri usi dei satelliti e come avviare il 5G?

3 novembre 2015 Anche la Banca d’Italia esprime dubbi su alcune misure della finanziaria. Ma Renzi, difendendo la legge di stabilità dagli attacchi della minoranza PD, conferma la decisione di sopprimere la Tasi mentre si consuma lo strappo con i Governatori delle Regioni

3 novembre 2015 Approvate ieri alla Camera dei Deputati due mozioni sui diritti di Internet che impegnano il Governo a promuovere anche a livello internazionale la libera diffusione di Internet, la prima a firma dell’onorevole Stefano Quintarelli di Scelta Civica – che recepisce in larga misura “La Carta dei Diritti di Internet” presentata il 27 ottobre da Stefano Rodotà,  e la seconda dell’onorevole Davide Caparini (Lega Nord) .

3 novembre 2015 Secondo la newsletter Key4Biz le incursioni francesi in Telecom Italia potrebbero spingere sulla fibra ottica l’asse Vodafone-Enel. Fonti vicine al premier hanno glissato sulla domanda riguardante la possibilità che la cautela nella risposta alle incursioni francesi in Telecom Italia potesse celare il fatto che il Governo, per la fibra ottica, stia ormai guardando in un’altra direzione. Ma sembra sempre più verosimile che l’esecutivo si stia muovendo per incoraggiare un asse tra Enel e Vodafone per accelerare l’arrivo della fibra nelle aree a fallimento di mercato. Aree, lo ricordiamo, per le quali il Cipe ha sbloccato fondi pubblici per 2,2 miliardi ai quali si aggiungono altri 2 miliardi messi a disposizione dalle Regioni.

4 novembre 2015 In seguito alle proteste scoppiate in Romania dopo l'incendio della discoteca "Colectiv" di Bucarest del 30 ottobre che ha causato 59 morti, si dimette il governo rumeno del primo ministro Victor Ponta.

4 novembre 2015 Secondo i servizi segreti americani l’attentato all’aereo russo è dovuto all’esplosione di un ordigno a bordo e non viene esclusa la mano dell’ISIS

4 novembre 2015 In seguito alle proteste scoppiate in Romania dopo l'incendio della discoteca "Colectiv" di Bucarest del 30 ottobre che ha causato 59 morti, si dimette il governo rumeno del primo ministro socialdemocratico Victor Ponta in carica dal 7 maggio 2012.

4 novembre 2015 Arrestato in Cina Xu Xiang, 39 anni, grande speculatore con un patrimonio di due miliardi di euro guadagnati giocando in borsa con i suoi hedge fund, noto come il comandante della squadra che sfida la morte a Ningbo nella provincia orientale dello Zhejiang

4 novembre 2015 Il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi invita l’Europa a completare l’Unione bancaria attraverso il mercato comune dei capitali con supervisione unica delle banche in capo alla BCE,  il meccanismo di risoluzione della crisi e infine l’assicurazione europea dei depositi : « Non ci può essere una valuta unica senza un sistema bancario unico. Il denaro, per essere uno, occorre che sia uguale ovunque indipendentemente dalla sua forma e da dove sta. Dal momento che i depositi bancari « sono la forma di denaro più diffusa, devono ispirare lo stesso livello di fiducia ovunque siano ubicati » ovvero avere lo stesso livello di protezione

4 novembre 2015 Patto Stato-Mafia. La prima sentenza assolve l’ex  ministro democristiano Calogero Mannino, da venticinque anni sotto accusa: « Non fu Mannino a ispirare il patto ».

4 novembre 2015 Il fondatore di Agon Channel Francesco Bechetti accusato in Albania di riciclaggio viene fermato a Londra. In attesa dell’estradizione non può lasciare l’Inghilterra

4 novembre 2015 Il governo britannico presenta un disegno di legge sulla raccolta di informazioni e le tecniche di intercettazione che prevede l’obbligo da parte dei fornitori di accesso a Internet di conservare i dati di connessione dei loro clienti per la durata di un anno

4 novembre 2015 Salvatore Lo Giudice, direttore Affari Legali della Rai rassegna le dimissioni sostituito da Francesco Spadafora.

5 novembre 2015  Dopo la decisione inglese di cancellare i voli da Sharm El Sheikh in seguito all’abbattimento del charter russo, anche Lufthansa e Easy Jet decidono di abbandonare l’aeroporto nel Sinai. Decine di migliaia i turisti bloccati all’aeroporto suo Mar Rosso: tra loro 1500 italiani

5 novembre 2015 Continua a far discutere la misura prevista dalla Legge di Stabilità che destina il recupero dell’evasione del canone Rai al Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Ben 1,4 miliardi di euro andrebbero nelle casse dello Stato, secondo alcuni per colmare il buco della Tasi. Il nodo da sciogliere è uno: un’imposta di scopo, qual è appunto il canone Rai, può essere destinata all’erario?  I sindacati Rai  scrivono al Governo esprimendo la loro contrarietà. L’opposizione promette battaglia. Il provvedimento in Senato a metà mese.

5 novembre 2015 Niel, Bollorè. Con due manager francesi che insieme controllerebbero il 35% del capitale, Telecom Italia si conferma la preda più ambita nel panorama tlc europeo. Un investimento caldeggiato dagli analisti d’oltralpe, molti dei quali considerano che Telecom Italia sia sottovalutata per diverse ragioni, prima fra tutte il processo di consolidamento in corso sul mercato mobile con la fusione tra Wind e 3 Italia (avviata ma ancora sotto scrutinio da parte delle Autorità) che porterà benefici di non poco conto sul versante dei prezzi. Telecom ha inoltre in pancia il 67% di Tim Brasil, secondo operatore mobile brasiliano e ‘pepita’ contesa non solo dagli altri player del mercato ma anche dal fondo russo Letter One di Mikhail Fridman, cui fa capo anche Vimpelcom (che a sua volta controlla Wind). Gli analisti francesi caldeggiano l'investimento in Telecom Italia ma non sono convinti che dietro la scalata di Bollorè e l'ingresso di Niel ci sia un progetto industriale: potrebbe infatti, ad avviso di alcuni, prospettarsi la vendita a Orange nel giro di qualche anno

5 novembre 2015 La BBC, attraverso la controllata commerciale BBC Worldwide, lancia sul suo sito « BBC Store », servizio di telecaricamento di programmi a pagamento, assicurando che non  renderà disponibile i propri contenuti attraverso servizi SVOD quali Amazon Prime e Netflix. BBC Store, che si trova integrato nell’attuale servizio replay iPlayer, consente di acquistare contenuti (recenti e in catalogo) con tariffe da 1,89 sterline (2,65 €) per ogni singolo episodio e di 7,99 £ (11,20 €) per una stagione di sei episodi. I programmi acquistati appariranno nell’area « My Programmes ». Complessivamente il sito proporrà 7 mila ore e altre 3500 nel 2016 disponibili sin dal giorno successivo alla loro messa in onda

5 novembre 2015 In Francia alcuni cineasti lanciano un sito SVoD Cinetek, dedicato ai grandi film classici del cinema mondiale disponibili in modalità OTT via Internet sia al noleggio sia alla vendita in qualità standard e in alta definizione

5 novembre 2015 Il CdA di Telecom Italia annuncia un piano di conversione delle azioni risparmio in ordinarie Gli azionisti di riferimento, quindi i francesi di Vivendi, non sono stati, quindi, avvisati dell’operazione che sarà al vaglio di due assemblee il 15 e il 17 dicembre e che servirà anche per diluire le quote in mano agli azionisti francesi: quella di Vivendi si diluirà dal 20,05% al 14% circa mentre il 10,1% di Xavier Niel, ottenibile a novembre 2017, scenderà al 7%. Il valore complessivo che scaturirà dalla conversione delle risparmio è stato stimato dagli analisti in circa 2,9 miliardi di euro

5 novembre 2015 Il CdA Rai approva l’andamento gestionale del primo semestre 2015. Il bilancio consolidato mostra un a perdita di 17,8 milioni contro il rosso di 77,9 milioni nel primo semestre 2014. Il bilancio al 30 settembre è condizionato dagli effetti del provvedimento legislativo che riduce di circa 82 milioni i ricavi da canone. Senza questo intervento l’utile sarebbe stato di 22,9 milioni di euro

6 novembre 2015 Nell’inchiesta sui corvi i Vaticano spunta il nome di un ex giornalista di Rai International Mario Benotti, capo della segreteria particolare del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi. L’indomani lascia l’incarico

6 novembre 2015 BBC Worldwide lancia BBC Store servizio di downloading a pagamento integrato nel servizio catch up I Player. Consente di acquisire programmi da un cataloigo di 7 mila ore di programmi. Accessibile per ora solo su PC e MAC (e in futuro anche sui televisori) BBC Store non sarà disponibile in modalità SVOD sulle piattaforme Amazon Prime e Netflix

6 novembre 2015 In Cina Jack Ma, fondatore di Alibaba raggiunge un accordo per acquistare per l’equivalente di circa 3,7 miliardi di dollari, Youku Tudou, specializzata nell’offerta di servizi simili a Youtube con uno dei più grandi siti web di video del continente asiatico, di cui controllava già il 18,3%

6 novembre 2015 Sky - che conta al momento 21 milioni di abbonati in Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Germania e Austria -  parte alla conquista di nuovi mercati e punta anche su un servizio mobile, che sarà lanciato il prossimo anno, in partnership con O2 di Telefonica. Obiettivo? Competere meglio con i tradizionali competitor come BT e Virgin Media ma anche con gli Over-The-Top e gli operatori del web come Netflix.

6 novembre 2015 Muore a 53 anni Enrico Gasperini Presidente di Audiweb, la società che rileva i dati di audience di Internet in Italia, uno dei pionieri della cultura digitale

7 novembre 2015 Il governo francese in vista della Conferenza Internazionale di Parigi sul clima, sospende Schengen ripristinando i controlli alle proprie frontiere per trenta giorni

7 novembre 2015 L’Egitto ammette l’esplosione in volo dell’aereo russo precipitato nel Sinai, i cui nomadi sono stati accusati in passato di complicità con i jihadisti

7 novembre 2015 Storico primo incontro ufficiale tra un presidente della Cina (Xi Jinping) e uno di Taiwan (Ma Ying-jeou).

7 novembre 2015 Trovato morto in albergo a New York, stroncato da un attacco cardiaco,  Mikhail Lesin già ministro della comunicazione di Putin e ideatore del canale satellitare mondiale Russia Today

7 novembre 2015 Alcuni fuoriusciti dal PD unitamente ai parlamentari di SEL e a ex parlamentari del Movimento 5 Stelle danno vita ad un nuovo gruppo parlamentare Sinistra Italiana. Rimangono fuori il movimento di Maurizio Landini, Pippo Civati con il suo neomovimento Possibile, i Verdi di Angelo Bonelli e il Partito Comunista di Marco Rizzo  La costituzione di gruppi parlamentari alla Camera e al Senato viene vista come fase costituente di un nuovo soggetto politico che verrà a crearsi nel gennaio del 2016

8 novembre 2015 Giorno storico per la Birmania al voto per rinnovare le due camere del Parlamento  le assemblee regionali. Sconfitto il Partito della solidarietà e dello sviluppo per l’unione (Usdp) al potere, si prospetta una ampia vittoria, probabilmente oltre il 70%,  del partito di opposizione, la Lega nazionale della democrazia, guidata dalla Nobel per la pace San Suu Kyi.    

8 novembre 2015 Alle elezioni croate il centrodestra è in testa con la Coalizione patriottica di Tomislav Karamarko leader dell’Unione Democratica Croata (HDZ) che conquista 59 seggi guadagnandone 15 mentre il centro sinistra de La Croazia sta crescendo del premier uscente Zoran Milanović leader del Partito Socialdemocratico di Croazia ne perde 17 scendendo a 56 seggi, , cui vanno però aggiunti i 3 seggi conquistatati dalla  Dieta Democratica Istriana che ne guadagna uno. In totale 59 seggi sia per il centrodestra sia per il centrosinistra. Ago della bilancia i liberali de Il Ponte, la nuova formazione di Božo Petrov che conquistano 19 seggi.

8 novembre 2015  Nuova rivendicazione islamista dell’abbattimento dell’aereo russo in Sinai.Abu Osama al Masri, capo del Califfato nel Sinai, avrebbe messo l’ordigno in una bombola da sub

8 novembre 2015 A Bologna scende in piazza il centrodestra a guida leghista. Oltre a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, interviene anche Silvio Berlusconi prima delle conclusioni affidate al nuovo leader del Carroccio Matteo Salvini. Secondo Casini è la fine di venti anni di alleanze fra i moderati

8 novembre 2015 Secondo The Guardian l’emittente BBC news 24, giudicata particolarmente onerosa, anziché essere chiusa potrebbe finire con l’essere diffusa esclusivamente via Internet

9 novembre 2015 Il Parlamento catalano approva una mozione nella quale si dichiara l’inizio del processo verso la creazione di uno Stato indipendente entro il 2017, voltando le spalle all’unità di Spagna e alla monarchia borbonica. Tutti i 72 deputati secessionisti dalla destra all’estrema sinistra votano a favore della mozione. Contro i 63 deputati di PP, PSOE Ciudadanos e delle altre formazioni ostili alla secessione

9 novembre 2015 La commissione elettorale della Birmania inizi    a a rendere noti i risultati del voto dell’8 novembre. Il partito di Aung San Suu Kyi Lega nazionale per la Democrazia va oltre il 70% con punte dell’80% dei seggi conquistati nelle città

9 novembre 2015 Vatileaks. Dalle inchieste giudiziarie emergono affitti a prezzi di favore concessi a personaggi amici della Curia e immobili di Propaganda Fide trasformati in alberghi e centri di sauna e massaggi frequentati da religiosi per incontri a luci rosse

9 novembre 2015 Secondo indiscrezioni la rete di informazioni BBC News 24 si appresta ad essere diffusa anche con una versione online                                                                                                                                                                             

10 novembre 2015 La Francia introduce controlli alle proprie frontiere

10 novembre 2015  David Cameron pone 4 richieste per rimanere in Europa ed evitare il Brexit: 1) meccanismi di salvaguardia per proteggere i paesi non euro e i loro contribuenti, ovvero precise garanzie che non debbano pagare per operazioni pro Eurozona; 2) impegni a favore della crescita, della libera circolazione di capitali, beni e servizi e per accordi con Stati Uniti ed Asia; 3) mantenimento della propria sovranità rimanendo il Regno Unito esclusi da una maggiore integrazione UE e la possibilità da parte di gruppi di parlamenti nazionali di fermare proposte legislative comunitarie; 4) limiti precisi alla libertà di movimento e autonomia decisionale in materia di accesso al welfare agli immigrati intra UE e possibilità di taglio ai sussidi: Londra stabilisce che occorrono 4 anni di lavoro e di tase pagate primi a di aver diritti ad aiuti statali

10 novembre 2015 Muore a 96 anni Helmut Schmidt, l’ultimo grande statista ed esponente  socialdemocratico del Novecento

10 novembre 2015 Dacian Cioloș già Commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale nella Commissione Barroso II, viene nominato Primo ministro della Romania dal Presidente della Repubblica Klaus Iohannis, entrando in carica il 17 novembre successivo; guiderà il governo rumeno sino alle elezioni parlamentari indette a seguito delle dimissioni di Victor Ponta

10 novembre 2015 TF1 annuncia l’acquisto del 70% della terza casa di produzione francese Newen al fine di sviluppare la produzione francese nel mercato in internazionale. L’operazione verrà finalizzata il 26 gennaio 2016 con la nascita di Newen Studios, nuova denominazione della casa madre FLCP

11 novembre 2015 A Madrid gli undici giudici dell’Alta Corte decidono di accogliere il ricorso presentato dal governo di Mariano Rajoy e di sospendere in forma cautelare la mozione con la quale il Parlament catalano aveva decretato il 9 novembre l’avvio del processo verso la secessione. Entro cinque mesi emetteranno un verdetto in merito alla questione. Si apre ufficialmente la crisi costituzionale fra Madrid e Barcellona

11 novembre 2015 Crisi politica in Portogallo dove l'opposizione socialista e i partiti di sinistra (Blocco di sinistra, Comunisti e Verdi), hanno tolto la fiducia al governo di centro-destra di Pedro Passos Coelho, provocandone la caduta. Con 123 voti contrari su un totale di 230 seggi i deputati delle tre formazioni di sinistra hanno respinto il programma dell'attuale esecutivo pro austerità, uscito vincente alle ultime elezioni di ottobre. La caduta di Passos Coelho arriva appena undici giorni dopo il suo insediamento. Il presidente portoghese, Anibal Cavaco Silva, deve ora scegliere se incaricare la sinistra a formare un governo, mantenere l'attuale esecutivo fino a nuove elezioni (ipotesi prevista non prima di giugno 2016) o formare un governo "di iniziativa presidenziale" con indipendenti.

11 novembre 2015 La Slovenia costruisce una barriera lungo il confine con la Croazia

11 novembre 2015 Microsoft - per assicurare maggiore privacy dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea che ha dichiarato non più valida la Safe Harbour – decide di portare i dati in Europa attivando in Germania grandi strutture per l’archivio dei dati: i nuovi datacenter saranno controllati da Deutsche Telekom . Si tratta di una risposta allo scandalo sui sistemi di sorveglianza negli Stati Uniti

11-12 novembre 2015 A La Valletta dopo il vertice UE Africa, segue un Consiglio straordinario dei capi di governo dell’Unione Europea. Rimane una situazione di stallo  sul piano per il collocamento dei migranti : « se si va avanti a questo ritmo si finisce nel 2101 » dichiara il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker

12 novembre 2015 Un duplice attentato nella periferia di Beirut in Libano provoca 43 morti e 181 feriti. L'attacco rivendicato dall'ISIS, è condotto da due kamikaze.

12 novembre 2015 Alla vigilia della sua visita ufficiale in Italia il presidente iraniano Hassan Rouhani in un’intervista al Corriere della Sera esprime l’auspicio in una nuova fase dei rapporti italo-iraniani sottolineando la necessità di trovare una soluzione politica e non solo militare alla questione siriana. Rimane il nodo dei diritti umani calpestati dal regime.

12 novembre 2015 Smantellata tra Merano e Bolzano dai carabinieri del Reparto operativo speciale la base operativa di una cellula di terroristi jihadisti pronti a colpire che aveva la sua mente a Oslo. A guidarli il mullah Krekar, già fondatore nel 2001 di Ansar al Islam, gruppo affiliato ad Al Qaeda: diciassette gli arresti

12 novembre 2015 La VI sezione penale della Cassazione conferma la condanna a 2 anni e mezzo per peculato continuato all’ex direttore del TG1 Augusto Minzolini, condannato per l’uso improprio della carta di credito aziendale fornita dalla Rai per le spese di rappresentanza. Confermata anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. In base alle legge Severino dovrebbe decadere dalla carica di parlamentare

12 novembre 2015 Via libera del CdA Enel a Francesco Starace per costituire un’apposita società per azioni che sarà guidata da Tommaso Pompei per portare la fibra ottica nelle case degli italiani passando dalle reti elettriche sia aeree sia interrate. Confermata l’intenzione di utilizzare la rete elettrica gestita in Italia dalla controllata Enel Distribuzione per la realizzazione di una infrastruttura in fibra ottica che sarà accessibile a tutti gli operatori di telecomunicazioni. A bordo della newco salgono da subito Vodafone e Wind, che hanno salutato con favore l’iniziativa, mentre anche Fastweb ci starebbe pensando.

12 novembre 2015 Time Warner avvia trattative per acquisire il 25% di Hulu, piattaforma internet SVOD di video su richiesta a pagamento che offre film e spettacoli televisivi in diretta, soprattutto di NBC e Fox e di altre reti via cavo oggi detenuto al 33% da Disney, 21 Century Fox e Comcast (casa madre di NBC Universal),  tre azionisti che potrebbero scendere al 25%. Time Warner vorrebbe infatti una partecipazione del 25%, pagandola a questo punto 1,25 miliardi, e si impegnerebbe a concedere ad Hulu le licenze per trasmettere sulla piattaforma streaming tutti i programmi dei propri canali, oltre a Hbo che è a pagamento, CNN, TNT, TBS, TMC e Cartoon Networks. Con questo innesto azionario Hulu potrebbe competere in maniera più agguerrita contro Netflkix e Amazon Prime. 

La guerra a Parigi. Una serie di attacchi terroristici nel centro di Parigi, rivendicati dall'ISIS al grido di “Allah è grande”, causano 129 morti e oltre 300 feriti.

13 novembre 2015 Gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi sono stati una serie di attacchi terroristici sferrati da gruppi armati ricollegabili all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto come Isis, che ha in seguito rivendicato i fatti: gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell'Île-de-France. Gli attentati sono stati compiuti da almeno otto persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, fra le quali la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise ottantanove persone. Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale. Negli attacchi sono rimaste uccise 129 persone e ferite 433, di cui 80 portati all'ospedale in gravi condizioni[34] 89 persone sono morte al teatro Bataclan, 15 al Le Carillon e al Le Petit Cambodge, 5 al Café Bonne Bière e a La Casa Nostra, 1 allo Stade de France e 19 a La Belle Équipe. Le vittime erano di 26 diverse nazionalità. Hollande chiude le frontiere.
21:16: 1ª esplosione nei pressi dell'ingresso D dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
21:25: 1ª sparatoria nei pressi del ristorante Le Petit Cambodge, su Rue Bichat, e del ristorante Le Carillon, su Rue Alibert (13 morti); 21:30: 2ª esplosione nei pressi dell'ingresso H dello Stade de France, in zona Saint-Denis; 21:32: 3ª esplosione nei pressi del ristorante Casa Nostra, in Rue de la Fontaine au Roi (5 morti); 21:43: 4ª esplosione, 1 terrorista si fa esplodere nei pressi del teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire; 21:48: 2ª sparatoria, 1 terrorista spara verso l'esterno del locale La Belle Équipe, all'incrocio tra rue Faidherbe e rue de Charonne (19 morti); 21:49: irruzione con presa d'ostaggi di 4 terroristi nel teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire (80 morti); 21:53: 5ª esplosione a circa 400 metri dello Stade de France, in zona Saint-Denis; 00:20: blitz delle forze speciali di polizia al teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire.

13 novembre 2015 Discovery Communications riorganizzando l’offerta editoriale deui due canali sportivi paneuropei cambia denominazione al primo. Il canale storico Eurosport  diventa Eurosport 1, rinnovando altresì il logo e le grafiche dei due canali.

13 novembre 2015 Il piano della nuova società Enel per la banda larga affidata aklla guida di Tommaso Pompei piace a Vodafone e a Wind. Rimane ancora da chiarire il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti nella newco, che potrebbe muoversi nel solco della missione attribuita a Metroweb – società partecipata CDF – di implementare la posa della nuova rete

14 novembre 2015 Dietro la pista siriana e la pista belga degli otto attentatori emerge  la comune matrice dei terroristi islamisti nati in Francia e in Belgio. Hollande annuncia che la reazione di Parigi sarà senza compromessi proclamando lo stato di emergenza.

14 novembre 2015 Al vertice di Vienna gli Stati Uniti premono a favore di un goverfno di transizione per la Siria gettando le basi per un incontro tra governo di Damasco e gruppi di opposizione. Assad dopo gli attentati di Parigi dichiara “Oggi capite cosa subiamo da anni”

15 novembre 2015 La Francia risponde con un massiccio bombardamento su Raqqa la roccaforte dell’ISIS in Siria. Emerge il ruolo del Califfo Al Baghdadi nell’ordinare azioni contro i Paesi nemici creando un’unità speciale per la pianificazione degli attacchi terroristici contro l’Occidente

16 novembre 2015 Hollande chiede al Parlamento francese riunito in Congresso a Versailles
una riforma costituzionale per distruggere con poteri eccezionali lo Stato islamico definito un “esercito terroristico”. In base all’Art. 42.7 del Trattato di Lisbona del 2009 la Francia invoca la clausola sulla difesa collettiva chiedendo un sostegno militare dall’UE in quanto “vittima di un’aggressione armata nel suo territorio” per cui gli altri Stati hanno nei suoi riguardi “un obbligo di soccorso e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, u conformità all’Art. 51 della Carta delle Nazioni Unite. Quattro mesi dopo il presidente francese dichiarerà di aver rinuncoiato alla riforma definitivamente.

16 novembre 2015 Il nuovo governo conservatore polacco del Partito Diritto e Giustizia annuncia una riforma dei media pubblici che prevede una modifica del loro statuto da società commerciali appartenenti allo Stato in istituzionali culturali nazionali secondo quanto dichiarato dal Vice premier e ministro della cultura  Piotr Gliński.

16 novembre 2015 No di Renzi alla guerra: “Nessuna iniziativa se non ci sono anche Russia e Stati Uniti”. Ma Obama esclude truppe di terra
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  16 novembre 2015  Google, Facebook e Amazon si difendono davanti al Parlamento Ue.  11 delle 13 aziende convocate si sono sedute davanti ai parlamentari Ue. Tra queste anche Google, Facebook e Amazon. Presenti anche i rappresentanti di Coca-Cola, Mc Donald’s Europe, Ikea, Philip Morris, Disney, AB InBev, HSBC e Barclays. Volete sapere quanto costa l’elusione e l’evasione fiscale ai contribuenti europei ogni anno? Mille miliardi di euro. A dirlo è la Commissione europea impegnata in un Piano di contrasto ai sistemi di ottimizzazione ai quali ricorrono le multinazionali, tante quelle del web, per bypassare il fisco e pagare le tasse al minimo in Europa.

16 novembre 2015 Vivendi fa richiesta di integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea degli azionisti ordinari di Telecom Italia, convocata 15 dicembre. Quello che forse non tutti si aspettavano è che il gruppo di Vincent Bollorè chiedesse 4 rappresentanti in cda. E si tratta di nomi di ‘peso': il suo amministratore delegato Arnaud Roy de Puyfontaine, il direttore operativo Stephane Roussel, il CFO Hervé Philippe e Felicité Herzog, figlia della ‘leggenda’ francese Maurice Herzog, scrittrice nonchè associata della società di consulenza Ondra Partners e con un curriculum che spazia da Lazard a JP Morgan (quest’ultima nel frattempo ha portato la sua quota al 5,1% dal 4,6% di luglio, diventando terzo azionista). I 4 nuovi Amministratori della società proposti da Vivendi porteranno a 17 il totale dei consiglieri e, secondo la proposta di deliberazione, resteranno in carica sino alla scadenza del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, e dunque fino all’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

17 novembre 2015 Putin a fianco di Hollande. Mosca, nello stesso giorno in  cui riconosce che il suo aereo  turistico è stato abbattuto nel Sinai da una bomba dei terroristi, scatena dopo Parigi uno dei più letali attacchi aerei dall’inizio delle operazioni in Siria bombardando Raqqa. In azione anche il sommergibile Rostov-na-Donu nel Mediterraneo 

17 novembre 2015 A meno di due ore dall’inizio ad Hannover viene annullata la partita amichevole Germania – Olanda a causa di voci di “attentato imminente”. A Londra invece si svolge regolarmente Inghilterra-Francia: 80 mila tifosi intonani la Marsigliese

17 novembre 2015 La Commissione UE lancia vari richiami sulla bozza della Legge di stabilità per il 2016 presentata dal governo Renzi perché emerge “il rischio di non compatibilità con le disposizioni del Patto di stabilità e di crescita”, rinviando in primavera la decisione sulla flessibilità- Il taglio della Tasi non sarebbe in linea con gli obiettivi

17 novembre 2015 Arriva la nuova versione di YouTube, YouTube Music, al momento disponibile solo negli Stati Uniti. Una mossa quella di Google che permetterà al servizio di streaming di competere meglio su un mercato effervescente dove un ruolo di primo piano è giocato dalla svedese Spotify. Il nuovo servizio permetterà di scegliere se voler solo ascoltare la musica su YouTube o passare alla modalità video, quella disponibile finora. L’utente potrà anche avere delle stazioni personalizzate, costruite sulla base dei propri gusti musicali.

17 novembre 2015 SFR filiale di Altice lancia Zine, servizio SVOD che proporrà 5 mila titoli fra cui programmi in Ultra Alta Definizione UHD attraverso un ricevitore 4K chiamato  la Box fibre Zive de SFR  che si vuole “al centro della vita digitale della casa”

17 novembre 2015 Al posto di MTV Base, MTV Pulse, MTV Idol e MTV Rocks lancia su Canalsat BET dedicato alla cultura afroamericana, MyMTV e My MTV una rete unica al mondo dal contenuto personalizzabile che consente di creare sino a 5 reti musicali simultaneamente  Hits un concentrato delle reti precedenti

18 novembre 2015 Le forze di polizia francesi, nel corso di un blitz in un covo di terroristi a Saint-Denis, uccidono Abdelhamid Abaaoud, presunto organizzatore dei fatti di Parigi del 13 novembre.

18 novembre 2015 L’emergenza terrorismo porta verso un allentamento degli impegni di bilancio del Patto di stabilità e di crescita dell’Unione Europea. Francia, Italia e altri paesi potrebbero ottenere più flessibilità di spesa per maggiori investimenti  nella sicurezza dei                                                                                                cittadini, secondo quanto annunciato dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker

18 novembre 2015 Renzi esclude “leggi speciali”  con modifiche alla Carta Costituzionale né cedimenti alla paura o pulsioni belliche dettate dall’emozione, annunciando investimenti sulla sicurezza del Web. Le opposizioni accusano il governo di debolezza mentre la Lega continua a martellare sull’equazione fra terrorismo e immigrati.

18 novembre 2015 Lo Stato francese raccoglie 2,8 miliardi di euro dalla vendita all’asta di frequenza della banda 700 Mhz: due lotti di frequenze sono acquisiti sia dal gruppo Orange sia da Free, mentre i rimanenti  due lotti verranno suddivisi fra Bouygues Télécom e SFR

18 novembre 2015  Mediobanca sposa l’operazione di Vivendi su Mediaset Premium. Gli analisti di Piazzetta Cuccia non hanno dubbi, questo matrimonio s’ha da fare. “L’appeal della televisione a pagamento è intatto”, osservano gli esperti di Mediobanca Securities. L’intesa tra Vivendi e Mediaset non sorprenderebbe e avrebbe “molto senso dal punto di vista industriale”. Nel medio termine, secondo gli analisti, potrebbero essere esaminate opzioni di fusione o acquisizione.

19 novembre 2015 Il premier Valls non esclude attacchi chimici. L’Assemblea nazionale francese approva quasi all’unanimità il prolungamento a tre mesi dello stato di emergenza

19 novembre 2015 Un doppio attacco anti-israeliano provoca cinque morti a Tel Aviv e a Gush Etzion in Cisgiordania. Per Netanyahu è lo stesso terrore di Parigi da condannare

19 novembre 2015 You Tube lancia nei paesi anglofoni l’applicazione YouTube Kids, avviata nello scorso febbraio negli Stati Uniti. Finanziata dalla pubblicità è accessibile gratuitamente via Google Play e l’APP Store

19 novembre 2015 Sky lancia un nuovo set-top box nel Regno Unito e in Irlanda che permetterà la visione multi-screen e in 4K. Nel 2017 arriverà anche in Italia, Germania e Austria L’offerta comprenderà un set-top box e un pacchetto ‘super premium’ e sarà distinta dall’attuale servizio on-demand di Sky, Now Tv. Si chiama Sky Q ed è un’offerta combinata di tv live e on-demand con contenuti in Ultra Alta Definizione (4K) che sarà disponibile a partire dal prossimo anno per i 12 milioni di abbonati di Regno Unito e Irlanda. Sky Q permetterà di guardare i programmi su massimo 5 schermi e registrare altri 4 canali. Le registrazioni potranno essere salvate su un tablet e guardate in un secondo momento. Il decoder potrà essere utilizzato dagli utenti come hot-spot, in modo da creare una sorta di rete domestica alla quale collegare altri dispositivi, tablet in testa.

19 novembre 2015 La BBC presenta la prima tranche del proprio piano di ristrutturazione. Prevede tagli per 150 milioni di sterline attraverso il taglio di mille posti di lavoro, la riduzione del budget per i diritti sportivi e di quello per i programmi. Prevede una riduzione del 20% dei propri ricavi a causa dell’erosione degli introiti provenienti dal canone attraverso il quale percepisce oggi 3,7 miliardi di sterline grazie ad un abbonamento annuo di 147,5 sterline 

19 novembre 2015 Telefonica si ribella alla decisione dell’antitrust spagnolo, la CNMC, che la obbligherà a condividere la sua rete in fibra ottica con i concorrenti: l’operatore ha minacciato di sospendere i suoi investimenti, volti a portare l’ultrabroadband al 97% della popolazione entro il 2020. Secondo quanto deciso dalla CNMC, Telefonica dovrà condividere l’accesso alla sua rete in fibra in tutto il paese – a prezzi regolamentati – fatta esclusione per 34 città considerate già competitive, e dovrà altresì rimuovere il limite di 30 Mbps per l’accesso indiretto.

19 novembre 2015 Il Comitato dei gestori dei fondi comuni di investimento ostacola la marcia di avvicinamento dei Vivendi al Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia

20 novembre 2015 Una strage sferrata da Murabitum, gruppo che sarebbe confluito nell’Isis,  nell’albergo degli stranieri "Radisson Blu" di Bamako in Mali provoca fra i 170 ostaggi 27 morti.

20 novembre 2015 Il Consiglio dei Ministri degli Interni dell’Unione Europea lancia un piano per creare il Centro Europeo anti-terrrorismo: verrà schedato ogni cittadino che rientra in Europa e registrati tutti i dati di voli, tragitti e spese

20 novembre 2015 Il Governo Renzi pone la fiducia sul maxiemendamento che raccoglie tutti i correttivi alla Legge di Stabilità approvati in commissione Bilancio del Senato. Il testo, che ha ottenuto la fiducia oggi a Palazzo Madama con 164 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti, passerà lunedì alla Camera dove saranno affrontati alcuni nodi ancora irrisolti come quello della sicurezza o del pacchetto per il Sud e delle pensioni. Diverse le novità che riguardano il canone Rai. Intanto a partire dal 2016 verrà ridotto a 100 euro dagli attuali 113 e sarà inserito nella bolletta elettrica per essere pagato in dieci rate a partire dal prossimo luglio. Ampliate anche le esenzioni per i pensionati. Si stabilisce che per gli anni dal 2016 al 2018 l.e eventuali maggiori entrate saranno destinate prioritariamente all’allargamento della platea dei pensionati esenti e poi destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale. In altre parole nelle casse della Rai non finirà un euro in più di quelli che entreranno grazie alla nuova misura che, per contrastare l’evasione, infila il canone Rai direttamente nella bolletta. Sono 16,7 milioni gli italiani che hanno pagato il canone nel 2014. L’evasione, stando ai dati forniti dalla Rai lo scorso anno, è del 27% e costa alla tv pubblica circa 500 milioni di euro. Nelle casse di Viale Mazzini entrano 1,75 miliardi di euro (la pubblicità invece ne porta circa 597 milioni di euro). A non pagare il canone sono 8,3 milioni di famiglie (soprattutto il Sud con in testa Campania, Sicilia e Calabria), considerato che quelle chiamate a pagare sono circa 25 milioni

21 novembre 2015 Si svolge il World Television Day, iniziativa delle Nazioni Unite alla quale per la terza volta consecutiva associano le loro forze la European Broadcasting Union (EBU), l’Association of Commercial Television in Europe (ACT) e l’Associazione europea delle concessionarie di pubblicità tv e radio pubbliche e private (EGTA). Quest’anno la Giornata Mondiale della Tv è dedicata ai giovani e alle nuove modalità di fruizione dei contenuti audiovisivi dai dispositivi mobili

21-22 novembre 2015 Dopo 48 ore di stato di assedio nella capitale Bruxelles, la polizia belga in un blitz ferma sedici persone alcune delle quali poi rilasciate

22 novembre 2015 Al secondo turno delle elezioni presidenziali in Argentina lo sfidante il liberale Mauricio Macrì di origine calabrese esponente di Cambiemos Proposta Repubblicana con il 51,4% dei voti sconfigge di misura il candidato del partito giustizialista Daniel Scioli del Fronte per la Vittoria, fermo al 48,6%. E’ la fine del peronismo.

22 novembre 2015 In un’intervista al Corriere della Sera il DG Antonio Campo dall’Orto dichiara come idea di servizio pubblico quella di “Aiutare a costruire il futuro. Lo sviluppo sociale. L’alfabetizzazione digitale degli italiani: l’agenda digitale europea impone di ridurre entro il 2020 i “digitali divide” al 15% della popolazione. La Rai deve far bene i suoi contenuti e distribuirli in tutti i modi che consentono questo salto culturale”. Dal 1 maggio 2016 il canale per bambini Rai Yo-yo e il canale culturale Rai non avranno pubblicità.

23 novembre 2015 Prosegue lo stato di assedio a Bruxelles. Scuole e metropolitane rimangono chiuse

23 novembre 2015 In visita in Francia il premier britannico David Cameron annuncia un patto di guerra fra Londra e Parigi, promettendo raid in Siria

23 novembre 2015 Quattro musulmani sono espulsi da Bologna e rimpatriati in Marocco. Sotto controllo, raccoglievano informazioni e facevano propaganda sui social network

23 novembre 2015 Il governo britannico per accrescere la propria influenza internazionale annuncia uno stanziamento annuo inizialmente nel 2016/17 di 34 milioni di sterline (48 milioni di euro) quindi a partire dal 2017/18 a regime di 85 milioni di sterline (pari a 121 milioni di euro) al BBC World Service per rafforzare la presenza della BBC on line, televisiva e radiofonica in Russia, in Corea del Nord nel Medio Oriente e in Africa con l’obiettivo di raggiungere 500 milioni di persone entro il 2022

23 novembre 2015 La Rai rivela che negli ultimi cinque anni vi è stata una crescita del 48,8% degli evasori passati da 865 mila a 1 milione e 287 mila. Nello stesso periodo il gettito è crollato del 9.4% scendendo a 1,6 miliardi di euro pagati da 15,7 milioni di abbonati 

24 novembre 2015 Il socialista António Luís Santos da Costa riceve dal presidente della repubblica portoghese Aníbal Cavaco Silva il mandato per formare un governo di minoranza, monocolore socialista, con l'appoggio esterno dei partiti di sinistra CDU – Coligação Democrática Unitária (PCP-PEV) e Bloco de Esquerda (B.E.). L'accettazione dell'incarico e della lista dei ministri da parte del presidente della Repubblica è stata condizionale ad una serie di requisiti, tra i quali quello di non mettere in discussione l'appartenenza del Portogallo alla NATO e all'Unione europea

24 novembre 2015 La Turchia spara al confine con la Siria abbattendo un jet russo. Ucciso uno dei piloti. Muore anche un soldato della missione di soccorso. Per Putin si tratta di un atto ostile. Lavrov cancella una visita ad Ankara mentre il presidente statunitense Obama si schiera con Erdogan. Putin muove le navi ma teme la Nato

24 novembre 2015 Bomba contro il bus delle guardie presidenziali provoca 12 morti in Tunisia dove viene proclamato lo stato d’emergenza e il coprifuoco nella capitale Tunisi

24 novembre 2015 Via libera del governo italiano al decreto per la vendita del 40% delle Ferrovie dello Stato. Ma la rete dei binari resterà pubblica

24 novembre 2015 Matteo Renzi annuncia un incremento del budget pubblico a favore della cultura nell’ordine di 1 miliardo di euro. Rispondere al terrore con la cultura e l’arte: 1 miliardo da impegnare sulle “linee-guida della cultura e dell’identità”. La proposta si snoda su due piani: sicurezza e cultura. “500 milioni di euro per le forze di difesa. Per ogni euro in più investito sulla sicurezza, investiremo un euro in più sul nostro patrimonio culturale e nelle periferie…Per ogni euro in cybersecurity, uno in start-up; per ogni investimento in polizia, uno sforzo maggiore di pulizia delle periferie; per ogni mezzo blindato in più, un campo da calcetto; per ogni arma, un canestro nelle strade…”,queste le 4 linee-guida annunciate: a) Periferie: “500 milioni alle città metropolitane per progetti di intervento sulle periferie, con iniziative di riqualificazione e ricucitura (…) I progetti dovranno essere presentati entro il 31 dicembre e spesi entro l’anno solare 2016”; riqualificazione che punti proprio sulla cultura;  b) Bonus per i 18enni: “i 550mila italiani che compiono diciotto anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori”; estensione agli studenti di una misura già prevista per i docenti della scuola; c) Borse di studio: “50 milioni di euro vanno alle borse di studio, chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito, anche questo è un pezzo della risposta al terrore”;  d) Fondi per il 2 per 1.000: “stanzieremo 150 milioni di euro per poter consentire a tutti i cittadini di donare il due per mille a una specifica associazione culturale, come già avviene ai partiti politici

24 novembre 2015 Disney lancia nel Regno Unito a 9,99 sterline mensili l’offerta SVOD Disney Life che consente sino ad un massimo di 6 componenti di una stessa famiglia di accedere a oltre 5 mila contenuti proposti online dalla piattaforma disponibili in streaming ma anche in downloading su IoS, Android ma anche attraverso Chromecast. Nel 2016 il servizio verrà esteso ai quattro altri grandi paesi dell’Europa continentale

25 novembre 2015 Angela Merkel, in visita a Parigi, sostiene militarmente la Francia inviando 650 soldati tedeschi in Mali. “L’Isis non si combatte solo con le parole

25 novembre 2015 In Italia la discrepanza fra il valore prodotto in rete dai contenuti culturali e il ritorno economico in termini di ricavi per i creatori dei contenuti è pari a 369 milioni di euro. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla società di consulenza Roland Berger commissionato da SIAE, con l’obiettivo di analizzare tale trasformazione nella catena del valore. La ricerca è basata su dati pubblici, su studi specifici e su due approfondimenti svolti nel 2015 riguardo l’utilizzo e la consultazione dei contenuti culturali su Google e Facebook.

25 novembre 2015 Il CdA di Telecom Italia, rispondendo ai dubbi di Assogestioni, apre a Vivendi: ”porta professionalità ed esperienza 

26 novembre 2015 Il socialista António Luís Santos da Costa insedia il suo governo di minoranza sostenuto anche dalle sinistre radicali, comuniste e verdi. Rimarrà in carica sino al…….    

26 novembre 2015 Angela Merkel decide di inviare propri Tornado in missione di ricognizione in Siria, oltre a una nave tedesca in appoggio alla portaerei Charles De Gaulle

26 novembre 2015 Hollande alla fine della sua maratona diplomatica trova un accordo a Mosca con Putin: “Francia e Russia si coordineranno” per selezionare gli obiettivi dei bombardamenti contro l’ISIS in Siria. Putin si dice pronto a collaborare con le altre forze presenti sul teatro di guerra, compresi gli Stati Uniti

26 novembre 2015 Uno studio dell’autorità britannica OFCOM rivela come gli adolescenti britannici nella fascia fra i 12-15 anni preferiscano YouTube alla televisione tradizionale 

26 novembre 2015 Secondo La Repubblica la Rai, per rispondere alla concorrenza di Mediaset e Sky da un lato e di Netflix dall’altro,  intende lanciare un’offerta SVOD di contenuti online a pagamento di fiction e sport. Campo Dall’Orto chiederebbe al governo l’autorizzazione a lanciarsi i questo progetto che intenderebbe realizzare in un orizzonte di tre-cinque anni

26 novembre 2015 Svolta in Rai In linea con la svolta social e digitale del DG Antonio Campo Dall’Orto, la Rai nomina un nuovo direttore editoriale dell’informazione Carlo Verdelli con funzioni di coordinamento funzionale tra le varie testate e dell’offerta informativa. A lui risponderanno i direttori dei tg. Si tratta di un incarico che fin qui non esisteva in azienda. Tramonta il progetto di Gubitosi di costituire due news room per razionalizzare le risorse e l’uso delle troupes. Contemporaneamente Il Capo Ufficio Stampa Fabrizio Casinelli (in carica dal marzo 2010, a suo tempo scelto dall’ex Dg Mauro Masi) è stato sostituito da Luigi Coldagelli (già Portavoce del Ministro della Giustizia Andrea Orlando), così come il Direttore degli Affari Legali Salvatore Lo Giudice (dimissionario) è stato sostituito da Pierpaolo Cotone (già in Bnl, Telecom Italia e Alitalia). Nelle settimane precedenti, Campo Dall’Orto aveva assunto decisioni forse meno “visibili” per l’attenzione dei media “mainstream”, ma strategiche, con la cooptazione di tre dirigenti di sua fiducia, tutti sostanzialmente maturati nello stesso habitat culturale (il gruppo Mtv): Cinzia Squadrone, Direttrice Marketing, Gian Paolo Tagliavia, Responsabile della Strategia del Digitale Non Lineare, e Guido Rossi, Direttore dello Staff del Dg.

Secondo Michele Mezza “L’idea di un direttore che dia forma e organicità ad un processo di integrazione dei mille coriandoli delle news aziendali sblocca finalmente una situazione di arretratezza e defocalizzazione, che paralizzava l’offerta di informazione della Rai” La scelta di Campo Dall’Orto di intervenire sull’intero fronte dei linguaggi e dei formati digitali, raggiungendo aree sociali e figure professionali secondo modelli e costumi della propria vita social, impone un compattamento dell’offerta, dando una fisionomia progettuale unitaria per poi poter diversificare forme e distribuzioni del prodotto giornalistico. Carlo Verdelli è indubbiamente il più attrezzato giornalista per realizzare questo progetto. Esperto di fabbricazione e di restyling di testate e gruppi editoriali in Italia e all’estero, Verdelli dispone di esperienze e competenze. Forse troppe.”

27 novembre 2015 La Norvegia introduce controlli alle frontiere

27 novembre 2015 Si chiude  a Ginevra, dopo 4 settimane di lavori, la Conferenza mondiale  delle radiocomunicazioni (WRC-15) organizzata dall’UIT Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. La decisione principale riguarda la banda UFH che sino al 2023 resterà a uso esclusivo delle tv per consentire di completare il passaggio al digitale. I rappresentanti di oltre 150 governi hanno deciso a Ginevra che la banda UHF resterà assegnata esclusivamente ai servizi della tv digitale terrestre nella Regione 1 dell’ITU (Europa, Africa, Medio Oriente -a ovest del Golfo Persico -, e tutto il territorio di Armenia, Azerbaigian, Federazione Russa, Georgia, Kazakistan, Mongolia, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Turchia e Ucraina) anche per i prossimi dieci anni. I delegati sono arrivati a questa conclusione dopo essersi confrontati sulle frequenze più basse della banda UHF (470-694 MHz) che dovrebbero essere mantenute solo per il broadcasting o assegnate alla banda larga mobile. Soddisfatta l’EBU, “i rappresentanti hanno raggiunto l’accordo per questa porzione di spettro, attualmente usata per i servizi televisivi come appunto il digitale terrestre e i radio microfoni, è troppo importante per essere allocata ai servizi mobili”.

27 novembre 2015 Vivendi perde i diritti del calcio inglese e punta a BeinSport del gruppo Al Jazeera. I diritti della Premier League britannica  passano in Francia ad Altice di Patrice  Drahi proprietaria di SFR e di Ma Chaine Sport (MCS) per circa 300 milioni di euro per tre stagioni dal 2016/17 al 2018/19.

 Brutto colpo per Vivendi e la controllata Canal + che però starebbe trattando con la pay tv di Al Jazeera. Un nuovo acquisto

27 novembre 2015 IL BBC Trust conferma la decisione di trasformare a partire dalla fine di febbraio BBC three in un servizio disponibile unicamente online invitando a spostare i formati lunghi dei suoi programmi destinati al pubblico giovanile su BBC One e BBC Two.  Il Trust ha chiesto alla BBC come intende utilizzare la frequenza lasciata libera

27 novembre 2015 Il Li-Fi (light fidelity), sistema di comunicazione che sfrutta la porzione di luce visibile dello spettro elettromagnetico (VLC, Visible Light Communication) tra 400 e 800 terahertz (THz) per trasmettere informazioni, esce dal laboratorio per essere testato sul campo, negli uffici e nei distretti industriali di Tallin, in Estonia, dove i ricercatori della società Velmenni dicono di aver raggiunto una velocità di trasmissione dati di 1 GBps, pari a 100 volte quella delle attuali reti Wi-Fi.

27 novembre 2015 Telecom Italia avvia la procedura per la presentazione delle offerte per il 45% di Inwit, la tower company in cui sono confluite torri di trasmissione e di cui detiene attualmente in 60%. Il gruppo spagnolo (ex Abertis), che possiede già una parte delle torri di Wind e Atlantia, sarebbe in trattative col fondo di Renato Ravanelli per acquisire il 40% di Inwit. Ma i riflettori sono puntati soprattutto  sulle mosse di Ei Towers. La società delle torri controllata da Mediaset (40%) sta puntando al 45% di Inwit messo in vendita da Telecom Italia. Il 40% della società è stato quotato in Borsa a giugno portando nelle casse di Telecom 875,3 milioni di euro. L’altro principale contendente di questa short list è la spagnola Cellnex, ma in corsa ci sono anche Providence e American Tower

27 novembre 2015 Sky Italia e Italiaonline annunciano l’avvio di una partnership commerciale strategica, che consentirà di mettere a fattor comune, sui canali web, i servizi e l’audience digitale di Italiaonline con alcuni fra i brand di maggior appeal del mondo Sky. La partnership dà il via a nuove sinergie digitali su più fronti. Lato editoriale, Italiaonline integrerà nelle homepage dei propri portali – in un primo momento Libero.it e Virgilio.it – una serie di contenuti che potranno essere visualizzati e approfonditi sui siti verticali Sky (skytg24.it, skysporthd.it e skycinema.it). Parallelamente, Italiaonline dal 1° dicembre sarà la concessionaria di advertising esclusiva per le web property di Sky Italia: dai siti di Sky TG24 e Sky Sport, a quelli di Sky Cinema e Sky Arte, passando per i differenti siti dei canali e dei programmi del gruppo. Italiaonline, inoltre, metterà a disposizione il proprio know how nel web design, collaborando con Sky per rinnovare alcune web property del gruppo, a cominciare dal sito di Sky TG24 per passare poi a quello di Sky Sport.

28 novembre 2015 La Macedonia inizia a costruire una barriera al confine con la Grecia

28 novembre 2015 Tahir Elci un avvocato difensore dei curdi e attivista dei diritti umani viene ammazzato in strada a Diyarbakir. Erdogan  minimizza “E’ stato un incidente”

29 novembre 2015 Giornata di scontri a Parigi alle manifestazioni vietate per l’avvio del vertice internazionale sul clima. Danneggiati i fiori per i morti del 13 novembre. La polizia< carica e ferma oltre 200 persone

30 novembre 2015 Con Vodafone Christmas Card prende il via l’accordo tra Vodafone Italia e Netflix per offerte promozionali esclusive. L’offerta di Natale, dedicata ai Clienti ricaricabili, prevede 4GB in 4G e 3 mesi di Netflix incluso a 10 euro al mese per 3 rinnovi. Grazie all’accordo tra Vodafone Italia e Netflix, i clienti Vodafone potranno guardare per 3 mesi i contenuti più innovativi del principale servizio di streaming on demand al mondo, con 4GB di traffico in mobilità sfruttando la potenza delle Rete 4G Vodafone.

30 novembre 2015 Approvato dagli alti funzionari degli Statio azionisti il budget della rete francofona TV5 per il 2016. Sale a 111,6 milioni di euro, in crescita dell’1,7%. A carico della Francia 76,9 milioni di euro

Fine novembre 2015 Jack Ma, fondatore del sito cinese Alibaba, dopo riviste, siti e blog, vuole fare l’editore puntando ad uno dei più venerati templi dell’informazione orientale, il South China Morning Post di Hong Kong, fondato nel 1903 e da sempre una voce indipendente e critica verso Pechino, anche dopo il suo rientro nella Madrepatria

30 novembre 2015 Si apre in un clima di grandi misure di sicurezza a Parigi la Conferenza di Parigi del 2015 sul clima. “C’è in gioco il futuro del mondo”. Proseguirà sino al 15 dicembre 2015

1 dicembre 2015 La moneta cinese Yuan entra nel paniere delle sei valute mondiali di riserva approvate dal FMI. Nel corso del mese lo yuan verrà adottato dallo Zimbabwe dove assumerà corso legale

1 dicembre 2015 Tv Connessa. Secondo uno studio Chromecast al terzo trimestre 2015 sarebbe in testa ai terminali connessi con una quota del 35% del mercato precedendo Apple TV (20%), Fire TV di Amazon e Roku entrambe al 16%. Il numero di terminali tv connessi (inclusi smart tv, lettori Blue Ray e terminali di videostreaming) avrebbe superato i 53 milioni con un obiettivo nell’intero 2015 di 221 milioni,

1 dicembre 2015 Riforma Rai Si chiude la discussione generale sul provvedimento Sono 129 gli emendamenti al ddl sulla governance presentanti in Commissione al Senato. La riforma tornerà all’esame dell’Aula dal 15 al 17 dicembre, per il via libera probabilmente definitivo. Quello che si sa con certezza è che il canone sarò collegato alla bolletta elettrica e il pagamento sarà diluito in dieci rate, a partire dal prossimo luglio. Per quanto riguarda la riforma della governance, è in corso una dura battaglia capeggiata da M5S, Lega Nord e Sel. Ma non sono mancate le proteste dei sindacati, specie da Usigrai del parere che le nuove norme non assicureranno alla Rai quella tanto decantata indipendenza dal potere politico. La maggioranza sostiene con fermezza il nuovo assetto della governance: dall’introduzione della figura dell’amministratore delegato al Cda più snello, composto da sette membri e non nove, senza tralasciare la nuova figura del presidente di garanzia. Il nuovo Cda, per non lasciare i vertici scoperti in attesa del varo delle nuove norme, è stato nominato a luglio con la vecchia Legge Gasparri. La nuova figura dell’amministratore delegato, nominato dal Cda su proposta del Tesoro, ha scatenato le proteste dell’opposizione alla Camera. Il dg Antonio Campo Dall’Orto, grazie alle disposizioni transitorie, acquisirà i poteri previsti per l’amministratore delegato nella riforma e una maggiore autonomia nella gestione aziendale.  Sotto la lente anche il nuovo Contratto di Servizio. Intanto con le nuove norme passano da tre a cinque gli anni di durata dei contratti nazionali per lo svolgimento del servizio pubblico. Acquista un potere maggiore il governo, che prima di ogni rinnovo dei contratti deve indicare gli indirizzi.

1-31 dicembre 2015 Diffusi i nuovi dati relativi all’andamento del fatturato pubblicitario del mezzo radio a dicembre 2015 a cura dell’Osservatorio Fcp-Assoradio. Nell’ultimo mese del 2015, le rilevazioni evidenziano un aumento del fatturato pubblicitario in radio del 5,1%, per un fatturato totale di 24.823.000 euro, un dato che conferma l’andamento positivo che la pubblicità sul mezzo ha avuto durante l’intero arco dell’anno, con una crescita di fatturato registrata dall’Osservatorio Fcp-Assoradio a +8,8% sul 2014. Se consideriamo il secondo semestre la crescita sale a +10,1%”.

2 dicembre 2015 Strage di San Bernardino in California: uccise da una coppia di killer musulmani legati all’estremismo 22 persone in un centro per disabili. Obama invita il Congresso ad agire per fermare l’uso e abuso privato delle armi. Si indaga per terrorismo: sulla strage il marchio Isis.

2 dicembre 2015 Cresce la tensione fra Russia e Turchia. Putin accusa Erdogan di fare affari con l’ISIS che fornirebbe petrolio alla Sublime Porta

2 dicembre 2015 Secondo il Wall Street Journal Yahoo, in gravi difficoltà finanziarie, potrebbe finire nelle mani di una telco. La stessa sorte era toccata a AOL ceduta nel giugno scorso a Verizon Il cda di Yahoo potrebbe decidere di mettere in vendita le attività internet. Per quanto l’operazione non è certa e sarebbe complicata da realizzare, il compratore più accreditato sarebbe una telco e in lizza ci sarebbe già la giapponese SoftBank. In alternativa Yahoo potrebbe vendere la propria quota detenuta in Alibaba

2 dicembre 2015 Discovery Communications lancia la propria piattaforma on.line Discovery Go, formata da contenuti provenienti da nove suoi canali). L’accesso alla nuova piattaforma è disponibile senza costi aggiuntivi agli abbonati a Bell Fibe Tv, Bell Satellite Tv, East Link, Show Cable e Show Direct

2 dicembre 2015 Movistar, filiale di Telefonica, si assicura per 750 milioni di euro la prima scelta dei diritti di ogni giornata del campionato di calcio in prima e seconda divisione della Liga spagnola mentre l’operatore Mediapro per 1,9 miliardi ottiene otto partite della prima divisione e gli incontri della Coppa del Re, e Orange Vodafone per 300 milioni di euro uno dei rimanenti otto lotti. Rimangono da attribuire ancora altri sette lotti. Gli introiti triennali  genereranno  introiti alla Liga per 2,95 miliardi di euro nelle tre stagioni dal 2016 al 2017 (ovvero 883 milioni a stagione sul mercato domestico) in virtù di un nuovo modello di commercializzazione centralizzata dei diritti,  ponendola al secondo posto in Europa dietro alla Premier League britannica (6,9 miliardi), davanti alla Serie A italiana (915 milioni di euro) e alla Ligue 1 francese (750 milioni di euro)

Dicembre 2015 A due anni dal suo lancio nel dicembre 2014, Infinityil servizio di video streaming online on demand edito da R.T.I. S.p.A (Gruppo Mediaset) lancia per la prima volta in Europa il grande cinema Warner in qualità Ultra HD e audio dolby 5.1. I film saranno disponibili per i clienti Infinity in esclusiva sui televisori Samsung Ultra HD.

3 dicembre 2015 Con 397 voti favorevoli e 223 contrari la Camera dei Comuni approva i raid britannici in Siria. Il figlio di Tony Benn Hilary Benn guida la fronda dei blairiani interventisti a fianco di Cameron (il 29% dei deputati Labour) contro il segretario laburista Corbyn

3 dicembre 2015 In un’intervista al Corriere della Sera il padre del World Wide Web Tim Berners-Lee dopo aver sottolineato che Internet è per sua natura contro i monopoli, aggiunge:” Responsabilità significa non consentire un accesso di massa ai dati privati, ma limitare l’attività a un fine, rendendo trasparente il processo. Le rivelazioni di Swoden hanno mostrato che la raccolta dei dati avviene invece in un vuoto preoccupante di responsabilità. Le persone si fidano dei governi che a loro volta si fidavano delle agenzie di sicurezza. E invece hanno scoperto che c’era ben poco da stare tranquilli… Continuo a credere che Internet ha bisogno di regole ‘aperte’, non di cassette di sicurezza”.

3 dicembre 2015 Rai, accordo con Telecom Italia per entrare nell’era dello streaming. Le due aziende sarebbero in trattative per portare i contenuti Rai sulla piattaforma TimVision. Secondo Il Sole 24 Ore, la tv pubblica sarebbe in trattative per un rinnovo e soprattutto un potenziamento dell’accordo con Telecom Italia. Un’intesa non in esclusiva, ma ugualmente essenziale per un operatore che intende guardare davvero al futuro. La Rai, stando alle indiscrezioni riportare dal quotidiano, sarebbe in trattative per lo sbarco su TimVision, la piattaforma on-demand di Telecom Italia con una library di 7000 titoli tra serie tv, cartoni, cinema, documentari e gli ultimi 7 giorni dei principali canali televisivi. La piattaforma di Telecom contava 400 mila clienti a settembre e per fine anno potrebbe aver superato la soglia dei 500 mila. Si parla infatti anche della possibilità di mettere a disposizione del pubblico contenuti a pagamento.

3 dicembre 2015 Vivendi conferma di non avere l’intenzione di volersi fondere con Telecom Italia.

Per rassicurare sulle intenzioni di Vivendi de Puyfontaine dichiara “siamo qui per restare…siamo investitori industriali e non solo finanziari”, la linea strategica del socio francese non si è ancora palesata con chiarezza. Tra le ipotesi più accreditate dagli analisti c’è comunque l’uscita dal Brasile: Vivendi potrebbe accelerare le nozze tra Tim Brasil e Oi – caldeggiate dal fondo russo Letter One di Mikhail Fridman – per alleggerire il debito di Telecom e ricentrare le sue attività al solo mercato interno. A quel punto, Telecom Italia sarà davvero la preda più appetibile del panorama tlc europeo, in fase di consolidamento.  I più fantasiosi immaginano poi un futuro in cui Orange e Deutsche Telekom arriveranno a inglobare, rispettivamente Telecom Italia e BT (entrambi gli ex monopolisti non hanno, come i loro principali competitor, lo Stato fra i suoi azionisti). Operazioni complicate, certo, e che dovranno vedersela con le autorità antitrust nazionali ed europee. Queste ultime, tuttavia, sembrano prediligere la via del consolidamento paneuropeo piuttosto che quella nazionale, così da creare ‘campioni’ in grado di rivaleggiare con gli OTT americani. Nel frattempo, in Francia potrebbe consumarsi il matrimonio tra Orange e Bouygues Telecom, col patron di quest’ultima che potrebbe cedere la sua creatura in cambio di azioni dell’operatore storico transalpino: se anche questo scenario si concretizzasse, Martin Bouygues e Vincent Bollorè, una volta sotterrata l’ascia di guerra, potrebbero trovarsi entrambi nel capitale di Orange, che in pancia avrebbe anche Telecom Italia. Resta su tutti l’incognita Xavier Niel: il patron di Free ha opzioni sul 15% del capitale, che potrà esercitare da giugno del prossimo anno. Rovinerà i piani di Bollorè, lui che si è sempre schierato contro l’establishment,  o giocherà anche lui la carta del consolidamento aggiungendo l’Italia al suo portfoplio, che comprende già Francia, Svizzera e Monaco?

4 dicembre 2015 Intesa dei 28 ministri degli interni sulla raccolta di informazioni sui passeggeri in arrivo e in partenza nell’Unione Europea. Nasce l’Unità Informativa sui Passeggeri: le informazioni saranno disponibili per in periodo di cinque anni. Anche i voli interni e i charter sono inclusi nella normativa. Più controlli in rete e ai varchi.

4 dicembre 2015 Con 445 favorevoli, 146 contrari e 7 astenuti il Bundestag approva la missione di si Tornado tedeschi da ricognizione in Siria, unitamente ad un aereo da rifornimento, alla fregata Augsburg e fino a 1200 truppe con compiti di sostegno alle operazioni. La Germania non parteciperà a combattimenti né lancerà bombe

4 dicembre 2015 Rapporto Censis. Secondo l’istituto l’Italia sarebbe in letargo e avrebbe perso il gusto del rischio pur salvandosi grazie alle esportazioni. La creatività riomane la carta per lo sviluppo. In materia di consumi mediatici la tv resta la regina incontrastata nei salotti italiani ma le abitudini cominciano a cambiare e sono sempre di più i telespettatori che fruiscono i contenuti direttamente dal web. E’ questa la fotografia scattata dal 49° Rapporto Censis, presentato oggi a Roma, che nel capitolo dedicato a Comunicazione e media, indica che nel 2015 il 96,7% della popolazione continua a guardare la televisione tradizionale ma cresce la visione da altri dispositivi: +1,6% rispetto al 2013 per la web tv, +4,8% per la mobile tv, mentre le tv satellitari si attestano a una utenza complessiva del 42,4% e il 10% degli italiani usa la smart tv che si può connettere alla rete. In totale si registra un +16,4% di consumo di tv connessa. Non perde smalto la radio, seguita dall’83,9% degli italiani mentre cresce del 2% sia l’ascolto attraverso i telefonini che da internet. Lo streaming mette in difficoltà le Tv locali. Difficoltà invece per le tv locali chiamate a raccogliere la sfida innescata dalla digitalizzazione dei contenuti, supportata dall’esplosione delle connessioni mobili, dallo sviluppo della banda larga e ultralarga e dall’arrivo di molti player internazionali, Netflix in primis, che offrono contenuti on-demand in streaming. In effetti, gli utenti di internet continuano ad aumentare (+7,4%), raggiungendo una penetrazione del 70,9% della popolazione italiana. Le connessioni mobili mostrano una grande vitalità, con gli smartphone forti di una crescita a doppia cifra (+12,9%) che li porta oggi a essere impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%), e i tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione e diventano di uso comune per un italiano su quattro (26,6%). Le emittenti locali devono riposizionarsi in questo mutato mercato dell’audiovisivo, dovendo anche fare i conti, come osserva il Censis, con la grave flessione dei ricavi pubblicitari (287 milioni nel 2013), la consistente riduzione dei contributi pubblici (56,9 milioni di euro nel 2013, -20,4% rispetto all’anno precedente) e il rilevante calo degli ascolti. I ricavi complessivi hanno subito un crollo: 409 milioni del 2013 con un calo del 15% rispetto all’esercizio precedente.

4 dicembre 2015 Monica Maggioni sostituisce Anna Maria Tarantola diventando Vice presidente del Comitato Esecutivo dell’UER in occasione della sua 75esima Assemblea Generale. Nel Board fanno il loro ingresso il segretario generale di France Télévisions Christian Vion e Ken Mac Quarrie responsabile di BBC Scotland. Il belga Jean Pauil Philippot rimane Presidente.

4 dicembre 2015 Il gruppo britannico Perform, strappa a Sky Deutschland i diritti esclusivi della Premier League inglese (lineari e on demand) per la Germania, l'Austria e il Liechtenstein per tre stagioni a partire dal 2016-2017.Perform che opera sul portale sportivo Spox.com, intende proporre  la Premier League sul servizio OTT che prevede di lanciare in un certo numero di mercati. La società specializzata nei contenuti digitali detiene i diritti OTT dei campionati di calcio spagnolo  (Liga), italiano (Serie A), francese (Ligue 1) nonché del campionato di pallacanestro americano (NBA) e della Lega del calcio americaon (NFL).

4 dicembre 2015 Canal Plus lancia su Le Cube S disponibile sulle piattaforme OTT iOS, Android, Windows e Xbox  la possibilità per i 56 canali veicolati di poter tornare indietro vedendo i programmi trasmessi nelle 8 ore precedenti

Dicembre 2015 Sulle Frequenze a 700 Mhz alle telco,  l’UIT mette fretta all’Italia L’ITU ufficializza i 700 Mhz alla banda larga mobile nella Regione 1. Per evitare interferenze l’Italia deve coordinarsi al più presto con la Francia Più frequenze alla banda larga mobile. E’ questa la priorità della comunità internazionale, che al WRC15, il summit mondiale sulle comunicazioni radio organizzato dall’ITU e appena concluso a Ginevra, ha ufficializzato la decisione di riservare al broadband mobile l’intera banda 700 Mhz nella Regione 1 (Europa, Africa, Medio Oriente e Asia Centrale).

5 dicembre 2015 Il governo sciita di Bagdad condanna come violazione della sovranità nazionale irachena la presenza di truppe turche in Iraq. Ankara precisa che il contingente turco non è in missione di combattimento ma per “contribuire all’addestramento dei volontari impegnati nella guerra contro il terrorismo” in realtà per aiutare la minoranza turcomanna e in generale la popolazione sunnita in Iraq costretta tra l’incudine delle milizie dell’ISIS e ill martello delle brigate sciite che obbediscono al governo di Bagdad e trattano i sunniti come cittadini di secondo rango

Tramonta il chavismo in Venezuela

6 dicembre 2015 Le elezioni legislative in Venezuela sono vinte dall’opposizione riunita nel Tavolo dell’Unità Democratica che con oltre il 53% dei suffragi raccoglie 112 seggi sconfiggendo nettamente il Gran Polo Patriottico Simon Bolivar che sfiorando il 39% raccoglie solo 55 seggi

6 dicembre 2015 In Francia si svolgono le elezioni regionali, le prime dopo l’accorpamento. Le liste del Front National si confermano in testa con il 27,73% precedendo quelle dell’Unione della destra (Repubblicani, UDI e Modem) al 26,65% e quelle dell’Unione della sinistra (PS e MRG) al 23,12%. Le sinistre complessivamente con le liste degli ecologisti e quelle del Front de Gauche raccolgono il 35,96%, le destre moderate con i sovranisti di Débout la France, il 31,72%.

7 dicembre 2015 Proposta choc del candidato repubblicano alla nomination Donald Trump: vietare ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti. “Contro i jihadisti bloccare Internet”.

7 dicembre 2015 Altice dopo aver lanciato nel 2007 Ma Chaine Sportive MCS annuncia il lancio di un canale UHD in cui sarà diffusa la Premier League inglese di cui il gruppo di Patrice Draha ha appena acquisito i diritti per le prossime tre stagioni a scapito di Canal +

7 dicembre 2015 Telefonica attraverso Movistar risponde a Mediapro che le aveva strappati diritti del campionato spagnolo di calcio, acquisendo i diritti esclusivi della Premier League britannica per la propria piattaforma IPTV Movistar ottenendo per 750 milioni di euro per le prossime tre stagioni la prima scelta di ogni giornata del campionato di I e II Divisione

7 dicembre 2015  CNN International annuncia la diversificazione delle proprie attività commerciali attraverso il lancio di due nuove piattaforme. La prima, CNN Learn English, in partnership con Papagei.com, fornitore tedesco di soluzioni per imparare le lingue sarà disponibile a partire da metà gennaio per imparare l’inglese.  La seconda attraverso CNN Money Transfers, disponibile presso moneycorp consentirà il trasferimento di denaro

7 dicembre 2015 Rete 4 manda in onda un film documentario prodotto da Mediaset dedicato a Il Presidente, che ripercorre tutta la carriera di Vladimir Putin

8 dicembre 2015 Apertura del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco e dedicato alla Misericordia. Al mattino in  50 mila. Pochi i turisti

8 dicembre 2015 All’indomani dalle dichiarazioni di Donald Trump tutti gli altri candidati repubblicani prendono le distanze dal miliardario. Il portavoce di Obama definisce illegale e anticostituzionale la sua proposta: non può essere candidato. Critiche da Europa e paesi islamici. Ma i sondaggi in vista della nomination sembrano tutti a suo favore

8 dicembre 2015  La cerimonia di apertura della Porta Santa a partire dalle ore 9,30 è stata la prima mondovisione via satellite in Ultra HD (4K) della storia. Essendo il più alto standard qualitativo delle immagini, il 4K garantisce una fruizione straordinariamente immersiva da parte dello spettatore che in un certo senso viene proiettato all’interno dell’importante appuntamento. Per l’evento, prodotto dal Centro Televisivo Vaticano con il supporto tecnologico di Sony, Globecast e DBW Communication, Eutelsat mette a disposizione tre satelliti ad ampia copertura (in banda C) per assicurare la distribuzione della diretta televisiva in tutto il globo nel nuovo formato Ultra HD e contemporaneamente anche nel formato HD. Per gli utenti dotati di apparati compatibili, il segnale è stato reso disponibile sul canale Eutelsat 4K1, sulla piattaforma satellitare gratuita Tivùsat (numero 200) nonché su quella francese FRANSAT. Nello stesso tempo, speciali punti di visione sono stati allestiti all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano, nella sala d’aspetto del Policlinico Gemelli di Roma e presso la cappella della casa di reclusione di Milano Opera.

8 dicembre 2015  Secondo uno studio IPG Mediabrands gli introiti pubblicitari francesi sui media digitali nel 2016 supereranno con una quota del 32,7% pari a 3,398 miliardi di euro quelli dei media tradizionali (carata stampa radio e televisione lineari) che raccoglieranno 3,286 miliardi, pari al 31,6%. La Francia sarà il 15 esimo in cui è previsto il sorpasso

8 dicembre 2015  I gruppi Canal + e France Télévisions azionisti rispettivamente del 66% e del 34% delle azioni decidono la chiusura il 31 dicembre della rete Planète Thalassa

9 dicembre 2015  Putin agita lo spauracchio nucleare minacciando  l’ISIS: “Siamo capaci di usare la bomba atomica”. Il Pentagono riconosce che siamo in guerra e per parte sua dichiara: “Siamo pronti a rafforzare il dispositivo militare in Iraq

9 dicembre 2015 L’Italia in seno al Relex il comitato tecnico che si occupa di sanzioni, blocca il rinnovo automatico per sei mesi delle sanzioni alla Russia per l’Ucraina

9 dicembre 2015  Da questa data pagare con carta di credito e di debito costa meno in tutta Europa, Italia compresa. Entra in in vigore la normativa Ue che fissa il tetto unico delle commissioni interbancarie (interchange fees), in applicazione del regolamento 2015/751 del 29 aprile 2015, che impone commissioni dello 0,3% del valore dell’operazione per le transazioni con carta di credito e dello 0,2% per quelle concluse con carta di debito (bancomat) e prepagate. In Italia questa novità avrà lo scopo di incentivare l’utilizzo della moneta elettronica anche per micro pagamenti.

9 dicembre 2015 Terna acquista la rete elettrica in alta tensione delle Ferrovie dello Stato per 757 milioni di euro

9 dicembre 2015 Nell’ambito della costruzione del mercato unico digitale la Commissione Europea presenta la prima proposta legislativa relativa alla realizzazione di un sistema che consenta la portabilità transfrontaliera dei contenuti online acquisiti da un utente al momento in cui si trovi temporaneamente all’estero. Attualmente agli europei che viaggiano all’interno dell’Ue accade di non poter fruire di servizi di contenuti online quali film, trasmissioni sportive, musica, eBook o giochi per accedere ai quali hanno pagato nel proprio paese di origine. La proposta di regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online intende combattere tali restrizioni per consentire ai cittadini dell’Ue che si spostano in un altro Stato membro di continuare ad accedere ai contenuti digitali che hanno acquistato o per i quali hanno sottoscritto un abbonamento nel proprio paese di origine.

9 dicembre 2015 Il sottosegretario francese responsabile del Numerico Axelle Lemaikre presenta in CdM il disegno di legge per una Repubblica digitale. Il testo iscrive nella legge il termine “neutralità del net” e prevede il diritto al mantenimento della connessione per le famiglie a basso reddito anche in caso di mancato pagamento delle bollette

10 dicembre 2015 La Commissione UE apre una procedura di infrazione a carico dell’Italia per mancato adempimento dell’obbligo di recepire e attuare il sistema europeo comune di asilo. L’Italia deve attuare il regolamento Eurodac che prevede il rilevamento delle impronte digitali dei richiedenti asilo e la trasmissione dei dati al sistema entro 72 ore. Solo un terzo dei migranti sbarcati in Italia sarebbe in regola

10 dicembre 2015 L’Unione europea accusa l’Italia per il salvataggio delle banche in crisi: secondo il commissario Hill “ai risparmiatori sarebbero stati venduti titoli non adatti”. Anche Bankitalia prende le distanze: “Avevamo chiesto di vietare la vendita dei bond rischiosi”. Per il pensionato trovato morto aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio. La ministra Boschi difende il padre sottolineando come dal governo non sia pervenuto nessun favoritismo 

10 dicembre 2015 La Corte d’appello di Milano concede la step child adoption di una bimba italiana nata in Lombardia all’ex compagna lesbica della sua madre biologica

10 dicembre 2015 France Télévisions firma un accordo con le associazioni dei produttori indipendenti transalpini portando al 25% (ossia alla medesima soglia assegnata ai gruppi privati) la propria quota di produzione dipendente, di cui la metà realizzata attraverso la filiale MFP. Sinora il gruppo televisivo pubblico commissionava opere audiovisive ai produttori indipendenti per il 95% senza essere titolare di alcun diritto  

10 dicembre 2015 Netflix raddoppia le produzioni originali nel 2016. Per sbaragliare l’ormai agguerrita concorrenza sul mercato del video streaming, la piattaforma americana, disponibile da due mesi anche in Italia, per il prossimo anno raddoppierà la produzione di serie tv originali.

10 dicembre 2015 Formato Super HD per la finale di X Factor. Sky Italia ha deciso di fare questo ‘regalo’ ai propri abbonati da almeno tre anni che potranno godere di immagini in alta definizione ancora più nitide e ricche di dettagli per l’ultima puntata del talent musicale di grande successo che sarà trasmessa su Sky Uno HD e in chiaro su Cielo e MTV8 del digitale terrestre e disponibile dal vivo, via satellite in formato Super HD sul canale 105.

Un patto globale sui cambiamenti climatici impegna tutti i paesi a ridurre le emissioni di gas serra, è raggiunto alla COP21 a Parigi.

11 dicembre 2015 Accordo storico raggiunto sul clima alla conferenza di Parigi. Ma il taglio delle emissioni rimane volontario. Il riscaldamento a partire dal 2020 dovrà essere contenuto sotto i 2 gradi, con sforzi perché non superi la soglia di 1,5 gradi” annuncia Laurent Fabius.

11 dicembre 2015 In un’intervista alla vigila della Convention renziana della Leopolda il sindaco di Fiorenze Nardella dichiara al Corriere della Sera: “Lo schema destra-siunistra è superato. La formula è il Partito della nazione” ovvero la forza della responsabilità contro il polo Brancaleone. La socialdemocrazia è ormai alla canna del gas

12 dicembre 2015 Per la prima volta, in Arabia Saudita, viene esteso il diritto di voto alle donne

Sursaut républicain contro il pericolo lepenista in Francia. Ma l’Esagono rimane un paese profondamente lacerato

13 dicembre 2015 Marine Le Pen perde la sua sfida. Sebbene in testa in sei regioni il Front National esce sconfitto al secondo turno delle elezioni regionali non conquistando nessuna regione grazie al ritiro dei socialisti e al loro sostegno dei candidati della destra moderata nelle regioni dove l’estrema destra risultava al primo turno largamente in testa. Nella Francia metropolitana la destra moderata conquista sette regioni, i socialisti cinque mentre in Corsica vincono gli autonomisti. Complessivamente le destre moderate conquistano 818 seggi, le sinistre 677 seggi, il Front National 358 seggi e le liste autonomiste 57 seggi.

Svolta in Libia. Governo di unità in 40 giorni

13 dicembre 2015 Vertice a Roma sulla Libia per sostenere gli accordi Tripoli-Tobruk con i 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU e gli inviati di Germania, Turchia, Egitto, Emirati, Qatar, Arabia Saudita e Paesi del Maghreb.

14 dicembre 2015 “Wir schaffen das”, ossia “Ce la possiamo fare”. Angela Merkel sostiene il dovere da parte della CDU di tornare alla sue radici cristiane. La situazione dei rifugiati mette “i nostri valori alla prova più che mai” e rappresenta un “test storico” per l’intera Europea

14 dicembre 2015 L’Unione Europea invita l’Italia ad acquisire le impronte dei migranti anche con la forza. Il ministro Alfano giudica irragionevole la procedura di infrazione con tro l’Italia invitando l’UE ad attivare rimpatri e ricollocamenti

14 dicembre 2015 Francia, Germania e Spagna fanno fronte comune sul digitale, con una missiva inviata ad Andrus Ansip e Gunther Oettinger per riaffermare il sostegno dei tre paesi alla riforma del mercato delle telecomunicazioni. Dei 4 grandi paesi dell’Eurozona manca soltanto l’Italia, di fatto relegata ai margini dei rapporti istituzionali con la Ue. Nella lettera, firmata da Axelle Lemaire per la Francia, Matthias Machnig per la Germania e Victor Calvo Sotelo per la Spagna (manca dunque la firma dell’omologo italiano Antonello Giacomelli) viene ribadita innanzitutto l’importanza della Strategia europea per il Digital Single Market definita “una pietra miliare per il futuro dell’Europa e un passo essenziale per la competitività della sua economia”. Se l’obiettivo della strategia è quello di creare le condizioni per lo sviluppo di reti ad alta velocità, sicure, affidabili e a prezzi accessibili e dei collegati servizi digitali, servono però regole “a prova di futuro e tecnologicamente neutrali” perché non ci potrà essere “una rivoluzione digitale senza regole equilibrate e accurate ma flessibili”, scrivono, sottolineando poi che non ci si può fermare all’abolizione del roaming e alla definizione di net neutrality ma bisogna ampliare la portata dell’accordo introducendo “un set di regole che consentano di realizzare il Mercato Unico delle Telecomunicazioni e permettano all’Europa di recuperare la leadership e di offrire a cittadini e imprese i migliori servizi”. Alla base di tutto questo, secondo i rappresentanti per il digitale di Francia, Spagna e Germania, ci devono essere “gli incentivi adeguati per investire nelle reti di prossima  generazione e per facilitare concorrenza e innovazione garantendo che tutti i player che offrono i medesimi servizi siano sottoposti alle stesse regole, rafforzando la protezione dei consumatori attraverso gli adeguati livelli di trasparenza e attraverso la sovranità dei dati e tenendo nella giusta considerazione il principio della sussidiarietà”. L’Europa – aggiungono – dovrebbe inoltre raddoppiare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi di connettività fissati dalla Digital Agenda per l’Europa. “Per affrontare le sfide del prossimo decennio non basta la revisione della Direttiva sul servizio pubblico universale ma dovrebbe essere considerato un nuovo approccio alle analisi di mercato per incentivare gli investimenti privati nelle infrastrutture a livello locale, nazionale ed europeo e fornire maggiore certezza normativa”. Allo stesso modo dovrebbero essere riviste le norme sugli aiuti di Stato nel settore della banda larga, così da colmare il divario tra le aree urbane e quelle rurali: “Senza una spinta agli investimenti privati e la certezza di un supporto supplementare ‘smart’ da parte del pubblico in caso di fallimento di mercato, non saremo in grado di accelerare lo sviluppo delle NGA e del 4G nei prossimi anni, né di garantire reti a un 1Gb nei prossimi decenni”. Passando poi al capitolo OTT, i tre paesi sottolineano che la riforma del mercato tlc non può non tenere conto dell’arrivo di questi nuovi player, pur nella necessità di preservare la capacità d’innovazione del mercato. Ecco perché le nuove norme dovranno assicurare “un approccio coerente per la regolamentazione dei servizi equivalenti, soprattutto per quel che riguarda i diritti dei consumatori, l’interoperabilità e gli obblighi di servizio pubblico”. Alle istituzioni europee, quindi, viene chiesto di porsi come principale obiettivo quello di identificare le riforme e le misure necessarie – ad esempio nell’ambito della gestione dello spettro radio, un tema molto ‘sensibile’ – e, quindi, una volta fatto questo, di “determinare il livello di implementazione più appropriato e il giusto equilibrio dei poteri tra le istituzioni”. Visto poi che i servizi tlc sono stati inclusi negli accordi di libero scambio come il TTIP i tre Governi incoraggiano la Ue a “condividere con il Telecom Council e la Commissione ITRE della Commissione le proposte dell’Unione europea per quanto riguarda i servizi tlc, in modo da assicurare un tempestivo allineamento di tutte le istituzioni europee”. Infine, nel ribadire la volontà di collaborare alla riforma delle tlc in corso, viene sottolineato che questa non dovrebbe essere considerata come “un’azione isolata, poiché dovrebbe essere valutata alla luce delle esigenze dell’intero ecosistema digitale, così come dovrebbe essere valutato se alcune delle riforme necessarie siano urgenti e debbano essere implementate rapidamente, mentre per i cambiamenti non si dovrebbe omettere di valutare le migliori soluzioni possibili”. Detto questo, la Commissione europea viene incoraggiata a rafforzare la cooperazione con le altre istituzioni europee per accelerare la riforma e attuarla nel più breve tempo possibile.

14 dicembre 2015 Vodafone per favorire una migliore integrazione fisso mobile e per convincere gli utenti di passare dall’ADSL alla fibra annuncia per il primo semestre 2016 il lancio della piattaforma Vodafone Tv

14 dicembre 2015 Alla vigilia dell’Assemblea di Telecom Italia Vivendi acquista ulteriori azioni per 65,5 milioni di euro, portando la sua partecipazione al 20,5%

15 dicembre 2015 Muore a 96 anni Licio Gelli al centro i tanti misteri d’Italia

Convocata l’assemblea di Telecom Italia è chiamata a deliberare  sulla conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie  e sull’integrazione del board chiesta da Vivendi

15 dicembre 2015 Vittoria di Vivendi su tutta la linea nella ‘giornata campale’ dell’assemblea Telecom Italia: gli azionisti hanno infatti bocciato la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie e approvato l’allargamento del cda da 13 a 17 membri, per fare spazio a 4 rappresentanti del gruppo francese. La proposta di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie ha registrato l’astensione del 36% del capitale presente, mentre l’1,4% ha espresso voto contrario e il 62,5% ha votato a favore: la proposta è stata quindi bocciata, dal momento che l’approvazione necessitava dei due terzi dei voti. L’ingresso dei 4 rappresentanti Vivendi nel board – l’Ad Arnaud de Puyfontaine, il cfo Hervè Philippe, il coo Stephane Rousell e l’indipendente Felicité Herzog – per la quale serviva il superamento della soglia del 50% dei voti è quindi passato con il voto favorevole del 52,9% del capitale. I contrari sono stati il 45,7%.

15 dicembre 2015 Il gruppo Disney finalizza un accordo pluriannuale con Alibaba Digital Entertainment per il lancio della propria offerta OTT Disneylife nel mercato cinese commercializzata a 125 dollari all’anno

Metà dicembre 2015 Sky Italia  approva il bilancio chiuso il 30 giugno. Sky Italia in forte ripresa. La pay tv, guidata da Andrea Zappia, festeggia i conti del bilancio chiuso al 30 giugno, approvato pochi giorni fa, che segna l’avanzata dell’azienda, registrando utili per 24,2 milioni di euro nonostante ci sia stata una flessione del 2,6% dei ricavi a 2,77 miliardi di euro rispetto al 2014.Il gruppo ha ottenuto buoni risultati anche grazie a una buona strategia di contenimento dei costi che sono scesi del 5% a 2,71 miliardi di euro. Risultano, infatti, più moderate le spese per l’acquisto dei diritti televisivi, che si assestano a 1,43 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto allo scorso anno, mentre sono aumentate quelle per l’acquisizione dei contenuti da trasmettere in chiaro. Segno meno per i ricavi derivanti dalle rivendite di contenuti (-76% a 19 milioni di euro) e anche per la raccolta pubblicitaria che perde il 5,4% a 210 milioni di euro.

16 dicembre 2015 Dopo una lite in aula con  Brunetta,  Renzi favorisce un accordo PD M5S e centristi anti Forza Italia per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale: eletti al trentaduesimo scrutinio Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti. I grillini smentiscono che si sia trattato di un inciucio.                                              

16-17 dicembre 2015 Un giudice di San Paolo ordina agli ISP di sospendere il funzionamento di WhatsApp su tutto il territorio brasiliano per il rifiuto da parte dell’applicazione controllata dal 2014 da Facebook di fornire dati sui propri utenti e i messaggi scambiati. Zuckerberg chiama alla rivolta sino a quando l’indomani un altro magistrato di San Paolo dispone lo sblocco e il ritorno al suo funzionamento   

17 dicembre 2015 Tutela della privacy Raggiunto l’accordo informale in sede di Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE) del Parlamento UE in base al quale si avvia a conclusione l’iter per l’adozione del “pacchetto normativo” in tema di protezione dati. Proposta dalla Commissione europea nel gennaio 2012 la riforma, che vedrà la luce in primavera, comprende un regolamento generale (che sarà applicabile 24 mesi dopo la sua adozione), destinato a sostituire la direttiva 95/46, e una direttiva sulla protezione dei dati trattati dalla polizia e dalle autorità giudiziarie penali. In parallelo all’iniziativa della Commissione, il Consiglio d’Europa (COE) nel marzo 2012 ha avviato il processo di revisione della Convenzione sul trattamento automatizzato dei dati personali (n. 108 del 1981).

17 dicembre 2015 I delegati libici riuniti in Marocco raggiungono un’intesa per dar vita ad un governo di unità nazionale guidato da un uomo d’affari tripolino con trascorsi negli Stati Uniti Faiz al Siraj e tre vicepresidenti per la Cirenaica, per la Tripolitania e per il Fezzan.

17 dicembre 2015 Renzi critica le politiche di rigore imposte dalla Germania. Al prevertice dei socialisti europei a Bruxelles Renzi lancia una sfida alla guida tedesca dell’UE: “In Europa nessuno sta sopra gli altri”. Quattro i nodi mai sciolti: 1) accordo sui ricollocamenti dei migranti 2) istituzione di una Garanzia europea sui depositi bancari 3) appoggio agli sforzi di riforma chiesti da Londra per evitare il Brexit 4) irritazione per il blocco del gasdotto dell’ENI South Stream dalla Russia mentre i tedeschi raddoppiano il loro canale Nord Stream.

17 dicembre 2015 Al prevertice dei socialisti europei a Bruxelles Renzi lancia una sfida alla guida tedesca dell’UE: “In Europa nessuno sta sopra gli altri”

17 dicembre 2015 Via libera al piano da 265 di rilancio della Cassa Depositi e Prestiti che mette a disposizione risorse per 160 miliardi di euro in un arco di cinque anni: in aggiunta il gruppo CdP si dice in grado di attrarre oltre 100 miliardi di euro di ulteriori fondi nazionali ed esteri , pubblici e privati.

17 dicembre 2015 L’Antitrust francese ha comminato una multa da 350 milioni di euro a Orange, l’ex France Telecom, per abuso di posizione dominante nel segmento della telefonia fissa e mobile per le imprese La multa scaturisce da una denuncia dei concorrenti SFR e Bouygues Telecom e conferma come troppo spesso gli ex monopolisti europei delle telecomunicazioni tendano ad approfittare della loro posizione dominante per ostacolare i concorrenti.

LCI diventa la terza emittente all news in chiaro in concorrenza diretta con BFM TV (gruppo NextRadio TV e I Télé (gruppo Canal +)

17 dicembre 2015 In Francia il CSA approva il passaggio in chiaro della rete all news di Tf1 LCI La Chaine Info ritenendo «che la rete non abbia più un futuro economico nell’universo della televisione a pagamento e che il suo accesso gratuito contribuirà al pluralismo e all’interesse del pubblico». Respinto il passaggio in chiaro di Paris Première e Planète +  Il Gruppo Mètropole 6 azionista di Paris Première, annuncia un ricorso al Conseil d’Etat. Anche NextRadio Tv, azionista di BFM TV,  si riserva di fare ricorso contro il passaggio in chiaro della concorrente LCI. Canal +, per parte sua, non rinuncia a proseguire la battaglia per trasformare Planete+ in emittente in chiaro

17 dicembre 2015 France Télévisions approva il bilancio preventivo 2016 stimato in 2,843 miliardi di euro lordi. Con 29 milioni in più, il gruppo punta ad una progressione degli introiti pubblicitari a 330 milioni di euro e tagli dei costi per i palinsesti di circa 10 milioni di euro in modo da raggiungere nel 2016 per la prima volta dopo tre anni il pareggio di bilancio. Grazie ad un provvedimento previsto nella legge finanziaria francese approvata lo stesso giorno dal Parlamento la tassa TOCE sul fatturato degli operatori di tlc interamente assegnata a France Télévisions sale all’1,3% con un incremento dello 0,4%, mentre cresce il credito d’imposta per le fiction audiovisive.

18 dicembre 2015 I cinque membri del Consiglio di Sicurezza ONU si accordano su una bozza di risoluzione per il processo di pace in  Siria che stabilisce il cessate il fuoco senza porre fine ai raid aerei contro l’ISIS da parte di Stati Uniti, Francia e Russia e l’inizio dei colloqui fra il regime siriano e l’opposizione a gennaio. Per parte sua la Nato rafforza il dispositivo aeronavale a difesa della Turchia. Obama chiede a Erdogan di ritirare le proprie truppe dall’Iraq

18 dicembre 2015 Al vertice di Bruxelles del Consiglio dei Capi di stato dell’Unione Europea,  Berlino fa muro contro le proposte di Renzi. Posizioni diverse su banche, energia e rifugiati mentre grazie alle nuove prove di dialogo tra Merkel e Cameron si allontana lo spettro della Brexit. La Germania respinge altresì la proposta italiana di ridiscutere le sanzioni UE contro la Russia. Per parte sua Mario Draghi chiede al vertice di completare l’unione bancaria.

18 dicembre 2015 Vivendi accresce la sua partecipazione nell’editore di videogiochi Gameloft portando la propria quota al 28,2% del capitale

18 dicembre 2015 Dopo Vincent Bolloré un altro francese guarda al Biscione. Se Vivendi, maggiore azionista di Telecom Italia (20,53%) e con quattro uomini in Cda, non ha mai celato il proprio interesse per il Biscione in particolare per la pay tv Premium sulla quale ha già avviato la due diligence, adesso scende in campo anche il fondatore di Free e maggiore azionista di Iliad, Xavier Niel, da poco entrato in Telecom Italia con opzioni sul 15,143% del capitale. In un’intervista a La Stampa, Niel fa sapere che, se Mediaset fosse venduta, potrebbe farsi avanti anche Free. Niel smentisce poi di aver agito  per conto di terzi su Telecom Italia.

18 dicembre 2015 Spaccatura nel centrodestra. Non passa la mozione grillina, appoggiata da leghisti e sinistra italiana, di sfiducia contro la ministra Boschi accusata di conflitto di interessi i  seguito all’intervento del governo su Banca Etruria, bocciata da 373 deputati con l’astensione di Forza Italia

18-19 dicembre 2015 Ennesime tragedie nel mare Egeo al largo delle isole di Kos e Kalymnos nelle acque che separano la Turchia dal Dodecaneso: muoiono complessivamente dieci bambini quattro uomini e quattro donne

19 dicembre 2015 Alle 3 di sabato mattina la Camera approva la Legge di Stabilità 2016 con 297 voti a favore e 93 contrari e 4 astenuti. Il valore complessivo della manovra ammonta a 35,4 miliardi di euro di cui 18 dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia ovvero le norme che prevedono aumenti automatici futuri di un tributo (Iva, accise) attraverso mobilitazione di coperture nel bilancio dello Stato pari alle entrate dei tributi stessi, 5 miliardi dalla riduzione del cuneo fiscale nel 2016-2018, 3,7 miliardi dal taglio della Tasi.

Finisce il bipolarismo in Spagna. Successo di Podemos e Ciudadanos a detrimento del PP e del PSOE. Difficoltà per formare il governo

20 dicembre 2015 Si svolgono le elezioni politiche generali in Spagna  per il rinnovo dei 350 seggi del Congreso de los Diputados e di 208 su 266 seggi del Senato. Il Partido Popular (PP) del Premier Rajoy rimane in testa con il 28,7”% dei voti e 123 seggi (ne aveva 186 con il 44,63%) precedendo il PSOE di Pedro Sanchez anch’esso in forte calo al 22,01% e 90 seggi (ne aveva 110 con il 28,76. Entrano nel Congreso de los Diputados due nuove forze politiche: al terzo posto con il 20,7% e 69 seggi gli indignati di Podemos di Pabro Iglesias, al quarto i Ciudadanos di Albert Rivera con il 13,9& e 40 seggi. Deludente Izquierdia Unida Unidad Popular con il 3,7% conquista solo 2 deputati ne aveva 11 mentre fra le liste regionali Esquerra Republicana de Catalunyia conquista 9 deputati guadagnandone sei Democràcia i Llibertat ne conquista 8 perdendone 8 rispetto ai 16 ottenuta da Convergencia i Uniò, il PNV nazionalista basco ne conquista 6 guadagnandone uno, e infine, la coalizione basca di estrema sinistra Euskal Herria Bildu ottiene due seggi perdendone cinque. Fuori dal Parlamento rimangono i liberaldemocratici di : Unión Progreso y Democracia (UPyD) che perdono i cinque seggi di cui disponevano.

Si confermano nei giorni seguenti le difficoltà per formare il governo che per ottenere la fiducia della maggioranza in seno alla Congreso de los Diputados necessita di almeno 176 voti. Al premier Rajoy forte dei 123 deputati spetta il primo tentativo. Il leader PP annuncia trattative discrete con il PSOE (90 deputati) e Ciudadanos (40). Il leader socialista annuncia che voterà contro mentre quello di Ciudadanos rifiuta di andare oltre un’eventuale astensione. Podemos forte dei suoi 69 seggi pone come condizione per un’eventuale coalizione con il PSOE un referendum sull’indipendenza catalana che i socialisti rifiutano. Sullo sfondo lo spettro di nuove elezioni. Rischio di ritorno al voto  anche in Catalogna dove vince Podemos contrario alla secessione

20 dicembre 2015 Un missile israeliano uccide Samir Kuntar leader degli Hezbollah già condannato all’ergastolo e poi rilasciato in cambio dei corpi di 2 soldati uccisi in una imboscata. Nel 1979 con 3 membri del Fronte di Liberazione della Palestina aveva ucciso due poliziotti e preso in ostaggio una famiglia israeliana,  uccidendo il padre e la figlia

20 dicembre 2015 In Slovenia un referendum abrogativo respinge con il 63,3% dei voitanti, la legge che ammetteva matrimoni e adozioni per le coppie omosessuali

21 dicembre 2015 Il Presidente della Fifa Joseph Blatter e il suo Vice Michel Platini travolti dallo scandalo, sono squalificati per otto anni per il pagamento all’ex giocatore francese di 1,8 milioni. Entrambi faranno appello al TAS. Platini, se non verrà assolto, dovrà lasciare la presidenza dell’UEFA

21 dicembre 2015 Dopo i via liberale della FCC il gruppo rancese Altice di Patrick Drahi conferma l’acquisto del 70% delle azioni del cavo-operatore statunitense Suddenlink con un portafoglio di 1,8 milioni di abbonati e un fatturato di 2,3 miliardi di dollari che nel 2015 ha generato un margine operativo lordo di oltre 900 milioni di dollari. I due fondi di investimento BC Partners e CPP Investment Board conservano il rimanente 30%

21 dicembre 2015 BBC firma un patto con l’Associazione britannica dei produttori indipendenti PACT in virtù del quale si impegna ad aprire il 40% delle proprie produzioni ai produttori indipendenti sino al 2018, pur conservando i diritti di tali contenuti. Nel frattempo dovrebbe aver ottenuto il via libera dal governo alla nascita della nuova divisione BBC Studios destinata a produzioni per diffusori terzi, e indipendente da BBC Television. Secondo quanto stabilito nel 2007 con la Finestra sulla competitività creativa, BBC  realizza il 50% dei propri programmi con produzione interna, il 25% attraverso produttori indipendenti e il 25% rimanente in regime di concorrenza fra in House Production e produttori indipendenti

21 dicembre 2015 AGCOM pubblica i dati relativi al 2014 pari a 17 mld di euro Grande sorpasso di 21st Century Fox che per l’anno 2014, con una quota del 15,7% (l’anno precedente era del 15%), si conferma principale soggetto presente nel Sistema Integrato delle Comunicazioni. Il SIC, ci informa l’Agcom, vale complessivamente 17 miliardi di euro con una flessione 2,8% rispetto al 2013. Dagli ultimi dati presentati dall’Agcom emerge che il gruppo, al quale fanno capo Sky Italia e Fox International, scalza Mediaset che nel 2013 era in prima posizione. Più precisamente Sky sale al 15,4% dal 14,6% mentre per Fox c’è una piccola flessione, dallo 0,4% del 2013 allo 0,3% del 2014. Il secondo soggetto operante nel SIC è Fininvest che passa dal 14,9% al 14,7%. Mediaset registra il 13% (13,1% nel 2013) e Mondadori l’1,5% (1,8%). La Rai è al terzo posto con il 13,5% contro il 14,1% del 2013. La rimanente quota del SIC che è pari al 49,5% (49,1% nel 2013) è riconducibile ai restanti operatori tra cui Google, Facebook, Discovery Italia e altri editori

21 dicembre 2015 Secondo una rilevazione Istat, 4 italiani su 10 online tutti i giorni, ma niente web per 1 famiglia su 3. Secondo ,l’istituto è cresciuto nel corso di quest’anno il numero di famiglie che si connettono a Internet mediante banda larga: quasi due famiglie italiane su tre dispongono infatti di una connessione a banda larga ma resta ancora molto alto il numero di famiglie che non ha – o a cui non interessa – l’accesso al web . La mancanza di competenze o di interesse alla base della scelta di non abbonarsi a internet. Ma per molte famiglie è anche una questione economica

22 dicembre 2015 Le forze governative irachene strappano all’ISIS la città di Ramadi capoluogo della provincia di Al Anbar. “La città sarà totalmente bonificata entro 72 ore”. Nel 2015 l’ISIS avrebbe perso il 14% dei territori che controllava nel 2014

22 dicembre 2015 Il Senato approva in via definitiva la Legge di Stabilità 2016  con 162 voti a favore e 125 contrari. Il governo in questo caso non ha avuto bisogno del soccorso dei verdiani o di altri “pompieri”. Dal 2016 niente TASI sugli immobili indivisi, abolizione dell’IMU su tutte le prime case, decontribuzione per i neoassunti, alzamento della no tax area a 8 mila euro per i 75enni, aumento a 3 mila euro del tetto del pagamento in contanti (salvo quelli alla pubblica amministrazione), 500 euro per i ragazzi che compiranno 18 anni nel 2016 per andare a cinema, teatro e visitare musei e mostre, bonus di 80 euro per le forze dell’ordine, congelati gli aumenti IVA, riduzione del canone Rai a 100 euro.

22 dicembre 2015 Il deputato azzurro lombardo Enrico Piccinelli e la coppia Sandro Bondi e Manuela Repetti - temporaneamente nel gruppo misto - confermano la scelta di abbandonare il primo il gruppo di Forza Italia e di aderire tutti e tre al gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomia (ALA)

Alla vigilia di Natale approvate la riforma della governance Rai e – nell’ambito della legge di stabilità, delle modalità di raccolta del canone in bolletta.  Aumentano i poteri del Governo nei confronti dell’azienda. Il Consiglio di Amministrazione risulterà più snello a sette membri e maggiori poteri su nomine e contratti fino a 10 milioni all’Amministrazione Delegato che sostituisce la figura del Direttore Generale. Protestano le opposizioni da Gasparri ai grillini sino a sinistra Italiana. Critiche anche dal sindacato dei giornalisti Usigrai e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) che sottolineano i rischi di incostituzionalità della nuova normativa

22 dicembre 2015 Via libero definitivo del Senato con alzata di mano al testo del disegno di legge di riforma della governance Rai. L’esecutivo in carica proporrà al CdA, attraverso l’Assemblea dei Soci, il nome dell’Amministratore Delegato, deciderà direttamente la nomina di due consiglieri su sette, manterrà la proprietà delle azioni Rai e detterà gli gli indirizzi, d’intesa con l’AGCOM, del contratto di servizio quinquennale della Rai, compito a cui finora era estraneo. L’AD provvede tra l’altro alla gestione del personale dell’azienda e nomina i dirigenti di primo livello  acquisendo per i direttori di rete, canale e testata, il parere obbligatorio del CdA. Il CdA - ridotto a sette membri, due eletti dalla Camera, due eletti dal Senato, due designati dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’economia, uno dall’Assemblea dei dipendenti della Rai, tra i suoi dipendenti – potrà revocare il mandato dell’Amministratore Delegato, sentita l’Assemblea dei Soci. La nomina del Presidente di garanzia da parte del CdA, diviene efficace dopo l’acquisizione del parere favorevole, espresso a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti da parte della Commissione Parlamentare di vigilanza. I suoi poteri intorno alla fine di gennaio, una volta recepita la legge nello statuto della Rai, saranno ridefiniti e ridimensionati. La Commissione di Vigilanza, che non nomina più i consiglieri, torna al suo ruolo originario di garanzia “per la determinazione dell’indirizzo generale e l’esercizio della vigilanza,  Il DDL affida anche al governo la delega ad adottare, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la modifica del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, seguendo alcuni criteri direttivi, a partire dal riordino e semplificazione delle disposizioni vigenti. Per parte sua la legge di stabilità 2016 approvata definitivamente lo stesso giorno, modificando le modalità di raccolta del canone sceso a 100 euro annui attraverso la bolletta della luce e spalmato in dieci rate,  prevede un importo fisso versato alla Rai sino al 2018  di circa 1 miliardo e 650 milioni di euro, depurato del 5% ma aumentato del 50% di quanto oltrepasserà tale cifra nel 2016. Percentuale che scende al 30% nel 2017 e nel 2018. Cifre e percentuali che potranno essere modificate dalle prossime leggi di stabilità. La restante percentuale degli introiti “supplementari” andranno al Fondo per il pluralismo, ovvero alle televisioni locali, sino a 50 milioni di euro; il resto al Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Secondo uno studio di Mediobanca il recupero dell’evasione porterà nelle casse di Viale Mazzini sino a 420 milioni di euro in più. Saranno infine resi pubblici gli stipendi lordi di tutti i dirigenti della Rai e dei suoi amministratori e dei “non dipendenti” che superano i 200 mila euro annui, giornalisti inclusi, ma star artistiche escluse.

22 dicembre 2015 BT TV lancia l’offerta Total Entertainment in  abbonamento a 15 sterline mensili che consente oltre all’accesso alla piattaforma televisiva online YouView, di beneficiare di un ricevitore 4K in grado di assicurare la fruizione dei programmi proposti da Netflix in ultra alta definizione a loro volta accessibili a 8,99 sterline, unitamente all’offerta sportiva già veicolata dalla filiale dell’ex monopolista britannico con BT Sport Ultra HD.

22 dicembre 2015 Il 2015 si rivela come anno record anche per le telecomunicazioni. Le fusioni e acquisizioni nel settore delle telecomunicazioni hanno raggiunto quest’anno livelli record, offuscando i livelli di un altro anno record, il 2007. Secondo i dati forniti da Dealogic, nei settori Technology e Telecom le attività di M&A hanno raggiunto quota 246 e 171 miliardi di dollari rispettivamente, spazzando via, finalmente, le nubi della crisi finanziaria che ha rallentato le operazioni nel settore. Tre le principali forze che hanno trainato i diversi accordi raggiunti nel settore: i cambiamenti dei comportamenti dei consumatori, sempre più orientati sui servizi wireless, la convergenza tra telecom e media e l’innovazione tecnologica (basti pensare al settore automobilistico, dove l’innesto di tecnologie innovative non ha solo portato alla realizzazione delle prime auto senza conducente, ma anche alle auto connesse). Per quanto riguarda, nello specifico, il settore delle telecomunicazioni, le attività di fusione e acquisizione sono state guidate dalla necessità delle aziende, soprattutto in Europa, di raggiungere dimensioni adeguate a una competizione sempre più globale. Ma, come dicevamo, alla base di questa ondata di fusioni e acquisizioni c’è anche la convergenza dei servizi, con i consumatori che chiedono sempre più interazione tra dispositivi fissi e mobili. Unire le forze, quindi, è anche un modo per far fronte ai massicci investimenti nelle reti di nuova generazione fisse e mobili, richiesti per far fronte alla domanda presente e futura e per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici sempre in agguato. È il caso, ad esempio, delle tecnologie mobili: in Europa si è appena fatto in tempo a implementare il 4G che gli operatori sono chiamati a pianificare lo sviluppo del 5G, che sarà un volano anche per l’Internet delle Cose, ossia di una rete a cui saranno connessi anche gli oggetti. Ecco perché le dimensioni contano ed ecco perché nell’anno che sta arrivando si attende ancora consolidamento, soprattutto in Europa, dove tuttavia i desideri di grandezza degli operatori si scontrano con i paletti delle autorità antitrust, pronte a fermare i progetti che potrebbero avere ripercussioni negative sul versante dei prezzi o della scelta. A livello globale, spiegano gli analisti di Thomson Reuters, ci sono stati ben 4 accordi dal valore superiore a 10 miliardi di dollari e negli Usa è in attesa di approvazione l’acquisizione di Time Warner Cable da parte di Charter Communications: un’operazione da quasi 80 miliardi di dollari, la terza di tutti i tempi. Tale è stata la ‘bonanza’ in tutti i settori, da quello farmaceutico alle telecomunicazioni, passando da petrolio e gas – dicono gli analisti – che dal 1980 a oggi sono state solo sei le fusioni che hanno superato la soglia dei 100 miliardi di dollari, e due sono state siglate quest’anno (ultima in ordine di tempo quella da oltre 150 miliardi di dollari tra Pfizer e Allergan che darà vita al più grosso gruppo del settore per vendite). “Abbiamo assistito a un anno di trasformazioni strategiche e industriali con volumi che si sono attestati ai livelli più alti di sempre. Nel 2007, la media era di un accordo da 10 miliardi e più a settimana, quest’anno la media è stata di 1,5”, ha spiegato David Lomer, di J.P.Morgan.

22 dicembre 2015 Pubblicati dall’Ofcom nell’ambito dell’International Communications Market Report i dati che offrono un quadro completo sulle abitudini dei telespettatori in giro per il mondo. L’Italia rimane fra i paesi più teledipendenti dopo Stati Uniti e Giappone. Il video streaming avanza ma ancora non riesce a mettere la tv tradizionale all’angolo. Anche se le previsioni dicono che molto presto la tv à la carte sarà quella preferita dagli utenti, il piccolo schermo continua a esercitare il suo fascino. Netflix, Hulu e Amazon non sono riusciti ancora a scalzare la tv o almeno non completamente. Al primo posto, a sorpresa, troviamo proprio la patria del video streaming, l’America, che registra il maggior tempo trascorso davanti alla televisione. Secondo la classifica stilata dall’Autorità britannica delle tlc, in America la tv tradizionale viene vista in media per un totale di 282 minuti (4 ore e 42) al giorno. Segue il Giappone con 264 minuti giornalieri e l’Italia con 262 minuti. Subito dopo Russia e Spagna (239 minuti) e poi Brasile (224 minuti), Germania e Francia (221 minuti) e Inghilterra (220 minuti).In coda troviamo la Cina, dove in media si trascorrono poco più di 2 ore e 30 minuti davanti al televisore. I ricavi globali provenienti dalla tv sono aumentati del 5% nel 2014 a 244 miliardi di sterline. Gli abbonamenti continuano a rappresentare un fattore determinante per questa crescita che si attesta al 5,4% a 125 miliardi di sterline, poco più della metà dei ricavi globali. Segno più anche per le revenue pubblicitarie (+5,3% a 5 miliardi). I proventi da finanziamenti pubblici segnano un piccolo aumento dell’1,7% nel 2014. Dopo tre anni consecutivi di crisi, nel 2014 la Spagna ha registrato la più importante crescita annua per i ricavi televisivi tra i Paesi europei considerati dall’Ofcom (9,1%). Seguono Polonia (5,1%) e Regno Unito (4%). Ricavi invece in calo del 2,2% nei Paesi Bassi e del 2,3% in Italia dove il 2014 è stato il quarto anno consecutivo di crisi principalmente a causa della diminuzione delle revenue pubblicitarie che sono scese da 3,15 miliardi a 2,55 miliardi di sterline. Analizzando solo la tv free to air, nel 2014 Mediaset ha perso il 3,8% e la Rai il 4%.

22 dicembre 2015 In un saggio intitolato Dossier Google: Come il gruppo americano altera i dati, manipola il Mondo e distrugge il lavoro ( Herbig, Munchen, 2015 ) due studiosi tedeschi Torsten Fricke e Ulrich Novak per mettere la museruola a Google, non si appellano all’UE ma a una interpretazione estensiva, o piuttosto aggiornata di una disposizione prevista all’art. 5 della Costituzione tedesca - che finora ha concentrato la sua attenzione sui mezzi classici di comunicazione - che assicura il diritto dell’individuo di esprimersi liberamente, la libertà di stampa e di informazione, della radio etc. “nei limiti delle disposizioni di legge generale”. “C’è il pericolo, che il consumatore non trovi più ciò che cerca, ma piuttosto, che trovi quello che Google vuole. Bisogna pertanto garantire che la macchina con il suo algoritmo siano neutrali e indipendenti autenticamente, ciò che non sembra corrispondere alla realtà”. E senza mezzi termini vengono chiamati in causa i politici tedeschi che, quanto a regolazione di internet, non si sono finora distinti. Brutto segno per Google. Perché la giurisprudenza costituzionale tedesca, se messa sotto pressione, può intervenire anche prima che il Parlamento e le Regioni (che hanno una consistente competenza in materia).

Mediobanca diffonde un’analisi sui cinque principali operatori televisivi in Italia

22 dicembre 2015 Ammonta a circa 420 milioni di euro la cifra che la Rai potrebbe recuperare grazie all'inserimento del canone nella bolletta dell'elettricità. E' la stima di R&S Mediobanca, che combina la prospettata riduzione della tassa dagli attuali 113,5 euro a 100 euro con un'evasione 'fisiologica' del 5%, in linea ad esempio con quella inglese. La Rai, cui attualmente i cittadini 'versano' un totale di 1,56 miliardi di euro, ha stimato in 600 milioni di euro - ricorda l'area studi di Mediobanca nell'annuale focus sul settore tv nel periodo 2010-2015 - i mancati introiti da canone, vale a dire quanto incasserebbe in più (alle condizioni attuali) se tutti pagassero il contributo dovuto. Con un canone annuo di 100 euro e un tasso di evasione a livelli inglesi, la televisione pubblica italiana vedrebbe salire oltre i 2,8 miliardi di euro il suo fatturato (inclusa la pubblicità), poco lontano dai 3 miliardi di ricavi di France Télévisions. Andrebbe inoltre ad avvicinarsi alla situazione delle omologhe europee anche il peso del contributo dei cittadini sul fatturato totale della Rai: il salirebbe infatti a rappresentare il 70% dei ricavi, dall'attuale 64%, contro il 77,7% della Bbc e l'82,4% di France Télévisions. In attesa dunque di vedere gli effetti sull'evasione, Mediobanca fa il quadro attuale: una famiglia italiana su tre non paga il canone Rai e il tasso di evasione è il più alto in Europa, nonostante il contributo chiesto ai cittadini sia inferiore. Secondo le stime Rai, la quota di chi ignora la tassa in Italia è in continua crescita (si è passati dal 26% circa del 2013 al 30,5% nel 2014); se in media il Nord, con un tasso del 26%, evade meno del Centro (29%) e del Sud (37%), i numeri rivelano anche che il 42% delle famiglie di Milano non paga il canone contro il 38% di quelle di Roma. Le province meno virtuose sono Crotone, Napoli e Catania, dove oltre la metà dei cittadini non versa il contributo per la tv pubblica (rispettivamente sono il 56%, il 55% e il 53%). I più ligi al dovere sono invece gli abitanti di Ferrara (l'evasione del canone è 'solo' al 17%), Rovigo (18%) e Bolzano (25%). Guardando alle cifre, il canone Rai costa oggi 113,5 euro e rappresenta lo 0,43% del Pil pro-capite; il contributo per la britannica Bbc ammonta a 175,3 euro (0,49% Pil), quello per la tv pubblica tedesca è di 215,8 euro (0,61% Pil), mentre in Francia si pagano 133 euro (0,41% Pil). Il tasso di evasione in Gran Bretagna, dove la tassa è legata al possesso dell'apparecchio televisivo, è intorno al 5% mentre è praticamente assente in Francia e Germania (1%), dove il canone è associato alla residenza. La ricerca Mediobanca riflette sui cinque maggiori gruppi televisivi attivi in Italia, che hanno cumulato nel quinquennio 2010-2014 319 milioni di euro di perdite, con i risultati positivi di Mediaset (323 milioni di utili cumulati) e Sky Italia (86 milioni) che non sono riusciti a bilanciare il 'rosso' di Rai (287 milioni) e La7 (444 milioni). Gli anni peggiori sono stati il 2012 (-821 milioni) e il 2013 (-58 milioni), mentre nel 2014 l'aggregato è tornato in utile per 90 milioni di euro grazie soprattutto alla plusvalenza sui conti Rai derivata dal collocamento in Borsa di Rai Way. Sul fronte dei ricavi, la flessione registrata negli ultimi cinque anni è stata del 13%, con i cinque operatori (nello studio è considerata anche Discovery Italia) che hanno pagato il calo della raccolta pubblicitaria (-21,7%) più che del canone Rai (-5,5%); a fine 2014 l'insieme è sceso al di sotto della soglia dei 9 miliardi di euro di fatturato. Nell'ultimo triennio nessuna società ha corrisposto dividendi, a eccezione di Mediaset (512 milioni nel periodo 2010-2011 e 23 milioni nel 2014); l'ultima cedola della Rai risale al bilancio 2004, l'ultima di La7 (allora Telecom Italia media) al 2005 e l'ultima di Sky Italia al 2008.

22 dicembre 2015 TIM presenta il quarto Rapporto annuale ‘Italia Connessa’ sullo sviluppo digitale delle regioni italiane Emilia Romagna, Lombardia e Lazio risultano nel complesso le Regioni più avanzate sul tema della digitalizzazione e si avvicinano maggiormente ai valori della media europea. Dallo studio emergono importanti conferme del livello infrastrutturale del Paese in termini di banda ultralarga che vede il nostro Paese in forte accelerazione registrando nel 2014 un incremento nella copertura della rete fissa NGN (Next Generation Network) di 16 punti percentuali e nella rete mobile LTE di 38 punti percentuali rispetto all’anno precedente. In termini di incremento delle coperture delle reti ultrabroadband l’Italia è stata riconosciuta top performer nel confronto con i principali Paesi europei.Nel Paese le regioni del Centro-Sud hanno raggiunto livelli di copertura superiori alla media nazionale: la Calabria è in testa con l’80% delle unità abitative raggiunte da reti fisse NGN, seguita dalla Campania (70%) e il Lazio (53%) a settembre 2015. Dati che confermano l’efficacia del modello di partnership tra pubblico e privato realizzato da Telecom Italia nel meridione, dove l’azienda si è aggiudicata tutti i bandi di gara indetti dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

23 dicembre 2015 Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU approva all’unanimità una Risoluzione sulla Libia. Il testo riconosce l’accordo firmato il 17 dicembre a Skyrat in Marocco dalle fazioni libiche di Tobruk e di Tripoli che prevede la formazione4 di un governo di unità nazionale con sede a Tripoli entro il 17 gennaio 2016 composto da nove membri, tre provenienti dalla Tripolitania, tre dalla Cirenaica e tre dal Fezzan.

23 dicembre 2015 Inaugurata la Variante di Valico lungo l’Autostrada del Sole A1 nel tratti fra Bologna e Firenze. Si stima un taglio dei tempi di 20 minuti. L’0opera è costata 4,1 miliardi di euro per 59 chilometri di tracciato di cui 32 in Variante

23 dicembre 2015 In un’intervista al Sole 24 ore il sottosegretario alle Comunicazioni che ha seguito la riforma, Antonello Giacomelli: “La Rai da oggi è più azienda”. “Vogliamo sintonizzare la Rai verso le istituzioni e non verso i partiti. La missione dev’essere quella di interpretare il Paese, non di essere la sommatoria di visioni particolari”. Sul Giornale in un editoriale il direttore Alessandro Sallusti denuncia: “TeleRenzi è la seconda fase, temo non l'ultima, di quel processo di sospensione della democrazia innescato da Napolitano”. Si legge che “un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale” ha nominato Renzi (mai eletto) come presidente del Consiglio. Renzi ha “chiuso il Senato e cambiato a colpi di maggioranza” la legge elettorale. “Per completare l'opera – la storia delle dittature insegna - mancava la presa della tv pubblica per controllare informazioni, coscienze, costumi”.

Dicembre 2015 Sembra più vicina l’intesa tra Orange e Bouygues Telecom per una fusione tra i due gruppi tlc transalpini. Operazione che potrebbe avere conseguenze anche per Telecom Italia. La vigilia di Natale, i dirigenti dei due operatori francesi avrebbero concluso un accordo di riservatezza, dando così avvio ai negoziati ufficiali, che si concentrerebbero esclusivamente sugli asset tlc, escludendo la Tv TF1. L’operazione valorizzerebbe Bouygues Telecom circa 10 miliardi di euro e darebbe a Bouygues una partecipazione di circa il 15% in Orange, inferiore dunque a quella dello Stato che si attesta attorno al 25%. L’operazione potrebbe avere conseguenze anche per Telecom Italia, con il patron di Vivendi, Vincent Bollorè che potrebbe scambiare la sua partecipazione in Telecom Italia con azioni Orange.

24 dicembre 2015 Offensiva jihadista nelle Filippine: 200 miliziani  del gruppo Bangsamoro colpiscono i villaggi di Mindanao nel Sud uccidendo nelle risaie 9 contadini cattolici. Morti anche 5 miliziani

28 dicembre 2015 Esattamente la metà, ossia 1515 dei 3030 delegati dell’Assemblea della Candidatura d’Unitat popular CUP si pronuncia contrario a dare l’incarico al presidente uscente Arturo Mas per formare il nuovo governo della Catalogna. Il sogno secessionista si frantuma nei litigi con l’estrema sinistra mentre Podemos,.uscito vincitore dalle elezioni politiche, seppur contrario alla secessione, chiede che in merito alla questione sia indetto un referendum 

28 dicembre 2015 Con un Decreto la Francia rende accessibili al pubblico gli archivi dekl regime collaborazionista di Vichy del Maresciallo Pétain fra il 1940 e il 1944

28 dicembre 2015 Renzi incontra il primo ministro designato per il governo unitario  Fayez-Al-Serraj che annuncia “All’Italia ruolo centrale per la ricostruzione dell’economia libica”

28 dicembre 2015 La prima sezione del tribunale civile di Napoli decide, in  attesa dell’esame della legge Severino da parte della Consulta,  di rinviare il giudizio di merito circa la decadenza del Governatore della Campania De Luca in base alla legge Severino. Rimane al suo posto e poi arriverà la prescrizione 

28-30 dicembre 2015 Mentre a Roma si ricorre alle targhe alterne, a Milano per far fronte all’emergenza smog e alla crescita delle polveri sottili, il sindaco Pisapia proclama tre giorni di blocco totale del traffico fra le 10 e le 16.

29 dicembre 2015 Il Pentagono annuncia. Quasi completata la liberazione di Ramadi da missili e bombe intelligenti lanciati all’aviazione americana mentre truppe irachene pattugliano le periferie della città. Nel corso di raid alleati in Iraq e in Siria vengono uccisi 10 quadri dell’ISIS fra cui due comandanti legati alle stragi di Parigi: il franco-marocchino Charaffe al Mouadan, amico del kamikaze del Bataclan  e Abdel Kader Haqim 

29 dicembre 2015 Nella Conferenza stampa di fine anno Renzi annuncia che non vi sarà nessun rimpasto e di puntare tutto sul referendum confermativo sulla riforma costituzionale previsto in autunno: “ O faccio le riforme o fallisco”. L’entrata in vigore del nuovo sistema elettorale approvato in via definitiva il 4 maggio 2015, è fissata per il 1 luglio 2016. “Nel 2016 il PD vince al primo turno”

30 dicembre 2015 Il presidente della Repubblica argentina Mauricio Macrì chiude l’Autorità di regolazione dei media voluta nella legge sui media del 2009 dal suo predecessore Cristina Kirchner dando vita a partire dal 5 gennaio 2016 ad un  Ente Nacional de Comunicaciones (ENACOM) che assorbe due entità l’AFSCA Autoridad Federal de Servicios de Comunicación Audiovisual e l’Autoridad Federal de Tecnologías de la Información y las Comunicaciones (AFTIC)

30 dicembre 2015 La Repubblica rivela che Apple versa al fisco italiano 318 milioni di euro. Storico accordo tra l’Agenzia delle Entrate e i legali di Cupertino Tra i big IT con significativi contenziosi con il nostro fisco è Apple la prima a piegarsi alle richieste, versando 318 milioni di euro per l’evasione di 880 milioni contestati dalla Procura di Milano per omissione dell’IRES, l’imposta sul reddito delle società in vigore oramai da più di dieci anni in sostituzione dell’IRPEG. Omissione perché l’azienda di Cupertino, come altri big, fatturava in Irlanda le vendite effettuate sul suolo italiano, secondo la Procura di Milano. L’evasione degli 880 milioni di euro contestati riguarda il periodo tra il 2008 e il 2013.

30 dicembre 2015 RCS annuncia la chiusura di Gazzetta TV a metà gennaio. RCS MediaGroup raggiunge un accordo con DeA59. La sua filiale Digicast acquisirà il 40% di Digital Factory da DeA59. Il canale 59 DTT tornerà a De Agostini 

30-31 dicembre 2015 In Polonia il Parlamento approva la legge sui media pubblici voluta dal partito di destra al governo del leader Kaczynski. Prevede l’immediata sospensione di tutti i membri delle direzioni nonché dei consigli d’amministrazione dei media pubblici. Sarà il ministro del Tesoro a nominare i nuovi responsabili. Per il via libera definitivo la legge dovrà passare dal Senato e dal presidente, entrambi espressione del partito di destra Diritto e giustizia (Pis), già accusato dall’opposizione di limitare le libertà e di violare le regole della democrazia parlamentare. Tutti danno infatti per scontato che la legge voluta dal Pis verrà firmata dal «suo» presidente Andrzej Duda

31 dicembre 2015 Un milione di rifugiati e migranti ha raggiunto l’Europa nel 2015. La maggioranza, oltre 850 mila, è passata dalla Turchia (di essi il 57% provenienti dalla Sirua e il 24% dall’Afghanistan) alla Grecia attraverso il Mare Egeo e le isole del Dodecaneso. E’ il più imponente spostamento di persone dalla Seconda Guerra Mondiale

31 dicembre 2015 Google ha ricevuto dai titolari dei diritti d’autore la richiesta di cancellazione – solo nel 2015 – di 558 milioni di link a materiali che violerebbero i copyright. Gli ultimi dati registrano un aumento del 60% rispetto al 2014. Le richieste di cancellazione sono quelle previste dal Digital Millennium Copyright Act (DMCA): gli avvisi vengono indirizzati ai motori di ricerca o ai web host chiamati a rimuovere i link che violano i diritti d’autore. La maggior parte delle richieste rivolte a Google sono arrivate dall’industria della musica e del cinema.

31 dicembre 2015 Vodafone Spagna ha superato la soglia del milione di abbonati Tv. Gli ultimi dati di settembre parlavano di 902 mila clienti mentre lo scorso anno gli utenti pay erano 216 mila. Un bel salto che ha permesso all’operatore tlc di diventare in breve tempo il secondo più importante provider di Tv in Spagna dopo Movistar che appartiene a Telefonica. Dopo l’acquisizione dell’operatore via cavo Ono e il lancio dell’offerta Vodafone One, la società ha aggiunto nuove caratteristiche al servizio televisivo, in modo particolare ampie promozioni con libero accesso a contenuti premium e l’acquisizione dei diritti del calcio. L’offerta prevede anche l’accesso gratuito a Netflix per sei mesi dopo l’integrazione del servizio streaming nel proprio set-top box.

31 dicembre 2015 Il 2015 è stato l’anno dell’esplosione della sharing economy, trainata da nuovi player come Uber o Airbnb che hanno creato non pochi problemi, anche in Italia, rivoluzionando i tradizionali modelli sociali e di consumo. La Sharing economy varrà 235 miliardi di dollari nel 2025

31 dicembre 2015 Ultra HD in forte crescita: nel 2015 venduti 28 milioni di tv 4K Nel 2015 sono stati comprati 28 milioni di apparecchi 4K e il Giappone, molto avanti nelle sperimentazioni di questa tecnologia, per Capodanno ha già testato l’8K. Al CES i produttori hanno tenuto gli occhi puntati sull’Ultra HD che offre una qualità delle immagini quattro volte più definita rispetto all’HD. Nel mondo anche i fornitori di contenuti stanno già procedendo con il 4K. BT offre attualmente un servizio, limitato, nel Regno Unito. Sky ha lanciato un nuovo decoder che permette la visione 4K e multiscreen.

31 dicembre 2015 L’ascolto in streaming online diventa negli Stati Uniti la prima fonte di introiti per l’industria musicale con una quota parte di fatturato pasata in cinque anni dal 7% al 34,3% del totale, ovvero alla fine del 2015 a 2,4 miliardi di dollari in crescita nell’ultimo anno del 29% secondo la Recording Industry Association of America .  Prosegue il calo dell’85% nell’ultimo decennio,  della vendita fisica di CD, DVD audio e dischi in vinile, che costitusce solo il 28,8% del fatturato, mentre il telecaroicamento legale costituisce u altro 34% del fatturato complessivo, cui va aggiunto il riomanente 2,9% proveniente da diritti d’uso musicali su altri media.


31 dicembre 2015 Cresce del 32% la domanda per terminali dedicati allo streaming u mercato dominato da quattro attori: Amazon Fire Tv, Apple Tv, Chromecast e Roku che controllano oltre l’80% delle vendite. Su 220 milioni di terminali, i televisori connessi costiruiscono il 54% ossia 120 milioni di unità (con Samsung LG e Sony che controllano il 50% di un mercato dove crescono i cinesi TCL e Hisense), Apple TV con 37 milioni di terminali mantiene la ladership, tallonata dalla chiavetta Chromecast di Google con 27 milioni di unità, seguiti da Roku (20 milioni) e Amazon Fire Tv (poco meno di 10 milioni di unità).


Gruppi e conglomerati USA

31 dicembre 2015 Leader mondiale nel mercatoSVoD, Netflix annuncia di aver raggiunto la soglia dei 75 milioni di clienti su scala globale, mentre in Europa gli utenti salgono di 4 milioni, tra i quali ci sono anche gli italiani. Negli ultimi tre mesi del 2015, il servizio ha aggiunto 5,59 milioni di nuovi abbonati, contro i 4,33 milioni dello stesso periodo del 2014. Le stime erano per 5,15 milioni. Negli Usa ha aggiunto 1,56 milioni di persone e 4,04 milioni nel resto del mondo. Netflix ha registrato 1,82 miliardi di dollari di ricavi, +22,8% rispetto ai 1,49 miliardi dello stesso periodo del 2014. Misurati sull’intero 2015 la società ha realizzato revenues per 6,78 miliardi di dollari, in crescita del 23,16%.

La maggior parte dei profitti sono stati realizzati negli Stati Uniti, visto che il mercato internazionale nel quarto trimestre del 2015 ha avuto un margine negativo di 108,8 milioni di euro, contribuendo al risultato finale sul fronte internazionale negativo per oltre 333 milioni. Complessivamente i profitti della società sono arrivati a 112,6 milioni di dollari per l’intero 2015, scesi comunque dai 266,8 del 2014, per via degli investimenti consistenti che Netflix continua a realizzare per essere presente su un numero sempre maggiore di Paesi e per offrire ai propri clienti contenuti originali che gli permettono di sbaragliare la concorrenza. Per bilanciare l’aumento dei costi, Netflix ha aumentato i prezzi del servizio e questo potrebbe aver pesato sul rallentamento della crescita negli Stati Uniti

31 dicembre 2015 Cresce leggermente il fatturato del gruppo Time Warner a 28,1 miliardi di dollari rispetto ai 27,2 miliardi del 2014. In crescita del 2% il fatturati del settore televisivo. Grazie alla forte crescita degli introiti SVOD derivanti dalla piattaforma Hulu codetenuta con Disney 21st Century Fox e Comcast, cresce del 16% il segmento contenuti. Per parte sua il fatturato pay tv di HBO scresce del 4% a 5,6 miliardi di euro grazie sia alla crescita degli abbonati sia delle vendite dei contenuti prodotti dalla filiale. HBO Now il servizio SVOD in streaming a 14,99 dollari mensili avviato nell’aprile 2015 ha raggiunto gli 800 mila abbonati. Infine anche il fatturato della Warner Bros cresce nel 2015 a 13 miliardi di euro ma è in brusco calo del 13,4% nel quarto trimestre

Negli Stati Uniti i sei principali operatori televisivi a pagamento perdono complessivamente in un anno 781 mila abbonati secondo cifre pubblicate nel  febbraio 2016 da Multiscreen Index. E’ la prima volta dopo il lancio dei servizi triple play da parte di due operatori di telecomunicazioni, AT&T e Verizon, i cui guadagni compensano le perdite degli altri gruppi audiovisivi

31 dicembre 2016 Il gruppo di tlc USA AT&T vede raddoppiare i suoi utili da 6,4 miliardi di dollari nel 2014 a 13,3 miliardi di dollari nel 2015 vedendo diminuire il tasso di disdette grazie a DirecTv, che conquista 214 mila abbonati nel quarto trimestre nei soli Stati Uniti mentre per parte sua il servizio IPTV AT&T U-verse ne perde 240 mila. I due servizi hanno complessivamente circa 29 milioni di abbonati. Complessivamente il gruppo AT&T al primo posto conta 45 milioni di abbonati ad un’offerta di contenuti televisivi e video includendo anche Sky Mexico.

31 dicembre 2016 Il gruppo Comcast al secondo posto dispone di 22 milioni 350 mila abbonati negli Stati Uniti con una perdita in un anno di 36 mila unità 

31 dicembre 2015 Anche la piattaforma satellitare statunitense a pagamento The Dish Network vede un calo di 89 mila unità dei propri abbonati, scesi da 13.978 milioni nel  2014 a 13,897 milioni nel 2015 risultando al terzo posto. Gli abbonati all’offerta in banda larga salgono da 577 mila a 623 mila

31 dicembre 2015 Per parte sua invece Time Warner Cable vede accrescere i propri abbonati di 32 mila unità al quarto posto con complessivamente 10 milioni 820 mila abbonati.

31 dicembre 2015 Per parte sua al quinto posto il gruppo Charter Communications (detenuto da John Malone) destinato a fondersi con Time Warner Cable dopo aver acquisito Bright House Networks perde 2 mila abbonati, annoverando circa 6 milioni 700 mila abbonati

31 dicembre 2015 Al sesto posto infine Verizon grazie all’offerta triple play guadagna 178 mila unità, salendo complessivamente a 5 milioni 380 mila abbonati davanti a AT&T U-Verse.


Europa 31 dicembre 2015 In Europa secondo e Media lo scenario del mercato della convergenza vale circa 220 miliardi di euro, di cui 135 derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 64 miliardi da tv e home video compreso online e 21 miliardi di Internet (inserzionisti e utenti).Leadr asoluto con 88 miliaredi di euro il Regno Unito, precede Germania (58 miliardi di euro), Franci8a (41 miliardi), Italia (38 miliardi) e Spagna (23 miliardi)

31 dicembre 2015 In Europa il numero di canali tv con sede nella Ue è aumentato del 49%, passando da 3615 emittenti del 2009 a un totale di 5370 nel 2015 (escludendo quelli locali e le finestre). Lo scorso anno il maggior numero di canali era stabilito nel Regno Unito, in Francia, Germania e Italia. E’ quanto si rileva dal database gratuito MAVISE dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo dove sono disponibili tutti i canali televisivi e i servizi video on-demand. I canali ad Alta Definizione hanno rappresentato il 57% dell’incremento netto dei canali nel periodo 2009-2015. Tra i generi, i canali dedicati allo sport (11% dell’aumento totale netto) e all’entertainment (+6%) sono quelli che hanno registrato una crescita significativa nel corso dello stesso periodo. Tra i Paesi che accolgono il numero più importante di canali televisivi, diversi puntano ad altri mercati nazionali e includono numerose versioni linguistiche dei canali con brand paneuropeo (di cui molti sono americani). Le maggiori hub sono nel Regno Unito, in Francia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia.
 MAVISE-CANALITV-5-4-2016
31 dicembre 2015 Wauki.tv (gruppo Rakuten) servizio paneuropeo di Video on Demand dichiara di disporre di 3 milioni di utenti iscritti al proprio servizio di cui 2 milioni in Spagna dove ha avviato il servizio nel 2010 (con una crescita di 600 mila utenti nell’ultimo anno). Oggi è presente in altri sei paesi: Regno Unito (dal 2013), Francia e Germania (fine 2014), Italia (inizio 2015), Austria e Irlanda (fine 2015). Wauki.tv prevede di essere presente entro la fine del 2016  in 15 paesi.

Gruppi e conglomerati Francia Il mercato convergente francese vale circa 41 miliardi di euro di cui 25 miliardi derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 11miliardi dal mercato tv e homevideo ivi. compreso l’online e 5 miliardi dal mercato Internet inserzionisti e utenti.

31 dicembre 2015 In Francia Canal Plus registra in un anno una perdita di 405 mila abbonamenti che scendono complessivamente a 8 milioni e 459 mila concludendo per la quarta volta consecutiva il proprio esercizio con una perdita (264 milioni di euro). Dal 2012 il gruppo francese stretto dalla concorrenza di BeINSports, Altice e Discovery sul fronte dello sport e di Netflix sulla fiction, il proprio portafoglio di abbonamenti cala di 1 milione e 104 mila unità. Complessivamente invece il Gruppo Canal Plus grazie alla presenza internazionale in Africa, in Polonia e in Vietnam, vede il proprio fatturato in crescita dell’1,1% a 5 miliardi 513 milioni di euro e un portafoglio di abbonamenti salito a 15,7 milioni in crescita di 400 mila unità

31 dicembre 2015 Anche il gruppo TFI subisce un calo sia degli utili netti divisi per quattro a 19ì03,3 milioni di euro sia del fatturato consolidato in calo del 4,2% a 2 miliardi di euro, di cui 1miliardo e718 milioni di euro derivanti dall’attività delle reti in chiaro e dalla vendita di propri contenuti. Tale risultato è dovuto in larga parte alla vendita a Discovery Communications di Eurosport

31 dicembre 2015 Per parte sua il gruppo Métropole 6, filiale francese di RTL Group (Bertelsmann)  vede il proprio fatturato consolidato in calo dello 0,6% a circa 1 miliardo 240 milioni di euro, ma gli introiti pubblicitari in crescita del 2,1% a 813,9 milioni, di cui 762 milioni per le proprie reti in chiaro M6 W9 e 6ter.In calo l’attività produzioni e diritti audiovisivi

31 dicembre 2015 In Francia su 4 milioni e 265 mila abbonanti ad internet a ultra banda larga quelli in fibra ottica sino a casa FTTH sono 1 milione e 425 mila con una crescita nel 2015 del 53% su un potenziale di 5,6 milioni di famiglie “allacciabili” in fibra sino a c asa. 

31 dicembre 2015 Crescono del 140% a 2,958 miliardi di euro gli utili di Orange (ex France Télécom) su un fatturato che nel 20915 raggiunge 40,24 miliardi in calo dello 0,1%. Orange conta 262,9 milioni di abbonati nel mondo di cui 201,2 milioni nella telefonia mobile e 18,1 milioni nella telefonia fissa. Crescono del 10% a 7,933 milioni gli abbonati a servizi televisivi (IPTV e satellite): di essi 6,425 milioni sono in Francia. Sui 10,734 milioni di abbonati a servizi a banda larga,  in forte crescita a 1,9 milioni quelli in banda ultra larga in fibra ottica. 

31 dicembre 2015 Per parte sua Bouygues Télécom vede il proprio fatturato in crescita del 2% a 4,5 miliardi di euro ma crescono anche a 59 milioni le perdite d’esercizio nel 2015. Presente nella tv via ADSL con le proprie offerta Bbox, Bouygues annuncia una crescita di 360 mila abbonati nell’alta banda fissa nel solo quarto trimestre , confermando l’obiettivo annuale di 1 milione di nuovi abbonati portandoli complessivamente a 2 milioni 800 mila. Martin Bouygues da un’eventuale fusione con Orange punta ad ottenere il 15% del capitale della nuova entità che nascerebbe dalla fusione  

31 dicembre 2015 Su un fatturato complesssivo del gruppo Bolloré in crescita del 2% a 10,8 miliardi di euro, il settore Comunicazione (Havas, tlc, carta stampata)  risulta in crescita a 2 miliardi 247 milioni di euro grazie alla crescita del 5%  di Havas presente in sei aree: America del Nord, Europa Asia Pacifico, America Latina, Regno Unito e Francia. La quota di Vivendi nel gruppo è salita dal 5,1% al 14,4% con un investimento supplementare di 3 miliardi di euro.

31 dicembre 2015 Fatturato stabile a 7,193 miliardi di euro per il gruppo Lagardère ma co una progressione dell’80% dell’utile netto. L’audiovisivo rappresenta ormai il 60% del gruppo, mentre la stampa scende al 40%

31 dicembre 2015 Per parte sua il gruppo Iliad, casa madre di Free, conquista in Francia 2 milioni di nuovi abbonati portandoli complessivamente a 17,823 milioni, e con essi anche il proprio fatturato sale del 5,9% a 4,414 miliardi di euro grazie soprattutto alla crescita del 13,3% del settore della telefonia mobile (con 11,685  milioni di abbonati e 1,829 miliardi di euro), a fronte di una più contenuta crescita dell’1,3% del fatturato nella telefonia fissa (con 6,138 milioni di abbonati che hanno generato 2,597 miliardi di euro).

31 dicembre 2015 Il gruppo francese SFR (ex Numéricable SFR) filiale di Altice esce dal rosso con utili per 628 milioni di euro ma perde nel 2015 ben 1,2 milioni di abbonati realizzando un fatturato di 11,03 miliardi di euro in calo del 3,5%.  Dispone di 28,3 milioni di abbonati di cui 21,9 milioni nella telefonia mobile (- 1 milione) e 6,353 milioni nella  telefonia fissa (-224 mila abbonati). Per quanto riguarda le offerte di contenuti a banda larga detiene 1,814 milioni di abbonati a banda ultra larga (in crescita del 17,2% con 267 mila nuovi abbonati) e 4,538 milioni di abbonati DSL (in calo del 9,8% con una perdita di 490 mila abbonati). Quanto all’offerta video Zive che include offerte in UHD a 4 K, raggiungerebbe 1 milione di utenti

31 dicembre 2015 Altice, casa madre di SFR, controllata da Patrice Drahi, mantiene stazionario il proprio fatturato a 17,49 miliardi di euro. Il gruppo, titolare dei diritti in Francia della Premier League britannica, annovera complessivamente 5,014 milioni di abbonati in fibra ottica: 1,814 milioni in Francia con SFR, 404 mila con Portugal Telecom, 1,467 milioni negli Stati Uniti con Suddenlink, 1,027 milioni con Hot in Israele, 143 mila in Repubblica Domenicana, 104 mila in Belgio e Lussemburgo e 55 mila nei territori francesi d’Oltremare

31 dicembre 2015 In Francia tiene negli ascolti la televisione generalista. Se la rete ammiraglia TF1 perde 1,5 punti scendendo nel 2015 al 21,4%, la pubblica France 2 cresce leggermente al 14,2% (+ 0,2%) mentre l’altra grande rete commerciale Métropole 6 si conferma al terzo posto con il 9.9% (perdendo solo lo 0,1%) tallonata dalla pubblica France 3, anch’essa in leggero calo al 9,2% (-0,2%) mentre in lieve crescita al 3,4% (+0.2%) risulta l’altra rete pubblica France 5 alla pari con l’altra emittente del gruppo Canal Plus D8 (+ 0,1%) precedendo al settimo posto TMC al 3,1%), W9 al 2,6% e Canal Plus che rimane stabile anch’essa al 2,6% mentre Arte sale al decimo posto con il 2,2% (+0,2%) ex aequo con BFM TV (+0.2%). Al dodicesimo posto con il 2% troviamo NT1 (+0,2), che precede NRJ 12 (in lieve calo all’1,8%) e France 4 (in lieve crescita al 1,7%), davanti a Gulli (in calo all’1,6%), RMC Découverte (in forte crescita al 1,3%),  D17 stabile all’1,2% insieme a HD1 (in forte crescita con + 0,3%), davanti a 6ter (anch’essa in forte crescita all’1,1%). Infine, al ventesimo posto l’altra rete all news I Télé risulta in lieve crescita all’1%. In forte crescita Chérie 25 che più che raddoppia al 0,7%. davanti a France O che sale al 0,6% ex aequo con l’Equipe 21 e con Numéro 23. 

31 dicembre 2015 Cresce in Francia il mercato del Video on Demand a pagamento : stazionario quello all’atto dell’acquisto in forte impennata quello in abbonamento in modalità SVOD: Complessivamente nel 2015 il mercato VoD a pagamento ha generato risorse per 317,6 milioni di euro. In crescita del 19,8 %.  Il singolo acquisto all’atto pagato al momento della fruizione rimane la modalità prevalente, interessando il 74 % delle vendite totali generando 235 milioni di euro (-0,3 %). Ma cresce  la quota di mercato del video on demand a pagamento  (SVOD)  che, dall’11 % nel 2014 sale al 26 % nel 2015 generando risorse per  82,5  milioni di euro (+182,3 %).

31 dicembre 2015 Cresce del 12,5% a 90 milioni di euro in Francia la pubblicità generata dalla catch up tv. Il numero di video visti dagli internauti sale del 36,4% a 5,1 miliardi. Per parte sua l’utuilizzo del VOD rimane ancora poso diffuso fra i francesi (39% contro una media in Europa del 50%). Solo il 4% dei francesi, preceduti dagli italiani (5%) ma savanti agli spagnoli (3%), accede a piattaforme di videostreaming a pagamento SVoD rispetto al 35% in America del Nord e all’11% in Europa, dove il picco maggiore si rileva nei Paesi Nordici, con il 34% dei Danesi, il 33% dei Norvegesi e il 30% dei Finlandesi.

31 dicembre 2015 In Francia la produzione cinematografica raggiunge il picco di 300 film nel 2015, di cui 234 opere per iniziativa di case francesi. Cresce del 29,7% a quasi 378 milioni di euro il contributo delle emittenti televisive. Le pay tv (Canal+, Ciné+, OCS et TV5 Monde) in vestono circa 220 milioni di euro in 168 opere. Le emittenti commercuiali in chiaro (TT1 e M6) oltre 78 milioni in 40 film, ler reti in chiaro  (Arte, D8, France 2, France 3, France 4, France 5, HD1, M6, NT1, TF1, TMC et W9) investono quasi 158 milioni in 135 film, di cui circ a 80 da parte dei canali pubbklici di France Télévisions e Arte. Per parte sua la produzione audiovisiva francese cresce a 4943 ore sebbene in calo in termini di investimenti del 3,5% a 1 miliardo e 386 milioni di euro con un apporto di 630 milioni provenienti dalle emittenti nazionali in chiaro e 130 milioni provenienti dalle pay tv mentre il CNC investe per 241 milioni. Scendono sia le ore di fiction a 743 ore sia quelle dei documentari a 2480 ore mentre 285 ore sono investite in cartoni animati mentre crescono a 1082 le ore prodotte per lo spettacolo dal vivo   


Gruppi e conglomerati Germania Il mercato convergente tedesco vale circa 58 miliardi di euro di cui 32 miliardi derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 20 miliardi dal mercato tv e homevideo ivi. compreso l’online e 6 miliardi dal mercato Internet inserzionisti e utenti.

31 dicembre 2015 Deutsche Telekom annovera 6 milioni 587 mila abbonati ad una propria offerta televisiva ADSL-fibra, via satellite o via cavo in nove paesi europei in crescita di 431 mila unità. Di essi gli abbonati in Germania all’offerta Entertain sono 2 milioni 683 mila. IL gruppo chiude con un utile netto di 3,3 miliardi di euro a fronte di un fatturato di ben 69,2 miliardi di euro 

31 dicembre 2015 Ottimi risultati anche per l’editore Bertelsmann uno dei pochi gruppi non quoptati in borsa e saldamente nelle mani della famiglia fondatrice, azionista di riferimento di RTL Group e delle sue varie filiali in Europa che chiude il 2015 raddoppiando il proprio utile a 1,1 miliardi di euro su un fatturato in crescita del 2,8% a 17,1 miliardi di euro. L’editore di Gutersloh ha riorganizzato le prioprie attività passando da 5 a 8 divisiiooni indipendente fra le quali spiccano quelle editoriali di RTL Group, Penguin Randomn House, Gruener + Jahr e BMG a fianco di Arvato e Bertelsmanni Printing Group neoi servizi e di Bertelsmann Education Group, e infine Belrtlsmann Investments che riunisce fondi di investimento in più di un centinanio di start-up del gruppo.

31 dicembre 2015 In Germania per il quarto anno l’emittente televisiva pubblica ZDF risulta la prima in termini di ascolti con il 12,5% di audience davanti alla prima rete pubblica ARD all’11,6%. Seguono tre emittenti commerciali RTL (Bertelsmann) al 9,9%, Sat 1 all’8% e Pro7 al 5,3%.

31 dicembre 2015 Anno record per il gruppo ProsiebenSateins che accresce il proprio fatturato del 13,4% a 3,2 miliardi di euro di cui ben il 39,5% generato da introiti extra pubblicitari 

31 dicembre 2015 Per parte sua il fatturato di RTL Group cresce del 3,8% a 6,02 miliardi di euro grazie soprattutto alle attività della filiale tedesca Mediengruppe RTL Deutschland (2,12 miliardi in crescita del 4,5%) e della filiale digitale RTL Digital Hub (le cui attività generano 508 milioni di euro in crescita del 72,2%) che rappresenta ormai l’8,4% del fatturato complessivo, contro il 53,7% derivante dalla pubblicità tv e radio e il 22% derivante dalla commercializzazione dei propri contenuti fra il quale spiccala filiale Fremantle Media leader nell’ideazione, produzione e distribuzione di programmi di intrattenimento e serie televisive, con un fatturato nel 2015 di 1,52 miliardi di euro.   Unico neo, il lieve calo a 1,24 miliardi di euro della propria filiale francese Groupe Métropole 6.


Gruppi e conglomerati Regno Unito Il mercato convergente britannico vale circa 66 miliardi di euro di cui 35 miliardi derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 20 miliardi dal mercato tv e homevideo ivi. compreso l’online e 11 miliardi dal mercato Internet inserzionisti e utenti.

31 dicembre 2015 British Telecom, l’ex monopolista britannico chiude il 2015 con un fatturato complessivo si 18,9 miliardi di sterline pari a circa 24 miliardi di euro in crescita del 6% e4 con utili prima delle tasse di 3,4 milairdi di sterline in crescita del 9% BT Group annuncia un fatturato in forte crescita nel quarto trimestre  (+4,7 %)  a 4,6 miliardi di sterline con una crescita di 97 mila abbonati all’offerta televisiva che conta alla fine dell’anno 1,4 milioni di abbonati dopo l’acquisto dei diritti premium con l’esclusiva della Champions League e dell’Europa League per il triennio 2015-2018 e io lancio a fine agosto 2015 dell’emittente BT Sport Europe

31 dicembre 2015 Utili semestrali in crescita del 12% a 747 milioni di sterline per Sky plc, filiale di Twenty One Century Fox. Alla fine del 2015 gli abbonati complessivi salgono a 21,447 milioni con una progressione annuale di 506 mila abbonati in un anno (di cui 205 mila abbonati nell’ultimo trimestre) nel Regno Unito e Irlanda dove raggiungono e superano la soglia dei 12 milioni, con una progressione annuale  di 467 mila abbonati (di cui 120 mila nell’ultimo trimestri) in Germania e Austria dove superano i 4,3 milioni mentre in Italia con una crescita di soli 12 mila abbonati nell’ultimo trimestre risultano nell’ultimo anno stazionari ritrovando all’incirca in totale i 4,7 milioni di abbonati che avevano alla fine del 2014. Cresce anche del 5% il fatturato del gruppo, salito a 5,716 milioni di sterline. La crescita è del 6% nel mercato britannico e irlandese, a 4,072 miliardi di sterline, e del 10% in Germania a 693 milioni di sterline, mentre in Italia risulta in calo del 3% a 953 milioni di sterline. Dopo quattro anni, James Murdoch torna alla presidenza del gruppo

31 dicembre 2015 Nel Regno Unito crescono di 61 mila unità gli utenti che ricevono Freesat, la piattaforma satellitare gratuita gestita congiuntamente da ITV e BBC,  arrivati a 1,93 milioni. Si consolida l’offerta con l’arrivo di PBS America, Your Tv (Fox International), nonché di tre canali di UKTV: Yesterday, Drama e Really.

31 dicembre 2015 Il Regno Unito secondo l’istituto BARB si rivela un mercato importante anche per le offerte SVoD ovvero di abbonamento alle piattaforme che offrono contenuti televisivi in videostreaming al di sopra della rete: dal 14% nel primo tirmestre 2014 le famiglie britanniche abbonate ad un servizio SVoD sarebberio passate al 24% nel quarto trimestre 2015 (al 35% fra le famiglie abbonate al cavo e al 43% fra gli abbonati a Sky Movies). Alla fine dell’anno gli abbonati a Netflix sono oltre 5 milioni con una crescita annuale di 1,4 milioni, quelli ad Amazon  Prime Instant Video 1,6 milioni (+ 500 mila) e quelli a Now Tv di Sky meno di 1 milione (+ 300 mila). Fra di essi 4,266 milioni ossia l’82% risultavano essere abbonati solo a Netflix, mentre 846 mila (pari al 54%) solo ad Amazon, e 383 mila (49%) solo a Now Tv 


Gruppi e conglomerati Spagna Il mercato convergente spagnolo vale circa 17 miliardi di euro di cui 35 miliardi derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 5 miliardi dal mercato tv e homevideo ivi. compreso l’online e 1 miliardo dal mercato Internet inserzionisti e utenti.

31 dicembre 2015 Il gruppo spagnolo Telefonica che ha rievato la totalità della pay tv spagnola Digital + entrando  con l’11% in  Mediaset Premium, chiude l’esercizio con un utile netto in calo ell’8,5% a 2,75 miliardi di euro a fronte di un fatturato in crescita dell’8,7%, a 47,22 miliardi di euro che lo pone fra i primi cinque operatori mondiali di tlc In Spagna l’offerta IPTV Movistar Plus annovera 3,7 milioni di abbonati in crescita del 10%, di cui 926 mila via satellite


Gruppi e conglomerati Italia  Il mercato convergente britannico vale circa 38 miliardi di euro di cui 26 miliardi derivanti da servizi di tlc fissi e mobili, 9 miliardi dal mercato tv e homevideo ivi. compreso l’online e 3 miliardi dal mercato Internet inserzionisti e utenti.

31 dicembre 2015 Al contrario di Orange in Francia, in Italia crolla l’utile dell’incumbent  Telecom Italia da 1,35 miliardi nel 2014 a soli 150 milioni di euro nel 2015 su un fatturato di 19,718 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto ai 21,5 miliardi dell’esercizio 2014. L’azienda rimane molto appetibile per il potenziale di sviluppo nel mercato di Internet e dei servizi a banda larga e ultra larga dove l’Italia accusa un grave ritardo

31 dicembre 2015 Dodici mila clienti in più per Sky Italia nell’ultimo trimestre. Al 31 dicembre gli abbonati totali ammontano a 4,7 milioni contro i 4,688 di settembre. E’ quanto comunica oggi Sky che presenta i dati del primo semestre dell’anno fiscale 2015-2016 chiuso a fine anno. “In Italia ci siamo mossi bene – spiega Sky – in un’ambiente altamente competitivo e sullo sfondo della perdita dei diritti della Champions League. Abbiamo aumentato i nostri clienti di 12.000 unità nel trimestre”.I ricavi sono scesi poco, solo del 3%, a 953 milioni di sterline (1,248 miliardi di euro) per la riduzione dei clienti lo scorso anno e la mancanza delle entrate pubblicitarie per la Coppa del mondo di calcio dell’anno precedente. La flessione del fatturato, in controtendenza rispetto al trend del gruppo, ha pesato sui profitti operativi, scesi da 31 milioni (46 milioni di euro) a 25 milioni di sterline (32,7 milioni di euro), anche se la riduzione è stata parzialmente compensata dal programma di taglio dei costi ed efficienza operativa.

31 dicembre 2015 Mediaset Premium la pay-tv di Mediaset  chiude il 2015 con ricavi pari a 406 milioni di euro e perdite per oltre 80 milioni di euro. Nella relazione di bilancio del gruppo televisivo si legge che Mediaset Premium Spa, nel suo primo esercizio come società separata dalle altre attività di Cologno Monzese, ha riportato un risultato netto negativo per 83,8 milioni su ricavi netti per circa 560 milioni (641 milioni i ricavi totali comprensivi anche della raccolta pubblicitaria) mentre l numero di abbonati attivi a Mediaset Premium salgono a 2 milioni. Queste perdite incidono sul risulrtato d’esercizio del gruppo Mediaset  il cui utile netto scende a soli 4 milioni di euro  rispetto ai 23,7 milioni conseguito nel 2014. Cresce leggermente il fatturato del gruppo di Silvio Berlusconi da 3,414 miliardi di euro nel 2014 a 3,525 miliardi di euro nel 2015 grazie ai buoni risultati delle televisioni in  Italia che mantengono uno share del 36,2% all’inizio del prime time

31 dicembre 2015 Discovery Italia rafforza la propria raccolta pubblicitaria superando quella nel Regno Unito, in Germania e nei paesi nordici con ricavi che passano da 185,1 a 225,4 milioni di euro, superando la Sette e preceduta solo da Mediaset Rai e Sky Italia. In termini di share sale addirittura al terzo posto con il 6,4% del totale degli ascolti televisivi nel 2015, preceduta solo da Rai (37,4%) e Mediaset (32,2%), ma davanti a Sly (5,3%), Cairo Communications (3,6%), Fox (1,2%) e Viacom (1%). Complessivamente la raccolta televisiva del gruppo americano sale leggermente da 3,62 miliardi  nel 2014 a 3,64 miliardi nel 2015.

31 dicembre 2015 Secondo dati presentati nel piano industriale triennale Rai nell’ultimo quinquennio i canali lineari si sono moltiplicati arrivando a 845 in Francia, 601 in Germania e 496 in Italia povocando una forte scosaa negli gli ascolti delle tv generaliste che scendono da uno share quotidiano del 77% nel 2010 al 59% del 2015 perdendo 18 punti percentuali mentre i canali specializzati gratuiti  saliti dal 19% al 31% ne guadagnano 12 e quelli pay dal 5% al 10% ne guadagnano 5. Rai Uno rimane in testa con uno share nel giorno medio del 17%.rispetto al 15,4% di Canale 5. La tv lineare tiene con un consumo giornaliero in Italia di 262 minuti (+1,4%) ma cresce soprattutto crescono i contenuti video non lineari saliti da 2 minuti nel 2008 a 19 minuti nel 2015, ancora peraltro lontani dai 62 minuti quotidiani registrati negli Stati Uniti. Nella radio la Rai è il secondo gruppo editoriale per ascolti, dietro a Mediaset Finelco ma davanti all’Espresso, con un pubblico più anziano e maschile rispetto alle radio concorrenti commerciali. Sul web dove cresce del 7% il tempo medio giornaliero di chi naviga  da 43 minuti nel 2010 a 60 minuti nel 2015, la Rai accusa un grave ritardo con solo 5,5 milioni di utenti unici contro i 12 milioni di utenti unici dei portali di Mediaset, lontanissima da Facebook (23,6 milioni) e da Google (27,3 milioni)

31 dicembre 2015 RaiWay chiude il 2015 con ricavi per 212,3 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto ai 207,4 milioni del 2014. I ricavi riconducibili a Rai sono pari a 177,4 milioni, a fronte di 34,9 milioni derivanti da clienti terzi (broadcaster Tv, radio nazionali e regionali e operatori Tlc).

31 dicembre 2015 Secondo l’Osservatorio sulle comunicazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Agcom gli accessi Nga hanno superato il 7% delle linee complessive e sono pari al 9,7% di quelle broadband. Siamo lontani dagli obiettivi dell’Agenda Digitale della Ue, però il trend di crescita c’è e andrà incrementato.  Si riducono in Italia gli accessi in tecnologia xDSL (-230 mila) e crescono contestualmente (+780 mila) gli accessi con altre tecnologie a banda larga e ultralarga, che superano i 2,1 milioni grazie in particolare alla crescita degli accessi FTTC-FTTH. Le linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit superano il 28% del totale, di cui il 6,9% è rappresentato dalle linee con velocità superiori ai 30 Mbit (quasi raddoppiate in un anno).

Banda ultra larga. Crescono gli accessi veloci. Le linee broadband di nuova generazione (Next generation access-Nga) a fine settembre 2015 hanno raggiunto quota 1,4 milioni di unità, con una crescita annua di circa 670 mila linee, un incremento superiore al 50% rispetto alle 410 mila linee in più attivate nel corso del 2014. Fastweb e Telecom Italia insieme detengono oltre l’83% delle linee Nga. Nel corso del 2015 forte crescita da parte di Vodafone (dal 3,8 al 14,9% degli accessi ultrabroadband). Su base annua, gli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps, con una crescita di circa 1,1 milioni, arrivano a circa 4,2 milioni pari al 28,1% del totale degli accessi broadband. Di questi, il peso degli accessi ultrabroadband (con velocità maggiore di 30Mbps) è quasi raddoppiato nel corso del 2015, arrivando a sfiorare il 7% a fine 2015. Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e Wind detengono oltre l’85% degli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps. Da inizio 2015, Telecom Italia è l’operatore che ha registrato la crescita maggiore nel numero gli accessi veloci (+281 mila, seguita da Wind con +216 mila); tale risultato è dovuto al notevole aumento osservato nell’ultimo trimestre del 2015 (+103 mila, seguita da Vodafone con +67 mila). Complessivamente, gli accessi broadband (compreso l’ADSL) a settembre 2015 hanno superato i 14,9 milioni di linee, con un aumento su base annua di 540 mila unità. Le linee ADSL diminuiscono di 230 mila unità su base annua, attestandosi su di un valore di poco inferiore ai 12,8 milioni di linee. Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati di 780 mila (+260 mila nel solo quarto trimestre, crescita che risulta in consistente accelerazione rispetto ai trimestri precedenti).

Telefonia fissa Calano gli accessi totali alla rete fissa telefonica: la decrescita è pari a -350 mila linee negli ultimi dodici mesi. Telecom Italia perde 740mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 380mila. La quota di mercato di Telecom Italia (58,0 %) scende di 2,6 punti percentuali su base annua. Fastweb supera l’11 % con una crescita pari a +0,9 punti percentuali, di poco superiore a quella fatta registrare da Vodafone, pari a +0,8 punti percentuali, che raggiunge una quota del 10,6 %. Wind mostra una crescita più ridotta pari a +0,2 punti percentuali. Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,9 milioni di accessi di cui 1,1 milioni sono migrati verso gli altri operatori, specifica il documento.

Telefonia mobile Calano gli SMS (-30% in un anno) crescono le  Sim connesse (+15%). A dicembre 2015, Telecom Italia si conferma leader di mercato delle linee mobili con il 32,4% (+0,2 punti percentuali rispetto a dicembre 2014), mentre Vodafone scende al 26,4% (-0,7 punti percentuali rispetto a dicembre 2014). Gli sms inviati (poco più di 31 miliardi nel 2015) si riducono su base annua di poco più del 30%. Il servizio di portabilità del numero ha superato gli 89 milioni di operazioni. Nell’ultimo anno il numero delle Sim con accesso a Internet è cresciuto del 15,3% arrivando a superare i 50 milioni di unità. Da dicembre 2011 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 28,1% ad oltre il 54% del totale. Nell’anno concluso il traffico dati risulta aumentato, rispetto ai volumi osservati per il 2014, di oltre il 45%.

31 dicembre 2015 Secondo Aldo Grasso nel 2015 i consumi medi televisivi dopo il picco di 260 minuti quotidiani raggiunti nel biennio precedente sarebbero scesi a 253 minuti. In Italia si sarebbe vista meno tv tornando sui livelli del 2011 quando lo switch off e l’avvento della multicanalità non erano ancora pienamente compiuti. Il pubblico rimane tradizionalista con in testa alla classifica il Festival di Sanremo per Rai Uno (9,552 milioni di spettatori medi) e la Champions League in chiaro per Canale 5 (7,280 milioni). Tolto il calcio è la fiction il genere specifico più popolare sulla tv generalista

In Italia il 2015 segna non solo una svolta nel settore del mercato televisivo a pagamento con l’ingresso di un nuovo temibile concorrente leader mondiale nell’offerta di contenuti soprattutto seriali distribuiti in videostreaming al di sopra della rete in modalità OTT SVoD e il tentativo di contrastare la leadership di Sky Italia sul mercato della pay tv da parte di Mediaset Premium. Anche sul segmento della televisione in chiaro finanziata in base agli ascolti dagli inserzionisti pubblicitari assistiamo al consolidamento di alcune linee di tendenza. Mentre Mediaset, pur essendo ormai  al 32,2 degli ascolti complessivi grazie ai buoni risultati dei suoi nuovi canali freo to air che si sommano a quelli dei tre canali tradizionali continua a beneficiare di oltre 2,103 miliardi di euro pari poco meno dei due terzi delle risorse pubblicitarie complessive che ammontano a quasi 3,650 miliardi di euro, la Rai perde ancora terreno raccogliendosolo 751 milioni di introiti pubblicitari, in calo del 2,3%,  pur rimanendo leader degli ascolti con oltre 5 punti percentuali di distacco rispetto al suo concorrenti storico, ossia al 37,4% a fronte di tre sopggetti che si contendono il ruiolo di terzo polo pubblicitario televisivo. Sky Italia anch’essa in lieve calo, raccoglie dalla pubblicità quasi 437 milioni di euro anche grazie al rafforzamento della sua presenza con ormai tre canali sul digitale terrestre. Discovery grazie al proseguimento della crescita dei suoi canali oltrepassa  i 225 milioni di euro di introiti pubblicitari con una crescita in un anno del 21,1%  superando quelli de La Sette, in calo del 7,7% a poco meno di 143 milioni di euro. Eppure i 3 gruppi con il 6,4%, il 5,3% e il 3,6%, raccolgono solo il 15%  degli ascolti.       

Il 2015 è stato l’anno dell’avvicinamento tra media e telecomunicazioni. Vivendi con l’operazione su Telecom Italia ha accelerato anche nel nostro Paese la convergenza tra media e tlc, già partita in Europa come nel resto del mondo. In Italia abbiamo assistito all’arrivo di Netflix, all’esplosione dei servizi in streaming anche da parte dei broadcaster, agli accordi tra questi ultimi e gli operatori tlc per assicurarsi la distribuzione dei contenuti anche su fibra. In Francia Altice di Patrick Drahi, il re d’oltralpe degli operatori via cavo, investe nel calcio con la Premier League inglese.

Ma ancora più che in Italia o Francia, dove le cose procedono a rilento nel processo di integrazione media e telecomunicazioni, all’estero la convergenza è in pieno svolgimento. Negli Stati Uniti il numero uno delle tlc, AT&T, ha comprato il bouquet televisivo DirecTv. Ma c’è ancora Time Warner in corsa per il servizio di video streaming Hulu. Mossa che metterebbe in seria difficoltà Netflix. Liberty Media di John Malone, il principale operatore via cavo del mondo, ha acquistato con Discovery All3media una società di produzione e distribuzione di programmi televisivi e rilevato una partecipazione in ITV, la più importante pay tv d’oltremanica. La britannica BT ha speso miliardi in diritti sportivi e in Spagna Telefonica ha comprato la tv a pagamento Digital+.

“L’autunno 2015 - secondo Raffaella Natale di Key4Biz - è stato veramente caldo per il mercato audiovisivo italiano. L’esplosione dello streaming rappresenta il nuovo asse portante del settore che sta sempre più rafforzando l’offerta online per rispondere alle nuove richieste dei consumatori, che vogliono poter avere l’accessibilità a contenuti on-demand anytime, anywhere e any device. I dati del Censis confermano questa tendenza. Anche se la televisione resta la regina incontrastata dei salotti italiani – viene guardata dal 96,7% della popolazione – non si può non tenere conto della sfida innescata dalla digitalizzazione dei contenuti, supportata dall’esplosione delle connessioni mobili, dallo sviluppo della banda larga e ultralarga e dall’arrivo di molti player internazionali, Netflix in primis, che offrono contenuti on-demand in streaming. In effetti, gli utenti di internet continuano ad aumentare (+7,4%), raggiungendo una penetrazione del 70,9% della popolazione italiana. Le connessioni mobili mostrano una grande vitalità, con gli smartphone forti di una crescita a doppia cifra (+12,9%) che li porta oggi a essere impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%), e i tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione e diventano di uso comune per un italiano su quattro (26,6%).

Nel 2016 si potrebbero presentare grandi novità per il settore televisivo e radiofonico introdotte dalla Legge di Stabilità approvata dal Senato il 22 dicembre con 162 voti favorevoli e 125 contrari, già passata alla Camera sulla quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Dal fondo per le tv e le emittenti radiofoniche locali alla gestione dei contributi per le frequenze della tv digitale terrestre, a divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro, ecco in sintesi alcune delle principali novità presentate da Aeranti-Corallo.
Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. L’art. 1, commi dal 160 al 164 della Legge di Stabilità introduce nuove norme per il finanziamento del settore televisivo e radiofonico locale. In particolare, per gli anni dal 2016 al 2018, le eventuali maggiori entrate derivanti dal canone Rai (cosiddetto “extra-gettito”), rispetto a quanto già iscritto a tale titolo nel bilancio di previsione per l’anno 2016, sono riservate all’Erario per una quota pari al 33% (per l’anno 2016) e del 50% (per gli anni 2017 e 2018) per essere destinate, tra l’altro, al finanziamento, fino ad un importo massimo di 50 milioni di euro in ragione d’anno, di un apposito «Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione», da istituire nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Il comma 162 prevede, inoltre, che le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico relative ai contributi in favore delle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale (si tratta dei fondi già stanziati destinati alle misure di sostegno all’emittenza locale di cui alla legge n. 448/98 e s.m.i.) confluiscano nel medesimo fondo previsto dal comma 160, lettera b) (Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione). Il comma 163 dispone che, per mezzo di un regolamento (che sostituirà l’attuale DM 292/04), da adottarsi su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, vengano stabiliti i nuovi criteri di riparto tra i soggetti beneficiari nonché le procedure di erogazione delle risorse del succitato Fondo, da assegnare in favore delle emittenti radiofoniche e televisive locali per la realizzazione di obiettivi di pubblico interesse, quali la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno dell’occupazione nel settore, il miglioramento degli standard qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione dell’uso di tecnologie innovative. Il comma 164, infine, abroga, a decorrere da quando entrerà in vigore il citato nuovo regolamento di cui al comma 163, le disposizioni vigenti riguardanti le misure di sostegno alle emittenti radiofoniche e televisive locali. In conseguenza dell’approvazione di tali norme, l’ammontare totale del fondo destinato alle emittenti radiofoniche e televisive locali considerando come extra gettito la cifra massima di 50 milioni annui, dovrebbe essere pari a Euro 98 milioni per il 2016; euro 97,8 milioni per il 2017; euro 96,3 milioni per il 2018.

Passa dall’Agcom al MiSE la gestione dei contributi per i diritti di uso delle frequenze per la tv digitale terrestre. La nuova norma approvata con la Legge di Stabilità 2016 sottrae la materia dei contributi per i diritti di uso delle frequenze dovute dagli operatori di rete per la tv digitale terrestre alla competenza dell’Agcom (che aveva emanato la delibera n. 494/14/CONS oggetto di numerosi ricorsi al Tar Lazio, tuttora pendenti, con la quale aveva stabilito i criteri per la definizione degli importi dei contributi per i diritti di uso delle frequenze di diffusione televisiva da parte del Ministero dello sviluppo economico), attribuendola, in via esclusiva, al Ministero dello Sviluppo economico. La norma prevede, in particolare, (all’art. 1, comma 172) che l’importo dei contributi venga determinato con decreto del Ministero dello Sviluppo economico, da emanare entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della legge nella Gazzetta Ufficiale, in modo trasparente, proporzionato allo scopo, non discriminatorio e obiettivo sulla base dell’estensione geografica del titolo autorizzato, del valore di mercato delle frequenze, tenendo conto di meccanismi premianti finalizzati alla cessione di capacità trasmissiva a fini concorrenziali nonché all’uso di tecnologie innovative.

Pubblicità, divieto per i giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste. Il comma 939 dell’art. 1 della Legge di Stabilità 2016 prevede esplicitamente il divieto di “pubblicità di giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste, nel rispetto dei princìpi sanciti in sede europea, dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno. Sono esclusi dal divieto di cui al presente comma i media specializzati individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, nonché le lotterie nazionali a estrazione differita di cui all’articolo 21, comma 6, del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102. Sono altresì escluse le forme di comunicazione indiretta derivanti dalle sponsorizzazioni nei settori della cultura, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell’assistenza”. I commi 937 e 938 del medesimo art. 1 introducono, inoltre, ulteriori limitazioni e divieti. In particolare, il comma 937 stabilisce, tra l’altro, che “…per contrastare l’esercizio abusivo dell’attività di gioco o scommessa e per garantire ai consumatori, ai giocatori e ai minori un elevato livello di tutela, inteso a salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare da un gioco compulsivo o eccessivo, la propaganda pubblicitaria audiovisiva di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro è effettuata tenendo conto dei princìpi previsti dalla raccomandazione 2014/478/UE della Commissione, del 14 luglio 2014.” Lo stesso comma demanda poi l’attuazione di tale raccomandazione a un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentita l’Agcom, da adottarsi entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità. Il comma 938 stabilisce una serie di divieti relativi alla pubblicità di giochi con vincite in denaro, mentre il comma 940 prevede le sanzioni, che dovranno essere irrogate dall’Agcom, per il mancato rispetto di quanto previsto nei commi precedenti (comminate “al soggetto che commissiona la pubblicità, al soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa”). Ricordiamo, infine, che la materia resta disciplinata anche dall’art. 7, commi 4 e 5 del DL n. 158/2012, convertito con modificazioni dalla Legge n. 189/2012.

Nessun commento:

Posta un commento