mercoledì 11 gennaio 2017

XXIII c) quarto trimestre 2016 (provvisorio)

Se
Settembre-ottobre 2016 Vivendi prevede di lanciare Studio + un’offerta internazionale di contenuti premium destinata a 20 mercati in sei lingue, concepita esclusivamente per i terminali mobili

Autunno 2016 Il gruppo scandinavo Modern Times Group MTG lancia sulla propria piattaforma Viasat, il canale Viasat Ultra HD prima emittente sportiva in 4K trasmessa via satellite in Svezia Norvegia, Danimarca e Finlandia

1 ottobre 2016 Seguendo l’esempio di BBC Three ARD e ZDF lanciano un canale per giovani nella fascia 14-29 anni fruibile esclusivamente via Internet su piattaforme appartenenti a soggetti terzi e alcuni social network quali YouTube, Facebook, Instagram o Snapchat. Obiettivo portare il canale “laddove si trovano i nostri utenti”. Parallelamente i due servizi pubblici chiudono i propri due canali EinsPlus (ARD) e ZDF Kultur 

2 ottobre 2016 Pur raggiungendo una percentuale del 95% di si il referendum contro le quote di migranti assegnati all’Ungheria dall’Unione Europea voluto dal premier magiaro Orban non raggiunge la soglia del 50% di partecipazione e quindi viene dichiarato nullo.

4 ottobre 2016 Orange (ex France Télécom) diversifica le proprie attività nel settore bancario est entré au capital de Groupama Banque à hauteur de 65 % après avoir obtenu l'aval des autorités réglementaires et prudentielles françaises, a annoncé ce mardi l'opérateur télécoms. L'établissement bancaire sera rebaptisé Orange Bank en janvier 2017 et proposera une offre de banque 100 % mobile disponible au premier semestre de l'année. L'ambition d'Orange Bank est de compter à terme plus de 2 millions de clients en France.

4 ottobre 2016 Cdiscount il sito di e commerce lancia un’offerta streaming che combina SVOD (Cstream Video), musica (Cstream Music), libri e magazine (Cstream Books), commercializzata a  9,99 € mensili senza impegno temporale

4 ottobre 2016 Via Libera definitivo della Camera dei Deputati alla riforma dell’editoria.  Le novità più significative riguardano il fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, finanziato anche con il canone tv e il tetto agli stipendi in Rai a 240 mila euro annui, oltre alla delega assegnata al governo per la ridefinizione della disciplina sui contributi pubblici, le norme sui prepensionamenti dei giornalisti e sul Consiglio dell'Ordine dei giornalisti. Ora l'attenzione si sposta sulle mosse del governo, che dovrà approvare entro sei mesi i decreti attuativi. La legge introduce una nuova disciplina dei contributi diretti, che andranno alle tv locali, alle cooperative giornalistiche, agli enti senza fini di lucro e non più ai giornali di partito.

5 ottobre 2016 In Francia l’Autorità sui Mercati Finanziari respinge l’Offerta Pubblica di Scambio lanciata dal gruppo Altice su SFR

5 ottobre 2016 Su richiesta del governo turco Eutelsat sospende la diffusione dell’emittente curda Med-Nûçe TV  

6 ottobre 2016 La UE indice la corsa per i 63 milioni su media e cultura per progetti nel settore della cultura e dell’audiovisivo nell’ambito del programma quadro «Europa creativa». Il primo dei quattro inviti nel mese di novembre


6 ottobre 2016 Monica Maggioni, presidente della Rai durante l’audizione di ieri in commissione di Vigilanza sottolinea che «La decisione dell’Istat di inserire la Rai nell’elenco delle amministrazioni pubbliche è di una gravità straordinaria e taglierebbe l’azienda fuori da qualsiasi possibilità operativa reale». Aggiunge Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale: «La Rai ha meno di tre mesi per affrontare l’equiparazione alla Pa, che va in direzione antitetica al fatto di essere competitivi rispetto ad altri soggetti».  L’azienda ha deciso di reagire su una doppia “linea”. Da una parte, il ricorso alle sezioni unite della Corte dei Conti contro l’inclusione nella lista Istat. Dall’altra, un’azione per trovare soluzioni politiche e legislative alle conseguenze di tale inclusione. Non è un caso, forse, se all’ultimo cda è stata consegnata una nota sulla riorganizzazione e il rafforzamento delle Relazioni Istituzionali, promosse a Direzione aziendale. L’Istat, in ogni caso, non ha effettuato alcuna scelta, ha applicato le direttive di Eurostat, che interpretano un Regolamento Europeo.

8 ottobre 2016 Promulgata in Francia la Loi pour une République numérique. Recepisce nel diritto francese le Direttive europee sulla neutralità della rete affidando all’Arcep il compito di vigilare sul rispetto di tale principio e di diffida in tale evenienza

12 ottobre 2016 La banca britannica Natwest come riportato dal sito di RT UK, annuncia la chiusura dei conti bancari del Regno Unito della rete all news filogovernativa dell’agenza russa Novosti. Secondo la portavoce del ministero degli esteri russo,  “sembrerebbe che Londra, decidendo di lasciare l’Unione Europea, abbia lasciato all’Europa tutti i suoi obblighi in materia di libertà di espressione”.  La chiusura potrebbe essere legate alle sanzionik decise contro la Russia da Stati Uniti e Gran Bretagna, in seguito ai bombardamenti russi contro i ribelli siriani assediati ad Aleppo   


13 ottobre 2015 Si completa l’offerta proposta dal bouquet SFR Sport di Patrick Drahi con un quinto canale trasmesso in UHD 4 K

14 ottobre 2016 Il gruppo Altice di Patrick Drahi, dopo aver lanciato un’offerta pubblica di scambio sul 22,25% del capitale rimanente del gruppo SFR,  ne acqista fuori mercato il 5,21%  delle azioni portando il proprio controllo al 82,94%  del capitale

16-17 ottobre 2016 Inizia la battaglia di Mossul nell’ambito della seconda guerra civile irachena. Vede opporsi l'esercito regolare iracheno, i  peshmerga curdi, e alcune milizie sunnite, sciite e cristiane da un lato e le forze della coalizione jihadista dell’Isis, dall’altro.

17 ottobre 2016 La realtà virtuale? «È una nuova frontiera dalle incredibili capacità: stiamo lavorando su tutto l'intrattenimento, oltre i game». Kazuo Hirai, presidente e amministratore delegato di Sony Corporation, ha lanciato la sua sfida il 17 ottobre dal Palais du Cinéma di Cannes aprendo il Mipcom, il più grande mercato mondiale di contenuti digitali per i media. E con la sponsorizzazione di Sony il Mipcom ha dedicato, prima volta, due giornate di conferenze alla realtà virtuale: produzioni, modelli di business e alleanze per i video a 360 gradi. «La Playstation Vr sarà il nuovo standard», assicura Hirai, che spera di aprire un mercato di massa.

18 ottobre 2016 In Italia la Camera approva definitivamente il ddl contro il caporalato (con 190 voti favorevoli, nessun contrario e 32 astenuti).

18 ottobre 2016 In Brasile l’offerta premium di serie tv di Vivendi, Studio +, viene avviata in partnership con Vivo (Telefonica Brasil) ai suoi 100 milioni di abbonati in Brasile. La mdesima offerta verrà estesa ad altri paesi latino americani e successivamente anche in Europa (Francia, Italia Russia), negli Stati Uniti e in Asia. Il servizio utilizzerà una APP sviluppata da Watchever per l’offerta SVoD sul mercato tedesco

19 ottobre 2016 Negli Stati Uniti Turner avvia la piattaforma videostreaming OTT FilmStruck, nata da Turner Classic Movies in collaborazione con il distributore Criterion Collection. Propone, in concorrenza con altre piattaforme di distribuzione del cinema indipendente per 6,99 dollari mensili l’accesso ad un vasto catalogo di film e per 10,99 dollari l’accesso anche a The Criterion Channel

19 ottobre 2016 Al MipCom YouTube annuncia il varo di tre nuove produzioni seriali originali per accelerare lo sviluppo del proprio servizio di video in abbonamento TouTube Red

19 ottobre 2016 In un comunicato Vivendi attribuisce a Mediaset il mancato acquisto di Mediaset Premium in quanto il business plan della piattaforma dtt italiana che prevede il raggiungimento dell’equilibrio di gestione nel 2018 “si fonda su ipotesi giudicate irrealiste” per cui “Vivendi si considera libera dalla propria volontà di raggiungere un’intesa amichevole e si riserva il diritto di condurre qualsiasi azione che miri a difendere i propri interessi e quelli dei suoi azionisti”

23 ottobre 2016 Nozze dell’anno fra due colossi americani: AT&T (147 miliardi di dollari di fatturato) e Time Warner (28 miliardi). Il principale operatore di telefonia statunitense acquisisce il gruppo media più importante del mondo per 85,4 miliardi di dollari. L’accordo prevede che AT&T paghi 107,5 dollari per azione, metà cash e metà in azioni, ed è destinato a trasformare la telco in un conglomerato dei media e delle reti tlc, grazie all’unione con il gruppo proprietario di network televisivi come la Cnn e Hbo, e degli studios di Hollywood, Warner Bros. Si tratta di un accordo di fondamentale importanza che avrà ripercussioni su scala globale e che conferma la necessità degli operatori tlc di poter controllare diritti tv e contenuti per restare sulla cresta dell’onda.

24 ottobre 2016 Di fronte alla crescita delle proteste clontro l’acquiisizione di Time Warner da parte di AT&T i due gruppi difendono il loro matrimonio

24 ottobre 2016 2 In Francia il canale all news del gruppo Canal + 'iTELE viene ribattezzato CNews

24 ottobre 2016 Siglato al Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (MIA) di Roma l’ingresso dell’Italia nel programma di coproduzione dei paesi latino-americani e iberici. Accordo tra Indigo Film e Film Tank per Casi Paraiso di Gary Alazrak. L’Italia diventa un membro del Programma pan-regionale Ibermedia, lanciato nel 1996 e finanziato da 18 membri e osservatori della Conferencia de Autoridades Cinematográficas de Iberoamérica (CACI) e nato con l’intento di promuovere lo sviluppo e la coproduzione di film originari dei territori membri all’interno dei propri mercati e a livello internazionale.

24-25 ottobre 2016 In Grecia la riforma dell’audiovisivo privato voluta dal governo Tsipras oggetto di esame da parte del Consiglio di Stato viene giudicata incostituzionale

25 ottobre 2016 SFR inizia a proporre in UHD tutta la serie dedicata a I Medici signori di Firenze

Un terzo delle famiglie italiane ormai vede la tv lineare via satellite

25 ottobre 2016 Eutelsat Communications presenta i nuovi dati sulle tendenze del panorama televisivo in Italia, dove la visione dei contenuti lineari risulta la più alta dell’Europa occidentale, con una media di visione di 4 ore e 40 minuti per utente al giorno*. L’Osservatorio TV 2016, realizzato per Eutelsat dall’istituto di ricerca Kantar TNS, rileva che la ricezione satellitare continua a consolidare il suo ruolo in Italia raggiungendo 8,4 milioni di case, con una crescita del 3% rispetto all’ultimo sondaggio pubblicato da Eutelsat nel 2013. I satelliti HOTBIRD, colonne portanti della pay-TV e dei canali in chiaro in Italia, servono 7,4 milioni di case. Altre 763 mila sono equipaggiate per ricevere canali internazionali attraverso altre posizioni Eutelsat, principalmente da EUTELSAT 16A, EUTELSAT 9B ed EUTELSAT 7 West A. Il 95% delle abitazioni satellitari in Italia è servito da un satellite Eutelsat. HOTBIRD: hub italiano per i canali in Alta Definizione e prima piattaforma per l’Ultra HD. I satelliti Eutelsat HOTBIRD, già sede di 345 canali italiani, si confermano la piattaforma preferita per i canali premium free-to-air e pay. Si configurano inoltre come il principale hub in Italia per la diffusione dell’HD, con un centinaio di canali, e la prima infrastruttura per i contenuti Ultra HD. La piattaforma Sky Italia conta una base di 4,76 milioni di abbonati su HOTBIRD e sta guidando la transizione all’HD, con 3 utenti su 4 in grado di ricevere 65 canali HD. Sono oltre 2,8 milioni le abitazioni attrezzate per la ricezione DTH della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat che oggi offre ai telespettatori 14 canali HDe Rai 4K, il primo canale Ultra HD in Italia che in questi giorni trasmette la prestigiosa fiction 'I Medici: Masters of Florence'. Nel complesso, l’universo della TV satellitare in Italia continua ad espandersi. Attualmente risulta la seconda piattaformaper la ricezione televisiva multi-canale. In particolare, su una base nazionale di 25 milioni di abitazioni TV, una su tre ha optato per la ricezione satellitare. Le abitazioni che ricevono la TV esclusivamente tramite la rete terrestre sono 16 milioni, mentre la base IPTV nei distretti urbani è lentamente avanzata fino a 430 mila case rispetto alle 240 mila del 2013

26 ottobre 2016 In Venezuela migliaia di persone in strada protestano contro il governo chiavista.

26 ottobre 2016 Approvata la legge 198 del 26 ottobre 2016 che contiene anche la «Procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale». All’articolo 9 si precisa che il tetto di 240 mila euro annui previsto dall’articolo 13 della legge 89 del 23 luglio 2014 sulla competitività e la giustizia sociale, che stabilisce proprio a 240 mila euro annui il limite massimo alle retribuzioni del personale pubblico e delle società partecipate, vale anche per «gli amministratori, il personale dipendente, i collaboratori e i consulenti» della concessionaria del servizio pubblico, cioè la Rai

27 ottobre 2016 Passo indietro del governo Tsipras dopo la pronuncia negativa del Consiglio di Stato sul progetto di riforma del sistema auduiovisivo privato.

28 ottobre 2016 Nuovo doppio fronte aperto, in Italia e nella Ue sulla controversa cessione dei dati di WhatsApp alla casa madre Facebook. Dopo l’apertura dell’istruttoria del Garante Privacy italiano a fine settembre, anche L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato due procedimenti istruttori nei confronti della piattaforma di messaggistica istantanea per presunte violazioni del Codice del Consumo. Un primo procedimento dell’AGCM è diretto ad accertare se WhatsApp abbia di fatto costretto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi Termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, facendo loro credere, con un messaggio visibile all’apertura dell’applicazione, che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione medesima. L’effetto di condizionamento sarebbe stato, peraltro, rafforzato dalla prespuntatura apposta sull’opzione “Facebook” in una schermata di secondo livello alla quale l’utente accedeva, dal messaggio principale, tramite apposito link. L’altro procedimento istruttorio è diretto ad accertare la vessatorietà di alcune clausole inserite nei “Termini di utilizzo” di WhatsApp Messenger riguardanti, in particolare, la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente per il Professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del Foro competente sulle controversie che ad oggi è stabilito esclusivamente presso Tribunali americani. Nel frattempo in Europa l’Article 29 Working Group, che raccoglie i Garanti Privacy europei con una lettera ufficiale blocca la condivisione dei dati in attesa di chiudere la sua indagine per approfondire i risvolti in materia di protezione dati legato alla nuova policy sulla privacy di WhatsApp.

28 ottobre 2016 Il Governo italiano autorizza il cambio di tecnologia (da Gsm/Umts a Lte) dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 e 1800 Mhz. La misura è prevista nella bozza della Legge di Bilancio 2017 (Articolo 78) relativo al rinnovo forfettario dei diritti d’uso dei 900 e 1800 Mhz, da cui prevede di incassare più di 2 miliardi di euro (per l’esattezza 2.010 miliardi) di maggiori introiti per il 2017. Si tratta di circa 200 milioni in più rispetto a quanto previsto in una precedente bozza di bilancio inviata una decina di giorni fa a Bruxelles.

29 ottobre 2016 In Spagna, Mariano Rajoy è nuovamente incaricato fi formare un governo dopo 10 mesi di stallo dei negoziati grazie all’astensione decisa dai socialisti del PSOE dopo le dimissioni del loro leader Sanchez.

30 ottobre 2016 Superato il veto della Vallonia a Bruxelles viene Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA - Comprehensive Economic and Trade Agreement) è un trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea. Se definitivamente approvato, entrerà in vigore dall'inizio del 2017, con la soppressione di circa il 98% delle barriere tariffarie tra le parti.

30 ottobre 2016 Forte scossa pari al 65,5 della scala Mercalli colpisce le popolazioni d’Italia centrale già duramente provate dalle scosse dei giorni precedenti e da quelle del 24 agosto. E’ il terremoto più importante degli ultimi 36 anni pari a quello che colpì nel 1980 l’Irpinia. Macerie e terrore in cento comuni, 40 mila gli sfollati. Paura anche a Roma dove chiude a tutolo precauzionale la metropolitana

30 ottobre 2016 Netanyahu annuncia di voler rinunciare all'emittente statale Israel Gregg Caristrom Tel Aviv. Israele potrebbe essere lasciato privo di un'emittente di stato per la prima volta dalla sua creazione in base ai piani discussidal governo, che ritiene che l'attuale organizzazione abbia una propensione liberale. Binyamin Netanyahun incontra i ministri del proprio gabinetto per discutere una proposta di legge per il dosaggio del gruppo dei media statali, che sarà presentato in parlamento questa settimana, redatto per volere di Netanyahu, che è anche ministro delle comunicazioni. L'emittente pubblica, fondata nel 1948, deteneva un quasi monopolio in televisione fino agli anni Novanta, quando è stato aperto il primo canale di proprietà privata. Oggi Israel Gregg Caristrom gestisce un canale televisivo e una mezza dozzina di stazioni radio, trasmettendo una miscela di notizie e intrattenimento. La società è stata finanziata con un canone eliminato nel 2015, dopo che l'azienda aveva dichiarato bancarotta nel 2014. Si dice che il governo israeliano sia diviso sul problema. Netanyahu ha dichiarato in pubblico che vuole aumentare la concorrenza nei media. In privato, tuttavia, esprime il timore che una nuova emittente agisca come una voce liberale critica.

31 ottobre 2016 Scelta ecumenica per ricordare Lutero. Papa Francesco si reca a Lund in Svezia per una cerimonia congiunta fra cattolici e protestanti che inaugura le commemorazioni dei 500 anni della pubblicazione delle 95 tesi che danno vita alla Riforma di Lutero il 31 ottobre 2017

31 ottobre 2016, pagina 35 Un terzo delle famiglie italiane ormai vede la iv via satellite II modellino di un satellite Hotbird, il più utilizzato per le trasmissioni verso l'Italia Vengono raggiunte 8,4 milioni di case. L'alta definizione verso i canali locali La ricezione satellitare continua ad aumentare in Italia, raggiungendo 8,4 milioni di case, il 34% delle famiglie italiane, con una crescita de13%, secondo i dati presentati a Roma dell'Osservatorio tv Eutelsat 2016 sulle tendenze del panorama televisivo in Italia: la visione dei contenuti risulta la più alta dell'Europa occidentale, con una media di 4 ore e 40 minuti per utente al giorno. «Ora - ha spiegato l'amministratore delegato di Eutelsat Italia Renato G. Farina - la nuova frontiera è il 4K». La ricerca si basa su 2.000 interviste (di persona) con i consumatori, realizzate da Kantar Tns: il 98% delle famiglie italiane ha un televisore, per una platea di 25 milioni di persone. Di questi 1'81% ha uno schermo hd. Nel 2014-2015 sono stati venduti 17,2 milioni di schermi hd ready e full hd. E altre 500 mila famiglie vogliono equipaggiarsi con questa tecnologia in futuro. Attualmente in un terzo delle case si guarda la tv attraverso il satellite. Della platea satellitare, 1'83% utilizza i satelliti Eutelsat Hotbird, che con 345 canali italiani si confermano la piattaforma preferita per i canali premium free-to-air e pay. Si configurano inoltre come il principale hub in Italia per la diffusione dell'hd, con un centinaio di canali, e la prima infrastruttura per i contenuti Ultra hd. Sky Italia conta una base di 4,76 milioni di abbonati su Hotbird e sta guidando la transizione all'hd, con 3 utenti su 4 in grado diricevere 65 canali in alta definizione. Sono oltre 2,8 milioni le abitazioni attrezzate per la ricezione Dth della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat che oggi offre ai telespettatori 14 canali hd e Rai 4K, il primo canale Ultra hd in Italia che in questi giorni trasmette la fiction «I Medici: Masters of Florence». Sempre in 4K sarà possibile vedere la chiusura della Porta Santa alla fine del Giubileo. Per Farina è molto importante «favorire anche il passaggio delle tv regionali e tematiche all'hd, per questo obiettivo ho intenzione di collaborare con Confindustria tv. L'hd non fa acquistare spettatori ma permette di mantenerli. Aparità di contenuti l'ascoltatore guarda dove vede meglio»

31 ottobre 2016 Il fornitore di telefonia locale in fibra ottica per il segmento business CenturyLink, nel tentativo di competere con giganti come At&t e Verizon Communications, annuncia l'acquisizione di Level 3 Communications, un service provider cui fa capo una delle principali dorsali di rete del mondo,  per circa 25 miliardi di dollari in contante e azioni. Lo riferisce il Wall Street Journal. Il matrimonio che comporta anche l'acquisizione del debito (il che porterebbe la cifra a 34 miliardi di dollari) torna a movimentare il panorama delle tlc made in Usa.

Ottobre 2016 L’uso di internet da dispositivi mobili e tablet avrebbe superato per la prima volta l’uso da Pc fisso ne mese di ottobre, secondo una rilevazione della società di web analytics StatCounter. Dispositivi mobili e tablet hanno rappresentato il 51,3% dell’uso di internet a livello mondiale, contro il 48,7% rappresentato dal desktop. Nonostante la rapida crescita dei dispositivi mobili, il desktop resta lo strumento di accesso primario in molti mercati maturi, Italia compresa. In Italia, l’accesso da mobile rappresenta il 30,03% contro il 64,32 del desktop e il 5,6% dei tablet.

Novembre 2016 Si sveglia l'Antitrust Usa: vuole vederci chiaro nel fatto che Facebook si sia presa i dati personali degli utenti della propria controllata WhatsApp. E che Atet, comprando Time Warner, non solo voglia realizzare una forte sinergia tra le proprie reti, che portano internet a decine e decine di milioni di clienti, per consegnargli anche contenuti ma voglia anche, attraverso la distribuzione di questi contenuti, sapere sui clienti stessi, molte più cose per poi vendergli più roba.

1 novembre 2016 Twitter si lancia nella diretta anche al di fuori degli Stati Uniti. Dall’Austrralia diffonde live la corsa ippica molto popolare Melbourne Cup che vuole trasformare in un evemto mondiale

1 novembre 2016 La piattaforma OTT Hulu che conta 11 milioni di abbonati negli Stati Uniti, allarga la propria offerta anche al du fuori dei contenuti on demand. Dopo aver raggiunto nell’agosto 2016 un’intesa con Time Warner per le reti delle filiali TNT e HBO, stipula un accordo con Disney-ABC Television Group  e Fox (21st Century Fox)  per la ripresa delle emittenti del circuito Fox Sports sia nazionali sia regionali, di Fox News, Fox Business, FX, FXX, FXM, National Geographic e Nat Geo Wild da un lato, Disney Channel, Disney XD e Disney Junior dall’altro nell’offerta TV del gruppo in modalità differita. Manca ancora l’accordo con Comcast per distribuire le reti di NBC/Universal. Alla stregua di Netflix e di Amazon Hulu aveva annunciato nel maggio 2016 l’intenzione di lanciarsi nella produzione di contenuti originali.

2 novembre 2016 Il francese CSA pur riconoscendo progressi nella proposta di riforma della Direttiva SMA elaborata dalla Commissione Europea auspica che l’obbligo di contributo al finanziamento della creazione audiovisiva europea e alla loro promozione sia esteso anche ai servizi SMAD ovvero ai servizi audiovisivi on demand (ivi compresi servizi del tipo YouTube e DailyMotion attualmente non considerati come tali SMAD), per i quali nel testo è solo chiesto l’obbligo di diffondere il 20% di opere europee, percentuale che l’autorità francese chiede di estendere al 50% alla stregua di quanto imposto per i servizi lineari

2 novembre 2016 Slitta per motivi di sicurezza l’asta per i 700 Mhz in Svezia. Il Governo di Stoccolma mette in stand by la gara per il passaggio al mobile, e in prospettiva al 5G, della banda perché vuole prima individuare nuove frequenze per servizi wireless da destinare a servizi di ordine pubblico e pubblica sicurezza sicurezza. Però l’ex incumbent Telia non ci sta: così si ritarda la digitalizzazione del paese. Il regolatore svedese che si occupa dei servizi postali e Tlc (PTS) ha reso noto che il Governo di Stoccolma ha deciso di rimandare la gara e di mantenere la banda 694-790 a disposizione del digitale terrestre televisivo fino al 31 maggio 2018. In precedenza, l’asta per i 700 Mhz per servizi di banda larga mobile in Svezia era in programma a partire dal primo dicembre 2016 e il passaggio dello spettro al mobile era stato fissato entro il primo aprile 2017.


2 novembre 2016 La piattaforma televisaiva a pagamento via satellite DirecTV e la< sua casa madre AT&T sono accusate di aver orchestrato un’intesa illecita con alcuni concorrenti  in occasione dei negoziati per la ritrasmissione dell’emittente della squadra di baseball dei LA Dodgers.Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) in una querela accusa DirecTV, AT&T, e i cavoi peratori Cox e Charter di scqambi di informazioni confidenziali e di coordinamento illecito nei loro negoziati con la spocietà detentrice dei diritti di quasi tutte le partite della squadra, la SportsNet LA. 

2 novembre 2016 A due mesi dal suo lancio in difficoltà Franceinfo si prepara a modificare il proprio palinsesto dato il suo basso share televisivo (intorno allo 0,2%) mentre invece con 1,3 milioni di visitatori quotidiani, ovvero il 10% in più rispetto a quelli dei due siti precedenti di France Télévisions e Radio France,, il sito si impone al quarto posto fra i siti informativi più seguiti nell’Esagono   

Turner lancia FilmStruck, il Netflix dei film cult, indipendenti e stranieri

2 novembre 2016 Arriva negli Usa anche il Netflix dedicato agli appassionati di cinema, quelli che non si accontentano delle pellicole che sbancano il botteghino. Lo ha lanciato Turner, si chiama FilmStruck (struck in inglese significa colpito da un fulmine) e ospiterà cinema indipendente, titoli cult e classici, comprese produzioni non made in Usa. Il prezzo è simile a servizi del genere: 7 dollari al mese (circa 6,3 euro) per il servizio streaming on demand che arrivano a 11 dollari al mese (9,9 euro) se si aggiunge anche il catalogo Criterion Channel che lino a ora aveva un accordo di esclusiva con Hulu e d'ora in poi sarà visibile solo su FilmStruck

2 novembre 2016 Tre emittenti National Geographic Channel, Nat Geo Wild e Voyage, già presenti su diverse piattaforme in Africa francofona fra le quali Canal+ Afrique, Malivision, Net Dream, Delta Net, Canal Holding e Neerwaya, proseguono il loro dispiegamento in Africa francofona. A partire dal 2 novembre sono distribuite anche nell’offerta basic dell’operatore StarTimes in Africa subsahariana francofona come annunciato dalla casa madre Fox Networks Group.

2 novembre 2016 Banda ultralarga, Acea in campo. Anche la utility romana partecipa alle gare Infratel Acea entra nella partita della banda ultralarga La partecipazione di un'altra utility, come Enel fuori sinora dal business delle tlc e della fibra ottica, è senz'altro la novità principale per ciò che concerne la gara da 1,25 miliardi di euro con cui il Governo, attraverso il Mise e la sua società in house Infratel, punta a far realizzare la rete a banda ultralarga nelle "areebianche", quelle cioè a fallimento di mercato, in io regioni (Piemonte, V alle D'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) e nella Provincia autonoma di Trento.

3 novembre 2016 Google risponde alle accuse della Commissione Europea Non è vero che Google danneggia la concorrenza. II colosso del Web replica all'Antitrust Ue, che lo accusa di abuso di posizione dominante in relazione al mercato delle pubblicità e degli acquisti online. Kent Walker, a capo dell'ufficio legale di Google, in un post del blog aziendale afferma che, al contrario di quanto sostiene la Commissione Europea, "Google shopping" cerca sempre di trovare il modo migliore per connettere gli utenti con le informazioni che interessano loro. E dunque non riduce la concorrenza né danneggia i competitor più piccoli, come invece sostiene la Commissione

3 novembre 2016 Secondo il quotidiano britannico The Times il 40% dei 14 milioni di abbonati ad una piattaforma SVoD, ossia a Netflix o ad Amazon, dichiara di guardare solo raramente la tv tradizionale

3 novembre 2016 Il gruppo cinese Wanda dopo aver comprato nel 2012 la rete di film AMC e lo Studio Legendary Entertainment per 3,5 miliardi di dollari nel gennaio 2016, acquisisce la società americana Dick Clark Productions produttrice dei Golden Globes, di Miss America e degli American Music Awards

3 novembre 2016 Il gruppo Ymagis acquista da Eutelsat Communications il 50,2% di DSat Cinéma. La società che assicura la consegna elettronica via satellite nelle sale cinematografiche dei lungometraggi

3 novembre 2016 Il gruppo ProSiebenSat.1 procede ad un piano di investimenti sotto forma di azioni per 515 milioni di euro per finanziare il proprio programma di espansione e in particolare quello della filiale produttiva e distributiva Red Arrow Entertainment. Nei primi nove mesi il fatturato è salito da 2,174 miliardi di euro a 2,545 miliardi grazie ad una forte crescita del mercato digitale  che sale da 521 a 787 milioni di euro a fronte di una crescita di quello televisivo da 1,470 a 1,506 miliardi

Approvata definitivamente in Italia dalla Camera dei Deputati la legge sul cinema Dopo 103 viene abolita la censura di Stato Nasce il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l'audiovisivo

3 novembre 2016 Il ddl sul cinema che istituisce un fondo unico dotato di 400 milioni di euro annui per lo sviluppo del settore. Ieri il provvedimento è passato alla camera senza modifiche con 281 voti a favore, 97 contrari (Sel e M5S) e 17 astenuti (Fdi e Lega): dovrebbe entrare in vigore già con i decreti attuativi dal prossimo gennaio. Nel provvedimento sono previsti anche meccanismi automatici per l'accesso agli incentivi e l'addio alla censura in Italia dopo 103 anni. Il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l'audiovisivo è la principale novità della legge, che riunisce le risorse dedicate al settore prima suddivise fra Fus Cinema (Fondo unico per lo spettacolo) e tax credit, ovvero la possibilità di compensare i debiti fiscali con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Grazie al provvedimento le risorse complessive aumentano del 60%, ovvero 150 milioni in più all'anno. Il fondo si alimenterà con un meccanismo di autofinanziamento del settore, senza nuove tasse: 1'11% di Ires e Iva che arrivano allo stato da programmazione tv, distribuzione e proiezione cinematografica, servizi di accesso a Internet da parte delle tic, saranno destinati a questo scopo. Un modello ispirato a quello francese dove un autofinanziamento del genere esiste già. Per quanto riguarda i beneficiari dei finanziamenti, la valutazione del merito non sarà più affidata a commissioni ministeriali che fino a ora valutavano l'«interesse culturale delle opere», rendendo in qualche modo opaca la decisione, ma ci saranno automatismi che dipendono dai premi ricevuti e dal successo in sala, ovvero dai meriti artistici e dai risultati economici. Quote prestabilite del fondo saranno poi riservate a scopi specifici. Il 18%, ovvero 72 milioni su 400, sarà destinato a opere prime e seconde, piccole sale, festival e rassegne di qualità. Il 3%, invece alle scuole, «al potenziamento delle competenze cinematografiche ed audiovisive degli studenti». Inoltre saranno potenziati i tax credit, con incentivi fino al 30% dell'investimento, quota che aumenta fino al 40% per i produttori indipendenti. Attenzione particolare, poi, per gli esercenti cinematografici, con 120 milioni in cinque anni per riattivare le sale chiuse o aprirne di nuove. Le legge cancella anche la censura di stato: non ci saranno più commissioni ministeriali a valutare i film, ma saranno gli stessi produttori e distributori a classificare i propri prodotti mentre lo stato interverrà con sanzioni nel caso di abusi. Per questo il governo dovrà definire un sistema di classificazione sui contenuti. La censura in Italia era presente dal 1913, un controllo preventivo contro spettacoli osceni, contrari al decoro, al prestigio delle istituzioni, che poi è stato confermato in periodo fascista e successivamente, dalla legge base del 1962 e le modifiche del 1998.

Il gruppo francese Iliad avvia i primi contatti preliminari con Enel sulla possibilità di utilizzare la rete in fibra ottica che sta progettando Enel Open Fiber

3 novembre 2016 Niel vuole la fibra Enel per aggredire Telecom I1 derby francese Bolloré-Niel in Italia sarà davvero a tutto campo. Lo suggerisce Francesco Starace, ad di Enel, ammette di aver in corso «contatti preliminari'. con Iliad per l'utilizzo della rete in fibra ottica che l'ex monopolista elettrico sta realizzando in tutta Italia. In Francia Niel, attraverso il marchio Free, ha abbastanza rivoluzionato il mercato transalpino con i pacchetti "tutto compreso" a prezzi bassi. Collegamenti internet, telefonia cellulare e abbonamenti pay Tv tutto a meno di 20 euro al mese. In Italia, grazie alle frequenze acquistate da Wind e 3, sembrava che lo sbarco di Niel si limitasse al mobile, invece l'abboccamento con Enel Fiber alza decisamente le aspettative. Lo scontro con Telecom Italia, controllata da Vivendi, sembra inevitabile. Con i nuovi arrivati che sperano di sfruttare lo stallo derivante dalla causa legale di Bolloré con Mediaset per il pasticcio Premium. 

3 novembre 2016 L'Italia recupera parzialmente il ritardo dall'Europa nell'offerta di reti e infrastrutture di comunicazione. Resta ampio, invece, il gap rispetto alle «competenze digitali» dei cittadini italiani. Il mercato dei media, a sua volta, subisce gli squilibri di questo «vortice», che coinvolge anche gli stessi «distruttori» delle posizioni consolidate, ovvero le piattaforme dei video online. Sono i dati principali del Rapporto Icom 2016 su reti e servizi di nuova generazione, presentato ieri a Roma. Il dato delle abitazioni europee connesse alla banda larga, fissa e mobile, vede il Lussemburgo in testa, nel 2o15, con il 95% del totale, davanti all'Olanda, che ha raggiunto i194% delle abitazioni. L'Italia è al 74% di case connesse, sotto la media europea (80%), ma con una buona crescita rispetto al 68% del 2013. Il tasso di crescita annuo delle abitazioni connesse, dal 2009 al 2015, è per il nostro paese dell'u,3%; quasi doppio rispetto alla media europea del 5,8 per cento. La provincia autonoma di Trento ha l'8o% delle abitazioni connesse, seguita dalla quella di Bolzano e dal Friuli, entrambi al 79% mentre Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna sono al 78 per cento. Persiste il digital divide nazionale: Calabria e Sicilia sono al 65%. La Campania, però, cresce di sei punti percentuali in un anno.  Per quanto riguarda il mercato SVoD in Italia, dai 700 mila utenti di inizio anno, I-Com stima che a fine 2016 gli abbonati a una piattaforma di servizi video on demand supereranno i 2 milioni. I ricavi del comparto si attesteranno su una cifra compresa tra i 50 e i 95 milioni di euro.

Quanto alla rete mobile in 4G, l'Italia, in due anni, è passata dal 39% all'89,7%, sopra la media europea. La fibra ottica , sul totale degli abbonamenti in banda larga da noi è ancora al 2,5%, rispetto al 60% della Lettonia e al 48,9% della Svezia e dell'Estonia. Capitolo terminali: gli smartphone, nel 2016, rappresentano l'8o% dei cellulari venduti nel mondo. Fatte, o quasi, le reti, bisogna «digitalizzare» gli italiani. Nel 2015, il 28% della popolazione non ha usato Internet a fronte di un 16% di media europea. Sull'accesso alla Rete, il gap con l'Europa si accentua con il crescere dell'età. Per quanto riguarda l'Internet banking, secondo il rapporto I-com solo il 28% degli italiani l'utilizzano, a fronte di una media europea del 46 per cento. E solo il 26% degli individui ha fatto acquisti online nel 2015. La media europea è de153 per cento. Sul mercato dei media, la pubblicità su internet, nel 2016, supererà, a livello mondiale, quella della tv. Le piattaforme di streaming on demand, Netflix in testa, seguita da Amazon, tolgono abbonati alle tv via cavo e satellite, che negli Stati Uniti hanno perso 658mila abbonati nel 2015. Il mercato europeo va meglio: gli 82 milioni di abbonati ai 66 operatori di pay tv saranno 93 milioni nel 2020. In Italia, secondo Antonio Sassano, intervenuto alla presentazione del Rapporto, la banda riservata al digitale terrestre «verrà drasticamente ridotta per essere assegnata alle reti 5G». Saranno 28 i canali che resteranno alle tv dopo i12o22, di cui 15 utilizzabili dall'Italia, « con una forte riduzione della capacita competitiva di questa piattaforma nei confronti di quelle concorrenti: satellite e banda larga fissa e mobile.

3 novembre 2016 Canone Rai in bolletta, incassi per 1,4 miliardi. Smentite le previsioni Il governo si attendeva 1,7 miliardi di euro di gettito, ma sommando i dati l’incasso è stato di 1,4 miliardi: 300 milioni in meno.

4 novembre 2016 Dopo un mese di test, Netflix è disponibile attraverso il decoder dell’operatore via cavo Comcast. Secondo i termini stabiliti nell'accordo, i contenuti Netflix saranno integrati sotto forma di applicazione nella piattaforma Xfinity On Demand, che consente agli abbonati Comcast dotati del box X1 che hanno sottoscritto un abbonamento a Netflix, l’accesso ai suoi contenuti.  La piattaforma X1 dovrebbe interessare la metà degli abbonati a Comcast entro la fine del 2016.

4 novembre 2016 Netflix inizia a proporre The Crown, fiction dedicata alla vita della giovane regina Elisabetta, imponendosi come piattaforma produttrice di creazioni originali con 6 miliardi di dollari investiti nel 2016 e l’obiettivo di realizzare 1000 ore di contenuti propri nel 2017

4 novembre 2016 Per soddisfare una delle condizioni richieste dalla Commissione Europea per la fusione delle sue attività olandesi con Liberty Global Vodafone annuncia la cessione a T-Mobile Netherlands (Deutsche Telekom) di Vodafone Thuis, il suo servizio di telefonia fissa nei Paesi Bassi  L’impresa comune fra Vodafone e Liberty Global favorirà la nascita del secondo gruppo di tlc olandese con 15 milioni di clienti dietro all’incumbent KPN, .Liberty Global dal 2014 detiene l’operatore via cavo Ziggo, acquistato per10 miliardi di dollari.

4 novembre 2016 L’Unione Europea esige dall’Ungheria una modifica della «super-tassa» sulla pubblicità imposta dal governo magiaro nel 2014 che colpisce in primis il gruppo RTL (Bertelsmann) giudicandola incompatibile con le regole in materia di aiuti di stato

4 novembre 2016 Arte firma un contratto di associazione con la RTE servizio pubblico irlandese per un impegno di almeno 250 mila euro in coproduzioni

6 novembre 2016 In Nicaragua si svolgono le elezioni presidenziali e quelle legislative Secondo i risultati parziali il presidente in carica ed ex leader della guerriglia marxista Daniel Ortega ha ottenuto il 71,3 per cento dei voti e potrebbe essere eletto per un terzo mandato consecutivo. Secondo l’opposizione, che aveva chiesto agli elettori di boicottare le urne, le elezioni non sono valide perché c’è stata un’astensione del 70-80 per cento.

6-13 novembre 2016 Alle elezioni presidenziali bulgare viene sconfitta la rappresentante del partito conservatore Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria, Tsetska Tsacheva, designata dal partito dopo la rinuncia del presidente uscente Rossen Plevneliev. Già in testa con oltre il 26,4% al primo turno con io 25,45%, il candidato filo russo del partito socialista bulgaro generale Roumen Radev si impone al secondo turno con il 59,35% dei suffragi espressi  

7 novembre 2016 SFR Médias e NextRadioTv lanciano sul canale 30 del DTT, via cavo, via internet e con una app per i terminali mobili una rete di informazione locale per i 12 milioni di abitanti nell’Ile de France, BFM Paris. I 37 giornalisti utilizzeranno principalmente un IPhone6S dotato di microfono e illuminatore per realizzare i propri servizi inviati attraverso una rete mobile 4G

7 novembre 2016 Vivendi accresce ad oltre il 24% la propria partecipazione azionaria in Ubisoft

7 novembre 2016 La Commissione Europea autorizza perché compatibili con le regole UE sulla concorrenza il Piano France Très Haut Débit di investimenti per 13 miliardi di euro da parte di operatori privati, enti locali e Stato francese per la copertura integrale dell’Esagono entro il 2022 in  banda ultra larga attraverso la fibra ottica ma anche grazie al satellite e alla crescita di banda delle reti ADSL e al 4 G nelle zone di meno facile accesso. Il piano prevede di raggiungere i 50% delle famiglie entro la fine del 2017

Dalla fusione fra Wind e 3 Italia nasce il primo operatore mobile italiano con oltre 3q milioni di abbonati mobili ai quali si aggiungono 2,7 milioni di utenti di telefonia fissa. Ila nuova entità controllata dalle società CK Hutchisnon (Hong Kong) e VimpelCom (Russia) in collaborazione con Enel Open Fiber punta a posizionarsi nel mercato italiano come operatore integrato

7 novembre 2016 Completata la fusione di Wind e 3 Italia. Ck Hutchison Holdings, azionista di 3 Italia, e VimpelCom, azionista di Wind Telecomunicazioni, annunciano di aver completato la transazione per l'integrazione delle loro attività in Italia e, da oggi, le due società sono entrambe controllate dalla joint-venture di CK Hutchison e VimpelCom. Ck Hutchison e VimpelCom confermano inoltre che Maximo Ibarra, attuale Chief Executive Officer di Wind, guiderà la joint venture, supportato da Dina Ravera, nel ruolo di Merger Integration Officer, e da Stefano Invernizzi, nel ruolo di Chief Financial Officer. Vincenzo Novari, Ceo di 3 Italia, assumerà invece l'incarico di Special Adviser di Ck Hutchison.

7-8 novembre 2016 Riorganizazione dei servizi della pittaforma francese Canal+/Canalsat Fra le novità, la fusione dei servizi replay Canal+ à la demande e Canalsat à la demande in un’unica entità Canal à la demande. Da metà novembre scomparirà del tutto la denominazione Canalsat.

7-18 novembre 2016 Una Conferenza delle Nazioni Unite sul clima si svolge a Marrakech in Marocco

7 novembre 2016 Carolyn Gibson, sinora responsabile della pubblicità di BBC World Wide, assume la direzione commerciale di Euronews in previsione di una riconversione del modello di business dell’emittente ed una alleanza strategica con NBC News Pur non competendo ad armi pari con BBC World e CNN International Euronews è ricevuta da 426 milioni di case in 158 paesi, al primo posto nell’Area EMEA (Europa-Medio Oriente-Africa), con 299 milioni di utenze domestiche precedendo France 24 (251 milioni), CNN International (189) e BBC World News (151) secondo il suo presidente sarebbe la "prima rete di informazione in Europa" con 3,9 milioni di telespettatori al giorno, peraltro in calo dal 2012 e con un modello "low cost" disponendo di un  budget annuale, prima dell’acquisto per 35 milioni di euro del 53% delle azioni nel giugno 2015 dell’egiziano Sawiris, di solo 60 milioni di euro formato al 60% dalla pubblicità raccolta, al 25 % dal contributo della Commissione europea e al rimanente 15% da quello ricevuto dalle 21 emittenti pubbliche nazionali che ne compongono l’azionariato

Contravvenendo ogni pronostico il miliardario protezionista Donald Trump vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America

8 novembre 2016 Smentendo la stragrande maggioranza delle previsioni e dei sondaggi della vigilia, il candidato repubblicano Donald Trump conquista gli stati in bilico raccogliendo con il 47,16% dei suffragi ben 306 grandi elettori imponendosi pur con mezzo milionio di voti in meno sulla candidata democratica Hillary Clinton che non va oltre i 236 grandi elettori pur raccogliendo il 47,89% dei suffragi. Per la quinta volta nella storia degli Stati Uniti e per la seconda volta dal 2000 il candidato più votato non coincide quindi con il vincitore delle elezioni.

8 novembre 2016 l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo presenta dati sui servizi audivovisivi a richiesta: il 61% di essi in Europa sono dedicati a film e a produzioni seriali. Dei 723 principali servizi a riochiesta a pagamento attivi in Europa oltre il 60% sono disponibioli on line mentre il rimanete 40% sono gestiti dai principali distribuitori di programmi televisivi attraverso le loro piattaforme. Sempre fra questi 723 servizi a pagamento, ben 416 offrono servizi transazionali TVOD, mentre i rimanti 307 propongono servizi SVOD in abbonamento  

9 novembre 2016 Il bouquet di Orange OCS Orange Cinema e Serie che conta 2,5 milioni di abbonati attraverso quasi tutte le piattaforme cavo, satellite e in OTT attraverso PlayStation, è disponibile in distribuzione diretta OTT su www.ocs.fr a 7.99 euro nei primi sei mesi poi a 9,99 euro mensili su pc tablet e cellulare e a 11,99 euro mensili anche sul televisore attraverso la chiave Chromecast

10 novembre 2016 Via libera della Commissione Industria del Parlamento Europeo alla proposta della Commissione di riallocare la banda 700 MHz utilizzata per la televisione difgitrale terrestre a servizi mobili 5G di quinta generazione entro il 30 giugno 2020, da 10 a 100 volte pià veloci dei servizi di telefonia mobile 4G di quarta generazione. La televisione digitale terrestre aveva già dovuto abbandonare definitivamente la banda 800 MHz dal 31 marzo 2015

Euronews avvia negoziati in esclusiva con NBC News (gruuppo NBCUniversal/Comcast per un suo ingresso nel capitale con una quota dal 15% al 30%

10 novembre 2016La Nbc, emittente Usa che arriva nelle case di 112 milioni di famiglie, sta trattando in esclusiva l’ingresso nel capitale di Euronews, al fianco di Naguib Sawiris (che resterà al 53%) ma anche dei soci storici come Rai (21,54%) e France Télévisions (23,93%). Secondo fonti vicine alla direzione di Euronews – scrive oggi il Corriere della Sera –  le tv di Stato, tra le altre anche quelle turca e svizzera, «resteranno a garanzia del dna della società». Ma è evidente che verranno diluite. Nascerà dunque la Euronews-Nbc (o Nbc-Euronews) con un nuovo canale anche in inglese. Una sorta di «Nato» delle tv.

11 novembre 2016 La Cina attraverso una propria società statale China Intercontinental Communication Center lancia un fondo di investimento di 300 milioni di dollari con la media company Image Nation Abu Dhabi, al fine di investire in film e programmi televisivi a Ilollywoocl, negli Emirati Arabi Uniti e in Cina.

11 novembre 2016 Ben Ammar diventa socio di Criscitiello Prima Tv rileva il 50% della società che gestisce Sportitalia. %. L'operazione è avvenuta tramite un aumento di capitale di 100 mila euro, portando il capitale di Italia Sport communication a quota 200 mila euro. Prima Tv non ha conferito denaro alla società, ma i marchi Sportitalia, Si live 24, Si solo calcio, Si, Si-Sport Italia, sportitalia, e il dominio www sportitalia.com, che deteneva attraverso la controllata Europa network, e che concedeva in sub licenza d'uso a Italia sport communication negli ultimi anni. Il valore dei marchi conferiti da Tarak Ben Ammar è stato stimato in 545.466 euro. . Prima Tv, presieduta dallo stesso Ben Ammar, è una società che in Italia svolge sostanzialmente l'attività di operatore di rete, gestendo il multiplex Dfree del digitale terrestre che diffonde il segnale dei canali tv Premium Cinema Hd, Premium calcio Hd e di Sportitalia (Disney channel, invece, da novembre ha cessato di essere trasmesso sulla piattaforma Premium), con ricavi per 24,2 milioni di euro nel 2015 e di 25 milioni previsti nel 2016. In pancia ha però numerose partecipazioni (valore complessivo di 125,5 milioni di euro), tra cui quelle nelle società di distribuzione cinematografica Eagle pictures e Quinta communication sa, nella società di produzione Lux Vide, nelle tv nordafricane Nessma e Hawa, e nel polo televisivo Giglio group

14 novembre 2016 Il Parlamento approva la Legge 14 novembre 2016 n. 220 . Disciplina del cinema e dell’audiovisivo pubblicata il 26 novembre in Gazzetta Ufficiale. Con la legge n. 220/2016 si rendono disponibili risorse pari a 400 mln di euro all'anno ed è creato il «fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l'audiovisivo». Il fondo è alimentato, sul modello francese, direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, distribuzione cinematografica, proiezione cinematografica ed erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di tlc Pertanto, già dal 2017, una percentuale fissa (11%) del gettito Ires e Iva di questi settori costituirà la base di calcolo delle risorse statali destinate al finanziamento del cinema e dell'audiovisivo. Non si tratta di una nuova tassa, ma di un meccanismo di «autofinanziamento» della filiera che viene incentivata a investire e a innovare

14-15 novembre 2016 In Francia è promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata nel Journal Officiel la La loi du 14 novembre 2016 visant à renforcer la liberté, l'indépendance et le pluralisme des médias, adottata in via definitiva dal Parlazmento il 6 ottobre. Contiene vari misure relative all'audiovisivo, rafforzando le missioni del CSA al fine di garantire l'onestà, l'indipendenza, il pluralismo dell'informazione e dei programmi che vi concorrono, nella fattispecie «rispetto agli interessi economici degli azionisti» delle reti e a quelli «dei loro inserzionisti». Sotto la vigilanza del CSA che vegliuerà all’applicazione di tali principi, le imprese di comunicazione audiovisiva e di stampa, dovranno realizzare una Carta déontologica e dotarsi altresì di un Comitato etico composto da personalità indipendenti

15 novembre 2016 L’Italia gela Bruxelles ponendo il veto sul bilancio dell’Unione Europea. Per il premier Renzi sarebbero stati traditi i patti

15 novembre 2016 Un produtttore di cavo in rame cinese Anhui Xinke New Materials Company acquista per diversificare le proprie attività, la casa di produzione statuinitense Volktage Pictures per l’equivalente di 325 milioni di euro

15 novembre 2016 Viacom conferma l’acquisto da Telefonica per 345 milioni di dollari del gruppo audiovisivo argentino Telefe editore di Televisión Federal leader negli ascolti della televisione in chiaro con il 34% di share alla pari con Canal 13, del gruppo editore del quotidiano Clarín

15 novembre 2016 Secondo indiscrezioni nel momento in  cui  France Télévisons sta esaminando vari modelli di offerta editoriale per la costituenda piattaforma SvoD, proseguono le sinergie fra Radio Framce e France TèLèvisions Dopo il canale al news lavorerebbero a nuovi progetti editoriali comuni nel campodella cultura e dell’infanzia  Dopo il canale al news lavorerebbero a nuovi progetti editoriali comuni nel campo della cultura e dell’infanzia  

15 novembre 2016 Il tribunale di Commercio di Parigi ordina a Eutelsat di ristabilire la diffusione della rete curda Newroz TV sospesa su richiesta dell’autorità turca dell’Audiovisvo RTUK l’11 ottobre in quanto sarebbe legata all’”organizzazione terrorista” PKK. Il canale è trasmesso dalla periferie di Stoccolma dalla società svedese Stiftelsen Kurdisch Media SKM

15 novembre 2016 Canal Plus che, nell’ultimo anno avrebbe perso 540 mila abbonati scendendo a 5,4 milioni alla fine del terzo trimestre, avvia offerte commerciali più flessibili con abbonamenti forfettari a partire da 20 euro mensili, costruiti facendo perno sul proprio canale di base Canal+ al quale possono aggiungere vari pacchetti tematici. Anche per fare fronte alla concorrenza di SFR di Patrick Drahi, Il gruppo francese controllato da Vivendi cessa di distribuire i propri contenuti in esclusiva sulla propria piattaforma. D’ora in avanti i contenuti di Canal + verranno distribuiti anche dalle piattaforme di due operatori di tlc Orange e Free. Sino a febbraio l’offerta integrale è proposta a tutti, ivi compresi gli attuali abbonati, a 59,90 mensili con un impegno minimo di 24 mesi. E’ composta dalle 6 emittenti esclusive Canal+,; da 17 grandi canali sportivi, 17 grandi canali  di cinema e fiction seriale 16 canali per i giovani fra i quali tutti quelli di Disney in esclusiva, 18 reti di seriali e intrattenimento di cui   8 in esclusiva, 13 reti di viaggi e documentari di cui 6 in esclusiva, 9 reti musicali e lifestyle e le rimanenti reti proposte in , ossia l’opzione adulti (9 emittenti) l’opzione sport (Multisports, beIN…), l’opzione Musique (dJAZZ, Melody, Mezzo, Brava), l’opzione Afrique (A+, Trace Africa, Nollywood) e l’opzione Nature (Seasons, Chasse et pêche).

15 novembre 2016 SFR Media propone il bouquet delle proprie reti sportive SFR Sport1,2,3 e 5 con le partite della Premier League britannica in modalità OTT a 9,99 euro mensili. L’offerta stand alone accessibile su mobile, tablet pc e televisore via Chromecast (Google) e Airpaly (Apple) di questi canali cessa di essere fornita in esclusiva agli abbonati SFR ex Numéricable in fibra o FTTB Manca all’appello solo il canale SFR Sport4 che propone eventi in 4K che richiedono un apposito decoder

15 novembre 2016 Mediaset cede a Sky l'esclusiva delle prime visioni dei film Medusa Segnale di disimpegno da pay tv Nuovo segnale di progressivo disimpegno di Mediaset sulla pay tv, dopo l'accordo (poi fallito, con conseguente contenzioso legale con Vivendi) di cessione di Premium. Il gruppo del Biscione (nella foto Pier Silvio Berlusconi, presidente di Rti) ha infatti raggiunto un accordo con Sky Italia che consentirà a quest'ultima di trasmettere in esclusiva sulla propria piattaforma pay le prime visioni dei film italiani di Medusa, riguardo al listino 2016-2017. Medusa conferma che film di grande successo «come "Quo Vado" e "Perfetti sconosciuti" saranno visibili prima sulla pay tv di Sky e successivamente in chiaro su Canale 5". Fino alla passata stagione i primi passaggi dei film andavano sia su Sky sia sulla pay tv Premium di Mediaset. L'accordo potrebbe rappresentare un nuovo segno del disimpegno di Mediaset nei confronti della pay tv Premium, naturale sbocco per la produzione di Medusa, dopo la mancata conclusione della vendita a Vivendi e il conseguente contenzioso legale in corso

15 novembre 2016 Parte su National Geographic Channel la miniserie in sei episodi Mars di Ron Howard, un viaggio fra fiction e realtà il cosiddettto “mocumentary” ovvia alternanza di fiction e documentaristica

16 novembre 2016 Bruxelles riprende l’Italia e altri 5 Paesi denunciando un buco da 5 miliardi nella manovra del governo italiano. La Commissione sottolinea il mancato rispetto del Patto di stabilità da parte dell’Italia ma le concede maggiore flessibilità rinviando il verdetto finale al 2017: il deficit potrà salire a causa dei migranti e dei terremoti. Nel frattempo Renzi annuncia un pacchetto da 730 milioni di sgravi fiscali per chi assume al sud.

16 novembre 2016 Dopo 31 giorni di sciopero finisce la protesta a i-Télé, la tv francese all news del gruppo Canal, proprietà di Bolloré Un terzo della redazione ha dato le dimissioni. II governo evita lo scontro

Dopo Facebook e Twitter, un altro social network Snapchat, si prepara a sbarcare alla Borsa di Wall Street.

16 novembre 2016 Il gruppo Snapchat, fondato nel 2012 da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown, ha depositato alla Sec, ossia la Consob statunitense, la documentazione per la quotazione (Ipo), operazione nell'ambito della quale viene valutata fino a 25 miliardi di dollari.  L'applicazione per cellulari consente di scambiarsi messaggi, foto, spesso ritoccate in chiave umoristica, e brevi video (della durata massima di 10 secondi) che vengono cancellati automaticamente al termine della visualizzazione. Il punto di forza di Snapchat, molto in voga tra i ragazzi più giovani, sembra essere proprio questa capacità di cancellare ogni traccia dopo che è avvenuta la condivisione

16 novembre 2016 In una conferenza stampa Mediaset smentisce accordi con Sky. La piattaforma Mediaset Premium - stretta dalla co-gestione con Parigi, finita il 25 ottobre – si conferma indietro rispetto alle previsioni «di 200 mila abbonati, 100 mila classici interni e 100 mila dell'accordo con Telecom» annunciando di navigare attorno a 2 milioni. L'anno si chiuderà in perdita attorno ai 200 milioni di euro.

17 novembre 2016 i24News, l’emittente all news dii Tel Aviv di Patrice Drahi, si espande negli Usa per parlare di Medio oriente agli americani originari dell'area i24News aprirà una redazione della sua i24News negli Stati Uniti. a partire dalle prime settimane del 2017, a New York City (Nyc) con una trentina di giornalisti stabili e, in parallelo, a Washington con altre cinque firme. Obiettivo: produrre almeno quattro ore di diretta dagli Usa, in prima serata, per il canale all news che trasmette in inglese, francese e arabo. Drahi è già presente negli Stati Uniti con il network tv via cavo Altice e raggiunge circa 5 milioni di famiglie, ma con lo sviluppo di i24News punta a offrire più contenuti originali e ad attirare il pubblico tv di origine mediorientale. Il resto del palinsesto di i24News continuerà a essere confezionato, principalmente, nella sede centrale di Tel Aviv (precisamente a Giaffa

17 novembre 2016 Vivendi rende noto con una nota di aver collocato obbligazioni della durata di sette anni per un valore di 600 milioni di euro, per «beneficiare delle condizioni di mercato ancora favorevoli in un contesto volatile

17 novembre 2018 Secondo l’AD di Vodafone Colao, lì'accordo siglato in agosto con Liberty Global (tv via cavo e banca larga) in Europa, in particolare per il mercato olandese (uno dei più dinamici sia dal punto di vista tecnologico sia da quello infrastrutturale), potrebbe essere la base di partenza per un ampliamento dell'intesa anti-incumbent su scala europea e come tale potrebbe dunque essere replicato in altri mercati. Rimangono allo studio eventuali intese con Sky Plc, con la stessa Eurosport e in Italia eventualmente anche con Mediaset Premium

17 novembre 2016 Sospesa la condivisione dei dati fra Facebook e WhatsApp, l'applicazione di messaggistica di proprietà di Menlo Park come richiesto da ventotto autorità comunitarie in una lettera aperta inviata al numero uno dell'app in attesa di verifiche ulteriori da ambo le parti

17 novembre 2016 Tempesta in AGCOM (dove si consuma una frattura che non ha precedenti in questa consiliatura. Dopo una infuocata riunione di Consiglio, viene diramato alle 17.30 un comunicato stampa che, nel rendere di pubblico dominio i dati di “monitoraggio” relativi alle due settimane del periodo di campagna referendaria (dal 31 ottobre al 13 novembre 2016), segnala che l’Autorità ha “ordinato” alla Rai di aumentare i tempi di trasmissione dedicati alla trattazione dell’argomento e ha “invitato” a far altrettanto a Mediaset e Sky ed ha “richiamato” specificamente il Tg4 a riequilibrare entro la settimana il tempo di parola a favore del “No”… Il comunicato precisa che “…tutte le decisioni sono state assunte a maggioranza”. Inoltre, “…in relazione agli esposti riguardanti la presenza del Presidente del Consiglio alla trasmissione “Che tempo che fa”, il Consiglio ha ordinato alla Rai di far pervenire entro 24 ore la lista dei prossimi ospiti per poter valutare il rispetto delle condizioni di parità di trattamento ai sensi dell’art. 8 del Regolamento della Commissione di Vigilanza in materia di par condicio referendaria, riservandosi la facoltà di adottare misure d’urgenza”. Si tratta di decisioni che appaiono discretamente forti, se si osserva la storia – recente o meno – dell’Agcom.A distanza di mezz’ora (ore 18.03), lo stesso ufficio stampa dell’Agcom dirama una nota del Commissario Antonio Martusciello, che annuncia che non parteciperà più a riunioni del Consiglio in materia di “par condicio”.

17-18 novembre 2016 In occasione del discorso annuale sui diritti fondamentali, che quest'anno a Bruxelles è stato dedicato al pluralismo nei media, i1 primo vicepresidente della Commissione europea, l'olandese Frans Timmermans, e la presidenza di turno dell'Unione europea, attraverso il ministro della Cultura slovacco Marek Madaric, hanno lanciato un allarme sull'attendibilità dell'informazione in Europa sostenendo che si è scesi a un punto tale da poter «rappresentare un problema per la democrazia». L'occasione è stata. Un problema fondamentale è stato individuato nelle pesanti pressioni attuate su giornali, radio e televisioni da poteri politici ed economici. «Vediamo una pressione crescente sui mezzi d'informazione da parte di interessi pubblici e privati. E quando questi interessi coincidono ci troviamo in una situazione delicata».

18 novembre 2016 Amazon ha cominciato per la prima volta a vendere auto online dopo l’accordo siglato con Fiat Chrysler Automobiles (FCA) valido solo per l’Italia, con prezzi super scontati fino al 28% sull’acquisto dei tre modelli 500, 500L e Panda.L’offerta con il super sconto online sarà valida sei mesi, fino al 18 aprile 2017

18 novembre 2016 Il Chief executive officer di Google, Sundar Pichai, incontra a Bruxelles il commissario Antitrust Ue Margrethe Vestager e il commissario per l'Economia digitale, Guenter Oettinger, al termine di un piccolo tour europeo che tocca anche Londra e Berlino. Google deve far fronte a inchieste aperte su diversi fronti a Bruxelles. La principale riguarda l’accusa di «abuso di posizione dominante» per il sistema operativo mobile Android. L'altro caso aperto riguarda l'accusa di «limitazione della concorrenza» per le ricerche in Google Shopping.

18 novembre 2016 Il diffusore cinese via Internet PPTV di proprietà dello stesso gruppo Suning che aveva acquisto il 70% delle azioni dell’Interne nel giugno 2016, conclude un accordo con la Premier League britannica per l’acquisizione per 650 milioni di euro dei diritti delle partite per u triennio a partire dalla stagione 2019-2020

20 novembre 2016 Angela Merkel annuncia che brigherà per un quarto mandato alla Cancelleria. “Scendo di nuovo in campo contro l’odio e per la democrazia”.

A sorpresa il cattolico thatcheriano Fillon vince il primo turno delle primarie della destra e del centro in Francia

20 novembre 2016 Oltre 4 milioni di transalpini si esprimono al primo turno delle primarie per scegliere il candidato della destra e del centro alle elezioni presidenziali in Francia. A sorpresa l’ex presidente Nicolas Sarkozy, rimane escluso dal ballottaggio, giungendo solo terzo con il 20,6% , preceduto non solo dal favorito dei sondaggi, il gollista chiracchiano Alain Juppé, che non va peraltro oltre il 28,6% dei voti ma anche dal suo ex primo ministro, il cattolico conservatore ed ultraliberale in economia Francois Fillon che a sorpresa giunge in testa con oltre il 44%

20 novembre 2016 Chiusura del Giubileo della Misericordia in Vaticano.

20 novembre 2016 20 Il derby di Milan-Inter sarà trasmesso da San Siro con un realismo mai visto prima in tv d Mediaset Premium in 4K. Sarà la prima partita del campionato di Serie A in onda in 4K, con riprese diverse ed esclusive rispetto a quelle tradizionali e una qualità visiva quattro volte superiore.

21 novembre 2016 Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi esorta i governi a intervenire «con un insieme di politiche di bilancio più orientate alla crescita per favorire la ripresa», per esempio con «una composizione delle politiche fiscali più amica della crescita» perché non ci si può affidare solo agli interventi di politica monetaria della sua istituzione. Draghi, durante il dibattito nell’Europarlamento di Strasburgo sull’attività della Bce, ha rassicurato sulla capacità dei mercati finanziari di assorbire gli effetti di risultati elettorali apparentemente traumatici, facendo riferimento all’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump e al precedente del referendum britannico sulla Brexit. «Le politiche di bilancio devono sostenere la ripresa economica, rispettando i vincoli dell’Unione Europea», ha affermato il presidente della Bce, che ha sollecitato i governi a un «uso migliore» del coordinamento comunitario affinché le raccomandazioni «siano prese davvero in considerazione e attuate effettivamente». Ha poi garantito la continuazione degli interventi straordinari della Bce fino al marzo prossimo «e anche oltre, se necessario».

21 novembre 2016 In occasione della giornata mondiale della televisione i brooadcaster   europei, asiatici, canadesi, americani e australiani sono invitati a diffondere un video di 30 secondi réalisée à la demande de plusieurs organisations de radiodiffuseurs, selon un communiqué de l'UER. Il s'agira de montrer l'impact de la télévision sur la cohésion de la société européenne et dans le fonctionnement de la démocratie. La vidéo met en lumière le fait que 600 000 personnes en Europe créent des programmes qui touchent 610 millions de téléspectateurs sur l'ensemble du continent. Chaque jour, les Européens regardent en moyenne la télévision pendant 3h55. Les 5 463 chaînes européennes diffusent quotidiennement quelque 60 000 heures de divertissement. Les téléspectateurs sont encouragés à s'exprimer sur les réseaux sociaux via les hashtags #WeloveTV et #WorldTVDay.

21 novembre 2016 In Canada il Consiglio della Radiodiffusione e delle Telecomunicazioni Canadesi CRTC riduce drasticamente da sette anni ad un solo anno la durata delle licenze assegnate ai fornitori di servizi di televisione via cavo o via satellite allo scopo di costringerle ad offrire abbonamenti a prezzi più abbordabili nella fattispecie eal servizio di base

21 novembre 2016 Secondo il Wall Street Journal,  Amazon starebbe valutando di entrare nel business dello sport in tv Attraverso Amazon Prime Video, che sarà presto disponibile in 200 paesi o territori, proporrà ai propri abbonati reti lineari e in particolare canali sportivi in diretta a differenza di Netflix, che pur avendo fatto qualche incursione nei programmi di flusso (giochi, intrattenimento ..), propone programmi seriali ef ilm. Dotato di una maggiore forza finanziaria Amazon si prepara dunque ad una concorrenza frontale con gli operatori della televisione a pagamento aprendo negoziati con la National Basket Association (NBA), la Major League Baseball (MLB) e la National Football League (NFL), per acquisirne i diritti delle partite in diretta, ma anche con spoort meno popolari negli USA come il surf e il calcio («soccer»).

21 novembre 2016 Instagram la piattaforma di condivisione delle foto di Facebook proporrò d’ora in poi flussi video in diretta alla stregua di Periscope o di Facebook Live, nonché lo scambio di foto e  e video neo corso delle conversazioni private con altri utenti

21 novembre 2016 SFR Média secondo Le Figaro starebbe predisponendo l'assorbimento del settimanale economico L'Expansion da parte del L'Express di cui assicurerebbe le pagine economiche

21 novembre 2016 Ad un anno dallo sbarco in Italia l'offerta di Netflix si è triplicata. Come sottolinea Yann Lafargue a Repubblica, “abbiamo offerto da subito contenuti italiani ma ci siamo impegnati nel produrre contenuti originali. Abbiamo da poco annunciato il nostro primo prodotto italiano, Suburra, e daremo notizie tra breve sul cast e su quando inizieranno le riprese. E inizieremo subito anche a lavorare ad altri progetti. Noi creiamo contenuti originali, non siamo lo Spotify del video. La nostra ambizione è quella di essere la prima televisione globale Internet. Cerchiamo di superare il problema comprando licenze globali, ma ogni casa di produzione vende in mercati singoli, non hanno nessuno che copra il ruolo di venditore globale. Ci vorrà tempo per cambiare l'industria: il sistema delle licenze è assai complesso e questo rende le cose difficili per noi. Lavoriamo sulle esclusive e stiamo lavorando per passare dalle 600 ore odierne alle 1000 ore di contenuto originale nel 2017 disponibile in tutto il mondo. L'obiettivo è creare contenuti globali ma anche avere eccellenti prodotti locali che possono essere interessanti nel resto del mondo». 

21 novembre 2016 Si infittiscono le voci di una ripresa delle trattative di Mediaset con Sky per la vendita della piattaforma Premium. In ballo i diritti della Champions. Il Biscione rinuncia a chiedere ai tribunali la messa sotto sequestro del 3,5% del capitale di Vivendi, ovvero la parte che avrebbe dovuto spettarle in base al protocollo di accordo di partecipazioni incrociate intorno alla piattaforma Mediaset Premium.  Mediaset punterebbe a un accordo extragiudiziale con Vivendi per poi aprire un tavolo ufficiale con Murdoch

21 novembre 2016 Distribuzione dal Basso nata nell’aprile 2013 si trasforma in Open Ddb, una piattaforma online, in tre lingue diverse, per distribuire e vendere film, libri e dischi indipendenti. Lanciata da tre ragazzi a Bologna con un catalogo 120 titoli di ottanta autori diversi.

22 novembre 2016 Schäuble attacca la Commissione Ue: «Più controlli sui bilanci dei singoli Paesi» Ma Renzi: «Inizi dai conti della Germania». La polemica sull’utilizzo del surplus tedesco

22 novembre 2016 Il Tribunale di commercio di La Coruna condanna Rojadirecta, il sito che che offre i link che consentono di visinare gratuitamente gli eventi sportivi live, colpevole di violazione della proprietà intellettuale e come tale condannata all’indennizzo dei detentori dei diritti di tali eventi

22 novembre 2016 NBC Universal - filiale del gruppo Comcast - raddoppia il proprio investimento di 200 milioni di dollari nel sito di informazione online BuzzFeed che rivendica 500 milioni di utenti in tutto il mondo. BuzzFeed fra le altre cose collaborerà alla produzione e distribuzione sui social network di video pubblicitari di breve durata e formattati per le piattaforme online di NBCUniversal Content Studio

Ad un anno dalla decisione di Cameron di azzerare il contributo pubblico del Foreign Office al Bbc World  Service che trasmette in 29 lingue straniere (tra cui il coreano e il farsi, la lingua persiana, e certe parlate del subcontinente indiano) il governo britannico dopo Brexit decide di rilanciarlo con un finanziamento aggiuntivo (per tre anni) di 289 milioni di sterline (335 milioni di euro), che si sommano al budget ordinario di 265 milioni di sterline (307 milioni di euro), insieme con un messaggio preciso da parte del governo: raddoppiare l'audience dai 246 milioni di oggi al mezzo miliardo atteso per il 2022, data del centenario della Bbc.

22 novembre 2016 BBC pianifica di dar vita ad una piattaforma OTT per tutti i propri servizi audio, quella che il suo DG Tony Hall ha chiamato una “Netflix of audio' globale, che consenta in modalità catch-up di assicurare l’accesso di tutti i contenuti audioa tutti gli ascoltatori al di fuori del Regno Unito  in tutto il mondo alla stregua dei servizi lineari diffusi dal proprio World Service L’espansione dei servizi audio della BBC include l’accesso all’archivio passata la finestra di 30 giorni attrvaerso il servizio iPlayer,per consentire agli ascoltatori cinesi ad esempio di ascoltare contenuti che correntemente non riescono a reperire

22 novembre 2016 Canal Plus è disponibile con l’'applicazione myCanal su Apple TV. Consentendo l’accesso a tutte le reti ad eccezione di quelle per adulti. L'applicazione permette l'accesso in HD sia live sia replay, quella start-over che consente di rivedere le ultime 8 ore di programmazione, alla stregua di quanto offerto sul web attraverso il Cube S e l'utilizzo di una Zaplista che consente di cambiare rapidamente canale senza abbandonare il flusso live.

22 novembre 2016 Cdiscount parte all’assalto del mercato low cost della telefonia mobile in Francia proposta senza impegno temporale a partiore da 2 euro, sino a 16 euro se si sottoscrive le due opzioni con 5Gigabyte di acesso a Internet e sms e mms illimitati

22 novembre 2016 Francesco Starace illustra a Londra il nuovo piano strategico di Enel per gli anni 2017–2019. Previsti investimenti complessivi per 20,9 miliardi di euro. la digitalizzazione degli asset genererà una crescita degli investimenti nei settori delle reti e del retail, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto, la connettività dei sistemi, così come gli investimenti nella digitalizzazione del cliente e la promozione di una forza lavoro più digitalizzata.

22 novembre 2016 Il mercato delle telecomunicazioni in fermento dopo l’arrivo di un quarto operatore low cost Iliad nella telefonia mobile. Secondo Raffaele Barberio il vecchio modello di business fondato sulla vendita di accesso alla rete non regge più. Gli operatori di telecomunicazioni devono cambiare pelle e quelli italiani dovrebbero farlo più in fretta degli altri se si considera che i margini italiani sono ben più risicati rispetto a quelli di quasi tutti gli altri operatori europei. In sostanza, più che posizionarsi solo in relazione ai diretti competitor, le tlc italiane dovrebbero uscire fuori dal recinto industriale in cui hanno vissuto negli ultimi 50 anni e confrontarsi con il resto dell’economia digitale e dei suoi servizi. In un futuro, che non sappiamo quanto prossimo, forse non ci sarà più bisogno neanche di operatori di tlc e allora sarebbe meglio guardare con mente aperta, con creatività industriale e con accortezza regolatoria agli scenari inediti che l’innovazione delle infrastrutture e dei servizi potrebbe imporci, più che offrirci.

23 novembre 2016 La maggioranza dell’Europarlamento, formata dagli europopolari del Ppe e dagli eurosocialisti di S & D, ha fatto approvare una risoluzione per lanciare l’allarme sulle interferenze e la propaganda della Russia contro l’Unione Europea. Nel mirino sono finiti anche i finanziamenti russi ad alcuni movimenti populisti dichiaratamente euroscettici. Da Mosca hanno replicato con durezza. «L’aver preso questa decisione — ha detto il presidente russo Vladimir Putin — significa che siamo testimoni di un evidente degrado, in senso politico, della democrazia nei Paesi occidentali». Ha aggiunto di volersi «complimentare» con «i giornalisti» di Stato russi, che hanno indotto l’Europarlamento ad approvare la risoluzione. Il ministero degli Esteri di Mosca ha parlato addirittura di «crimine» perché «l’attenzione della comunità internazionale viene distolta dalle minacce reali del terrorismo, fondamentalismo, nazionalismo e xenofobia». La risoluzione, passata a Strasburgo con 304 si, 179 no e 208 astensioni, segnala l’urgenza di contrastare le campagne di disinformazione e di propaganda anti Ue della Russia. Eguale necessità viene evocata solo per i terroristi islamici, appesantendo di fatto le accuse al Cremlino. L’obiettivo di Mosca sarebbe distorcere la verità, provocare dubbi, dividere l’Europa nell’alleanza con gli Stati Uniti, screditare le istituzioni Ue, paralizzare il processo decisionale e diffondere paura e incertezza tra i cittadini europei. Mosca utilizzerebbe «centri studi, reti televisive in molte lingue (come Russia Today), pseudo-agenzie di notizie e servizi multimediali (come Sputnik), social media e la rete di Internet». Il Cremlino è accusato di aver lanciato questa propaganda anti Ue dopo l’annessione della Crimea e la crisi in Ucraina, che ha generato sanzioni europee anche contro il «cerchio magico» di Putin. Il Fronte Nazionale della francese Marine Le Pen, la Lega Nord di Matteo Salvini, il M5S di Beppe Grillo insieme ai separatisti britannici dell’Ukip di Nigel Farage, che Ppe e S & D considerano tra i partiti più in sintonia con la linea del Cremlino, hanno votato contro. Il Fronte Nazionale, che ha ottenuto prestiti da una banca russa per la sua attività politica, ha definito la risoluzione «propaganda bugiarda europea». L’eurodeputato del M5S Fabio Castaldo ha giudicato «vergognosa questa manipolazione interessata e mistificatrice della realtà» perché «non è colpa della Russia se è crollata la fiducia in questa Europa e nei suoi incapaci dirigenti». L’Ukip ha parlato di «preoccupanti reminiscenze della Guerra fredda». Per l’eurodeputato della Lega Nord Lorenzo Fontana «la Russia deve essere un partner importante e non un nemico». Vari deputati della maggioranza non hanno seguito la disciplina di partito e si sono astenuti o hanno votato contro.


Lo scoppio delle accuse contro i social network di divulgazione di false notizie in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi

23 novembre 2016 Accusata di aver influenzato l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi, consentendo il massiccio propagarsi di informazioni non veritiere, Facebook, dopo aver negato inizialmente il problema che assume un ruolo cruciale per le nostre democrazie, annuncia misure per meglio distinguere il «vero» dal «falso».

23 novembre 2016 Secondo Handelsblatt l’offensiva di Amazon nel campo della diffusione in diretta degli eventi sportivi attraverso la propria piattaforma OTT riguarderebbe anche le partuite di calcio della Bundesliga

23 novembre 2016 CdA Rai spacccato sulla par condicio. Tre consiglieri d'opposizione Rai, Arturo Diaconale, Giancarlo Mazzuca e Carlo Freccero denunciando uno “squilibrio schiacciante” a favore del si al referendum costituzionale del 4 dicembre nei programmi d'informazione della tv pubblica, chiedono una convocazione immediata del cda La presidente Monica Maggioni sottolinea nella lettera di risposta come in azienda ci sia «un lavoro costante che mira al massimo rispetto del pluralismo e dell'equilibrio tra le differenti posizioni» e «questo lavoro è accompagnato da un puntuale monitoraggio». Secondo i firmatari, però, al di là dei dati, la faziosità dell'informazione Rai è nei fatti. «I tg sono posizionati sulla propaganda per il sì» e verrebbe cavalcato l'allarmismo in caso di vittoria del no, attacca Freccero. «La richiesta non può essere elusa - aggiunge Diaconale -, bisogna fare chiarezza e imporre il rispetto delle regole della par condicio»

23 novembre 2016 Iniziano in Francia le trasmissioni di Viceland, emittente televisiva lineare del gruppo americano Vice Media diretto da Shane Smith, proposta in esclusiva nelle diverse offerte di Canal + su qualsiasi supporto, televisione, myCanal e Canal à la demand unitamente a «Essentiel famille», Panorama, TV by Canal Panorama presso Free e Famille by Canal presso Orange.


23 novembre 2016 Il giudice civile di Milano Vincenzo Perroziello dispone con un’ordinanza blocca il ricorso d'urgenza «Non doversi procedere» in merito al ricorso d'urgenza presentato da Mediaset contro Vivendi, nello scontro ni atto dallo scorso luglio per la cessione di Mediaset Premium.

24 novembre 2016 Espn, il gruppo di emittenti sportive affiliate a Disney, continua a perdere abbonati nell’ultimo anno 2 milioni. In pochi anni i suoi clienti scendono da 100 a 90 milioni

24 novembre 2016 In un’intervista al Corriere della Sera Veltroni invita La Rai a non pensare solo all’Auditel “Il dovere della Rai è restituire qualità». Ossia «L’innovazione dei linguaggi. La diversificazione. La Rai non può scambiare la qualità con la quantità. I dirigenti di viale Mazzini sono abituati ad attendere con ansia alle 10 del mattino i dati dell’Auditel. Non conta più se un programma sia bello o brutto. L’esclusivo metro di valutazione è lo 0,4% in più o in meno di share. Grandi programmi che cambiarono la tv italiana ebbero ascolti non di decine di milioni: Quelli della notte , Blitz , 16 e 35 di Beniamino Placido. Eppure sono rimasti nella cultura di massa». «Credo sia arrivato il momento di ripristinare, come propone da tempo Arbore, l’Indice di Qualità.

24 novembre 2016 Sawiris cede ad un imprenditore albanese Wind International Services l'italiana Wis, la divisione di telefonia internazionale (il traffico delle chiamate e di internet all'estero, l'ultimo pezzo che rimaneva dell'eredità di Wind.

25 novembre 2016 Canal Plus in Francia riorganizza la propria offerta abbandonando il marchio Canal Satelllite, combinando il rimborso di Apple TV 32 Go (pari a 179 euro sillApple Store) ad ogni nuovo abbonamento all’offerta « Intégrale ». Il prezzo dell’abbonamento mensile scende a 59,90 euro, anziché 99,90 euro (con un impegno di 24 mesi). L'offerta «Intégrale» comporta tutte le emittenti e tutte le opzioni proposte dal gestore della piattaforma ivi compresi – su richiesta - i canali per adulti.

25 novembre 2016 Lo stesso giorno del varop della nuova pittaforma della proopria filiale Canal Plus, Vivendi avvia in Francia Studio +, l'offerta di serie televisive per cellulari e tablet proposta à 4,99 euro mensili

26 novembre 2016 Muore Fidel Castro. Proclamati otto giorno di lutto a Cuba sino ai funerali.

28 novembre 2016 Parte la piattaforma SVoD OTT di HBO in Spagna con un catalogo di oltre 3 mila ore di contenuti in HD, in concorrenza diretta con Netflix al prezzo di 7,99 euro mensili per i clienti di Vodafone Tv accessibile su PC, Mac, tablet, mobili e attraverso Apple Tv e Google Chromecast

28 novembre 2016 Finisce la gratuità integrale di tutti gli eventi dei Giochi Olimpici in Germania sinora trasmessi sulle reti pubbliche. Liberty Media attraverso Eurosport acquista i diritti dei Giochi Olimpici dal 2018 al 2024. Parte degli eventi rimarranno gratuiti su Eurosport 1, integrati da ulteriori programmazioni su altri canali del gruppo Discovery e in particolare su DMAX, Sul canale televisivo a pagamento Eurosport 2 saranno presenti contenuti esclusivi. I negoziati avviati con ARD e ZDF sono rimasti senza successo. Il prezzo di sub-licenze è stato giudicato da ARD e ZDF troppo alto

Vivendi, Studio+ sbarca in Italia Il gruppo vara con Tim l'app di serie ty per mobile e avvia senza Mediaset il polo Ue di contenuti Vivendi

28 novembre 2016 Il gruppo Vivendi presenta a Milano Studio +, il nuovo servizio di Vivendi che mette a disposizione serie fruibili esclusivamente da mobile disponibile in Francia dal 25 novembre. Studio + sarà operativo in Italia dal 4 dicembre, tramite un abbonamento sottoscrivibile attraverso TIM, con dieci nuove serie di 5-10 minuti a episodio, prodotte esclusivamente per mobile. Studio + sarà dotata di un budget di 35 milioni l'anno per lanciare un titolo ogni settimana

29 novembre 2016 Un Volo LaMia Airlines 2933 partito dall'aeroporto Viru Viru di Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) e diretto a Medellín precipita sul fianco di una montagna La Unión, causando 71 vittime tra cui molti giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense.

29 novembre 2016 CNN acquisita Beme, l'applicazione capace di registrare video senza revisione o conferma di pubblicazione con l'obiettivo di lanciare un nuovo mediaum. Casey Neistat e il suo team di 11 persone che fino ad oggi si sono occupate dello sviluppo della popolare app saranno dunque coinvolti in un nuovo progetto che nascerà proprio dalle ceneri dell’applicazione, prossima ad essere definitivamente rimossa dal Play Store e dall’App Store. Lo youtuber avrà il compito di realizzare per conto della CNN una serie di nuovi video in cui verranno affrontati diversi argomenti di interesse generale. Il progetto rimarrà ad ogni modo separato dagli attuali canali social della CNN, al fine di dare a Neistat il massimo dell’autonomia per ricreare al più presto un audience di grandi proporzioni, esattamente come fino ad oggi avvenuto su YouTube.

29 novembre 2016 L'Autorità per le comunicazioni britannica Ofcom chiede lo scorporo della rete di BT. L'incumbent dovrà separare legalmente Openreach, la divisione che gestisce le reti di BT.

30 novembre 2016 AT&T sfida Netflix dando vita ad una propria piattaforma SVoD OTT Direct Tv Now rivolta a quei circa 20 milioni di famiglie mai o non più abbonate a servizi via cavo e via satellite proponendo loro per 35 dollari mensuile fra 60 e 120  canali e in opzione per altri 5 dollari HBO su un televisore attraverso un box Apple Tv o il Fire TV di Amazon, su un pc, un tablet o uno smartphone Il nuovo servizio televisivo online dell’operatore statunitense rafforza le preoccupazioni dei sostenitori della neutralità della Rete. Tale principio, assicurando pari trattamento fra tutti gli attori del Web, è sempre più minacciato dopo la vittoria di Donald Trump. Rappresenta infatti una rottura rispetto al modello tradizionale, che imponeva un abbonamento cospicuo mensile (94 euro) da sottoscrivere con un operatore via cavo per ricevere al contempo la tv e Internet, mentre DirecTV Now viene offerto a partire da 35 dollari. ATeT beneficerà poi di un secondo atout: i dati per vedere le emittenti registrati dai propri 130 milioni di clienti connessi a servizi mobili, «il che rappresenterebbe una distorsione della concorrenza», secondo Ernesto Falcon dell'Electronic Frontier Foundation, un’associazione americana per la difesa delle libertà digitali.

30 novembre 2016 Netflix apre al download dei contenuti. La società ha deciso di consentire ai suoi clienti di scaricare programmi e film sui loro device per vederli offline sull’ultima versione dell’APP smartphone e tablet IOS e Android, andando così incontro ad una richiesta montante da parte degli abbonati, che da tempo spingevano per ottenere una fruizione più semplice dei contenuti non soltanto in streaming.

30 novembre 2016 Altice USA quarto cavo-operatore oltre Oceano, annuncia un piano di investimento su larga scala per portare la fibra ottica in casa in modalità FTH consentendo una velocità di accesso a Internet sino al 10 Gigabit al secondo

Sky plc lancia nel Regno Unito Sky Mobile operatore telefonico virtuale di rete mobile MVNO

30 novembre 2016 Sky plc entra nel mercato delle telefonia mobile. Un ulteriore segno del processo di convergenza tra gli operatori delle Tic nel loro complesso, cioè tra chi era nella telefonia e in Internet come Telecom Italia, che offre anche contenuti, e chi invece fa il percorso inverso. Il gruppo della pay-Tv ha presentato «Sky Mobile», un operatore virtuale di rete mobile (mobile virtual network operator o «Mvno» come sono chiamati dagli addetti ai lavori), cioè un fornitore di servizi di telefonia mobile che non possiede alcuna licenza per il relativo spettro radio né ha le infrastrutture necessarie per fornire i servizi. Infatti Sky userà la rete di 02 (Telefonica). Con questa operazione il gruppo trasforma Sky a pieno titolo in un «quadruple play provider», in grado quindi di offrire agli abbonati quattro servizi: banda larga e pay-tv con offerta legata al telefono fisso e ora anche il servizio di telefonia mobile

30 novembre 2016 Nei primi due mesi dopo il lancio del nuovo sito e delle nuove app per smartphone e tablet dall'1 ottobre al 30 novembre 2016, l’offerta RaiPlay registra quasi 75,5 milioni di visualizzazioni da 15 milioni di dispositivi differenti. I contenuti che hanno ricevuto una maggiore apprezzamento da parte degli utenti sono state le fiction come «Un Medico in famiglia», che ha registrato più di 6 milioni di visualizzazioni, «L’allieva» e «Braccialetti rossi» che hanno registrato, ciascuno, oltre 5 milioni di visualizzazioni.

Novembre 2016 Dplay, il servizio Over the Top gratuito di Discovery Italia, fa segnare un novembre record superando i 2 milioni di utenti unici: 25% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e 40% rispetto a ottobre 2016. Su Dplay si trovano i principali programmi di Real Time, Dmax, Nove, Giallo, Focus, K2 e Frisbee, i 7 canali free to air di Discovery Italia, sia attraverso il sito it.dplay.com sia con l'app dedicata. A trainare il novembre record ha contribuito il successo di Untraditional, la fiction di Fabio Volo firmata Dplay Original, il brand che racchiude le produzioni nate per Dplay

Dicembre 2016 Con una massiccia campagna pubblicitaria, Premium lancia un canale dedicato ai film d'animazione (Premium Animation), nuovi contenuti per cinema, serie tv e calcio. Al bouquet con il calcio internazionale si aggiungeranno i campionati di Argentina e Brasile, l'Arsenal tv e il Barca tv e gli highlight delle partite di B. Contemporaneamente esordisce l'offerta di Premium Play in 4K. Si allarga l'offerta degli approfondimenti calcistici, ma anche quella di serie e film (come Batman vs Superman, Suicide Squad, Black Mass) in 4K, nonostante Medusa, la casa di produzione del Biscione, abbia scelto di cedere a Sky alcuni film che renderanno il carnet natalizio delle reti di Murdoch più sostanzioso del previsto. ll servizio di streaming on demand, inoltre, propone agli abbonati Premium tutta la produzione cinematografica girata in Ultra HD presente in catalogo, compresi film appena usciti dalle sale cinematografiche.

1 dicembre 2016 La Commissione Ue presenta un pacchetto di proposte per semplificare la vendita online di beni e servizi nel Digital Single Market. Via libera al taglio dell’Iva su eBook e giornali online allo stesso livello dei libri e giornali di carta. 

1 dicembre 2016 In Italia il gruppo Fox che trasmette i canali satellitari pay in esclusiva Sky: Fox Sports, FOX, FoxLife, FoxCrime, Fox Comedy, Fox Animation, National Geographic Channel, Nat Geo People, Nat Geo Wild, Baby Tv generando ascolti suiperiori all’1,1% non esclude l’ipotesi di sbarcare nella televisione free seguendo quanto ha fatto Sky Italia con TV8, Cielo e Sky Tg 24.

Amazon Prime Video si assicura la distribuzione delle reti HBO nella battaglia contro Netflix

2 dicembre 2016 Negli Stati Uniti sulla piattaforma videostreaming SVod Amazon Prime Video arrivano in modalità OTT i canal HBO e Cinemax. HBO è proposto a 14,99 dollari (14 €) al mese, ovvero alla stessa tariffa del servizio di streaming HBO Now.  L'aboaemento a Cinemax è proposto a 9,99 dollari (9,38 €) al mese. Anche le reti Showtime e Starz risultano accessibili su Amazone Prime Video, ognuna a 8,99 $ (8,44 €) al mese.

3 dicembre 2016 Esplode la pirateria del calcio criptato in rete. A livello mondiale il caso più eclatante è la partita Barcellona-Real, vista ufficialmente da 600 milioni di persone e chissà da quante altre in maniera clandestina. Dall'Honduras centinaia di effimeri profili FB (vita media una settimana) «catturano» le dirette delle partite dei campionati europei diffondendoli tramite la funzione FacebookLive. Usano due tipi di armi leggere, una più artigianale piazzandosi davanti a una tv con uno smartphone e riversando le immagini sul proprio profilo social, e una più avanzata rubando il segnale tramite una banale scheda video (acquistata su eßay e i5 euro) da chi detiene i diritti: un like sul profilo del sito giusto ed entri gratuitamente nello stadio virtuale, quasi sempre in HD e con il plus di backstage e interviste. Insomma, un arrembaggio vero e proprio. Secondo El Pais uno di questi account, Capitanes del Fùtbol, in occasione dello scontro al vertice, sarebbe arrivato a 700 mila connessioni alla volta, annoverando all'intervallo ben 4,6 milioni di visite.

4 dicembre 2016 Ripetizione del ballottaggio in Austria, risulta nuovamente vincitore il verde europeista Alexander Van der Bellen con il 51,7% dei voti. Questa volta il candidato dell’estrema destra populista Norbert Hofer che non va oltre il 48,3%, ammette la sconfitta

Secca sconfitta dl Renzi al referendum costituzionale sulla riforma del bicameralismo. Il sì, di cui il Governo e la maggioranza erano promotori, ottiene il 40,88% dei voti, a fronte di un'affluenza del 65,47%. La valanga di no ben 19 milioni e 419 507 contro 13 milioni 432 108 al Referendum costituzionale del 2016 in Italia superiore al 59,1% lo costringe a rassegnare le dimissioni da premier. I sondaggi, questa volta, non hanno sbagliato, sull’esito. Ma, appunto, sulle “misure”. Infatti, tutti i principali istituti demoscopici avevano previsto il successo del No, segnalando, però, un’ampia area di incerti, che avrebbe potuto rendere possibile perfino il sorpasso del Sì. Invece, il No si è imposto nettamente. E ha prodotto conseguenze immediate, anzitutto sul governo. D’altronde, 6 italiani su 10 hanno votato contro la riforma, ma, anzitutto, contro Renzi. Troppi per non provocare le dimissioni immediate del Premier. 

4 dicembre 2016 Si svolge in Italia il referendum costituzionale del 2016 per confermare o respingere la cosiddetta riforma Renzi-Boschi contenuta nella legge costituzionale approvata dal Parlamento il 12 aprile 2016, recante «disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». I risultati vedono un'elevata affluenza che in Italia raggiunge il 68,48% in controtendenza rispetto alle consultazioni precedenti e una netta prevalenza dei voti contrari, che hanno superato il 59% delle preferenze espresse. Solo Trentino Alto Adige Toscana e di stretta misura Emilia Romagna votano per il si. Al Sud il no è ovunque superiore al 65%. Fra i cittadini residenti all’estero il si raggiunge il 65,7% ma la partecipazione non va oltre il 30,74%


Le conseguenze della sconfitta del tentativo renziano di riforma costituzionale e di formazione di una democrazia governante e lo spettro di ritorno alla Repubblica dei Partiti nell’era delle fake news incontrollabili e non smentibili alimentate sui social network e dell’accelerazione della frammentazione e divaricazione della società italiana (2017-2018)

4 dicembre 2016 Parte in Italia l’offerta per i telefonini della filiale di Canal +, Studio + . E’ disponibile via la app di Vivendi a 4,99 euro al mese e 1,8 euro a settimana e per i clienti Tim a 3,99 euro al mese più uno gratuito o 1,49 a settimana con sette giorni gratis, escluso in entrambi i casi il costo dell'utilizzo dati. Le mini-serie fanno parte anche dell'offerta Tim «Supergiga 10 e lode». Al momento il catalogo delle serie è composto da 15 stagioni complete, a cui si aggiungono cortometraggi per oltre 200 video. Le serie tv provengono da tutto il mondo (disponibili in lingua con sottotitoli o in italiano) perché il progetto Studio, ha respiro internazionale

5 dicembre 2016 D’intesa con il Presidente della Repubblica Hollande, il primo Ministro Manuel Valls rassegna le dimissioni per presentarsi alle primarie per la scelta del candidato della gauche francese per le elezioni presidenziali

5 dicembre 2016 A seguito del risultato referendario, negativo per il Governo, Renzi rassegna le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale però le accetterà formalmente solo dopo l'approvazione definitiva da parte del Senato della legge di stabilità 2017.

5 dicembre 2016 Mattarella chiede a Renzi di congelare le dimissioni sino all’approvazione della Legge di stabilità. Cresce anche fra le forze politiche di maggioranza che paventano il rischio di un ulteriore logoramento, la richiesta di andare rapidamente ad elezioni anticipate

5 dicembre 2016 Il DG di TV5 Monde Yves Bigot invita le reti partner di Francia Svizzera, Belgio Canada ad «Unire le forze per lanciare une piattaforma SVOD francofona» per combattere la pirateria informatica e trovare un’alternativa a Netflix.

5 dicembre 2016 Fastweb compra da Tiscali ramo business e frequenze.  La società della fibra rileverà per 45 milioni i clienti del servizio top client Tiscali Business e il contratto per la connettività alla pubblica amministrazione. Intesa da 12,5 milioni per le frequenze da 3.5 Ghz dell'azienda sarda

5 dicembre 2016 Si sblocca il contributo a Chili tv di Stefano Parisi La delibera regionale che assegna un finanziamento di oltre un milione di euro a Chili tv, la società che fa capo a Stefano Parisi, era ferma da mesi, dopo il veto della Lega, che aveva minacciato di non votarla.. Il bando vinto da Chili tv prevede un contributo regionale di 1.167.034,00 euro e l'impegno da parte della società di Parisi a realizzare investimenti in ricerca e sviluppo pari a 3,2 milioni, già sostenuti in proprio dall'aprile 2015 e l'impegno ad assumere venti figure qualificate. In caso contrario, Chili aveva minacciato di fare causa alla Regione.

6 dicembre 2016 Il Presidente della Repubblica francese Francois Holland nomina Bernard Cazeneuve Primo Ministro in sostituzione del dimissionario Manuel Valls. Pochi i rimpasti dei portafogli. Al ministero dell’Interno Cazeneuve è sostituito da Bruno Le Roux Audrey Azoulay rimane ministro della Cultura e della Comunicazione. Il Governo Cazeneuve rimarrà in carica sino al 15 maggio 2017, sostituito dal moderatore Edouard Philippe all’indomani dell’insediamento di Emanuel Macron all’Eliseo.

6 dicembre 2016 L’UDC dopo il massiccio no alla Legge Costituzionale decide di uscire da Alleanza Popolare lasciando solo il NCD di Angelino Alfano

6 dicembre 2016 Via libera dell’antitrust Ue all’acquisizione da parte di Microsoft del social network per professionisti LinkedIn. L'operazione da 26 miliardi di dollari potrebbe ora essere perfezionata nel giro di pochi giorni Microsoft scommette sull'integrazione della tradizionale forza nel software con i servizi su Internet offre da LinkedIn alle aziende e alle fasce più qualificate del mercato del lavoro, che oggi generano 3 miliardi di dollari di entrate l'anno e soprattutto una quantità di dati di valore inestimabile. In cambio del via libera, il Commissario alla concorrenza di Bruxelles, Margarethe Vestager, ha imposto a Microsoft di garantire identico accesso al suo programma Office ad altre società di servizi in rete per professionisti nei prossimi 5 anni. Office permetterà, tra l'altro, che siti concorrenti compaiano all'interno di funzioni quali il calendario degli appuntamenti. La Ue ha anche ordinato a Microsoft di consentire ai produttori di computer di non installare automaticamente connessioni a LinkedIn sui desktop.

6 dicembre 2016 Mediaset secondo Satellifax sarebbe alla ricerca di una partnership anche con TF1, per realizzare il suo progetto di piattaforma paneuropea, dopo il fallimento dell’intesa con Vivendi

6 dicembre 2016 Prosegue la crescita delle quote azionarie acquisite da Vivendi che ora controlla il 24,19% delle azioni di Telecom Italia.

6 dicembre 2016 In Italia i clienti con My Sky connesso e con l'opzione Hd possono vedere in Hd anche quasi tutti contenuti on demand.

6 dicembre 2016 Fastweb lancia la connessione in fibra a 1 Giga. Entro il 2020 nuova rete mobile 5GL, ossia la prossima generazione per la comunicazione mobile, che permetterà velocità di trasferimento altissime e nuovi modi di sfruttare il traffico dati, connettendo più persone e più dispositivi. Fastweb realizzerà una propria infrastruttura 5G basata su «small cells» (piccole celle). Perché dispone già di una capillare infrastruttura di rete fissa basata sulla fibra ottica. Ha oltre 20 mila «cabinet» (armadi) in tutta Italia, che diventeranno 50 mila entro il 2020 a seguito di un massiccio piano di investimenti Le «cabinet» ospiteranno le small cells. Sfruttando le frequenze 3,5 Gigahertz, retaggio dell'accordo con Tiscali che le ha ceduto la divisione «business» per 45 milioni e affittato per 12,5 milioni in cinque anni le sue frequenze mobili. La sperimentazione della rete ultra-performante, chiamata «5G ready», partirà l'anno prossimo per «arrivare a coprire il 20% della popolazione nelle grandi città nel 2020».

7 dicembre 2016 Finisce l’assedio di Aleppo con la fuga dei miliziani dellì’Isis, ma prosegue il combattimento delle truppe governative contro i ribelli assediati nella città nonostante il coridoi umanitario

7 dicembre 2016 Il Senato approva definitivamente (con 166 sì, 70 no e un astenuto) la legge di stabilità.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi rassegna le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

7 dicembtre 2016 Nel tardo pomeriggio, Renzi si reca nuovamente al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni e quelle del Governo da lui presieduto. Il presidente Mattarella le accetta con riserva, chiedendo al Governo di rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

7 dicembre 2016 Mattarella frena sull’ipotesi di elezioni anticipate in giorno in cui Matteo Renzi dopo aver fatto approvare dal Senato la legge di stabilità e convocato la Direzione del PD, sale al Quirinale e rassegna le elezioni 

7 dicembre 2016 Vivendi supera la soglia del 25 % delle azioni di Ubisoft


8 dicembre 2016 Il Presidente di Orange Stéphane Richard dichiara che in caso di vendita da pèarte di Vivendi, l’ex incumbent francese nelle telecomunicazioni sarebbe interessata ad un eventuale acquisto del gruppo Canal+

8 dicembre 2017 RT (ex-Russia Today) avvierà una versione francofona nel corso dekl 2017

8 dicembre 2016 Vivendi annuncia il lancio imminente a inizio 2017 in Francia del proprio servizio di video musicali

8 dicembre 2016 Gli azionisti del gruppo Starz accettano l’acquisizione della loro pay tv da parte dello Studio The Hunger Games Lionsgate per 4,4 miliardi di dollari

8 dicembre 2016 La BBC effettua una sperimentazione di diffusione video in 4K in modalità HDR (High Dynamic Range) e HLG (Hybrid Log-Gamma) sulla propria piattaforma di streaming iPlayer trasmettendo come test 4 minuti di una serie documentaristica Pianeta Terra II accessibili attraverso i televisori  connessi compatibili Il formato HLG è una norma sviluppata da BBC R&D e dalla nipponica NHK per rispondere alle esigenze dei diffusori ed è stata recentemente integrata nello standard HDR-TV dell'UIT

8-10 dicembre 2016 In seguito all’apertura formale della crisi il Presidente della Repubblica Mattarella procede alle consultazioni alla fine delle quali il presidente insiste su un governo con pieni poteri. Polemiche del centrodestra per le consultazioni parallele compiute da Renzi a Palazzo Chigi per individuare il nome da suggerire al Capo dello Stato

9 dicembre 2016 La 21st Century Fox lancia un'offerta per il 51% di azioni di Sky che ancora non possiede per arrivare al controllo della pay tv europea. Si tratta del secondo tentativo in tal sens dopo quello del 2011. Questa volta Murdoch ha messo sul piatto 10,75 sterline per azione (12,8 euro), il 36% in più sulla chiusura delle azioni della vigilia L’annuncio avvioene in un contesto in cui con l'attuale debolezza della sterlina i titoli britannici del settore dei media come Itv diventano oggetto di acquisizioni da parte di società statunitensi.

9 dicembre 2016 Vivendi annuncia che avvierà nel 2017 Watchmusic in Francia dans l'Hexagone son service de vidéos musicales pour mobiles, qu'il teste déjà au Brésil. Vivendi va lancer début 2017 en France son service de vidéos musicales pour mobiles WatchMusic, qu'il teste déjà au Brésil,  

9-10 dicembre 2016 Le truppe Isis fuggite da Aleppo a sorpresa riconquistano la città di Palmira nonostante le resistenze di militi russi

10 dicembre 2016 Terrore a Istanbul Un autobomba con un kamikaze appartenente ai Falchi della libertà del Kurdistan, organizzazione paramilitare curda, esplode davanti allo stadio Stadio BJK İnönü del Besiktas dopo una partita provocando la morte di 38 persone e 155 feriti.

11 dicembre 2016 Una bomba nella Basilica copta di San Marco al Cairo provoca una strage di cristiani durante la messa uccidendo 25 fedeli tra cui sei bambini e procurando 30 feriti

Mattarella conferisce l’incarico esplorativo al Ministero degli Esteri Paolo Gentiloni Silveri

11 dicembre 2016 Dopo numerose consultazioni da parte dei diversi partiti, il presidente della Repubblica Mattarella affida al ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni l'incarico di formare un nuovo Governo, incarico che lo stesso Gentiloni accetta, come da consuetudine, con riserva come da prassi costituzionale.

12 dicembre 2016 Il presidente incaricato Gentiloni svolge consultazioni con le forze politiche ad eccezione di Lega e Movimento 5 Stelle sciogliendo la riserva dopo aver incontrato a seguito della riunione della sua Direzione in presenza del segretario Renzi, la delegazione del Partito Democratico, presentando infine al Capo dello Stato il proprio governo che procede in serata al giuramento dei ministri.

Dopo la formazione, la presentazione e il giuramento del Governo guidato da Paolo Gentiloni, termina ufficialmente il Governo Renzi con la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne a Palazzo Chigi, il cosiddetto "rito della campanella".

12 dicembre 2016 Il Governo Gentiloni presta giuramento nelle mani del presidente Mattarella alle ore 20. Dopo la cerimonia della campanella l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi lascia Palazzo Chigi e si svolge la prima riunione del nuovo Consiglio dei ministri, durante la quale Maria Elena Boschi è nominata segretario del Consiglio Si insedia il I Governo Gentiloni. Rimarrà in carica sino al 1 giugno 2018 dopo aver rasssegnato le dimissioni al Capo della Stato il 24 marzo 2018 in seguito netta sconfitta del PD e delle altre forze di centrosinistra. Il nuovo Governo Gentiloni è sostanzialmente composto dagli stessi ministri del Governo Renzi, con esclusione di Stefania Giannini sostituita da Valeria Fedeli e di Maria Elena Boschi sostituita da Anna Finocchiaro, entrano nel governo 5 nuovi ministri, mentre altri 5 ministri, pur rimanendo, cambiano ministero.Angelino Alfano diventa Ministro degli Esteri Marco Minitti Ministro degli Interni, Maria Elena Boschi diventa Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Anna Finocchiaro Ministro dei Rapporti con il Parlamento. De Vincenti diventa Ministro per il Mezzogiorno e della coesione territoriale. Luca Lotti Ministro dello sport. Valeria Fedeli Ministro della Pubblica Istruzione. Nonostante i cinque nuovi ministri l’opposizione crtica il “governo fotocopia”

12 dicembre 2016 Negli Stati Uniti Viacom rinuncia alla fusione con la CBS. Dopo avere chiesto a Cbs e Viacom, di cui vanta la maggioranza delle azioni con diritto di voto, di esplorare possibili nozze, la holding del magnate 93enne Sumner Redstone e della figlia Shari ha deciso che per i due gruppi è preferibile una vita su strade parallele.

12 dicembre 2016 La Commissione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) hanno resentato ieri in Lussemburgo il progetto di un fondo per le infrastrutture legate alla banda larga che sia in grado di attrarre capitali privati e pubblici, con la partecipazione di tre grandi banche nazionali di promozione dello sviluppo: la tedesca Kf W Bankengruppe, l'italiana Cassa Depositi e Prestiti e la francese Caisse des Depots et Consignations. Il fondo, denominato Connecting Europe Broadband Fund, dovrebbe raccogliere inizialmente 500 milioni di euro di provenienti da investitori pubblici e privati, inclusi i fondi di Bei e Commissione Ue (che ha già messo sul piatto 100 milioni). Ciascun investimento del fondo sarà compreso tra 1 milione e 30 milioni di euro, mentre nel complesso sono previsti investimenti tra 1 miliardo e 1,7 miliardi di euro per la diffusione della banda larga nelle zone svantaggiate, ossia quelle ancora non coperte dalle reti ad altissima capacità. Obiettivo del nuovo veicolo sarà investire in classi di investimento equity o quasi equity, includendo debito mezzanino e subordinato, a un ritmo di 7-12 progetti l'anno dal 2017 al 2021.

12 dicembre 2016 Mediaset è sotto attacco a causa dui una OPA ostile lanciata da Vivendi. Il gigante francese della tv, del cinema e dei videogame compra un pezzo importante di Mediaset. E minaccia di salire ancora nell'azionariato del gruppo milanese che Berlusconi controlla attraverso la Fininvest. L'annuncio di Vivendi arriva improvviso alle 19 e 52: «Abbiamo il 3,01 di Mediaset» e questo - attenzione - non è che l'antipasto. La Vivendi di Vincent Bolloré punta a diventare il secondo azionista del Biscione «con una quota che oscillerà tra i1 10 e i1 20 per cento» delle azioni. Secondo La Stampa “il finanziere bretone ha un sogno Creare un campione dei media Una grande alleanza che comprenda Orange e Telecom Italia”

Emerge apertamente quanto paventato al momento della rottura su Premium: l’interesse di Bolloré è per Mediaset un gruppo che, a fine 2015, ha una quota di ascolto superiore a un terzo di quella totale (32,23% nel giorno medio) e una quota, ben superiore a quella di ascolto negli investimenti pubblicitari della tv nazionale (56,1%), con oltre due miliardi di fatturato pubblicitario stimati da Nielsen, comprensivi della quota di agenzia (1,7 netti a bilancio). Canale5, da solo, si stima valga un miliardo di pubblicità, circa la metà degli introiti pubblicitari del gruppo

12 dicembre 2016 In Italia i 2,3 milioni di abbonati Sky connessi dispongono di una vera e propria home page visualizzata sullo schermo tv, a integrare in un unico ambiente tutti i contenuti nelle varie modalità di fruizione (live, registrati, on demand). Il decoder My Sky mette a disposizione pure un motore di ricerca evoluto (ad esempio si possono cercare film digitando il nome di uno degli attori, o programmi di intrattenimento digitando il nome di uno dei conduttori) e anche un sistema di raccomandazione (che occupa la metà inferiore dello schermo) in grado di suggerire allo spettatore una serie di contenuti (circa 30 al giorno), tenendo conto pure delle preferenze e delle abitudini di visione

13 dicembre 2016 Il Governo Gentiloni ottiene la fiducia della Camera dei Deputati con 368 sì (dieci in meno di quanti ne aveva incassati Renzi) e 105 no. Movimento 5 Stelle, Lega Nord, ALA e Scelta Civica abbandonano l'aula al momento del voto, mentre i deputati di Fratelli d'Italia protestano contro il Governo esponendo cartelli con la scritta "Al voto ora!"

Come previsto, in Aula, va in scena l’Aventino di grillini, leghisti e di Ala. Banchi vuoti per le tre formazioni, che non partecipano al primo voto di fiducia del governo.

13 dicembre 2016 Il Parlamento europeo adotta il Rapporto Ehler-Morgano per una “politica comunitaria coerente nei settori della cultura e della creazione (SCC) e lo sviluppo di un “quadro di politica industriale completo”. Il testo preconizza che “gli autori, i creatori, gli interpreti e i titolari dei diritti siano correttamente remunerati per le loro opere”, chiedendo alla Commissione di mettere in opera attraverso una vasta riforma del diritto d’autore il “diritto ad una giusta remunerazione e alla protezione giuridica degli autori”

13 dicembre 2016 Vivendi accelera la sua scalata al capitale di Mediaset salendo al 12,32%. Per parte sua la Fininvest di Silvio Berlusconi rilancia annunciando che tra azioni e diritti prenotati per il 14 dicembre è già salita al 39,77% dei diritti di voto (azioni proprie escluse) e contemporaneamente denuncia alla Procura di Milano e alla Consob i presunti abusi di mercato di Bolloré presentando un esposto contro Vivendi “per manipolazione di mercato”. Il titolo mediaset balza del 31,8% 

13 dicembre 2016 La BBC, via BBC Worldwide, si unisce ad ITV per apprestarsi a lanciare nel primo tirimestre 2017 unitamente a AMC Networks, un servizio on demand stile Netflix negli Stati Uniti all’inizio del 2017. BritBox che prevede di svilupparsi nel resto del mondo non sostituirà BBC iPlayer né ITV Player nel Regno Unito. Non sono stati rilevati né il prezzo dell’abbonamento né stime sui ricavi attesi per un servizio che offrirà contenuti senza interruzioni pubblicitarie.

13 dicembre 2016 In Germania finisce l’esclusiva dei canali di Eurosport sulla piattaforma sat/cavo Sky Deutschland, ormai disponibili anche sulla piattaforma via cavo e IPTV Vodafone Deutschland

13 dicembre 2016 Il gruppo televisivo Mètropole 6 annuncia l’acquisto del polo radiofonico del gruppo RTL in Francia formato da RTL, RTL2 e Fun Radio, oltre ai siti Internet e le concessionarie, per 216 milioni di euro. Le due società con in comune l’azionista RTL Group (controllato al 75 % dal gruppo tedesco Bertelsmann), che deteneva sin qui il 48,3 % di M6 (e il 34 % dei diritti di voto) e la totalità del polo radiofonico RTL in France. L’investimento di M6 frutto di un negoziato con il proprio azionista di riferimento, verrà finanziati al 100 % attraverso indebitamento ovvero apporti di capitale contratti attraverso debiti di finanziamento nei confronti di terzi

13 dicembre 2016 beIN Sports, la piattaforma francese con circa 3 milioni di abbonati accusa oltre 1 miliardo di euro di perdite in Francia dal suo lancio nel 2012 e più precisamente secondo la newsletter Satellifax, 262,5 milioni di euro nel 2012, 292 milioni nel 2013, 336 nel 2014 (su 15 mesi sino al 31 marzo 2016) e 142 milioni nel 20\15 (sui nove mesi successivi). Il fatturato cumulato in 24 mesi nel 2014 e 2015 ammonterebbe a 440 milioni di euro di cui il 93% provenienti dagli abbinamenti a fronte di 640 milioni di euro investiti nell’acquisizione dei diritti

13-14 dicembre 2016 Prove tecniche di pace con i Gafa. Trump chiama la Silicon Valley per rilanciare l'economia Usa Il presidente cerca di sfruttare il potere dell'innovazione Dopo aver parlato con Bill Gates al telefono il 13 dicembre Trump incontra nella sua Torre a New York i Ceo di numerose società hi tech americane. Fra loro Tim Cook di Apple, Larry Page di Alphabet (Google), Satya Nadella di Microsoft, Jeff Bezos (Amazon), Ginny Rom-mety (Ibm), Sheryl Sandberg (Facebook) Eric Schmidt (Alpha-bet/Google), Elon Musk (Tesla) Chuck Robbins (Cisco).

Fiducia el Senato a Gentiloni mentre prosegue l’Aventino per Lega Nord e ALA abbandonano l'aula al momento del voto. 

14 dicembre 2016 Anche il Senato con 169 favorevoli e 9 contrari dà la fiducia al Governo Gentiloni. Presenti 269 senatori per una maggioranza di 135. Assenti Lega, M5S e Ala che come alla Camera non hanno partecipato al voto.

14 dicembre 2016 Il CdM approva, in esame preliminare, cinque decreti legislativi per l'attuazione di direttive europee riguardanti: la lotta alla corruzione settore privato; la gestione collettiva dei diritti d’autore, dei diritti connessi e la concessione di licenze multi-territoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online; la comparabilità delle spese e accesso al conto di pagamento; lo scambio automatico obbligatorio di informazioni fiscali; e la qualità della benzina, del combustibile diesel e la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Il CdM approva, in esame definitivo, due decreti legislativi: il primo su proposta del Presidente del Consiglio Gentiloni e del Ministro Lorenzin riguarda l'attuazione della direttiva europea in merito a determinate prescrizioni tecniche relative alla codifica di tessuti e cellule umani, mentre il secondo su proposta del Presidente del Consiglio Gentiloni e del Ministro Delrio riguarda l'attuazione della direttiva europea in merito la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi.

14 dicembre 2016 Parlamento Europeo e Consiglio raggiungono un accordo informale sulla banda a 700Mhz. Le frequenze saranno assegnati a servizi 5G entro il 2020 consentendo di passare all’internet mobile di quinta generazione. L’accordo dovrà essere ratificato dal Parlamento nel suo insieme e dai governi nazionali. Peraltro ogni Stato membro avrà la facoltà di rinviare di due anni la data limite “per ragioni chiaramente giustificate” dal momento che i servizi di radiodiffusione televisiva, che attualmente usano la banda 700 Mhz rimarranno prioritari sulle bande di frequenza inferiori “almeno sino al 2030”

Il governo italiano giudica inappropriata la scalata di Mediaset da parte di Vincent Bolloré. La reazione del Governo contro la scalata di Vivendi è stata immediata. Una difesa in qualche modo scontata ma che rafforza quel clima dialogante tra Pd e Forza Italia che già si respira in Parlamento. 

14 dicembre 2016 Prosegue la scalata di Mediaset da parte di Vivendi che sale al 20% delle azioni e come tale dovrebbe poter sedere nel Consiglio di Amministrazione del Biscione, mentre la Fininvest di Silvio Belrusocni si porta al 38,3%, soglia massima che può raggiungere al momento senza incorrere nell’obbligo di OPA. Per parte sua i governo vigila giuicando la scalata inappropriata. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dichiara che quello di Vivendi non è «il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia. Il governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione”

Così commenta il Corriere della Sera: “Un polo francoitaliano che metta insieme Orange e Canal+, Telecom Italia e Mediaset. Cioè i due ex monopolisti con la pay-tv di Vivendi e il gruppo di Silvio Berlusconi. Sotto la regia di Vivendi, per dar vita a un grande gruppo multimediale del Sud Europa e competere con un colosso come At&T e Time Warner. Vincent Bolloré sarebbe il king maker e il primo socio privato, accanto allo Stato francese. Lo scenario, in fondo, era stato anticipato da Vivendi nel giorno in cui a fine giugno 2015, annunciava di essere salita fino al 14,9% in Telecom (oggi sfiora il 25%). La settimana scorsa il ceo di Orange, Stéphane Richard, ha dichiarato di essere interessato a Canal+. Il mondo è tornato a credere alla convergenza tra contenuti e telecom”

Ma questa interpretazione viene messa in discussione da Il Sole 24 Ore secondo il quale al di là dell’aver puntato ad una base negoziale su Mediaset Premium Bolloré avrebbe in mente un secondo scenario: le nozze nella pay tv sarebbero state un pretesto per puntare direttamente alla parte ghiotta ovvero a Mediaset nel dopo Berlusconi

14 dicembre 2016 Uno dei legali dello studio dell’avvocato Niccolò Ghedini consegna in Procura a Milano un’integrazione alla denuncia con la quale il giorno prima la Fininvest aveva accusato Vivendi di aver messo in atto una «precisa strategia» per «acquisire le azioni Mediaset ad un prezzo artificiosamente diminuito del 30%».

Da questo documento prenderà le mosse l’inchiesta che vedrà nel febbraio 2017 sul registro degli indagati, con l’accusa di aggiotaggio ipotizzata dal pm Fabio De Pasquale, non solo il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, ma anche l’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine.

Amazon sfida Netflix anche in Italia. A differenza di Netflix e altri operatori, Amazon può contare sulla forza del suo marchio e su una nutrita base di sottoscrittori: il servizio è automaticamente garantito a chi è già abbonato all'offerta «Prime», mentre per i nuovi abbonati i prezzi sono molto competitivi.

14 dicembre 2016 Ponendosi in concorrenza diretta con Netflix con una copertura mondiale, Amazon estende il proprio servizio VoD Amazon Prime Video, in 200 paesi, fra cui la Francia, il Belgio, la Spagna, l’Italia, il Canada e l’India. Finora solo i clienti negli Usa, in Germania, Austria, Gran Bretagna e Giappone potevano avvalersi di questa offerta. In questi sei paesi il servizio non è accessibile direttamente ma attraverso la sottoscrizione di un abbinamento annuale di 49 euro a Amazone Premium/Prime che propone servizi addizionali di consegna e tariffe preferenziale per la consegna o il prestito di e book. Negli altri Paesi sarà disponibile la biblioteca video di Amazon per i primi sei mesi al prezzo di 2,99 euro, che saliranno successivamente a 5,99 euro. II servizio Video à disponibile su pc, smartphone e iPod e su alcune tv connesse direttamente a Internet (Smart Tv). Analogamente a Netflix, Amazon negli ultimi anni ha cercato di proporre servizi esclusivi sul canale streaming, investendo in produzioni di serie originali,

Per il Sole 24 Ore si tratta di una “Cambiamento epocale. Nei video online a pagamento tre player (Netflix, Apple e Amazon) hanno già il 6(% del mercato globale e vedono la loro quota crescere La «rivoluzione copernicana» nel mercato video”

14 dicembre 2016 Il gruppo Altice (Patrick Drahi) rafforza la sua quota di capitale nel Gruppo SFR Group, salendo dall’84 % al 90,31%, dei diritti di voto. La grande maggioranza delle azioni è détenuta da Altice France (77,69%, pari all’86,50% dei diritti di voto), il resto dalla case madre Altice NV quotata nei Paesi Bassi (con il 6,27% delle azioni, ovvero il 3,79 % dei diritti di voto), e, per lo 0,04 % (0,02 % dei diritti di voto) dalla SARL Altice France bis.

14 dicembre 2016 L’editore belga Mediahuis lancia un’offerta sul gruoppo Telegraaf Media Groep (TMG), propriatario dei quotidiani De Telegraaf, Metro e Noordhollands Dagblad. Mediahuis, che già controlla NRC Media e De Limburger, s’apprête ainsi à renforcer sa position aux Pays-Bas.

14 dicembre 2016 La app RaiPlay, avviata nel mese di settembre al posto di Rai.tv che aveva mpliato le funzioni sia di streaming in diretta, portando a 14 il numero dei canali Rai visibili, sia di replay, sbarca nel mondo televisori connessi alla Rete Il servizio pubblico lancia il servizio anche sugli apparecchi tv, dopo il varo per smartphone e tablet. Tra le funzioni, un motore di ricerca interno che permette di individuare le trasmissioni recenti (già andate in onda) ma anche i contenuti d'archivio delle Teche. Rinnovata anche la GuidaTv: in una sola schermata, l'utente può rivedere i programmi andati in onda negli ultimi sette giorni o consultare il palinsesto della settimana

Allarme del CdA Rai La decisione di far scendere l'importo del canone da 100 a 90 euro ne 2017 avrà un impatto negativo con perdita di esercizio e crescita dell'indebitamento

14 dicembre 2016 Il CdA Rai presenta i conti 2016 in nero ma profondo rosso sui conti dei 2017: l'ultima previsione dell'esercizio 2016 vede un piccolo utile di sette milioni rispetto a un'analoga perdita del budget 2016. Questo grazie a un aumento dei ricavi e a quaranta milioni di minori accantonamenti e svalutazioni. L'esercizio è gravato dai 143 milioni di costi dei diritti per gli Europei di calcio e le Olimpiadi brasiliane. L'operazione canone in bolletta ha portato quasi 225 milioni di maggiori introiti rispetto al 2015. Nel 2017, però, la riduzione dell'importo del canone da cento a novanta euro porta a una ipotesi di riduzione dei ricavi complessivi del gruppo Rai di quasi duecento milioni, imputabili in gran parte agli introiti previsti per il canone: quello ordinario pagato dalle famiglie nelle bollette della luce scende, nelle previsioni Rai, da 1,756 miliardi di euro dell'ultima riprevisione 2016 a 1,511 miliardi (cifra a cui aggiungere i canoni speciali e altri recuperi). Si tratta di ricavi al netto di quanto spetta allo Stato sull'introito lordo. Per questa ragione il CdA chiede un'assemblea straordinaria al ministero dell'Economia anche per verificare se il prossimo anno l'azienda dovrà attuare un significativo contenimento degli investimenti per far fronte alla riduzione degli incassi

15 dicembre 2016 Fra cecchini e terrore inizia sotto la vigilanza delle truppe filogovernative di Assad protette dalla Russia il grande esodo da Aleppo dei miliziani. Ma la guerra non è finita

15 dicembre 2016 Un miliardo di account di Yahoo sono stati compromessi da attacchi di pirati informatici. E 150 mila di questi non sono utenti qualunque, bensì funzionari dell'amministrazione americana, Casa Bianca compresa, e persino dell'intelligence. È il bilancio, davvero drammatico e da record negativo, dell'offensiva di hacker non ancora identificati contro Yahoo scattata con successo nell'agosto del 2013 e venuta alla luce solo ora Un'offensiva che minaccia di costare la sopravvivenza stessa dell'azienda e potrebbe aver messo a rischio informazioni di sicurezza nazionale, se i dati rubati sono finiti in mano a servizi segreti stranieri Tra i "derubati" ci sono agenti dell’Fbi e della Nsa, l'agenzia addetta allo spionaggio elettronico, oltre a militari

15 dicembre 2016 Nulla di fatto al Consiglio Europeo di Bruxelles: il neo premier Gentiloni ammonisce: “Sui migranti servono risultati concreti”

15 dicembre 2016 Giro di vite di Facebook sulle false notizie

15 dicembre 2016 Instagram, l’APP detenuta da Facebook annuncia di aver raggiunto i 600 milioni di utenti attivi ogni mese

15 dicembre 2016 Dopo Facebook, anche Twitter annuncia che le sue applicazioni mobili per Android e iOS assicurano d’ora in avanti la diffusione di video in modalità live. Un tasto «in diretta» è apparso a fianco di foto e video. Gli utenti Twitter possono lanciare una diretta twittando direttamente senza dover passare attraverso Periscope, l’APP acquistatata da Twitter

15 dicembre 2016 Si rafforza anche in Francia l’offerta di Discovery con il lancio di Inverstigation Discovery (ID) a fianco di Discovery Channel e Discovery Science e dei canali Eurosport

Dopo il governo che in un clima quasi bipartisan sembra alzare il tono contro l’assalto di Vincent Bolloré ad un asset considerato di interesse strategico nazionale come Mediaset, criticato in questo solo dal Movimento5Stelle, anche AGCOM frena ponendo paletti alla scalata di Vivendi su Mediaset essendo moto stringenti le regole sugli incroci tra tv e società di telecomunicazioni.

15 dicembre 2015 L’Autorità italiana Agcom in un comunicato avvisa Vivendi «che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate». Sulla base dei dati del 2015 Telecom Italia risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche, detenendo il 44,796 della quota nel mercato prevalente delle telecomunicazioni. Mediaset - ha spiegato Agcom, società operante nel settore dei media e dell'editoria, il cui azionista di maggioranza è il gruppo Fininvest con il 34,7%, raggiunge nei 2015 una quota dei 13,396 del SIC (il Sistema integrato delle comunicazioni)». E un solo soggetto non può avere il controllo di entrambe.

15 dicembre 2016 Il gruppo statunitense 21st Century Fox, che già controlla il 39% delle azioni presenta una formale offerta di acquisto del rimanete 61% per 11,7 miliardi di sterline per acquisire il 100% delle azioni di Sky plc con importanti effetti sull’industria britannica dei media. Con l’operazione il colosso dei media detenuto da Murdoch conquista l’Europa. Murdoch potrà creare un circolo virtuoso tra contenuti Fox, contenuti Sky e distribuzione sulle piattaforme Fox, Sky e Star Tv, ma pure su molte altre, esterne al gruppo, da Virgin a Vodafone o Fastweb. Il business, in sostanza, rimane in confini delimitati, senza fare passi troppo lunghi e coinvolgere società di telecomunicazioni come invece nel caso della recente operazione di novembre con cui la telefonica AT&T ha comprato Time Warner per 85,4 miliardi di dollari (82,1 miliardi di euro)

Se Oltreoceano si è in attesa di capire i tempi e le modalità del mega deal da 85 miliardi di dollari AT&T-Time Warner, ecco che nel Regno unito si muovono le armate di Rupert Murdoch. Da tempo, il tycoon australiano sognava di ricomprarsi tutta Sky Plc (leader europeo nel business della pay tv con più di 21 milioni di clienti tra Inghilterra, Irlanda, Germania, Austria e Italia). Ma il magnate dei media potrebbe non fermarsi qua. Anche perché, operando principalmente dagli States, sa che la convergenza media-tic è inevitabile. Per contrastare i colossi del web (Google con YouTube), i player digitali quali Apple e Amazon, con le loro tv in streaming, e gli over-the-top quali Netflix. che negli Usa ha provocato un terremoto. Fox-Sky in Europa potrebbe ritrovarsi a dover fronteggiare la concorrenza del potenziale asse Orange Vivendi-Canal -Mediaset-Telecom-Telefonica? L'unica soluzione è convolare a nozze con una compagnia telefonica. ll partner ideale non può che essere il numero 1 mondiale del mobile, Vodafone. Ma esiste per Murdoch un p       iano B. Il deus ex machina di 21st Century Fox potrebbe optare per un piano-B e valutare l'acquisto della compagnia telefonica inglese 02, di proprietà della spagnola Telefonica che ha 25,4 milioni di clienti.

15 dicembre 2016 France 3 annuncia un rafforzamento dell’offerta regionale France 3 intende raddoppiare il palinsesto regionale da qui al 2020, riorganizzando la propria rete attualmente organizzata intorno a quattro poli, nelle 13 regioni (12 in Francia Metropolitana più la Corsica). Nascono 7 nuove direzioni regionali France 3 Auvergne Rhone Alpes, France 3 Bourgogne Franche-Comté, France 3 Grand Est, France 3 Hauts de France, France 3 Nouvelle Acquitaine, France 3 Occitanie e France 3 Provence-Alpes-Cote d’Azur. Ad esse si aggiungono le attuali direzioni regionali France 3 Bretagne Nord Ouest, France 3 Pays de la Loire, France 3 Centre Val-de-Loire, France 3 Haute e Basse Normandie, France 3 Paris Ile de France e France 3 Corse. Le 24 redazioni regionali mantengono la loro informazione regionale di prossimità

15 dicembre 2016 HBO, alleata in Spagna con Vodafone, annuncia l’intenzione di produrre in Spagna fiction seriale destinata ad essere fruita in tutto il mondo

Vodafone scende in campo contro Tim anche sul fronte dei contenuti. Tutto è davvero tutto pronto per il debutto in Italia della Vodafone Tv. L'offerta televisiva della multinazionale britannica delle ticè pronta a partire nei prossimi giorni nel nostro Paese.

15 dicembre 2018 Vodafone Italia e Sky Italia siglano una partnership per integrare l'offerta Now Tv, la Internet Tv di Sky, all'interno della Vodafone Tv in vista del suo lancio imminente. Grazie a questo accordo - informa una nota - tutti i clienti Vodafone Tv potranno vedere una selezione dei migliori canali di intrattenimento. I clienti della Vodafone TV potranno inoltre ampliare facilmente la propria offerta e accedere a tutti gli altri contenuti disponibili su NOW TV, dalle serie TV di Sky Atlantic ai migliori Box Sets e al grande cinema, anche in HD. Sarà anche possibile acquistare i ticket Sport con soluzioni molto flessibili. Con questa iniziativa, le due aziende sviluppano una collaborazione per veicolare contenuti sulla rete attraverso l’integrazione delle rispettive piattaforme tecnologiche, ampliando così le opportunità di scelta offerte ai consumatori.

15 dicembre 2016 Amazon investe a Vercelli 65 milioni. La multinazionale dell’E-commerce formalizza l'avvio di un nuovo investimento da 65 milioni per un centro logistico a Vercelli

15-16 dicembre 2016 I sindaci di Milano e Roma nell’occhio del ciclone. A Milano il sindaco Beppe Sala, indagato per il maxi appalto dell’Expo si autosospende dall’incarico. A Roma irrompe la polizia al Campidoglio per i documenti sulle nomine della Raggi e l’indomani sono arrestati il capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra, uno dei fedelissimi della sindaca grillina Raggi e il costruttore Scarpellini che gli avrebbe messo a disposizione i soldi per comparare una casa Enasarco.

16 dicembre 2016 Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini presenta in CdM il Piano Strategico del Turismo per gli anni 2017-2022. Il CdM delibera lo stato d’emergenza nelle province di Cuneo, Torino, Imperia e Savona in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 23, 24 e 25 novembre 2016.

16 dicembre 2016 Summer Redstone, presidente onorario del gruppo, non avrà più diritto di voto in seno al CdA del gruppo Viacom da lui fondato. Di fatto si conclude il trasferimento dei poteri a favore della figlia Shari

16 dicembre 2016 France Musique lancia sette webradio con flussi tematici, accessibili dal suo sito www.francemusique.fr.: Classique Easy, Classique Plus, Concerts Radio France, La Jazz, La Contemporaine, Musiques du monde Ocora e un canale di eventi. Le feste una webradio Classique Kids invita alla scoperta di opere del grande repertorio intorno al Natale. Con queste webradio, France Musique vuole «rispondere alle nuove attese di ascolto degli ascoltatori» con un’offerta «di qualità che rifletta la diversità della programmazione».

Tim annuncia il rafforzamento della sua strategia quad paly con il lancio di contenuti premium per i propri abbionati a Tim Vision

16 dicembre 2016 Tim Vision il canale a pagamento on demand di Telecom Italia che avrebbe già superato oltre 800mila abbonati, grazie al pacchetto di nuove offerte lanciato a settembre, verrà scorporata per fare contenuti premium. Telecom Italia si prepara a conferire in una società a parte tutte le attività di Tim Vision. L'operazione, punta a dare visibilità alla nuova piattaforma dei contenuti, che verrà dotata di una sua struttura e verosimilmente anche di nuove risorse. Non è escluso infatti, che come già capita all'estero, e Tim Vision possa finanziare la produzione di contenuti premium da distribuire poi sulla sua piattaforma.

Dietro a quest’azione potrebbe nascondersi una grande operazione industriale che riporterebbe a galla un vecchio progetto, fino a oggi sempre accantonato (e smentito dalle società coinvolte): fare convergere le strade di Mediaset e Telecom Italia-Tim, così da creare quel campione nazionale in grado di unire le telecomunicazioni con i contenuti e in grado di competere ad armi pari con i grandi gruppi internazionali.

16-17 dicembre 2016 Cresce la preoccupazione per la scalata di Mediaset da parte di Vivendi che attraverso Guy de Puifontaine cerca di rassicurare sottolineando che non si tratta di un’OPA ostile. Per parte sua Telecom Italia a fronte dei moniti dell’AgCom precisa le sue mosse. II film di Telecom Italia dichiara Cattaneo “Essere leader del web veloce senza sposare Mediaset”

16-18 dicembre 2016 Tre giorni di proteste a Varsavia contro le restrizioni imposte ai media dal governo a difesa della libertà di stampa I dimostranti protestano contro il piano del governo di limitare la possibilità dei giornalisti di avere accesso ai parlamentari. La dimostrazione ha avuto luogo davanti al Parlamento, mentre Andrzej Duda, il presidente vicino alle posizioni del governo conservatore, si è offerto di mediare incontrando i leader dell'opposizione.

16 e 19 dicembre 2016 Perfezionato e poi reso noto l’accordo per la cessione di FPS Towers secondo operatore francese dopo TDF istituito nel 2012 unitamente a Bouygues Telecom poi disimpegnatosi da parte dei fondi Antin Infrastructure Partners all’operatore americano American Tower Corporation (ATC) e al fondo pensionistico olandese PGGN per circa 697 milioni di euro. L’operazione verrà realizzata attraverso ATC Europa co detenuta rispettivamente al 51% dal gruppo americano e al 49” dal fondo olandese.

18 dicembre 2016 All’Assemblea nazionale del PD Matteo Renzi imputa la sconfitta al referendum a un errato presidio del Web, «lasciato ai diffusori di falsità».

18 dicembre 2016 Dopo un vertice di 5 ore Raggi cede: si dimettono i fedelissimi Frongia e Romeo Daniele Frongia rinuncia al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport, mentre Salvatore Romeo si dimette dall'incarico di capo della Segreteria politica.

18 dicembre 2016 Dopo il calcio, Patrick Drahi attraverso SFR vuole sfidare Canal Plus nelle produzioni seriali e nel cinema

18 dicembre 2016 La Rai manda in soffitta il segnale orario Il digitale terrestre manda in pensione il Segnale orario Rai: il trillo che per anni ha preceduto l'annuncio dell'ora esatta smetterà di risuonare nelle case degli italiani dal 31 dicembre. Dopo 37 anni la televisione pubblica ha infatti deciso di sospendere la collaborazione con l'Istituto di Ricerca Meteorologica

19 dicembre 2016 Un poliziotto islamico turco uccide l’ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov

19 dicembre 2016 A Berlino seguendo lo schema di quanto avvenuto il 14 luglio a Nizza, un camion compie una strage contro un mercatino di Natale in pieno centro della capitale tedesca uccidendo 12 persone e provocando 48 feriti. Dopo aver scarcerato un pakistano la polizia tedesca è ella ricerca di un giovane islamista tunisino proveniente già arrestato e condannato in Italia

19 dicembre 2016 Si inasprisce lo scontro fra Bolloré e Berlusconi. Vivendi prosegue l’assalto a Mediaset annunciando di voler ottenere il 30% delle azioni del biscione, mentre Finivest si rivolge alla Consob per farsi tutelare contro la scalata dei francesi ritenuta ostile presentando un esposto per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate nei confronti di Vivendi Per arrivare a quasi il 30% Vivendi metterebbe sul piatto quindi oltre 1,6 miliardi di euro. Ai prezzi odierni il valore del 100% di Mediaset sfiora i 5 miliardi di euro, in crescita di oltre 1,6 miliardi rispetto al giorno prima della comunicazione di Vivendi di detenere il 3% del gruppo controllato da Fininvest.

19 dicembre 2016 Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli interviene sulla vicenda, “il tema non é la difesa dell’italianità di Mediaset” ma “gli interessi strategici del paese su reti e infrastrutture di comunicazione. Il governo Renzi ha compiuto due scelte chiave sia bloccando una Opas sulle torri di Raiway e affermando in norma la necessità della maggioranza pubblica in un’eventuale fusione, sia avviando la realizzazione di una rete in fibra di proprietà pubblica in 7300 comuni italiani su 8mila. La mia opinione è che si debba andare addirittura oltre in questa direzione, superando l’errore compiuto dal centrosinistra vent’anni fa di privatizzare la rete Telecom”. “Non c’è davvero alcun limite al trasferimento a realtà estere di pezzi importanti del sistema industriale e finanziario italiano? – chiede Giacomelli in un intervento su Affari e Finanza di Repubblica – Non c’è nessun confine oltre il quale si toccano interessi vitali, l’identità stessa del paese, il suo essere comunità nazionale? Non c’è nessun limite, superato il quale si debba trovare una risposta, non del governo, non di singoli partiti politici, ma del cosiddetto sistema paese? Per quanto ci riguarda valgono le parole di Paolo Gentiloni nel suo discorso di insediamento (“il nostro Paese non è territorio di scorribande”) che confermano la linea tenuta nei tre anni precedenti dal premier Renzi. Ma servono risposte anche da soggetti diversi da quelli politici o istituzionali. E le risposte non sono neutre da molti punti di vista”.

19 dicembre 2016 Audrey Aroulay, ministro della Cultura e Delphine Ermotte, Presidente di France Télévisions, firmano il Contrat d'objectifs et de moyens (COM) per il periodo 2016-2020, un sorta di road map con tre grandi missioni assegnate dallo Stato francese a France Télévisions unitamente alle risorse necessarie per realizzarle. L'azionista e l'impresa concessionaria si accordano su tre assi strategici prioritari. In primis l'investimento nella creazione e nella fattispecie nella fiction francese nella quale FT investirà 420 milioni di euro all’anno (sinora erano 400 milioni). Secondo obiettivo il rafforzamento del radicamento digitale del gruppo che riorganizzerà a partire dal 2 maggio 2017 il servizio replay «Pluzz» mentre contemporaneamente da settembre partirà una nuova offerta a pagamento SVoD. Infine, come terzo asse prioritario, proseguirà lo sviluppo dell’offerta informativa. Dopo il varo di Franceinfo France 3 rafforzerà l'offerta informativa regionale grazie ad una crescita di 38 milioni del proprio budget: complessivamente per mettere a posto i conti di France Télévisions lo Stato francese sborserà 215 milioni di euro

19 dicembre 2016 Sony acquisisce per 3 milioni di euro il 5% di Chili, la società di streaming video on demand fondata nel 2011 da Stefano Parisi e guidata a Milano dall'a.d. Giorgio Tacchia. Non è la prima volta che una major cinematografica (Sony probabilmente entrerà con Sony Pictures) decide di investire su Chili, attiva in Italia, Regno Unito, Polonia, Germania e Austria. Già Paramount, Warner e Viacom detengono infatti il 14% della società che come modello ha l'on demand dei film, ovvero nessun abbonamento mensile ma pagamento su singolo titolo, il che consente di avere pellicole a un'uscita più ravvicinata rispetto a quella del cinema. Secondo Bloomberg il valore di Chili Tv sarebbe di 65 milioni di euro a fronte di un fatturato che dovrebbe fruttare nel 2016 circa 10 milioni di euro

Parte Vodafone Tv suggellando l’alleanza fra Vodafone e Sky in Italia nell'intrattenimento via Internet L’offerta comprende il pacchetto intrattenimento di Now Tv di Sky, 8 film di Chili, di cui due prime visioni, e sei mesi di Netflix

19 dicembre 2016 Vodafone Tv debutta in Italia disponibile per il momento in 33 negozi in tutta Italia, Vodafone Tv mette a disposizione dei clienti dell'operatore con una connessione a internet in fibra ottica una serie di contenuti per l'intrattenimento in forma semplice e intuitiva. Vodafone Tv è infatti basata su un set top box proprietario da collegare a internet e alla tv che permette di fruire di contenuti digitali provenienti da diversi canali con un'esperienza priva di complicazioni di carattere tecnologico. L'interfaccia di Vodafone Tv, gestibile con un telecomando, permette di accedere ai contenuti scelti dall'operatore e parte del pacchetto, che costa 10 euro ogni quattro settimane. In particolare, Vodafone include otto film al mese attraverso la piattaforma Chili (di cui due prime visioni) oltre a Now Tv, la internet tv di Sky con gli show di Sky Uno (per esempio, X Factor e MasterChef), le serie di Fox Life, i contenuti di Mtv, Disney Channel, Disney Junior, Nick Jr, Sky Tg 24, Sky Sport 24, Fox Animation, History Channel, Nat Geo Wild, Eurosport 1 ed Eurosport 2. Per i canali Nove, Real Time, DMax, Giallo, Focus, K2 e Frisbee di Discovery Italia e per il canale Super! di De Agostini Editore i clienti Vodafone Tv potranno rivedere i programmi della settimana precedente e registrare i contenuti preferiti. Per i primi sei mesi è inoltre compreso nel canone anche il pacchetto Standard di Netflix, che potrà poi essere confermato e pagato attraverso la fattura Vodafone alla fine del periodo di prova. Grazie alla Vodafone Tv App è inoltre possibile fruire dei contenuti offerti anche tramite smartphone e tablet. Presto saranno disponibili anche promozioni esclusive per i clienti Vodafone Tv sui pacchetti Now Tv Cinema, Serie e Sport, che potranno essere acquistati con la massima flessibilità, senza vincoli e penali, su base mensile e addebitati in fattura Vodafone

20 dicembre 2016 Mentre rientra a Milano l’autosospensione del sindaco Sala a Roma la giunta Raggia subisce l’ennesimo schiaffo con la bocciatura del bilancio triennale da parte dell’OREF l’organismo comunale di revisione contabile. Bloccate tutte le spese per la città. Rischio commissario

Negli Stati Uniti il cambio di maggioranza politica riapre il dibattito sulla neutralità della Rete

20 dicembre 2016 Il presidente democratico della Federal Communications Commission (FCC) Tom Wheeler lascerà il 20 genneio la propria carica in occasione dell’insediamento alla Casa Bian ca di Donald Trump. Un’altra rappresentante dei democratici membro della FCC, Jessica Rosenworcel, lascerà il proprio incarico a fine 2017. Entrambi i loro sostituti saranno nominati da Donald Trump essendo ormai divenuta repubblicana la maggioranza in seno all’istanza di regolazione d’Oltre Oceano. Tom Wheeler e i democratici hanno difeso e fatto riconoscere nel 2015, con il sostegno di grandi fornitori di contenuti internet comme Netflix o Google e quello del presidente uscente Barack Obama, la neutralità della Rete, prinicipio che impone di riservare un trattamento equivalente a tutti i contenuti in Rete. Inversamente, i Repubblicani si sono opposti invano a questa regola sconfessando la FCC in merito al proprio diritto a dire la sua in materia, grazie al sostegno ricevuto da grandi operatori nelle comunicazioni statunitensi come Comcast e Verizon, che chiedono di poter gestire come meglio credono il proprio traffico generato sulla rete. Ora divenuti maggioranza al Congrrsso, alla FCC e alla Casa Bianca, i Repubblicani annunciano che riapriranno presto la discussione rimettendo in discussione questo principio giudicato del tutto inappropriato al nuovo quadro e contesto in cui operano i diversi attori della Rete

La Commissione UE accusa Facebook di informazioni errate su WhatsApp

20 dicembre 2016 Facebook rischia una multa fino all’1% del suo fatturato annuo da parte dell’Antitrust Ue dopo l’accusa formulata dalla Commissione di aver fornito “informazioni fuorvianti” durante l’indagine preliminare sull’acquisizione di WhatsApp, approvata senza condizioni da Bruxelles nel 2014. Oggi la Commissione ha inviato un corposo dossier di obiezioni a sostegno della sua tesi, secondo cui il social media avrebbe fornito alle autorità europee informazioni incomplete e non corrette durante l’indagine preventiva sul takeover da 19 miliardi di dollari di WhatsApp conclusa nel 2014. Di fatto Facebook rischia una multa di 179 milioni di dollari in base ai ricavi del 2015. Il social network di Mark Zuckerberg ha tempo fino al 31 gennaio per rispondere alle contestazioni della Commissione, al centro delle quali c’è soprattutto il matching delle identità digitali e degli account degli utenti che fanno parte di entrambe le piattaforme. Un tema che prima del merger, secondo le autorità europee, non era stato sufficientemente chiarito dal Facebook, ma che già all’epoca, secondo l’accusa, era un elemento ben presente fra le motivazioni del deal e a questo punto sottaciuto volontariamente o per negligenza dall’azienda

20 dicembre 2016 BBC Studios, la divisione Produzione della BBC, potrà produrre contenuti per soggetti terzi diventando a tutti gli effetti un ramo commerciale

20 dicembre 2016 Il rotocalco Radio Times fondato nel 1923 dalla divisione BBC Magazines e che conta ancora 660 mila copie su carta, dopo essere stato acquistato nel 2011 da Immediate Media per 121 milioni di sterline, dovrebbe essere ceduto da quest’ultimo gruppo all’editore tedesco Hubert Burda

20 dicembre 2016 La battaglia per Mediaset tra Vivendi e i Berlusconi giunge al bivio decisivo. I francesi sono saliti al 25,75% delle tv di Cologno e puntano decisi al 30%. Fininvest è arroccata al 38,26% e non può più comprare azioni. Mentre il titola vola in Borsa entrano in campo governo, autorità di controllo e magistratura. Mediaset chiede in particolare l’intervento dell’Agcom L'Authority valuta se, in base al collegamento con Telecom, già allo stato attuale Vivendi è in posizione illegittima

Enel e Cassa Depositi e Presiti perfezionano l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Metroweb Italia. Costo dell’operazione 714 milioni di euro. Nasce OpEn Fiber che punta alla borsa

20 dicembre 2016 Si conclude positivamente l'operazione tra Enel e Metroweb, che darà vita a una nuova società della fibra denominata OpEn Fiber, nata dalla fusione tra Enel Open Fiber (controllata del colosso energetico) e appunto Metroweb, rilevata per 714 milioni. Pochi giorni prima era arrivato il via libera da parte dell'Antitrust europeo all'acquisizione del controllo congiunto da parte di Enel e Cassa Depositi e Prestiti sulla nuova società risultante dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb Italia. L'Authority ha approvato l'operazione in base al regolamento sulle fusioni, arrivando alla conclusione che questa non solleva problemi di concorrenza in quanto ci sono solo limitate sovrapposizioni tra le attività di Enel Open Fiber e Metroweb, oltre al fatto che resta presente sul mercato un certo numero di concorrenti. Inoltre, sottolinea Bruxelles, Enel e Cassa Depositi e Prestiti non sono attive in mercati correlati e non sono impegnate in attività commerciali sui mercati in cui operano Enel Open Fiber e Metroweb. A questo punto resta da capire se F2i (precedentemente azionista di Metro-web) considererà l'eventualità di re-investire nella nuova società, ma ovviamente i vertici del fondo infrastrutturale aspetteranno la presentazione di un piano industriale prima di valutare le mosse future. Il veicolo di investimento utilizzato da F2i sarà il secondo fondo (nel cui capitale sono presenti anche i cinesi di Cic e il fondo pensione sudcoreano) mentre la governance prevede cinque consiglieri, due a testa per i soci di controllo (Enel e Cdp legati nell'investimento da una joint venture paritetica) e uno per il fondo guidato da Renato Ravanelli

20 dicembre 2016 Intesa sul cinema fra Sky Italia e i produttori del settore. Costituita Vision Distribution. L'azienda che si occuperà di distribuzione cinematografica è frutto dell'accordo tra il Gruppo Sky Italia e cinque tra le principali società di produzione indipendenti italiane: Cattleya, Indiana, Lucisano Media Group, Palomar, Wildside. Il cda della società - composto da Andrea Scrosati (presidente), Margherita Amedei, Luisa Borella, Carlo Degli Esposti, Mario Gia-nani, Benedetto Habib, Domenico Labianca, Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Luca Sanfilippo, Riccardo Tozzi - nella sua prima seduta ha nominato amministratore delegato Nicola Maccanico

21 dicembre 2016 Via libera della Commissione Ue all'acquisizione di Yahoo da parte del colosso delle tic Verizon per 4,8 miliardi di dollari. Per Bruxelles l'operazione non solleva problemi di concorrenza. E nessun problema neanche per la concentrazione di dati. Peccato però che, nonostante l'ok Ue , la mega MeA rischi di saltare. Voci di mercato parlano di un ripensamento da parte di Verizon di fronte ai troppi problemi di Yahoo - l'ultimo quello dei dati hackerati. Possibile che il deal alla fine si chiuda, a fronte di un taglio del prezzo

21 dicembre 2016 Ubisoft diversifica nel cinema Uno dei videogiohi più famosi e preferiti dagli appassionati sbarca sul grande schermo, Ubisoft si sta giocando il titolo più importante che ha in catalogo proprio mentre Vincent Bolloré è riuscito ad arrivare al 25% del capitale, nonostante la contrarietà e la strenua difesa alla sua scalata da parte della famiglia Guillemot, azionisti di riferimento. L'obiettivo è consolidarsi ulteriormente e tentare di sganciarsi dalla morsa del finanziere bretone. Dall'altra parte, lo sbarco cinematografico conferma l'occhio lungo di Bolloré che in Ubisoft ha visto un gioiellino degno di essere scalato. Non a caso la diversificazione di Ubisoft segna proprio il crescente appeal dei produttori di contenuti, trasversalmente al loro settori di origine. Al di là che provengano da videogiochi, tv o telecomunicazioni. Intanto a Ubisoft s'è già accostata per la distribuzione Fox

21 dicembre 2016 L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche a seguito di un esposto presentato da Mediaset, delibera all'unanimità di aprire un'istruttoria sulla scalata di Vivendi al gruppo italiano. L'inchiesta sarà finalizzata ad accertare se un'impresa, Telecom Italia, che abbia sul mercato delle comunicazioni elettroniche una quota superiore al 40% possa conseguire più del 10% del Sistema integrato delle comunicazioni (Sic), anche attraverso «società controllate o collegate». Nell'istruttoria, l'Agcom dovrà verificare e accertare tre situazioni. La prima è la quota di Telecom Italia sul mercato delle comunicazioni elettroniche. La seconda riguarda il controllo di Telecom da parte di Vivendi. Il terzo accertamento riguarda il collegamento di Vivendi con Mediaset

Vivendi vicina alla soglia dell'Opa su Mediaset Appello di Berlusconi agii altri azionisti per raggiungere il 51% dei voti

21 dicembre 2016 La famiglia Berlusconi fa quadrato contro la scalata di Vivendi, ormai prossimo al 29,9%, a Mediaset e dopo l’esposto depositato la vigilia in Agcom, che decide di aprire un’istruttoria, si prepara alla resa dei conti. Secondo radio mercato, c’è aria di Opa (Offerta pubblica di acquisto) sull’intero capitale di Cologno Monzese da parte del gruppo presieduto da Vincent Bollorè. Tanto più che il gruppo ha una liquidità di 2 miliardi. Berlusconi dichiara: «Siamo vittime di un'estorsione, ma possiamo resistere» convinto che i fondi di investimento decideranno la partita

21 dicembre 2016 La direttrice dell’Agenzia delle entrate conferma l’ottimo risultato dell’operazione canone in bolletta elettrica, un successo anche nella lotta all'evasione: di quei 6-7 milioni di famiglie che non pagavano il canone, solo poco più di 800mila hanno dichiarato di avere i titoli per non farlo (perché esenti o perché non possiedono televisori). L'operazione ideata da Matteo Renzi e gestita dal sottosegretario allo Sviluppo, Antonello Giacomelli ha funzionato, nonostante la riduzione della quota da 113,5o euro a l00, che scenderanno a 90 nel 2017 portando a 2,27 miliardi di euro di introiti. 

21 dicembre 2016 Quasi un terzo delle famiglie non ha ancora accesso a Internet da casa: questo è il dato che fa più scalpore dal rapporto ISTAT Cittadini, imprese e Ict anno 2016. Nonostante questo digital divide, rispetto al 2015 è aumentata dal 66,2% al 69,2% la quota di famiglie che dispone di un accesso a Internet da casa. E sono anche aumentati le case con una connessione a banda larga passando dal 64,4% al 67,4%: le Regioni con il minor tasso di diffusione della banda larga tra le famiglie sono Calabria e Sicilia.

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L’altro aspetto positivo di quest’indagine ISTAT è leggere che il 63,2% delle persone di 6 anni e più si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (60,2% nel 2015) e circa il 45% accede tutti i giorni. Nell’uso di Internet l’età è ancora il principale fattore discriminante: sono i giovani a utilizzarlo di più (oltre il 91% dei 15-24enni) ma la crescita è significativa anche tra i 60-64enni (da 45,9% a 52,2%). Fra le persone che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, l’85,8% ha fruito di contenuti culturali, il 57,8% ha utilizzato un social network e quasi un terzo ha pubblicato sul web contenuti di propria creazione.

22 dicembre 2016 La polizia tedesca identifica infine il responsabile della strage ai mercatini natalizi: è un tunisino sbarcato a Lampedusa e già condannato a quattro anni di prigione in Italia per alcune sommosse nei centri di raccolta dei profughi

22 dicembre 2016 Il governo siriano annuncia che la città di Aleppo è tornata totalmente sotto il suo controllo, cpncludendo la Battaglia di Aleppo dopo quattro anni di combattimenti

22 dicembre 2016 Rispettando quanto annunciato il Ministro per le Infrastrutture Grazuano Del Rio inaugura il completamento dell’autostrada Salerno Reggio Calabria, ribattezzata Autostrada del Mezzogiorno. Il cantiere era stato inaugurato nel 1962 da Amintore Fanfani

22 dicembre 2016 L’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni condannato a sei anni per corruzione e alla confisca di 6,6 milioni di euro. Sarebbe stato a libro paga di un’associazione criminale alla quale in cambio di regali e vacanze faraoniche, avrebbe garantito una protezione globale che avrebbe fatto affluire un fiume di fondi reginali all’Ospedale San Raffaele di Milano e alla Clinica Maugeri di Pavia

22 dicembre 2016 Altice il gruppo di Patrick Drahi cede le proprie attività nel Benelux

22 dicembre 2016 Continua imperterrita la scalata di Vivendi su Mediaset di cui nella giornata arriva ad acquisire il 28,80% del capitale e il 29,94$ dei diritti di voto

Carlo Verdelli, direttore editoriale per l'Offerta informativa, sottopone il 22 dicembre al giudizio dei consiglieri di amministrazione il nuovo assetto della televisione pubblica. Per cambiare la sua informazione regionale, la Rai pensa ad un telegiornale "meridionale e meridionalista", in onda da Napoli e visibile in tutta Italia. Pensa a dislocare almeno un cronista - con forti capacità multimediali - in ognuno dei 118 capoluoghi di provincia. E pensa di creare dei super governatori. Cinque, per la precisione. Saranno manager dai grandi poteri che controlleranno le cinque macro aree in cui la tv di Stato divide l’Italia

22 dicembre 2016 Il consiglio di amministrazione della Rai "ha cominciato la discussione relativa alla proposta di Piano dell'Offerta Informativa elaborato dal direttore Carlo Verdelli […] dopo un'attenta disamina del progetto, il cda ha deciso di riprendere l'analisi del Piano nelle sedute informali previste nei primi giorni di gennaio in modo tale da approfondire sia gli aspetti strategici legati all'articolazione dell'offerta informativa sia quelli legati alla valorizzazione economica del progetto". Secondo quanto è stato riferito, il piano Verdelli è stato fortemente criticato dalla maggior parte dei consiglieri che hanno rinviato al nuovo anno la decisione in merito, fissando ancora due nuove riunioni di confronto come quella odierna subito prima e subito dopo l'Epifania. Il Piano non si limita a tratteggiare la riorganizzazione delle news nazionali ed anche locali, introducendo anche il riassetto intorno a 5 macro aree guidate da 5 super governatori, che avranno voce in capitolo su tutte le strutture, le attrezzature e le persone impiegate nei loro territori, sia per lo spettacolo sia per l'informazione. In questo nuovo schema, le 21 storiche sedi regionali resteranno in piedi (anche perché sono previste dalla legge Gasparri). Avranno però un peso molto minore. Scenderanno di un gradino, al punto che non saranno più guidate da un direttore di sede, ma da un dirigente con mere funzioni di coordinatore     L'area Nord Ovest comprenderà la Liguria, la Valle D'Aosta, il Piemonte e - a sorpresa - la Sardegna (con Torino come Centro di produzione di riferimento). L'area Nord Est avrà sotto di sé il Friuli, il Trentino, il Veneto e la Lombardia (Centro di produzione Milano). L'area Centro Nord raggrupperà Emilia, Marche, Umbria e Toscana (Centro di produzione Bologna). Nell'area Centro Sud ci saranno Lazio, Abruzzo, Molise e la lontanissima Puglia (Roma il Centro di produzione di riferimento). Chiude l'elenco l'area Sud che unirà Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania (nel Centro di produzione di Napoli sarà assemblato un "Tg Sud" che andrà in onda sulla Terza Rete, in tutto il Paese, dopo le 14:20).

Rai, nel nuovo piano cinque super-Regioni. Nasce il Tg Sud

Il Piano dice che ogni macro area "riorganizza e concentra la burocrazia amministrativa e la gestione dei mezzi pesanti di produzione". Sono previsti, poi, "accorpamenti degli uffici anche nell'ottica della razionalizzazione del personale che supporta" i singoli telegiornali regionali. La testata giornalistica TgR - che oggi confeziona tutti i telegiornali regionali - confluirà nel nuovo contenitore Newsroom Italia. Dentro questo contenitore ci saranno anche il canale RaiNews24 e infine Rai Italy. È un canale informativo in lingua inglese, nuovo di zecca. Qui, tra le altre cose, saranno lavorati tutti i contenuti della tv di Stato che potranno interessare all'estero. Il Piano cita lo scoop dell'intervista al presidente turco Erdogan (a giugno 2016) come un'occasione mancata, nel senso che era "troppo italiana" per essere venduta a emittenti straniere.Il contenitore generale Newsroom Italia avrà un mega direttore giornalistico, che seguirà in prima battuta RaiNews24. Sotto di lui, opererà un condirettore o un vicedirettore "in prima" (sistemato a capo delle news regionali, della nuova TgR). L'intera informazione delle cinque macro area verrà affidata a cinque vice direttori (strada già tentata nel 1994 dalla Rai dei Professori). Nelle 21 sedi regionali il comando sarà nelle mani di un capo redattore. Ogni sede regionale avrà almeno 15 giornalisti. Una parte di questi sarà schierata nei capoluoghi di provincia come "redattore multimediale territoriale". La Sardegna - per fare un esempio - avrà sette redattori territoriali (ad Olbia, Nuoro, Oristano, Tortolì, più tre a Sassari). In Emilia queste sentinelle locali presidieranno Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna e Forlì. Oltre alle 21 sedi regionali, resteranno in vita "alcune sedi distaccate" come Sassari, Catania e Udine, considerate strategiche. Ma in una logica di contenimento delle spese, sarà chiusa l'edizione della mezzanotte di tutti i telegiornali regionali che costa molto anche come straordinari (risparmio stimato 3 milioni di euro).

Schiaffo di Obama a Israele condannata per le colonie in Cisgiordania

23 dicembre 2016 Il Consiglio di sicurezza dell’Onu con l’astensione degli Stati Uniti e 14 voti favorevoli fra cui la Francia approva la Risoluzione 2334 che condanna come “illegali” gli insediamenti israeliani in Cisgiordania nei territori occupati a partoire dal 1967

23 dicembre 2016 Appena rientrato in Italia in treno attraverso la Francia, l’autore della strage di Berlino, il tunisino Anis Amri dopo aver ferito un agente italiano nel corso di un controllo di fronte alla Stazione di Sesti San Giovanni viene ucciso. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ringrazia l’Italia

23 dicembre 2016 Il Governo Gentiloni vara un decreto-legge contenente misure in favore del Sud Italia. Viene anche approvato il decreto cosiddetto "Salva Risparmio", che istituisce un fondo atto a salvare gli istituti bancari in difficoltà; immediata beneficiaria della creazione del fondo è la banca Monte dei Paschi di Siena. Questo attira le critiche da parte dell'opposizione in particolare dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che annuncia una manifestazione contro il Governo.

23 dicembre 2016 Fallita la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena sul mercato ad opera di privati, Mattarella firma un decreto che autorizza lo Stato italiano a sottoscrivere o acquistare azioni entro il 31 dicembre 2017. Lo Stato garantirà un rafforzamento patrimoniale del Monte dei Paschi con un investimento massimo di circa 7 miliardi di euro

23 dicembre 2016 In Spagna La Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC) sanziona multe a Atresmedia (per 18.175 euro) e a Mediaset (per 63.705 euro) avendo trasmesso un eccesso di pubblicità nei primi mesi del 2016, oltrepassando i limiti temporali legali di 12 minuti orari imposti agli spazi pubblicitari dalla Ley General de Comunicación Audiovisual. Limiti superati fra gennaio e maggio 2016 da 4 emittenti di Mediaset: Telecinco, Cuatro, Divinity e Energy, e per il gruppo Atresmedia, da Antena 3.  

23 dicembre 2016 La piattaforma OTT Wuaki.tv fondata a Barcellona nel 2009 e detenuta dal 2012 dal gruppo tecnologico giapponese Rakuten, con 4 milioni di utenti in 12 paesi europei stipula un accordo con la squadra di calcio della capitale catalana El Barçam, in base al quale per quattro stagioni a partire dal 2017-18, sulle maglie dei giocatori apparirà il nome del gruppo Rakuten.

23 dicembre 2016 Il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine sentito in Consob dopo l’esposto presentato il 20 dicembre da parte di Fininvest per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate da parte di Vivendi.

24 dicembre 2016 Due giornalisti tedeschi della Süddeutsche Zeitung Till Krause e Hannes Grassegger hanno accesso ai documenti interni dei moderatori di Facebook e li pubblicano spiegando quali sono i criteri che decidono la cancellazione di certi post e non di altri. Sinora Facebook si era sempre rifiutato di rendere pubbliche le regole di cancellazione dei contenuti scorretti pubblicati sulla sua piattaforma. I documenti trapelati contengono criteri basati sul buon senso e su una definizione certosina delle categorie da proteggere. I moderatori di Facebook, a volte dipendenti di aziende appaltatrici, devono vigilare e garantire che il social network creato da Mark Zuckerberg rimanga un luogo conviviale, sereno e adatto al business. Più le persone pubblicano notizie, foto e informazioni che suscitano dibattito e aumentano i "like", più costa la pubblicità sul sito e maggiori sono gli introiti della piattaforma di condivisione. Perciò è compito dei moderatori scoraggiare comportamenti che fanno scappare gli utenti.

Commenta Sergio Valzania Fa paura un mondo nel quale notizie false circolano a stormi come uccelli migratori. Nessuno si sente sicuro di quello che il web va dicendo, fonti irraggiungibili distribuiscono informazioni incontrollate e spesso create consapevolmente senza collegamento con la realtà. E allora? Quanta paura fa piuttosto un mondo nel quale Facebook e Google assoldano uno stormo di giornalisti prezzolati con il compito di controllare ciò che ò vero e ciò che è falso. Una ufficio censura planetario posto in mano a gigantesche multinazionali che non rispondono a nessuno se non al proprio interesse. Il Grande Fratello impallidirebbe di vergogna al confronto, per la pochezza dei propri mezzi

24 dicembre 2016 Partenza sprint per la stagione televisiva 2016-2017 delle reti Mediaset. Secondo gli ascolti Auditel registrati tra settembre e dicembre 2016 (dal 4 settembre al 24 dicembre), Canale 5 è la rete più vista nel totale giornata sia sul target commerciale 15-64 anni (16,7%) sia su tutto il pubblico italiano con il 16,4%. Il totale delle reti del Biscione registra nelle 24 ore il 32,8% di share, in crescita di 1,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2015. Nel target tra 15 e 64 anni Mediaset ottiene il 34,7%( 1 punto), con Italia 1 che nelle 24 ore si conferma terza rete italiana con il 7,1% e quasi 1 punto di vantaggio sulla quarta (6,2%).

24-25 dicembre 2016 Nella notte precipita nel Mar Nero un Tupolev russo con a bordo 64 mebri del Coro dell’Armata Rossa diretto in Siria per un concerto alle truppe russe: 92 morti. Nessan traccia di esplosivo. Si delinea l’ipotesi di un guasto del velivolo

25 dicembre 2016 Nel giorno di Natale il premier israeliano Netanyahu convoca gli ambasciatori dei paesi favorevoli alla risoluzione dell’Onu annunciando ritorsioni: cancellate le visite del premier uscraino e del ministro degli esteri senegalese a Gerusalemme. Il governo israeliano accusa Obama di aver orchestrato il complotto

26 dicembre 2016 A 25 anni esatti dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica non si sono realizzate nessuna delle tre ipotesi allora ipotizzata: a) non esiste un equilibrio mondiale intorno ad un unico polo con gli Stati Uniti garanti di una sorta di pace perpetua; b) democrazia rappresentativa e libero scambio non si sono diffusi come modello ovunque a cominciare dall’ex impero comunista; c) l’Europa infine non ha proseguito verso la propria unificazione  

26 dicembre 2016 Il governo scozzese a Edimburgo presenta un piano per restare nel mercato unico europeo, precisando che resta sul tavolo l'opzione di uno Stato indipendente dentro la Ue.

26 dicembre 2016 Sale il contro per salvare Monte Paschi di Siena. L’autorità di vigilanza presso la BCE in una lettera chiede per la banca senese un aumento di capitale di 8,8 miliardi di euro a carico dello Stato e degli obbligazionisti. Il presidente della Bundesbank Weidmann esprime dubbi sul piano di salvataggio italiano

Nel suo ultimo spot Tim. Just Some Motion — una delle star del web in Germania, che pub contare 35 milioni di visualizzazioni al suo attivo — fa ballare il popolo di Tim, il più grande in Italia, felice di potere usufruire, con un unico operatore, dell'ultra-broadband fisso e mobile, del cinema, del calcio, dei cartoni animati, delle serie tv, ma anche dei servizi in cloud

26 dicembre 2016 Va in onda la nuova campagna di Tim sulle principali reti nazionali. Il film (ideato da Havas Milan, con la produzione di Nonpanic) è una lunga sequenza di ballo che vede coinvolti i milioni e milioni di utenti che fanno uso, ogni giorno, della comunicazione e dei media targati. Lo spot è costruito con apparente semplicità: una serie di «quadri umani», in rapida successione, che ballano nei luoghi più diversi: in una cameretta, in riva al mare, su una montagna innevata, nel fondo di una piscina, su un sottomarino, a scuola, su un tram... Dalle persone comuni, si passa così ai personaggi del grande cinema, dell'animazione, delle serie tv. Su tutto domina, infine, il claim: «È bello avere tutto». Il nuovo format, inaugurato durante le feste di Natale, ribadisce la strategia di Tim basata sulla centralità del cliente, sulle offerte convergenti e sulle opportunità di avere «tutto in uno» (quadruple play, ovvero: fisso, mobile, dati, media). Di nuovo Tim ritaglia per se stesso il ruolo di «abilitatore alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione»: un'azienda che accompagna l'Italia verso il traguardo della piena digitalizzazione, grazie alla realizzazione delle infrastrutture di rete di banda larga veloce e alla diffusione dei servizi di ultima generazione

26 -27 dicembre 2016 Barack Obama e Shinzo Abe scrivono un nuovo capitolo di Storia. Dopo la visita a Hiroshima del presidente americano, il premier giapponese vola da Obama alle Hawaii, a Pearl Harbor, teatro dell’attacco a sorpresa in cui 75 anni fa persero la vita 2.400 americani e che decretò la discesa in campo degli Usa nella Seconda guerra mondiale.

27 dicembre 2016 Secondo Il Sole 24 Ore Sony Pictures Television starebbe trattando in Italia con il gruppo Television Broadcasting System (cui fa capo anche ReteCapri) per sbarcare nel digitale terrestre in Italia sui canali 45 e 55 del digitale terrestre che attualmente ospitano Neko Tv e Capri Gourmet.

27 dicembre 2016 14 milioni di persone vedono alle 21 in prima serata su Raiuno, «Stanotte a San Pietro» di e con Alberto Angela, con un ascolto medio di 6 milioni di persone e uno share di oltre il 25%. Era dal 2003, sottolineano a viale Mazzini, che un programma di divulgazione culturale non otteneva un successo clamoroso come questo

28 dicembre 2016 Parole dure contro il governo israeliano pronunciate da John Kerry. «L’agenda dei coloni sta definendo il futuro di Israele. Chiedono uno Stato solo, più grande», ha detto il Segretario di Stato in un discorso pubblico nel suo ministero a Washington. La giornata segna il punto più basso nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele ma, probabilmente, senza conseguenze, visto che ormai si avvicina il passaggio di consegne alla Casa Bianca. Donald Trump si smarca polemicamente con i suoi tweet e un nuovo appello dal sapore biblico: «Sii forte Israele, il 20 gennaio si avvicina».

29 dicembre 2018 Il Governo Gentiloni vara il decreto "Milleproroghe" e nomina quarantuno sottosegretari che completano la squadra di governo prestando in serata giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Il CdM inoltre stabilisce lo scioglimento del comune di Marano per infiltrazioni mafiose e la proroga del commissariamento del Municipio Roma X

29 dicembre 2016 In un articolo, analizzando lo scontro BT–Sky sui diritti, il Times osserva come le pay tv subiscono un colpo dai vertici degli sport che antepongono gli spettatori al denaro

29 dicembre 2016 Il giorno in cui passa il decreto mille proroghe, si delinea una nuova proroga della vecchia concessione Rai in scadenza il 31 gennaio 2017 il cui rinnovo deve essere approvato dal governo con un documento prima approvato dal consiglio dei ministri e poi trasmesso alla Commissione Bicamerale di Vigilanza che ha 30 giorni per esprimere il proprio parere

29 dicembre 2016  Titolo  Mediaset in calo a Piazza Affari (-0,73% a 4,09 euro), ma passa di mano un altro 1,5% Mediaset, Secondo il Sole 24 ore il mercato non crede più all’OPA di Vivendi su Mediaset: a Piazza Affari: si raffreddano le attese di un'offerta imminente L'articolo 43 del Tusmar consentirebbe all'Agcom di inibire la scalata di Vivendi Sotto esame anche la posizione attuale dei francesi, mentre l'eventuale ingresso nel board potrebbe far scattare le violazioni L'impressione è che si vada verso una guerra di posizione con Vivendi, da una parte, e Fininvest, dall'altra. In mezzo Mediaset che deve barcamenarsela col 70% del capitale in lite. In un'assemblea ordinaria probabilmente la spunterebbe l'azionista storico, che è in vantaggio con quasi il 4o% dei diritti di voto, in un'adunanza straordinaria è invece probabile che lo sfidante, con quasi il 30% dei diritti di voto, riuscirebbe a esercitare la minoranza di blocco, impedendo operazioni strategiche sgradite. Sempre secondo il quotidiano finanziario milanese potrebbe riprendere la trattativa con Sky in merito al futuro di Mediaset Premium

29 dicembre 2016 Entra in vigore dalla mezzanotte la tregua della guerra civile in Siria grazie all’accordo a quattro sotto l’egida di Putin     

29-30 dicembre 2016 Profumo di guerra fredda. Scattano le ritosioni di Obama agli attacchi informatici orchestrati dai servizi segreti e dal controspionaggio russo durante la campagna per le presidenziali oltre Oceano. Espulsi 35 agenti russi da New York e San Francisco. A sorpresa il leader del Cremlino decide di non dar seguito alla richiesta di espellere a sua volta i 35 diplomatici americani espressa dal suo ministro degli esteri Lavrov 

30 dicembre 2016 Di prima mattina il Consiglio dei ministri, approva il decreto Milleproroghe e soprattutto completa la squadra di governo, nominando 45 fra sottosegretari e viceministri, in gran parte conferme del governo uscente, senza l’ingresso della pattuglia dei verdiniani

30 dicembre 2016 Con la publicazione in Gazzetta Ufficiale entra in vigore il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 Proroga e definizione di termini. Che conferma lo slittamento del rinnovo della Concessione Rai.

“Più precisamente – scrive Angelo Zaccone Teodosi in un commento per Key4Biz -il cosiddetto “Mille Proroghe” ha previsto in verità, nei suoi 15 articoli, decine e decine di differimenti temporali (per l’esattezza, sono 103): in particolare, l’articolo 6, al comma 3, prevede una proroga di ulteriori tre mesi dell’attuale concessione della Rai, che la Legge sull’Editoria aveva già prorogato al 31 gennaio 2017: la scadenza diviene quindi il 30 aprile 2017. Il termine iniziale di 3 mesi è stato trasformato in 6 mesi. Per amor di precisione, il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244, all’articolo 6, comma 3, recita: “Al comma 1-sexies dell’art. 49 del Decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, le parole: “novanta giorni” sono sostituite dalle seguenti: “centottanta giorni””. Traduzione: si tratta del comma che ha introdotto la Legge sull’Editoria lo scorso ottobre (anzi, novembre, visto il ritardo con cui è stata pubblicata), ovvero la Legge 26 ottobre 2016, n. 198, che all’art. 9, comma 1, ha determinato alcune modifiche dell’articolo 49 del “Testo Unico della Radiotelevisione” cioè, appunto, il Dlgs. n. 177/2005, decreto legislativo emanato dal Governo Berlusconi II in virtù di legge delega, ovvero la legge 3 maggio 2004 n. 112 (la cosiddetta “Legge Gasparri”, ed in particolare dell’art. 16), tra le quali anche la proroga di 3 mesi (90 giorni) rispetto alla data del 31 ottobre 2016. Ora questi 3 mesi sono diventati 6, e quindi si andrà al 30 aprile 2017, anziché il 31 gennaio. Da ricordare che la data del 31 ottobre 2016 era già una proroga rispetto a quella del 6 maggio 2016 (che aveva introdotto il Testo Unico, e nota da 10 anni), che era stata inserita nel nuovo Codice degli Appalti (all’art. 216, comma 24, del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50). Siamo, in pratica, alla terza proroga, e la data del 30 aprile 2017 arriva ad un anno di distanza rispetto alla prima del 6 maggio 2016!. Il successivo comma 4, sempre dell’articolo 6, differisce al 1° gennaio 2018 gli effetti della “spending review” per la Rai, che viene così sostanzialmente esclusa dal “perimetro Istat” della Pubblica Amministrazione. Sostanzialmente, per un anno ancora, la Rai è libera da ulteriori vincoli particolari su appalti, acquisti, assunzioni, ovvero – esemplificativamente –non deve mettere in atto concorsi pubblici per le assunzioni né fare riferimento a Consip per acquistare beni e servizi. Il comma 4 dell’articolo 5 sposta al 1° gennaio 2018 “gli effetti delle norme finalizzate al contenimento di spesa pubblica in materia di gestione, organizzazione, contabilità, finanza, investimenti e disinvestimenti”: ciò “al fine di assicurare il pieno ed efficace svolgimento del ruolo istituzionale e societario attribuito” alla Rai. Da segnalare – en passant – che il “Mille Proroghe” prevede, sempre all’articolo 6, anche altri due provvedimenti in materia di comunicazione: proroga al 31 dicembre 2017, ovvero di un anno, il divieto di proprietà incrociata tra chi ha più di una rete televisiva nazionale e quotidiani nazionali (comma 1), e stanzia altri 10 milioni di euro per l’anomalo caso di un servizio privato/pubblico qual è Radio Radicale (comma 2) “

30 dicembre 2016 In un’intervista al Financial Times il presidente dell’autorità antitrust Pitruzzella propone una rete di agenzie pubbliche dei Paesi UE contro le “bufale online” La post verità è un dei motori del populismo e un minaccia per le democrazie”. Grilllo replica denunciando la volontà di realizzare un nuovo Tribunale dell’inquisizione del web. Ma non ci fermeranno”

31 dicembre 2016 Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite votazione una risoluzione per approvare l’accordo di cessate il fuoco in Siria mediato da Russia e Turchia e per ribadire il supporto a una tabella di marcia per la pace che inizi con un governo di transizione. La risoluzione promossa dalla Russia chiede anche «un rapido, sicuro e senza ostacoli» accesso per fornire aiuti umanitari in tutto il Paese. E guarda a un incontro a fine gennaio tra il governo siriano e l’opposizione nella capitale kazaka Astana «come una parte importante del processo politico siriano facilitato dalle Nazioni unite».

1 novembre 31 dicembre 2016 Si conferma in Francia la crisi della radio commerciale storica Europe 1. Ngli ultimi due mesi del 2016 l’audience cumulata vede in testa la grande rivale RTL con il 12,7% seguita da France Inter salita all’11,2% e da NRJ in calo al 10,7%. Al quarto posto a sorpresa in ascesa France Info raccoglie l’8,9% davanti alle radio periferiche storiche Europe 1 e RMC all’8,1%

31 dicembre 2016 Nel 2016 in Italia l'occupazione è aumentata di 293 mila unità sul 2015 (+1.3%) con una crescita del lavoro alle dipendenze di 323 mila unità (+1,9%). Lo rileva l'Istat nei dati trimestrali. La riduzione del tasso di disoccupazione è dall'11,9% all'11,7%. I disoccupati calano di 21.000 unità (-0,7%). L'aumento degli occupati, scrive l'Istat, coinvolge oltre agli over 50 anche i giovani tra i 15 e i 34 anni. Il tasso di occupazione sale di 0,9 punti al 57,2%

31 dicembre 2016 Scondo i dati rivelati dall’Istat il 13 giugno 2017, al 31 dicembre 2016 risiedono in Italia 60.589.445 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera, pari all'8,3% dei residenti a livello nazionale (10,6% al Centro-nord, 4,0% nel Mezzogiorno). Lo afferma l'Istat nel suo bilancio demografico del 2016 presentato oggi. Prosegue nel 2016 la diminuzione dei residenti già riscontrata l'anno precedente. Il saldo complessivo è negativo per 76.106 unità, determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (96.976 residenti in meno) mentre la popolazione straniera aumenta di 20.870 unità. Tuttavia, all'interno della popolazione straniera la componente femminile diminuisce per la prima volta dagli anni Novanta quando l'Italia è diventata Paese di immigrazione. Continua il calo delle nascite in atto dal 2008. Lo afferma l'Istat nel bilancio demografico del 2016. Per il secondo anno consecutivo i nati sono meno di mezzo milione (473.438, -12 mila sul 2015), di cui più di 69 mila stranieri (14,7% del totale), anch'essi in diminuzione. Il movimento naturale della popolazione ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 142 mila unità. Il saldo naturale è positivo per i cittadini stranieri (quasi 63 mila unita'), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 204.675 unità. I decessi sono stati oltre 615 mila, circa 32 mila in meno rispetto al 2015, anno record della mortalità, ma in linea con il trend di crescita degli anni precedenti, dovuto all'invecchiamento della popolazione. Continuano a crescere le acquisizioni di cittadinanza: nel 2016 i nuovi italiani sono più di 200 mila. In Italia vi sono circa 200 nazionalità: nella metà dei casi si tratta di cittadini europei (oltre 2,6 milioni). La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (23,2%) seguita da quella albanese (8,9%). Si conferma la maggiore attrattività delle regioni del Nord e del Centro verso le quali si indirizzano i flussi migratori provenienti sia dall'estero sia dall'interno

31 dicembre 2016 L'industria musicale mondiale consolida la sua crescita, con business salito del 5,9% a 15,7 miliardi di dollari: «La crescita di questa industria, segue anni di investimenti ed innovazione per le case discografiche, impegnate nello sforzo di creare un mercato musicale digitale dinamico e robusto». II settore è cresciuto più che nel 2015 (3,2%), spinto dallo streaming (4,6 miliardi di dollari i ricavi del segmento), locomotiva in costante accelerazione: 36,2% nel 2014; 47,3% nel 2015 e 60,4% nel 2016. In questo modo i ricavi da digitale hanno raggiunto il 50% del totale a livello mondiale, in una media che vede Usa (70%), Australia (64%) e Canada (63%) fra i battistrada. L'Italia (34%) è ancora nella parte bassa della forchetta, attestandosi come nono Paese in una classifica mondiale per business complessivo dell'industria musicale. «II 2016 - spiega Enzo Mazza, presidente Fimi, associazione che rappresenta le major musicali attive sul mercato italiano - è stato un anno interlocutorio, con una sostanziale stabilità, seppure con il segno più davanti (0,4%, ndr.), streaming in continua corsa, cd e download che calano e vinile che sale».

31 dicembre 2016 Wind Tre investirà 7 miliardi in infrastrutture per lo sviluppo digitale: è la più grande realtà nazionale di telefonia mobile con oltre 31 milioni di clienti e 2,7 milioni nel fisso, nata dalla fusione delle due società operative H3G e Wind Telecomunicazioni a seguito della joint-venture paritetica creata da CK Hutchison e VimpelCom. La nuova società è da questa data operativa sul mercato con i tre storici marchi, Wind e 3 per il mobile e Infostrada per il fisso.

1-31 dicembre 2016 La raccolta pubblicitaria su Internet cala dell’1,2% in dicembre. Secondo i dati dell'Osservatorio Fcp-Assointernet, a dicembre il fatturato della raccolta pubblicitaria digitale ha registrato una flessione dell'1,2%. In particolare il web è sceso del 5,1%, il mobile è cresciuto del 44,9%, il tablet del 35,6%, mentre smart tv/console ha visto una flessione del 28,2%. «Nei report dell'Osservatorio Fcp Assointernet i due mesi più importanti per volume di fatturata novembre e dicembre, chiudono rispettivamente a 1,0% e -1,2% verso 112015, determinando una chiusura complessiva del 2016 a 458 milioni di euro e limitando la flessione al -2,3% rispetto all'anno precedente».


Socialnetwork e GAFA

Risultati sorprendenti per Amazon nell'ultimo trimestre 2016 con un incremento del fatturato del 22,4%, arrivato a quota 43,7 miliardi di dollari, dai 35,7 miliardi di dollari dei 2015. La società di Jeff Bezos ha beneficiato del buon andamento delle vendite nel periodo delle feste con un balzo delle vendite da parte dei venditori terzi del 50%, anno su anno. Il giro d'affari è stato spinto anche dai risultati di Amazon Web Services, divisione dei servizi online cresciuta de147%, con ricavi per 3,5 miliardi di dollari, contro i 2,4 miliardi del 2015. L'utile netto è arrivato a 749 milioni dollari, o 1,54 dollari per azione, dai 482 milioni di dollari, o 1 per azione, del 2015.

31 dicembre 2016 Volano i conti di Amazon dell'ultimo trimestre. Risultati sorprendenti con un incremento del fatturato del 22,4%, arrivato a quota 43,7 miliardi di dollari, dai 35,7 miliardi di dollari dei 2015. Un po' meno delle stime degli analisti che si aspettavano 44,6 miliardi. La società di Jeff Bezos ha beneficiato del buon andamento delle vendite nel periodo delle feste: la migliore stagione di sempre con un balzo delle vendite da parte dei venditori terzi del 50%, anno su anno. Il giro d'affari è stato spinto anche dai risultati di Amazon Web Services, divisione dei servizi online cresciuta de147%, con ricavi per 3,5 miliardi di dollari, contro i 2,4 miliardi del 2015. L'utile netto è arrivato a 749 milioni dollari, o 1,54 dollari per azione, dai 482 milioni di dollari, o 1 per azione, dell'anno prima

Facebook, nell'ultimo trimestre 2016 ha più che raddoppiato gli utili, a 3,57 miliardi di dollari, e aumentato il fatturato de1 51%, a quota 8,81 miliardi, grazie soprattutto al buon andamento dei ricavi pubblicitari dove è seconda al mondo, dopo Google

31 dicembre 2016 Non si ferma più la crescita di Facebook: nel quarto trimestre 2016 il social network (con Instagram e Whatsapp) ha visto i ricavi crescere del 53% su base annua, a 8,81 miliardi, con le entrate da pubblicità in rialzo del 53%, oltre le attese, e una quota del mercato delle inserzioni digitali del 18%. Nonostante le polemiche sulle bufale e i dati falsati sulla fruizione video, gli utenti mese sono saliti a 1,86 miliardi: il traguardo dei due è in vista

31 dicembre 2016 Apple nell'ultimo trimestre btte le attese con entrate record in crescita del 3,3% a 784 miliardi, dopo tre trimestri di declini, spinta proprio dalla domanda del nuovo modello iPhone 7. I profitti sono scesi leggermente, del 2,6% a 17,89 miliardi, ma gli utili per azione di 3,36 dollari hanno ugualmente superato i 3,21 dollari previsti. Il fatturato da smartphone è lievitato de15% a 54,38 miliardi e quello della divisione Servizi del 18% a 7,17 miliardi. Anche il prezzo medio di vendita degli iPhone è salito a 695 dollari da 691, un record trainato dal modello di fascia più alta 7 Plus. «Un trimestre esplosivo», ha assicurato l'amministratore delegato Tim Cook. E Wall Street ha spinto le azioni in rialzo del 6% in tre mesi e del 2% ieri. Ma le sfide aperte restano. I tablet iPad sono tuttora in difficoltà, con una flessione del 22% a 5,53 miliardi. E sotto il profilo geografico la strategica regione della Grande Cina ha sofferto in declino del 12% a16,23 miliardi. II margine lordo di profitto del gruppo è diminuito a138,5% dal4o,1 per cento. E la quota di mercato degli iPhone negli Stati Uniti è stata de1 31%, testa a testa con il 29% dei Samsung

31 dicembre 2016 Twitter nonostante la crescita dei inguetti a causa di Trump continua a raccoigliere risultati deludenti. Le azioni di Twitter perdono più del 10% Nonostante un’accelerazione della crescita degli utenti saliti del 4% pda un anno all’altro di 319 milioni, gli introiti del quarto trimestre aumentano solo dell’1% a 717 milioni di dollari Le perdite crescono a 167 milioni contro i 90.2 milioni nello stesso periodo nel 2015

31 dicembre 2016 Nel 2016 il valore del Sic sale a quota 17,6 mld di euro (3%).  Nel 2016, il Sistema integrato delle comunicazioni (Sic) vale 17,6 miliardi di euro (1'1,05% del pil), registrando un aumento di oltre il 13% rispetto all'anno precedente. L'area radiotelevisiva conferma il proprio primato per incidenza dei propri ricavi sul totale (51%), mentre si riduce di due punti percentuali (dal 25% al 23%) il peso complessivamente esercitato da quotidiani, periodici, agenzie di stampa ed editoria annuaristica. Cresce l'incidenza sul Sic dell'area che include l'editoria elettronica e la pubblicità online (12%) mentre rimane pressoché stabile il peso degli altri comparti, quali cinema (5%), pubblicità esterna (2%) e «below the line» (7%). È quanto emerge dalla chiusura del procedimento per la valutazione delle dimensioni economiche del Sic per l'anno 2016, deliberata dal consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Sulla base delle informazioni raccolte, Agcom ha determinato la distribuzione delle quote dei principali soggetti presenti nel Sic, da cui emerge come nessuno di essi abbia realizzato nel 2016 ricavi superiori al limite del 20% previsto dall'art. 43, comma 9, del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (1Lsmar). A tale riguardo, si evidenzia che i primi nove gruppi nel Sic rappresentano congiuntamente, con quasi 11 miliardi di euro, il 61% delle risorse totali. In particolare, le quote più rilevanti sono detenute da 21st Century Fox (15,2%), Fininvest (15,2%) e Rai (15,0% ). Seguono Cairo Communication/Rcs MediaGroup (3,9%), Google (3,7%), Gedi (ex Gruppo Editoriale L'Espresso, 3,0%), Facebook (1,9%), Italiaonline (1,4%) e Gruppo 24 Ore (1,2%).

31 dicembre 2016 Per il sistema televisivo italiano nel 2016 ricavi in crescita a 9 miliardi di euro (+ 6,5%), grazie al canone RAI (+16,7%) per la prima volta in bolletta. Una crescita spot, dato che nel 2017 è atteso un nuovo passo indietro (-2%). E sempre concentrata nella televisione in chiaro di RAI e Mediaset che insieme alla tv a pagamento di Sky fanno il 90% dei ricavi. È quanto emerge da uno studio della divisione ReS di Mediobanca pubblicato nel gennaio 2018, nel quale si sottolinea il permanere di difficoltà sui conti, con perdite accumulate tra il 2012 ed il 2016 per 1,3 miliardi di euro. Solo Discovery ha chiuso in utile (23 milioni nei cinque anni), in rosso invece Mediaset (545 milioni), RAI (454 milioni), La7 (325 milioni) e Sky Italia (33 milioni). La pubblicità è cresciuta del 4,2%, mentre gli abbonamenti ai canali a pagamento sono saliti del 2,8%. Per effetto del maggior contributo da parte degli utenti la RAI (2,78 miliardi di euro di ricavi) ha conquistato il podio, scalzando Sky Italia (2,77 miliardi) e Mediaset (2,61 miliardi). Un primato solo nazionale, in quanto con le attività in Spagna, Mediaset ha totalizzato ricavi per 3,61 miliardi. In coda Discovery (238 milioni) e La7 (103 milioni).


Abbonati a servizi televisaivi a pagamento

31 dicembre 20916 Negli Stati Uniti spicca la perdita più alta di abbonati subita negli ultimi dieci anni da parte degli operatori via cavo


Player globali Stati Uniti

Netflix conosce un record assoluto di progressione trimestrale degli nombre abbonati nel quarto trimestre 2016 viaggiando verso i 100 milioni di abbonamenti nel mondo (non è attivo in Cina), registrando fra ottobre e dicembre 2016 ricavi per 2,47 miliardi di dollari (41%) e utili per 67 milioni di dollari

31 dicembre 2016 Netflix alla fine del 2016 raggiunge 93,8 milioni di utenti, con 19 milioni di attivazioni avvenute negli ultimi dodici mesi. Grazie a questa crescita il servizio di videostreaming incassa utili per 8,3 miliardi di dollari nel 2016, in aumento del 35%.  Con questi risultati Netflix decide per il 2017 di investire 6 miliardi di dollari per la produzione di contenuti propri. A livello globale, fa sapere Netflix, i nuovi membri nell’ultimo trimestre del 2016 sono stati 7 milioni, mentre a livello internazionale il numero di abbonati è cresciuto di 5,12 milioni negli ultimi mesi e negli Stati Uniti 1,93 milioni hanno deciso di abbonarsi nell’ultimo trimestre 2016.

31 dicembre 2016 I risultati conseguiti nell’editoria digitale spingono in alto i conti di News Corp. Il numero di abbonati digitali al Wall Street Journal ha superato per la prima volta gli abbonati all’edizione su carta negli ultimi tre mesi del 2016. I ricavi digitali rappresentano il 27% di tutti i ricavi della divisione News and Information Services di News Corp in quel periodo, rispetto al 22% di un anno prima, secondo i risultati del secondo trimestre. News Corp registra una perdita di 290 milioni rispetto a un utile di 62 milioni nello stesso periodo del 2015. Le entrate sono diminuite del 2% a 2,1 miliardi rispetto agli stessi periodi. Il profitto e il fatturato sono in linea con le aspettative degli analisti. Gli abbonamenti digitali a The Times e The Sunday Times sono saliti da 172 a 184 mila. The Sun, che nel 2015 ha abbandonato il paywall, ha raggiunto a dicembre 61 milioni di utenti unici mensili globali. I ricavi della divisione News and Information Services di News Corp sono calati del 7% a 1,3 miliardi, principalmente a causa del calo delle vendite di pubblicità stampata. Le entrate derivanti dalla pubblicazione di libri, che include l'impronta di HarperCollins, sono aumentate del 4% a 466 milioni.

31 dicembre 2016 21St Century Fox, elezioni e sport spingono conti Utile netto in crescita del 27,4% per la 21st Century Fox nel secondo trimestre dell'anno fiscale, un incremento in scia all'aumento dei ricavi pubblicitari e ai proventi da affiliazione nel segmento delle tv via cavo per l'effetto positivo delle elezioni Usa e di grandi eventi sportivi come le World Series di Baseball. La società di Rupert Murdoch, proprietaria della rete televisiva Fox, di canali via cavo come Fox News e degli studios cinematografici 20th Century Fox, ha in particolare registrato un utile netto di 856 milioni di dollari (802 milioni di euro), contro i 672 milioni del 2015 (629 milioni di euro). I ricavi sono saliti del 4,2% a 7,68 miliardi di dollari (7,19 miliardi di euro). Dopo anni di performance deboli è Fox la protagonista del trimestre grazie alla crescita dei ricavi pubblicitari per eventi sportivi come le World Series di baseball e per le presidenziali statunitensi e all'aumento delle commissioni da affiliazione. La rete ha spinto la divisione televisiva a mettere a segno un incremento del fatturato del 12%. 21st Century Fox is looking to take full control of Sky, the British satellite broadcaster in which it holds a 39.1 per cent stake. In December, Sky formally agreed to a takeover that valued Sky at 18.5 billion. Last night, 21st Century Fox said that it expected to close the deal "on or before" December 31 this year

31 dicembre 2016 AT&T vede i propri benefici in calo del 3% a quasi 13 miliardi di dollari a fronte di un fatturato in crescita del 12% a 163,8 miliardi di dollari ma con risukltati molto deludenti nell’ultimo trimestre dove l’utile è calato del 39% a soli 2,4 miliardi di dollari e il fatturato è anch’esso leggermente calato (-0,7%) a 41,8 miliardi di dollari a fronte di costi ingenti sostenuti per fusioni e integrazioni

31 dicembre 2016 Cresce il fatturato di Time Warner del 4 % nel 2016, con le buone performance di Turner e HBO Il servizio di streaming video di Time Warner HBO ha superato i 2 milioni di abbonati negli Stati Uniti, poiché uno spostamento delle abitudini del pubblico spinge gli spettatori televisivi verso nuove piattaforme digitali. Jeff Bewkes, amministratore delegato di Time Warner, proprietario di HBO, ha detto che il network ha lanciato il servizio di streaming anche in Spagna, Brasile e Argentina nel trimestre, oltre che nelle piattaforme di distribuzione tra le quali spiccano Amazon Prime e Samsung smart TV negli Stati Uniti. Time Warner ha battuto le stime di vendita nel quarto trimestre grazie alle prestazioni delle reti di Turner TV - tra cui la CNN, che ha avuto un anno record, aiutato dalle elezioni presidenziali americane - e dai film della Warner Brothers. La CNN è stata la prima rete di notizie per adulti di età compresa tra i 18 e i 49 anni in prima serata ". I ricavi di Time Warner, nel bel mezzo di una proposta di acquisizione da parte di ATeT, sono aumentati dell'11% a 7,89 miliardi per tre mesi fino alla fine di dicembre e ha registrato guadagni in ciascuna delle sue tre principali divisioni: Turner, Warner Bros e HBO. L'aumento delle vendite nonostante l'effetto di un dollaro più forte ha superato le previsioni degli analisti di 7,72 miliardi. Gli introiti del periodo sono scesi da 875 a 293 milioni, principalmente a causa dei costi relativi agli acquisti di debito, escludendo questi e altri oneri, l'utile netto corretto è stato 1,25 per azione, superando le stime degli analisti dell'1,19. Warner Bros ha alimentato la forte performance trimestrale, il più grande studio di Hollywood è salito del 17% a 3.9 miliardi durante il trimestre grazie al successo al botteghino. A Turner, divisione cavo di Time Warner, che possiede CNN, FRS e TNT, le entrate sono aumentate del 7% a 2,8 miliardi. Le vendite di IIBO sono aumentate del 6% a 1,5 miliardi, grazie a tassi più elevati e agli abbonamenti


31 dicembre 2016 Il gruppo Discovery Communication vede crescere il fatturato del 2%


Regno Unito

31 dicembre 2016 E’ l’anno in cui per la prima volta nel Regno Unito gli introiti dal Video on Demand e dal Subscription Video on Demand (Netflix, Amazon, Sky, Apple….), pari a 1,309 miliardi di sterline, in crescita del 23%, superano quelli da affitto/acquisto di opere audiovisive su supporti fisici (DVD, Blue Ray) ciostituendo ormaiol il 58% del totale delle risorse complessive pari a 2,252 miliardi di sterline

31 dicembre 2016 Il gruppo Sky plc realizza, nella prima metà dell'anno fiscale 2016-2017, ricavi in aumento del 12,1% a 6,4 miliardi di sterline (+6% a cambi costanti) ma con profitti operativi in calo del 9% a 679 milioni di sterline a causa dell'aumento dei costi sostenuti per la Premier League inglese (+ 314 milioni di sterline). Complessivamente su scala paneuropea UK, Irlanda, Germania, Austria e Italia) nel semestre da luglio a dicembre 2016 Sky vede un incremento di 500 mila clienti, di cui 67 mila in Italia (45 mila solo nell'ultimo trimestre raggiungendo quota 4,809 milioni), 205 mila nel Regno Unito dove supera gli 11,4 milioni di abbonati, e ben 231 mila in Germania eAustria.

31 dicembre 2016  BT TV la piattaforma televisiva IPTV di British Telecom  supera quota 1,7 milioni di abbonati alla fine del 2016 con un  guadagno netto di 300 mila clienti in un anno e di 52 mila nuovi clienti nell’utimo trimestre. Erano infatti 1,4 milioni gli abbonati al 31 dicembre 2014. Nell’ultimo trimestre (il terzo dell’esercizio 2016/17, il fatturato del gruppo è cresciuto del 32% a 6,128 miliardi di sterline


Francia

31 dicembre 2017 Orange vede l'utile netto dell'intero esercizio salire dai 2,65 miliardi di euro del 2015 a 2,94 miliardi di euro nel 2016 a fronte di ricavi in crescita da 40,24 miliardi di euro a 40,92 miliardi di euro per effetto di un miglioramento delle performance in Europa e soprattutto in Spagna nella parte finale dell'anno. L'ebitda cresce del 2,1% a 12,68 miliardi, poco sopra i 12,65 miliardi attesi dagli analisti. Il colosso transalpino delle telecomunicazioni per il 2017 prevede un ebitda in crescita, e per questo ha deciso di proporre un aumento del dividendo da 60 a 65 centesimi di euro

31 dicembre 2016 Risultati altalenanti per il gruppo Canal +, con la rete a pagamento che perde quasi mezzo milione di abbonati mentre crescono il polo delle emittenti in chiaro del gruppo (C8, CNews...) con un incremento degli introiti pubblicitari del 6,9% nonché le attività all’estero dove si concentrano ormai la maggioranza assoluta degli abbonati saliti a 6,25 milioni. Il fatturato complessivo del gruppo scende del 4,7%, a 5,2 miliardi di euro, con un risultato operativo fermo a 303 milioni. Complessivamente il portafoglio abbonati cresce leggermente a 11,5 milioni di clienti, nonostante il saldo negativo in Francia dove scende a 5,25 milioni di clienti perdendo ben 492 mila nel 2016 dopo averne già persi 300 mila nel 2015. La rete criptata accusa una perdita operativa di 399 milioni di euro dopo averne già persi 264 milioni nell’esercizio precedente

31 dicembre 2016 Per quanto riguarda la casa madre di Canal + Vivendi, il fatturato nel 2016 cresce dello 0,5% a 10,82 miliardi di euro, a fronte di un risultato netto d’esercizio sceso a 1,25 miliardi, in calo del 35% Da un lato l'utile netto adjusted si è attestato a 755 milioni, contro i 733 milioni di euro previsti dal mercato. Dall’altro, l'ebit ha registrato un calo del 2,9% a 1,19 miliardi di euro, a causa delle pressioni sulla divisione Canal Plus. Grazie alle attività di streaming cresce del 4,4% a tasso costante il fatturato di Universal Music salito a 5,26 miliardi di euro e che pesa nel gruppo all’incirca quanto quello di Canal +. Bene anche l’edizione musicale (+ 6,7%) e i concerti (+16,1%) con Universal Music che vede un rialzo del 10,5 del suo risultato operativo a 687 milioni di euro, nonché il settore dei videogiochi con l’integrazione nel secondo semestre della filiale Gameloft   e ma non riescono a compensare le perdite della società madre Vivendi. Vivendi nel 2016 ha investito 0,6 miliardi di euro per crescere in Telecom Italia e 1,3 miliardi per entrare in Mediaset. Spese a cui si aggiungono 2,6 miliardi per il pagamento dei dividendi, 1,6 miliardi per il buy-back di azioni, 0,5 miliardi per rafforzarsi nella società di videogiochi Gameloft e 0,4 miliardi per Ubisoft (altra casa di produzione di videogame). Complessivamente, a chiusura 2016, la cassa del gruppo che fa capo a Vmcent Bolloré è scesa a quota 1,1 miliardi dai 6,4 miliardi di fine 2015. 

31 dicembre 2017 Orange vede l'utile netto dell'intero esercizio salire dai 2,65 miliardi di euro del 2015 a 2,94 miliardi di euro nel 2016 a fronte di ricavi in crescita da 40,24 miliardi di euro a 40,92 miliardi di euro per effetto di un miglioramento delle performance in Europa e soprattutto in Spagna nella parte finale dell'anno. L'ebitda cresce del 2,1% a 12,68 miliardi, poco sopra i 12,65 miliardi attesi dagli analisti. Il colosso transalpino delle telecomunicazioni per il 2017 prevede un ebitda in crescita, e per questo ha deciso di proporre un aumento del dividendo da 60 a 65 centesimi di euro








Germania

31 dicembre 2016   ProSiebenSat.1 Media archivia il 2016 con un aumento del 14% dell'utile netto a 444 milioni di euro, deludendo le attese degli analisti poste a 475 milioni. I ricavi hanno riportato un incremento del 17% a 3,80 miliardi, per effetto delle varie acquisizioni. Il management ha proposto un dividendo di 1,90 euro per azione, in rialzo rispetto agli 1,80 euro del 2015. 



Spagna

In Spagna Movistar, che ha rivoluzionato il settore con l'acquisto di Digital +, guida il mercato con 3.771.091 abbonati, Vodafone accumula 1.114.818 e Orange completa il podio con 385.876, il doppio rispetto a un anno fa. Gli operatori via cavo Euskaltel e Telecable hanno rispettivamente 264.270 e 129.746. Con la tecnologia, 1PTV (attraverso la banda larga) aggiunge 3.205.999 abbonati; il cavo accumula 1.449.928 e il satellite supera a malapena il milione (1.005.337). Il boom "streaming" è ancora limitato a 187.253 follower. L'arrivo in Spagna di grandi piattaforme di contenuti internazionali potrebbe compromettere la posizione privilegiata delle telecomunicazioni, una battaglia intersettoriale che si replica in tutto il mondo e ha avuto il suo episodio più famoso con l'acquisto di Time Warner di ATeT per quasi 100 miliardi. In Spagna, Netflix, che è atterrato alla fine del 2015 e ora fa parte dell'offerta di Orange, registra già un abbonamento dell'1,8% nelle famiglie spagnole con Internet (216 mila abbonati); Yomvi (Mo-vistar) rappresenta il 7,8% (928 mila abbonati); Wuaki, e11,1% (127 mila); e altri come Filmin, Tucut, Nubeox superano complessivamente 90 mila abbonati. Il recente avvento di HBO, in una partnership iniziale con Vodafone, e Amazon Video introduce ancora più concorrenza

31 dicembre 2016 Mediaset España ha chiuso il 2016 con ricavi per 992 milioni di euro e un utile di 171 milioni di euro. Il dividendo complessivo proposto è di 175,7 milioni di euro. Alla controllante italiana Mediaset andranno 88 milioni di euro

Russia

31 dicembre 2016 VimpelCom, il colosso russo del settore delle telecomunicazioni che, in joint venture paritetica con CK Hutchison, ha dato origine in Italia alla fusione fra Wind e H3G, torna in utile nel 2016 grazie anche all'operazione in Italia. VimpelCom chiude il 2016 con ricavi per 8,724 miliardi di dollari, in calo del 7,5% rispetto ai 9,606 miliardi del 2015. Ma l'utile netto si attesta a 2,423 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto alla perdita di 655 milioni di dollari registrata nel 2015. L'ebitda è pari a 3,203 miliardi di dollari, in crescita del 12,4% rispetto ai 2,875 miliardi registrati nel 2015. II colosso russo, controllato per i147,85% dalla russa Altimo e per il 42,95% dalla norvegese Telenorm, sede legale ad Amsterdam ma quotato a Wall Street sul segmento Nasdaq, nel corso del 2017 cambierà nome e diventerà Veon

Svizzera

31 dicmbre 2016 Fatturato netto consolidato Swisscom, pari a 11’643 milioni di CHF, è rimasto praticamente stabile sui livelli del 2015. Un risultato notevole se si considerano la pressione sui prezzi e il contesto di mercato. Il fatturato realizzato da Swisscom con il core business svizzero è sceso dell’1,1% attestandosi a 9’440 milioni di CHF soprattutto a causa della flessione della cifra d’affari conseguita con i servizi di telecomunicazione e di prestazioni di roaming incluse. Al fatturato complessivo stabile ha contribuito Fastweb: l’azienda italiana si è distinta per una solida performance di mercato grazie alla quale ha incrementato il fatturato del 3,4%, portandolo a 1’795 milioni di euro.  Rispetto all’anno precedente, il risultato d’esercizio consolidato al lordo di ammortamenti (EBITDA) di Swisscom è salito del 4,8% a quota 4’293 milioni di CHF, mentre su base rettificata ha accusato una lieve flessione dell’1,2%. Ciò è imputabile in particolare alla contrazione del risultato conseguito con il core business svizzero (-3,2%), dovuta a sua volta alla pressione sui prezzi, ai costi di roaming e acquisizione clienti, come pure all’appiattimento della crescita del numero di utenti. L’EBITDA è tuttavia influenzato positivamente da risparmi sui costi, quantificati in circa 50 milioni di CHF, e dalla crescita di Fastweb. Su base comparabile, l’EBITDA dell’affiliata italiana ha fatto segnare una forte progressione (+8,0%) grazie alla buona performance operativa. Nel complesso, Swisscom ha superato le sue previsioni in relazione all’EBITDA. L’utile netto è aumentato del 17,8% raggiungendo quota 1’604 milioni di CHF soprattutto in virtù di effetti straordinari. Gli investimenti operati a livello di Gruppo, pari a 2’416 milioni di CHF, sono stati in linea con quelli dell’anno precedente (+0,3%). Essi hanno registrato un lieve calo in Svizzera (-2,6%), mentre i fondi stanziati per l’infrastruttura di Fastweb in Italia hanno evidenziato un incremento più marcato (+7,4%).

31 dicembre 2016 Les câblo-opérateurs suisses ont enregistré une perte de 80 300 abonnements TV sur l'exercice 2016. Le nombre total des foyers TV accuse un retrait de 3,2 % à 2,43 millions, selon des chiffres publiés par l'association des réseaux suisses de communication Suissedigital.Dans ce contexte, Swisscom affiche pour sa part un gain de 145 000 abonnés à sa plate-forme IPTV Swisscom TV. Soit une hausse de 10,9 % à 1,48 million. Avec une part de marché de 32 % (vs 29 % en 2015), Swisscom TV se revendique comme étant la première offre numérique sur le marché suisse.



Italia

31 dicmbre 2016 All’interno del bilancio di Sky pl c (vedi Regno Unito) Sky Italia chiude i sei mesi al 31 dicembre 2016 con ricavi a 1,434 miliardi di euro (1,236 mld di sterline) in crescita del 9% anno su anno e del 4% a basi omogenee, escludendo i ricavi una tantum dalla rivendita dei diritti Tv delle ‘Olimpiadi di Rio’. I profitti operativi sono in crescita a € 81 milioni (£70mln) Gli utili operativi sono saliti di 41 milioni di sterline a 70 milioni (+141%). Un contributo positivo è arrivato in particolare dai ricavi della pubblicità, con un +14% anno su anno nel trimestre. “In un contesto sfidante – ha dichiarato Sky – abbiamo ampliato la nostra base di clienti in Italia per cinque trimestri di fila e gli utili operativi per il primo semestre hanno raggiunto i massimi da cinque anni. Questa ‘eccellente performance finanziaria – si legge nella nota di Sky – è stata guidata da una crescita totale dei clienti di 67mila unita”. 45mila nuovi clienti nel trimestre, ora a 4.809 milioni di abbonati. Gli abbonati retail al 31 dicembre sono4,809 milioni (erano 4,742 milioni a giugno) con una spesa media mensile per cliente di 42 euro, in linea con giugno. Lacustomer satisfaction ha registrato un miglioramento toccando i massimi da sempre nel mese di dicembre e il tasso di abbandono della clientela è sceso al 9,5%, era 9,9% nel I semestre 2015-16.

31 dicembre 2016 Le violazioni contrattuali di Vivendi per la mancata acquisizione di Premium pesano come un macigno sui conti di Mediaset, che chiude il bilancio 2016 con perdite per 294,5 milioni di euro, rispetto all’utile per 3,8 milioni registrato nel 2015. Il danno per la marcia indietro di Vivendi su Premium, secondo Mediaset, pesa per 341,3 milioni di euro sulle casse del Biscione, che ha chiuso il 2016 con ricavi netti per 3.667 milioni di euro, in aumento rispetto ai 3.524,8 milioni del 2015, con una crescita del 4,8% in Italia a 2.675,9 milioni e del 2,1% in Spagna a 992 milioni. Positivo l’andamento della raccolta pubblicitaria televisiva, che in Italia (al netto dei grandi eventi sportivi in particolare le Olimpiadi, trasmessi da altre emittenti) ha registrato ricavi per 2.058,3 milioni rispetto ai 2.002,8 milioni del 2015. Mediaset fa poi notare che i ricavi di Premium sono cresciuti del 16,7% nel primo semestre, prima cioè che cominciasse la battaglia legale con Vivendi. L’indebitamento del gruppo è lievitato a 1.162,4 milioni di euro rispetto agli 859 milioni del 2015

31 dicembre 2016 L'effetto Vivendi pesa sui conti per 300 milioni: Fininvest chiude in rosso ii 2016 Non paga solo Mediaset. Anche sui conti della Fininvest pesa la lite con Vivendi. La holding guidata dalla presidente Marina Berlusconi ha approvato ieri il bilancio 2016 chiuso con 120 milioni di perdite a causa di oneri straordinari per 336,4 milioni, di cui circa 300 milioni imputabili all'effetto del mancato acquisto della pay tv di Mediaset da parte di Vivendi. Ne ha risentito anche il risultato operativo, negativo per 188,7 milioni a fronte di un fatturato cresciuto del 6,6% a quota 5,05 miliardi. Gli oneri non ricorrenti sono dovuti in particolare all’effetto delle svalutazioni e degli accantonamenti a seguito degli impairment test sostenuti da Mediaset a fronte del progressivo peggioramento della performance della pay-tv Premium, la cui operatività è stata compromessa dall'accordo di vendita con Vivendi, poi saltato. Senza le poste straordinarie, e senza le perdite del secondo semestre del Milan, il conto economico di Fininvest avrebbe chiuso in attivo per 46,9 milioni. Il rosso comporta l’azzeramento dei dividendi per la famiglia Berlusconi sull’esercizio 2016 di Fininvest

31 dicembre 2016 Gruppo Turner, Cartoon Network primo fra i canali per bambini su Sky. Nel 2016 grande successo per Cartoon Network che raggiunge la prima posizione tra i canali pay dedicati ai kids, mantenendola stabilmente dal back to school ad oggi. Il canale si posizione anche al numero uno sui boys. Bene anche nel 2016 la jv Boing (Turner/ RTI Mediaset) che conferma la leadership in Italia sul target 4-14 con il 13,4% di share kids, il 2,267c di share individui e una crescita degli ascolti medi giornalieri del 12% rispetto al 2015. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, l'anno si chiude con un aumento di fatturato del 20% per i canali pay Cartoon Network e Boomerang (concessionaria Cairo Pubblicità) rispetto ai risultati del 2015. Sale anche il peso delle iniziative speciali che rappresentano circa il 15% del fatturato e crescono del 50% rispetto al 2015. Sul fronte licensing e merchandising, ií2016 si è chiuso con un incremento del fatturato del 34% per Turner.

31 dicembre 2016 Nel 2016 il gruppo editoriale L’Espresso registra un utile di 10,4 milioni di euro, contro i 17 milioni del 2015, quando però c’era stata una plusvalenza di 10,3 milioni relativa alla vendita del canale televisivo DeejayTv a Discovery Italia. I ricavi consolidati si sono attestati a 585,5 milioni di euro con un calo dei 2,7% a perimetro omogeneo.

Operatori e gestori di servizi di telefonia

In Italia nel 2016 assistiamo alla crescita delle linee "ultraveloci" ma anche aumento sostenuto delle sim M2M (machine-to-machine), quelle cioè che danno la possibilità di connettere gli oggetti fra loro e usate dal-l'automotive (black box) ai controlli sulla logistica, alle applicazioni in campo energetico (lampioni intelligenti o contatori intelligenti), alla domotica. I dati dell'Osservatorio trimestrale Agcom restituiscono l'immagine di due mercati, quello della banda ultralarga e del mobile di ultima generazione, in movimento. In un anno le linee ultraveloci sono aumentate di 1,1 milioni, attestandosi a quota 2,33 milioni. Questo numero rappresenta gli accessi con velocità pari o superiore a 30 megabit per secondo (Mbps) in download, appunto quello che si considera banda "ultralarga", generalmente in fibra. Le 2,33 milioni di linee rappresentano il 14% dei 15,56 milioni di linee broadband e l'11% degli accessi diretti di rete fissa (20,3 milioni). Dall'altra parte, estendendo l'ambito di osservazione alle linee che garantiscono una velocità di connessione commercializzata fra i 10 e i 30 Mbps, gli accessi broadband, fra banda larga e ultralarga, superano quota 8 milioni. E qui il peso delle linee broadband risulta superiore al 50% del totale accessi a banda larga con 7,49 milioni di accessi con velocità inferiore ai 10 Mbps. Alla crescita annua di 1,1 milioni delle linee con velocità oltre i 30 Mbps, nel 2016 si aggiunge l'aumento di oltre 2 milioni di linee  con velocità compresa fra 10 e 30 Mbps, a fronte di un calo  di oltre 2,5 milioni degli accessi con velocità inferiore ai 10 Mbps, tendenze di segno opposto ma tutte confluenti verso l'indicazione di un mercato in trasformazione in cui Fastweb è diventato il secondo operatore broadband (15,1% di quote), dopo TIM (45,9%) e prima di Wind (14,5%) e Vodafone (13,6%). Sopra i 30 Mbps il 92% degli abbonati è rappresentato da Tim, Fastweb e Vodafone. Quanto al mobile, le linee (arrivate a quota 98,2 milioni totali) sono cresciute su base annua di 1,3 milioni, con aumento di 3 milioni delle sim "machine-to-machine" sono così salite da5 milioni a 12,2 milioni, a fronte di quasi 1,7 milioni di sim tradizionali in meno. Nel complesso, Wind Tre è ormai il leader di mercato perché mettendo insieme i dati di Wind e3, che nel frattempo si sono fuse, si arriva al 33,1% di quota, con Wmd al 22,1% (-0,7%) e la ex 3ltalia a11 % (+0,6%). Tim è subito a ruota al 30,2% (-0,8%), seguita da Vodafone al 29,4£ (+0,7%). Gli Mvno (gli operatori virtuali sui quali Poste Mobile fa la parte del leone), pesano per il 7,3% del totale.


31 dicembre 2016 I ricavi da servizi per Vodafone Italia nel trimestre chiuso il 31 dicembre hanno raggiunto 1.330 milioni di euro con una progressione del 3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, confermando una traiettoria che nel primo trimestre aveva fatto segnare più 1,2%, nel secondo più 2,2 per cento. Positive tutte le voci del cotè italiano del gruppo con i ricavi da rete fissa in progressione dell'11,9% a 225 milioni di euro e quelli da servizi del mobile dell'1,4% a oltre 1,1 miliardi. La copertura delle rete 4G di Vodafone supera in Italia il 97% della popolazione

31 dicembre 2016 Ricavi, clienti e margini in crescita per Fastweb E una chiusura d'anno con risultato netto positivo per 95 milioni: più che triplicato rispetto al 2015. La società guidata dall'ad Alberto Calcagno ha portato i ricavi a 1795 milioni di euro. I clienti sono aumentati del 7% (154 mila) raggiungendo i 2,4 milioni. Di questi il 34% (810 mila) sono collegati in fibra in banda ultralarga, con una crescita annua del 25% «confermando Fastweb - si legge nella nota della società - co-leader (con Telecom Italia) nel mercato ultrabroadband in Italia, con una quota di mercato de134%».Si chiude quindi positivamente per Fastweb un 2016 in cui la telco ha investito 581 milioni di euro (in crecita del 7,4%) pari al 32% del fatturato.

31 dicembre 2016 Primo bilancio post fusione per Wind Tre, il nuovo operatore nato dalla fusione di Wind Telecomunicazioni e H3G, che ha chiuso il 2016 con un fatturato a 6.491 milioni di euro, in crescita del 3,1%, a fronte di un Ebitda a 2.184 milioni di euro, al netto dei costi di ristrutturazione, in crescita del 6,8% rispetto al 2015 e del 7,5% nell’ultimo trimestre del 2016 e generazione di cassa operativa pari a 1.012 milioni di euro, in crescita del 9,5%. La nuova entità è al primo posto nel mercato mobile in Italia con 31,3 milioni di clienti con un market share del 37%. I ricavi da servizi mobili sono cresciuti dell’1,7% alla fine del 2016 e della stessa percentuale nel quarto trimestre.l segmento internet mobile registra un incremento del 10%.  I clienti mobili totali raggiungono i 31,3 milioni, in crescita dello 0,4%, mentre i clienti internet mobile sono pari a 19,2 milioni (+4%). L’ARPU mobile si attesta a 11,5 euro in aumento dell’1,9%, con la componente dati, pari a circa 5,6 euro nell’anno, che cresce del 5,1%. I ricavi da servizi di telefonia fissa, pari a 1.074 milioni di euro, sono calati del 2% nel 2016, ma hanno registrato un’inversione di tendenza nel quarto trimestre dell’anno con un incremento del 3,9%. Nel segmento fisso, i ricavi internet sono in crescita sia nell’ultimo trimestre (+9,2%), sia sull’intero anno, con un aumento del 4,2%. I clienti broadband superano i 2,3 milioni (+2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) attraverso la crescente domanda di servizi ADSL e in Fibra. Il totale dei clienti fissi si attesta a circa 2,7 milioni, con la componente ad accesso diretto in crescita del 2,4%.

Pubblicità

31 dicembre 2016 In Italia i1 mercato degli investimenti pubblicitari chiude il 2016 in crescita dell'1,7% rispetto al 2015. Nel singolo mese di dicembre la raccolta sale dell'1,2%. Se si aggiungesse anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata da Nielsen (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di dicembre a 3% e il periodo consolidato in aumento del 3,6%. Relativamente ai singoli mezzi, la tv aumenta del 4% a dicembre, chiudendo l'anno a 5,4%. Sempre negativa la stampa: quotidiani e periodici nel singolo mese si attestano rispettivamente a -8,4% e -9,3%, calando nel 2016 del 6,7% e del 4%. Conferma l'andamento positivo la radio: il risultato di dicembre (+15%) porta la raccolta complessiva dell'anno a 2,3%. L'incremento di internet è dovuto principalmente a search e social, sulla base delle stime realizzate da Nielsen. Relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, infatti, il web cala del 2,3% nel periodo cumulato e dell'1,2% nel singolo mese di dicembre. Allargando il perimetro all'intero universo del web advertising, la raccolta del 2016 chiude a 8%. Positiva la performance del cinema a dicembre e nei 12 mesi ( 6,9%). Il transit torna in positivo a dicembre, ma rimane negativo il periodo cumulato (-2,6%), mentre l'outdoor chiude l'anno a -4,3%. L'ottimo andamento della Go Tv a dicembre porta a 3,4% il confronto con il 2015. C'è «grande soddisfazione per i risultati della Go Tv che chiude l'anno con una percentuale di crescita superiore a quella media dell'intero mercato pubblicitario». Come in Francia, anche in Italia sembra formarsi un duopolio nella pubblicità digitale intorno a Facebook e a Google. Il business di Facebook in Italia sta crescendo in maniera impetuosa. Le stime di Nielsen certificano che nel 2016 il mondo dei social sulla Penisola - sostanzialmente Facebook (28 milioni di iscritti) e Instagram (una decina di milioni di iscritti), social controllato anch'esso da Facebook - ha intercettato una raccolta pubblicitaria di 300 milioni di euro, con un balzo del 33% rispetto al 2015. Nel mercato della raccolta pubblicitaria su internet, che nel 2016 in Italia vale secondo Nielsen 2,279 miliardi di euro (+8% sul 2015), l'altro enorme convitato di pietra si chiama Google. Colosso che, da solo, col suo motore di ricerca, assorbe gran parte della categoria search (comparto che vale 779,4 milioni di euro nel 2016 in Italia, 8% sul 2015), e, con la controllata Youtube, la fetta più rilevante del settore video (vale in Italia 401,1 milioni di euro, 14% sul 2015). Insomma, Google pesa per ben oltre 1,1 miliardi di euro di raccolta pubblicitaria in Italia. e Facebook va ben oltre i 250 milioni di euro. Entrambi, peraltro, operano in comparti in forte crescita, con il social che avanza a balzi del 33% e il video a 14%. All'interno di un mercato, quello del digital, che, come detto, vale 2,279 miliardi di euro, ovvero, secondo Nielsen, quasi il 30% della torta complessiva degli investimenti pubblicitari. Tanto per fare un raffronto, il potentissimo comparto televisivo incassa 3,842 miliardi di euro di pubblicità (circa 1,5 mld in più del digital) ma cresce a ritmi certo buoni, ma più blandi ( 5,4%).

Si apre dunque il fronte di una competizione distorta tra gli attori in gioco: mentre i grandi broadcaster televisivi, così come gli editori di carta stampata, quelli radiofonici, il mondo dell'outdoor, del transit o della go tv, impiegano in Italia decine di migliaia di persone e pagano miliardi di euro di tasse ogni anno, Google e Facebook, grazie al loro modello di business over the top, danno da lavorare a pochissime persone (poche decine Facebook Italy, circa 200 Google Italy), e versano nelle casse dello stato italiano delle somme risibili: 2,2 milioni di euro di tasse per Google e 203 mila euro per Facebook relative agli esercizi 2015. Se le regole del gioco non dovessero cambiare, competere con queste realtà diventerà quindi impossibile
Ascolti televisivi

Francia

31 dicembre 2016 Secondo la francese Médiamat 2016 in termini di ascolti risulterebbero in calo TF1, France 2, France 3 e soprattutto Canal+ ai loro minimi storici Fra le quattro reti generaliste che raccolgono complessivamente il 53,1%, solo M6 risulterebbe in crescita. Stabili le reti digitali terrestri di prima generazione guidate da C8 (ex Direct 8) mentre prosegue la crescita fra i canali all news di BFM TV. Le sei emittenti digitali terrestri della TNT HD raccoglierebbero complessivamente, per parte loro, il 7,8 % di share con una crescita soprattutto di RMC Découverte e e di HD1. Leader rimane TF1 con il 20,4% in calo dell’1% davanti a France 2, scesa al 13,4% (-0,9%) e a M6, salita al 10,2% (+0,3%) che precede France 3 al quarto posto con il 9,1% (-0.1%), France 5 e C8 stazionarie al quinto posto con il 3,4%, che a loro volta precedono TMC in calo al 3% (-0,1%), W9 al 2,9% (-0,1%), BFM TV e Arte entrambe in crescita al nono posto con il 2,3% (+0,1%), NT1 e France 4 all’undicesimo posto con l’1,9% (la prima in calo dello 0,1, la seconda in cresciota dello 0,2%), mentre in forte crescita al tredicesimo posto con l’1,8% troviamo RMC Découverte (+0,5%) e HD1 (+0,6%) davanti a NRJ 12 e Canal +, al quindicesimo posto con l’1,7%, la prima in calo dello 0,1%, la seconda invece che perde ben lo 0,9% essendo ancora al nono posto nel 2015. Seguono stazionaria Gulli all’1,6%, 6ter all’1,4% (+0,3%), Cstar stazionaria all’1,2% e Chèrie 25 che raggiunge l’1,1% ponendosi al ventesimo posto con un balzo ij avanti dello 0,4%). Al ventuinesimo posto appaiate allo 0,9% l’Equipe (+0,3%) e I Télé in lieve calo (-0.1%) predecedo al ventitreesimo posto allo 0,8%) France O (oltremare) e, ironia della sorte, Numéro 23, entrambe in crecita dello 0,2%. Infine al venticinquesimo posto si inserisce LCI recentemente appassata in chiaro che raccoglie lo 0,3% (ma che risultava in crescita raccogliendo a novembre lo 0,5% mentre non risulta ancora misurata l’ultima nata del servizio pubblujco Franceinfo. 

In Francia il 2016 segna una svolta nel mercato della pubblicità TF1 et Publicis, deux mastodontes français des médias. Le groupe de télévision, filiale de la maison Bouygues, continue de souffrir sur son coeur de métier: la vente de publicité, qui représente trois quarts de ses 2 milliards d'euros de revenus, a encore reculé de près de 2 %. *** Quant à Publicis, habitué aux taux de croissance confortables, il a bouclé l'année passée sur une toute petite progression, à périmètre constant, de 0,7% (pour un chiffre d'affaires de 9,7 milliards d'euros). Cette mini-hausse a été gâchée par une maxi-dépréciation d'actifs de 1,4 milliard d'euros, qui a fait basculer le géant de la communication dans le rouge. Elle concerne notamment Sapient, la prétendue «pépite» numérique que Publicis a rachetée au prix fort en 2015 mais qui ne produit visiblement pas les merveilles escomptées. Dans les deux cas, l'essoufflement a ses raisons propres. TEl paie la fragmentation des audiences télévisuelles, tandis que Publicis a perdu des contrats importants aux Etats-Unis. Mais il y a aussi une autre menace, beaucoup plus structurelle, qui bouche l'horizon: la concurrence, récente mais déjà écrasante, de Google et de Facebook dans la publicité. Confrontiamo i risultati di Google e Facebook con quelli di TF1 et Publicis, deux mastodontes français des médias. Le groupe de télévision, filiale de la maison Bouygues, continue de souffrir sur son coeur de métier: la vente de publicité, qui représente trois quarts de ses 2 milliards d'euros de revenus, a encore reculé de près de 2 %. *** Quant à Publicis, habitué aux taux de croissance confortables, il a bouclé l'année passée sur une toute petite progression, à périmètre constant, de 0,7% (pour un chiffre d'affaires de 9,7 milliards d'euros). Cette mini-hausse a été gâchée par une maxi-dépréciation d'actifs de 1,4 milliard d'euros, qui a fait basculer le géant de la communication dans le rouge. Elle concerne notamment Sapient, la prétendue «pépite» numérique que Publicis a rachetée au prix fort en 2015 mais qui ne produit visiblement pas les merveilles escomptées. Dans les deux cas, l'essoufflement a ses raisons propres. TEl paie la fragmentation des audiences télévisuelles, tandis que Publicis a perdu des contrats importants aux Etats-Unis. Mais il y a aussi une autre menace, beaucoup plus structurelle, qui bouche l'horizon: la concurrence, récente mais déjà écrasante, de Google et de Facebook dans la publicité.  


Spagna

31 dicembre 2016 In Spagna Telecinco rimane nel 2016 al primo posto in termini di ascolti con uno share del 14,4% davanti ad Antena 3 seconda con il 12,8% (ma in testa nel mese di dicembre) e alla prima rete pubblica di TVE La 1 terza che con il 10,1%, riesce a superare la soglia del 10% risultando l’unica fra le grandi emittenti in chiaro in crescita rispetto al 2015. Non decollano invece le cinque emittenti digitali terrestri lanciate nel mese di maggio Atreseries raccoglie lo 0,8% di share prcedendo DKiss e Be Mad con lo 0,4%, Ten con lo 0,3% e Real Madrid HD con lo 0,2%.


Germania

31 dicembre 2016 In Germania la pubblicità: nel 2016 è salita del 5%: la parte del leone, come sempre, va alla tv e alla radio, mentre le inserzioni sugli smartphone salgono di oltre il 72%, con un fatturato di 517,8 milioni, contro i 300,3 del 2015. Secondo i dati diffusi dalla Nielsen, la tv rimane al primo posto, sia pure in calo: 14,9 miliardi spesi per gli spot, il 6,8% in meno rispetto all'anno precedente. Bene per la carta stampata: un incremento del 4% a 4,9 miliardi. E la Nielsen calcola solo gli introiti delle inserzioni, senza i piccoli annunci. Bisogna ricordare che la legge protegge quotidiani e riviste, ponendo un limite al tempo dedicato alla pubblicità in tv, vietando gli sconti per gli spot, e le emittenti pubbliche, Ard e Zdf, non trasmettono pubblicità dopo le 20.

31 dicembre 2016 Per Aldo Grasso la cosa più bella fatta dalla Rai di Campo Dall'Orto - e paradossalmente la meno pubblicizzata è stata Rai Play, il servizio per rivedere i programmi sul tablet o il pc. Che ha una qualità superiore ai concorrenti.


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Il 2016 sembra segnare non solo la fine del governo Renzi, ma con la secca sconfitta referendaria della riforma costituzionale mirata al superamento del bicameralismo perfetto, quella definitiva della Seconda Repubblica Come scritto da Antonio Polito nel Corriere della Sera “Rifiutandosi di entrare nella Terra Promessa da Renzi, gli elettori hanno forse scritto la parola fine sulla Seconda Repubblica. Il referendum costituzionale può assumere il valore storico che ebbe quello sul divorzio nel 1974: la chiusura di un’era. Per la verità gli italiani ci avevano provato già nelle elezioni politiche del 2013, mandando in frantumi il bipolarismo. Ma Renzi si inserì abilmente e velocemente nel vuoto di potere. Così illuse se stesso e tutti noi che fosse possibile riesumare, stavolta con un volto più giovane, la salma di un sistema politico che aveva fatto il suo tempo.  La Seconda Repubblica ha avuto infatti quattro tratti distintivi: era fondata sul leaderismo, tenuta in piedi dal maggioritario, ingessata in due coalizioni, nutrita dallo strapotere della tv. Nessuno di questi pilastri ha resistito allo tsunami della crisi. Il primo comandamento dell’epoca politica iniziata nel 1994 era il leaderismo, e diceva che il capo della coalizione di maggioranza, il cui nome venne scritto sulla scheda elettorale, è automaticamente il capo del governo, perché quest’ultimo non si elegge più nel Parlamento ma direttamente nelle urne. Così è stato tre volte con Berlusconi e due volte con Prodi. Dopo la pausa di Monti e Letta, Renzi ha tentato di ripristinare il dogma pur senza passare per il voto popolare. È finita invece come ai tempi della Dc: Gentiloni a Palazzo Chigi nel ruolo di un Goria, un governo balneare a Natale che tiene il posto al prossimo, mentre il potere e la lotta per acquisirlo si spostano nel partito.  Il secondo comandamento era il maggioritario, condizione essenziale del leaderismo. Ma il maggioritario non esiste più nella versione del Porcellum, perché lo ha raso al suolo la Consulta per la sua incostituzionalità; non esiste ancora nella versione dell’Italicum, né forse esisterà mai perché ripudiato già da tutti e sub iudice; e non facilmente potrà risorgere nella versione del Mattarellum, che per tornare avrebbe bisogno di coalizioni che non ci sono più. Erano appunto le coalizioni il terzo comandamento: tutti insieme contro il nemico comune. Ma da quando ci sono su piazza i Cinque Stelle il nemico non è più comune per nessuno, ciascuno ne ha almeno due, e dunque ognuno per sé. È per questo che la prossima legge elettorale rischia di essere, in ogni caso, più proporzionale di tutte le precedenti. È per questo che il centrodestra è diviso in tre tronconi al momento inconciliabili. Ed è per questo che il Pd è rimasto solo, senza uno straccio di alleati. Infine il quarto comandamento: se occupi le tv e sei un buon comunicatore, vinci le elezioni. Con Berlusconi funzionò, anche perché lui era padrone della materia. Con Renzi ha funzionato per un po’. Al referendum ha invece funzionato a rovescio. L’occupazione militare delle tv da parte del premier ha generato fastidio, intolleranza e rigetto. Mentre i social hanno dato il mood alla campagna, definendo l’umore del Paese e alimentandolo. Cosa analoga a quella che è successa in America, dove la vittoria dell’outsider Trump è stata cucinata sul web
Per la televisione italiana quello che va a chiudersi è sostanzialmente un buon anno. La querelle fra Vivendi e Mediaset ha tenuto (e tiene) banco, ma il sistema televisivo nel suo complesso - complici anche gli eventi sportivi (Europei di calcio e Olimpiadi) e il maggior gettito del canone Rai - a fine 2016 metterà a bilancio 404 milioni di euro di ricavi in più, arrivando a sfiorare gli 8 miliardi di euro. A evidenziarlo è il Rapporto annuale di ITMedia Consulting che, nei fatti, mette nero su bianco le prime cifre si sintesi sull'anno dell'universo tv (chiamarlo piccolo schermo è ormai riduttivo) andando anche sulle previsioni per il 2017 e 2018. Previsioni, lo specifica il report, da prendere cum grano salis considerando la situazione attuale che vede protagonista Mediaset con Premium. Ma allo stato delle cose, le analisi econometriche dicono che ci sarà crescita, anche se molto inferiore al 6% messo a segno per il 2016. A conti fatti si parla di un 0,6%, indicativo più di una calma piatta che di altro. Ma tant'è. La notizia positiva è che nel 2016 i ricavi pubblicitari in primo luogo hanno mostrato un trend positivo con un incremento attorno al 6 per cento. Recessione e stagnazione sembrano dunque messi alle spalle da eventi sportivi, ma anche da una tv free in cui lo sbarco in grande stile di Sky (con Tv8, ma anche Cielo e Sky Tg 24) e di Discovery (Nove) ha portato acqua al mulino della raccolta pubblicitaria. Attenzione però: Mediaset fa la parte del leone e continuerà a farla pur scendendo, secondo le previsioni del Rapporto It Media Consulting, dal 57 al 5500 fra 2016 e 2018. Ma gli altri player crescono. E la pubblicità ha raggiunto nel 2016, in generale, il 4o% dei ricavi complessivi del sistema tv italiano. Come detto, però, è aumentato anche il gettito del canone, nonostante la riduzione della quota da 113,50 euro alno come previsto dalla legge di Bilancio dello scorso anno, compensata comunque ampiamente dal taglio all'evasione con il pagamento in bolletta elettrica. Nel complesso la crescita del canone è stata superiore al 9%, portando questa voce a rappresentare oltre il 22% del totale dei ricavi. Ulteriore notizia positiva è il 2% dei ricavi da servizi a pagamento. Un miglioramento, questo, frutto prevalentemente della crescita della broadband Tv e della presenza di nuovi servizi on demand, che siano in abbonamento (Svod) o pagati a seguito delle singole transazioni (Tvod). Entro il 2018 il servizio dovrebbe "conquistare" 1,6 milioni di famiglie. In questo quadro la piattaforma broadband raggiungerà, in termini di penetrazione, il 20% nel 2018 da112% del 2016. Per quanto riguarda la pay tv la fetta di gran lunga più consistente di ricavi continua a essere raccolta dalla piattaforma satellitare (77% nel 2016). A ogni modo la Tv free continuerà a essere prevalente. E anche se gli altri operatori cresceranno, per ora Sky, Rai e Mediaset continueranno a valere il 93% del totale mercato, con la media company di casa Murdoch primo player per risorse complessive, considerando abbonamenti, pubblicità e canone.
Come osserva Augusto Preta “Le famiglie italiane, oggi, guardano la nuova televisione in digitale con una maggiore consapevolezza dell’offerta tematica e dei nuovi servizi non lineari su larga banda. Il terrestre si conferma la prima piattaforma di fruizione, ma il modello di TV tradizionale, pur rimanendo prevalente, avverte ormai la presenza incombente e molto dinamica dei canali tematici, dove si stanno concentrando le strategie di alcuni importanti operatori internazionali e delle nuove modalità di fruizione di contenuti non lineari (TVoD, SVoD) nella broadband TV: per i broadcaster che avevano dominato nel mondo analogico diviene evidente la necessità di fornire un’offerta complementare e ulteriore rispetto a quella tradizionale. In questo contesto di grande trasformazione, nel corso del 2016 si è assistito a numerosi eventi che stanno riconfigurando l’intero assetto televisivo: dalle politiche pubbliche alle grandi manovre in corso che coinvolgono un gran numero di attori, ciò che emerge è un grande processo di ristrutturazione e sviluppo di business model, destinati a trasformare e riconfigurare nei prossimi anni l’intera industria nazionale. Il mercato televisivo mostra nel 2016 decisi segnali di ripresa, che sembrano chiudere definitivamente il periodo di profonda crisi strutturale del settore: i ricavi totali aumentano significativamente rispetto all’anno precedente.  Nel 2016 il mercato è cresciuto complessivamente di € 404 mln, a un tasso superiore al 5% rispetto al 2015. Cresce in particolare la pubblicità, attorno al 6% se si considerano anche i ricavi online, consentendo a questa risorsa di raggiungere quasi il 40% dei ricavi complessivi. Si assiste pertanto nel 2016 al sorpasso della pubblicità sulla pay-TV. Si tratta però di una ripresa stabile o legata a fattori congiunturali (canone) e a rimbalzi derivanti da situazioni particolarmente critiche in passato? La risposta secondo ITMedia Consulting non è molto incoraggiante, anche se nell’introduzione allo studio è espressamente indicato come le previsioni si limitano all’analisi dello status quo e non possono tenere conto di variabili di natura commerciale quali possibili cessioni di azienda o rami d’azienda (vedi Mediaset-Vivendi), normative e regolamentari non presenti alla data di chiusura del rapporto, tali peraltro da modificare le attuali dinamiche del mercato. L’unico evento previsto, in quanto ampiamente annunciato, è l’ingresso di Amazon nell’offerta di servizi di video on demand. Nei successivi due anni dunque la crescita media annua sarà di appena lo 0,6%, penalizzando soprattutto gli operatori che si basano su modelli di business consolidati: la crescita premierà soprattutto i nuovi entranti capaci  di sfruttare meglio le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica e dalle mutate esigenze della domanda, traducendole in un’offerta appetibile al pubblico, sempre più orientato verso una fruizione personalizzata, multipiattaforma, multischermo, anche in mobilità.Nonostante il Free To Air continuerà ad essere la modalità di accesso primaria ai contenuti per 2/3 delle famiglie italiane, tuttavia la pay-TV, grazie al broadband, appare destinata nel tempo ad aumentare sensibilmente la penetrazione., raggiungendo in breve una quota del 20% ed erodendo quote di mercato a tutte le altre piattaforme. Il satellite DTH rimane infatti la prima piattaforma, ma in decisa contrazione (dal 55% al 50%), come pure la quota del digitale terrestre. Sky si conferma il principale attore riuscendo a mantenere la sua quota nel periodo considerato attorno al 33%. In leggera flessione invece Mediaset e Rai che scendendo al 29% nel 2018. Chi cresce sono gli Altri Operatori, che raggiungono il 9% del mercato totale a fine 2018.Relativamente a quest’ultimi, la loro crescita è superiore al 14%, confermando un trend manifestatosi anche negli anni precedenti. La buona performance è sostenuta sia dalla componente pubblicitaria (Discovery, MTV, ecc..), sia dalla parte pay che attraverso l’offerta di Subscription Video on Demand (SVoD) e la presenza di operatori globali come Netflix e Amazon rappresentano il vero forte stimolo alla crescita nei prossimi anni.
Si delinea infine lo scenario degli attori nel piano di cablatura a banda ulktra larga dell’Italia con la nascite di OpEn Fiber Considerando il digital divide di base superato in quasi tutta Europa (vale a dire la banda larga per tutti i cittadini, raggiunta grazie a un mix di tecnologie tra cui il satellitare), la strategia italiana per la banda ultralarga, in linea con gli obiettivi posti dall’Agenda digitale europea, prevede entro il 2020:
·        Copertura ad almeno 30 Mbps per tutti i cittadini italiani.
·        Copertura ad almeno 100 Mbps per il 50% della popolazione.Un piano ambizioso che intende rimediare rapidamente alla carenza infrastrutturale che ci caratterizza, concentrandosi soprattutto sulla realizzazione delle reti a 100 Mbps. La declinazione degli obiettivi europei sul nostro territorio prevede infatti di portare all’85% della popolazione 100 Mbps entro il 2020, privilegiando in primis le aree di interesse economico e ad elevata concentrazione demografica, le scuole, le sedi di PA, ospedali e aree industriali. Per le aree più remote invece resta l’obiettivo di portare una velocità di connessione di almeno 30 Mbps

 Il piano industriale di OpEn Fiber Sul sito di OpEn Fiber si legge: “Trasformiamo una necessità in un’opportunità di sviluppo per l’Italia e in un’occasione di mercato per tutti gli attori che vorranno partecipare al processo di digitalizzazione e innovazione del Paese”. La tecnologia con la quale OpEn Fiber sta portando nelle case degli italiani la connessione ultraveloce si chiama FTTH, Fiber to the Home, letteralmente “fibra fino a casa”.

Il piano industriale di Tim Ma OpEn Fiber non gioca da sola. La concorrenza è agguerrita. TIM ha già fatto e continua a investire milioni di euro per cablare milioni di abitazioni (ad oggi 11,4 milioni), ma al momento solo poche centinaia di cittadini hanno la fibra ottica in casa. Uno dei motivi è il costo mensile, molto più alto dell’abbonamento ADSL.Nel suo ultimo piano industriale, TIM ha confermato il suo impegno per recuperare il gap digitale del Paese con investimenti fino a 12 miliardi in tre anni (2016-2018), dei quali oltre 4,5 saranno dedicati allo sviluppo della Banda Ultra Larga fissa e mobile.

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Il piano industriale di Fastweb Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb ha dichiarato: “Nel 2020 Fastweb raggiungerà, con i servizi a banda ultralarga (Fiber to the home e Fiber to the cabinet), 13 milioni di famiglie e imprese italiane (50% di copertura nazionale), rispetto ai 7,5 milioni a fine 2016 (30% di copertura nazionale)”.In particolare, entro il 2020, grazie anche a Flash Fiber, la joint venture creata insieme a Tim, Fastweb raggiungerà 5 milioni di famiglie con tecnologia Fiber to the Home. L’operatore di Tlc vuole raggiungere in banda ultralarga anche i distretti industriali e le città di medie dimensioni coprendo 8 milioni di famiglie e imprese entro il 2020 con tecnologia Fiber to the Cabinet e con velocità fino a 200 Megabit per secondo.

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